Aerei in scatola di montaggio



Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Coccobill 62 » 26 giu 2024, 11:48

Ciao Riccardo, insomma sei stimolato dalle sfide impossibili… La soluzione dello stucco fatto in casa sciogliendo pezzettini di plastica non l’avevo mai sentita… Sei sicuro che l’acquaragia sia adatta come solvente per questi colori? Forse ti conviene fare qualche prova sulla plastica non vorrei che venisse aggredita Dall’acquaragia
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 26 giu 2024, 12:02

Dalle ultime foto del mio messaggio che appena precede prima dell'intervento di Paolo/Coccobill, si possono vedere alcune fasi di stuccatura. La grana più grossa era pareggiare il distacco e lo scalino nell'innesto tra le due ali e la fusoliera.

Sempre nelle stesse foto si può vedere sulla parte anteriore - superiore della fusoliera, a metà tra cofano motore e posto di pilotaggio, un punto bianco di stuccatura.
Prima della stuccatura, la situazione era quella che si vede in queste due iniziali foto qui:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
e qui: https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view

Ne parlo perchè quello doveva essere un difetto "congenito" degli stampi di tale modellino Revell, poichè nella medesima forma, dimensione e posizione lo avevo già riscontrato sul modello che avevo realizzato quando ero ragazzo e mostrato qui:
https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... =10#p38045
e in particolare il difetto si puo osservare meglio qui:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
e qui: https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view.

In quell'altra occasione, tanti anni fa, avevo scelto di non stuccare proprio quel "buco" nella plastica ed anzi simulare che fosse uno dei tanti fori di proiettile che ho dovuto poi disseminare un pò dappertutto sul modello, "sforacchiandolo" abbondantemente per evocare un accanito combattimento aereo, ambientabile presumibilmente ai tempi della "battaglia d'Inghilterra", o comunque in ambito di teatro europeo di operazioni, o magari svolto anche antecedentemente sul territorio francese fino al momento di Dunkerque.

Quindi di errori e di stampaggi che lasciavano un pò a desiderare ( per usare un eufemismo ), con pezzi che non combaciavano bene o che rimanevano storti e "imbarcati", quelle serie di modellini ne avevano abbastanza ed alcuni articoli ne avevano più di altri....e continuavano a venir replicati (x) su migliaia e migliaia di "confezioni" poi messe in commercio.

Dopo questa premessa vado avanti a mostrare qualche altra immagine.
1205.jpg

1204 Ritagliata Ridotta.jpg

Qualche ulteriore ritocco al pilota.
1201 Ritagliata.jpg

1203.jpg

1202 Ritagliata.jpg

1214 Ritagliata Ridotta.jpg

Nell'ultima foto si vede anche il mucchietto di pezzetti di plastica neri sminuzzati da un appendiabiti da buttare, dopo che li avevo nuovamente tirati fuori dal boccetto di benzina avio, visto il vano tentativo di scioglimento per creare lo stucco "fai da te"... :? :oops:
Pazienza,.... magari tenterò di riutilizzarli come carico di "carbone" su qualche carro ferroviario :smile:

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 26 giu 2024, 12:58

Coccobill 62 ha scritto:..... La soluzione dello stucco fatto in casa sciogliendo pezzettini di plastica non l’avevo mai sentita… Sei sicuro che l’acquaragia sia adatta come solvente per questi colori? ......

Caro Paolo, Ti rispondo solo ora, perchè ero intento a scrivere il mio precedente messaggio e Ti ringrazio dell'intervento e dell'attenzione.

