Mi fa piacere poter continuare la discussione. Adesso cerco di rispondere alle tue domande.
Quelli del CR 32, specie tra i due piani di ali, ma forse anche ai piani di coda, anche se apprezzabili e comunque validi, mi sono sembrati però un pelino "sovradimensionati" come spessore... o ho visto male ?
Sì, sono decisamente sovradimensionati! Anche nel mio messaggio lo avevo messo in evidenza. Non sono certo da prendere in considerazione come tali ma volevo solo darti un esempio. Adesso li rifarei in maniera diversa con un cavo di spessore inferiore (anche l'attacco degli stessi sul modello lo farei diversamente e in maniera più "raffinata"). I biplani sono molto esigenti come lavoro ma se viene bene ne vale decisamente la pena. Ho letto il tuo post anche in altra sezione e per la posa dei tiranti in generale, considerando anche la mimetica, si procede in maniera diversa a seconda del modello che vuoi riprodurre. Io in genere metto i tiranti a modello finito e prima della colorazione quando è possibile. Nei punti in cui li voglio inserire faccio dei micro fori per facilitare il montaggio. Non mi preoccupa la verniciatura della mimetica perché li vernicio successivamente nel colore corretto. Essendo di metallo, con la dovuta attenzione, non si deformano nel processo.
Tornando al "Gobbo", anche il cavo di collegamento dell'antenna radio all'impennaggio posteriore verticale, è metallico ?
Sì tutti i tiranti di questo modello sono metallici.
Ma quell'antenna radio ( non quella tonda ovviamente, quella del cavo ), l'hai aggiunta Tu ?
Ad essere sincero non ricordo il perché l'avevo aggiunta. Probabilmente nelle fonti che avevo consultato la versione dell'aereo che volevo riprodurre ce l'aveva. Posso dirti che l'avevo autocostruita come pure quella circolare che la segue sempre con il filo metallico.
Anche per quanto riguarda i siluri, che il kit conteneva ( erroneamente ) in numero di due, Tu ne hai montato uno solo ?
No ne avevo montati due . Perdonatemi ma al tempo in cui lo avevo costruito non sapevo che ne andasse solamente uno. Non mi documentavo come faccio ora e avevo meno esperienza e mi fidavo ancora molto delle istruzioni anche se facevo i primi tentativi di elaborazione.
Ora ho uno scatolone di modelli di aerei che vorrei sistemare e correggere tra cui un SIAI Marchetti S 55 X della Delta 2, un Campini Caproni sempre della Delta 2, un Reggiane RE 2000 della Supermodel, lo Sparviero in questione e tanti altri. Il lavoro non mi manca e di certo troverò molti errori ed imprecisioni che ora per fortuna sono in grado di notare e sistemare. Anche le verniciature e i tiranti andranno tutti sistemati o sostituiti.
Non sono certo modelli da prendere come esempio per i propri ma volevo solo mettere degli esempi per i tiranti in metallo.
Quanto ai concetti di bordi "molto regolari", "molto lineari", cosa intendi ?
Che ho fatto le zone dei due colori della mimetica con andamenti talora troppo irregolari e curvilinei ?
In proposito ricordo che proprio nelle istruzioni di uno dei primi aerei RAF che avevo fatto ( altro Spitfire, ma di serie successive ed epoca più avanzata ), si raccomandava l'applicazione su tutto il modello di "irregular patches" ( all'epoca le istruzioni erano rigorosamente e unicamente in inglese "stretto"... ), cioè di "chiazze irregolari"....
Poi, per carità, ho visto il figurino che hai mostrato, che presenta linee più diritte e meno curvilinee, ma mi è capitato di vedere molte foto di aerei veri che presentano caratteristiche diverse, analoghe o più similari a quelle da me applicate.
Se poi fai riferimento al fatto che la mimetica del figurino di Spitfire da te mostrato riporta i colori verde e grigio medio, preciso che mi pare la medesima appartenere ad un momento del conflitto successivo a quello da me rappresentato, che prevedeva appunto i colori verde oliva e marrone terra medio-scuro, secondo quelli che erano i clichè delle fasi iniziali del conflitto.
Non mi sono spiegato bene ma non intendevo l'andamento o il disegno della mimetica che sono perfetti come li hai riprodotti. I bordi sono curvilinei e casuali a meno che non volessi riprodurre un esemplare reale nello specifico. Quello che volevo dire sono i bordi fra un colore e l'altro. Nel tuo caso possono essere anche molto netti e non sfumati come se usassi l'aerografo. Con quest'ultimo, per ottenere lo stesso effetto, devi per forza usare una mascheratura perché sarebbe impossibile altrimenti avere un passaggio perfettamente netto fra un colore e l'altro. Se vuoi fare un soggetto usurato non serve che lavori sulla mimetica ma a mio avviso ti converrebbe fare prima il modello come fosse nuovo di fabbrica e poi apportare gli opportuni segni di usura e danni magari osservando molto attentamente foto di aerei che hanno fatto un incidente anche non necessariamente lo stesso aereo.
Spero di essermi spiegato bene ma chiedi pure se hai bisogno di altri chiarimenti.
Nel mini-diorama o scenetta ( perchè di questo alla fine si tratta ) che ho in mente, trattandosi di un atterraggio "non disastroso", non letale, il pilota è previsto "illeso" e sostanzialmente "sdraiato" nei pressi del proprio velivolo ( più o meno come nelle foto finora mostrate ), a presidio dello stesso ed in attesa dei soccorsi.
Il tutto presuppone un atterraggio in zona "amica", cioè nelle zone di retrovia in Francia nella prime fasi del conflitto oppure sul suolo inglese durante la successiva "Battaglia d'Inghilterra".
Se vuoi mostrare il pilota vicino all'aereo lo potresti mostrare in piedi magari appoggiato all'aereo stesso in posizione di attesa e perché no anche con una sigaretta in bocca per ingannare il tempo. Questa è un'immagine che mi sono fatto pensando al tuo diorama. Se vuoi puoi anche riprodurre la scia sul terreno dell'atterraggio di fortuna. Le interpretazioni e le idee che potresti mettere in pratica sono molte.
Stefano