Anzitutto va precisato che la foto dell'aereo al suolo, semidistrutto, scattata da suo nonno Aldo il 3.10.41 era già stata da lui pubblicata in altre due occasioni in altrettante diverse discussioni.
Lo dico, perchè in quelle due diverse sedi erano state fatte ipotesi sulle varie indicazioni che venivano dalla foto stessa.
Per precisione l'aveva pubblicata una prima volta nella discussione: "Rassegna Aerei in kit di assemblaggio Scala 1/72", cioè qui: https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =90#p45592
Poi l'aveva ripubblicata nuovamente e inserita correttamente nel suo lungo filetto sulle "avventure" belliche di suo nonno, titolato " Ricordi e testimonianze della seconda G.M." nell'ambito della sotto-sezione "Mezzi militari" cioè qui: https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =90#p55933
La prima volta era stato da me identificato l'aereo come un "probabile" Mig 3 sovietico, mentre la seconda volta il buon Berto aveva anche staccato la foto dell'album per cercare di trovare altre notizie ed informazioni in merito, fotografando le scritte riportate sul retro di pugno dal suo nonno, così come ha pubblicato anche questa volta.
Non posso aggiungere molto rispetto alle varie considerazioni che erano già state fatte in precedenza.
In occasione della seconda pubblicazione della foto ( dopo averla staccata dall'album ), Berto affermava che l'unica cosa perfettamente leggibile era quella della data "dell'abbattimento".
Riguardando meglio ritengo che la data riportata si riferisca piuttosto al periodo in cui la stessa era stata scattata, poichè pare che il velivolo giacesse a terra già da un pò e ne fossero già stati smontati e asportati vari pezzi.
Sulla scritta a tergo della foto, piuttosto "ostica" nella interpretazione, si può ipotizzare che il nonno l'avesse vergata un pò di fretta... o avesse scritto inizialmente un nome di località, che poi successivamente, nella riga sotto ha corretto o magari meglio specificato.
Ma, caro Berto, esaminando l'album da dove l'hai distaccata, non è possibile leggere qualche frammento od ombra di scritta rimasta sulla superficie della pagina stessa ?
Altra ipotesi che si potrebbe fare è che il nonno di Berto avesse inizialmente scritto (o tentato di scrivere) il nome dell'aereo ( o meglio quello che riteneva essere tale ), ricavandolo magari da qualche targhetta di riconoscimento visionata sullo stesso....cercando di tradurre in lettere nostrane i caratteri cirillici.
E magari tale targhetta riportava semplicemente il nome dello stabilimento, magari corrispondente a qualche nome di località omonima...
Dopo tale scritta iniziale si legge la parola... (?)... "abattuto"... ( con una "b" sola...?), oppure "sabotato", ...ma in tal caso ci sarebbe una "t" di troppo... ....oppure ancora, "battuto" (riferito al combattimento in cui aveva avuto la peggio....ad opera non si sa di chi...), oppure...la stessa parola anzidetta, ma nel senso di "fregato" al nemico... ... e lo stavano smontando e recuperando a pezzi proprio loro ?
Oppure ancora la parolina mancante si può leggere, in un gergo più "militaresco", "da caserma", da "naja", come "fottuto" ? E questo come significato valido per ambedue delle ultime ipotesi che precedono, cioè abbattuto o fregato...o tutte due...
Quanto a trarre da tale foto elementi certi per comprendere le condizioni di un velivolo di quel periodo dopo un atterraggio di fortuna, la vedo alquanto complicata, ma Ti ringrazio lo stesso per l'interessamento.
Anzitutto, come detto il lasso di tempo intercorso tra arrivo al suolo e fotografia, non mi pare potesse essere stato breve.
Inoltre vedendo il carrello estratto, non si può escludere che l'atterraggio potesse essere stato meno drammatico e praticamente sui carrelli, salvo rottura di uno dei due all'ultimo, ovvero smontaggio successivo ad opera di qualcuno (...e magari manca l'intera ala non visibile, nascosta dietro la fusoliera...).
Infine non può essere neppure escluso un grave danneggiamento al suolo ( quindi neppure in volo ), ad opera dell'aviazione...tedesca !
Oltre a ciò, non è possibile vedere ( peraltro come la quasi totalità dei documenti fotografici di quell'epoca ) le condizioni della parte inferiore del velivolo a seguito dello strisciamento sulla "pancia" dovuto ad eventuale atterraggio senza carrelli estratti.
Per concludere alcune piccole notazioni:
berto75 ha scritto:....Anche in questo caso nonostante il rovinoso atterraggio l'elica non appare particolarmente rovinata, è saltata via la copertura del puntale e solo la pala in alto è incurvata in avanti.
La "copertura del puntale" (dell'elica...n.d.r.).... si chiama "ogiva" ed una delle pale dell'elica, quella in alto, non è e non può essere incurvata in avanti, ma è una semplice apparenza prospettica, dovuta all'angolazione della foto, che fa apparire come tale la punta della pala piegatasi nel senso di rotazione dell'elica stessa.
Molto interessante poi - e Ti ringrazio - il rimando al sito relativo agli atterraggi di fortuna di aerei belligeranti sul suolo svizzero, durante la seconda guerra mondiale.
Infine Ti ringrazio anche per i complimenti sullo "Zero", ma ne riporterò il ringraziamento anche lì, nella sua propria sede naturale e se per caso si ritiene di fare pure anche rilievi o critiche....pure quelle sono altresì comunque bene accette.
Un saluto a tutti.
Riccardo.