Quella dello stucco fatto in casa, non è una mia trovata, ma una cosa da molto tempo...o credo quasi... "da sempre".... abbastanza risaputa. Il problema è avere a disposizione la plastica "giusta", che abbia le caratteristiche appunto dei nostri modellini, sia di aerei, sia di treni, cosa che ora non avevo....a meno di scegliere di sciogliere (....ci sta anche lo "scioglilingua".... :lol: ....pure quella, anche se non è di plastica e la benzina avio è controindicata... :lol: laught16 ).... magari qualche pezzo di Big Boy... :lol: (x) (x)

Non volendo optare per una soluzione così insensata... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 :lol: ci ho provato con quello che avevo, anche per sperimentare novità e soluzioni non tradizionali.
1215.jpg

Per quanto riguarda le vernici (smalti Humbrol al "solvente") e l'acquaragia o gli altri diluenti, io l'acquaragia l'ho utilizzata praticamente da sempre, senza alcun risultato negativo, anzi.
All'inizio infatti usavo la trielina, ( o altri smacchiatori tipo "benzina Avio".... "presi in prestito" :lol: a mia madre...), che era molto più aggressiva sul polistirene....se data "pura", mentre anche con un pò di diluizione nelle vernici, non faceva comunque danni.
Lo stesso effetto lo avevano però pure i diluenti e solventi "venduti a peso d'oro" dalle varie marche, che cercavano di magnificarne la singolarità e l'indispensabilità.

Una "nota di colore"... :lol: ... derivante dalle frasi riporte qui sopra: anche mia madre in quei casi diventava "molto aggressiva".... :lol: , ma su di me... :lol: :lol: , quando riteneva che cominciavo ad esagerare troppo col modellismo e, a suo modo di vedere, rischiavo di trascurare compiti e studi vari... :lol: ....ma quello era un altro aspetto della storia, che credo ci abbia accomunato un pò tutti... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 :lol:

La trielina, che all'epoca si trovava facilmente in flaconi di vetro per gli usi caslinghi ( smacchiare abiti e tessuti in particolare ecc.), aveva però secondo me lo svantaggio ( .... o in certi casi il "vantaggio".... e il tutto dipendeva dal tipo di lavorazione e dai tempi, che si voleva...), di evaporare, asciugare e seccarsi molto rapidamente, mentre invece l'acquaragia aveva tali tempi sensibilmente più lunghi e mi sembrava con una componente aggressiva più moderata e con una certa quantità di componente "oleosa" che, specie per la conservazione e la lunga durata delle vernici ( smalti ), aiutava parecchio.
Quindi ho cominciato, da un certo punto in avanti ad usare e preferire l'acquaragia, per la diluizione dei colori ai fini di pitturazione dei modelli e per coprire con uno spesso velo di prodotto l'interno dei barattolini, ai fini della loro conservazione.

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 26 giu 2024, 15:33

Nelle ultime foto postate in cui si vede la fusoliera dell'aereo ed il posto di pilotaggio "aperto", si può notare al suo interno la plancia della strumentazione che ho inserito, come piccola elaborazione migliorativa per evitare un interno cabina miseramente spoglio e vuoto, un vero “buco nero” del nulla.

L'ho realizzata tagliando e sagomando più o meno a misura (... ma senza "esasperazioni" "contarivettistiche"... poichè per me l'importante non era, specie con un modello come questo con tante manchevolezze, errori e “orrori”, perseguire una riproduzione virtuosistica e rigorosa, ma semplicemente, come detto, era quello di non avere semplicemente dei desolati "antri" vuoti...), un piccolo pezzo di coperchio di scatola di tonno, che dopo aver dipinto, ho incollato all'interno della carlinga.

Per poterlo posizionare, dal momento che non stavo lavorando su un kit nuovo ed in fase di impostazione e di assemblaggio, ma su un modello maldestramente già costruito e impossibile da riaprire completamente, ho usufruito del discreto squarcio sulla superficie inferiore tra fusoliera e radice alare, che avevo descritto nei precedenti messaggi, e ci sono riuscito con un paio di pinzette.

Ora aggiungo qualche ulteriore immagine, con qualche ulteriore piccola aggiunta di tale fase di lavorazione, che poi andrò successivamente a commentare.
1216 Ritagliata Ridotta.jpg

1217 Ritagliata Ridotta.jpg

1218.jpg

1219 Ritagliata Ridotta.jpg

In quest'ultima foto, a differenza delle altre tre che l'hanno preceduta, dove era ancora vuoto il posto di pilotaggio, si può notare l'inserimento del seggiolino, con relative cinture ed imbragature di sicurezza.

Inoltre, già dalle foto postate coi messaggi precedenti, si può vedere che si è proceduto a dipingere le tubazioni di scarico del motore.

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 26 giu 2024, 16:43

Metto qui di seguito una serie di foto della fase di lavorazione con successivi ritocchi, abrasioni e levigature alle parti stuccate, oltre piccole aggiunte e ritocchi di colore di parti minute.
1220 Ritagliata Ridotta.jpg

1221 Ritagliata Ridotta.jpg

1222 Ritagliata Ridotta.jpg

1223.jpg

1224 Ritagliata Ridotta.jpg

1225.jpg

1226 Ritagliata Ridotta.jpg

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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 26 giu 2024, 17:08

Aggiungo altre foto di tali fasi, in prosecuzione a quanto già illustrato nel messaggio precedente, con piccole aggiunte.
1227 Ritagliata Ridotta.jpg

1228 Ritagliata Ridotta.jpg

1229.jpg

Nelle due foto che seguono si può vedere il posizionamento del plexiglas posteriore della capotina.
1230 Ritagliata Ridotta.jpg

1231 Ritagliata Ridotta.jpg

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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 26 giu 2024, 19:21

Proseguendo la trattazione, nelle prime due foto si può vedere la stuccatura delle superfici inferiori, che era stata preceduta dalla fase di reincollaggio dei pezzi che si erano rotti e staccati, attraverso i quali squarci avevo potuto inserire all'interno della carlinga i pezzi di elaborazione supplementare, sistemando e incollando poi il posto di pilotaggio.
Si può vedere anche la pitturazione con la colorazione verdina delle parti interne alle culle di rientro delle ruote dei carrelli.
1232 Ritagliata Ridotta.jpg

1233.jpg

A proposito di carrelli, tra le parti mancanti che avevo elencato all'inizio, avevo dimenticato di indicare anche il ruotino posteriore di coda, che dovrò autocostruire successivamente e "piantare" nel punto opportuno.

Circa il resto dei carrelli principali, si può vedere che essi sono ridotti a due monconi, che inizialmente pensavo di tagliare dalla base, per poi richiudere tutta la pannellatura del carrello, installandolo in posizione chiusa e ipotizzando e simulando un atterraggio "di fortuna" sulla "pancia" dell'aereo, con conseguente strisciamento ( e ragionevole danneggiamento ) sul terreno delle superfici inferiori, senza dimenticare i danni da riprodurre anche alle pale dell'elica, consistenti nello storcerle sensibilmente, secondo il senso di rotazione della stessa e piegandole all'indietro.

Per riprodurre tali danni sono andato a documentarmi in rete, per vedere foto delle situazioni ipotizzate.
Con mio sommo stupore, i casi in cui tutte le pale erano danneggiate erano rarissimi e nella maggior parte dei casi i danni li aveva riportati una sola delle pale o al massimo due.
A questo proposito ricordo che il modello era mancante appunto di una pala dell'elica, che pensavo di riprodurre sommariamente simulando che fosse la più danneggiata o l'unica danneggiata.

Fatta questa premessa e per farla breve, ho riconsiderato il proposito di eliminare i moncherini del carrello, ( ipotizzando una rottura degli stessi all'ultimo momento, cosa che avrebbe "salvato" l'elica dallo strisciamento sul terreno...) ed ho deciso al momento di lasciarli in posizione così come sono, in quanto potrebbero aiutare a mantenere il velivolo nella posizione statica finale che penso di realizzare.
Se poi non andranno bene o non serviranno, vedrò di eliminarli.

Nelle altre foto, si vedono le prime pitturazioni delle superfici inferiori, previo attaccamento momentaneo e sommario dei pezzi di ala rotti e distaccati, superfici che ho volutamente realizzato non perfette e con accenni di tonalità diverse, sia per l'intenso utilizzo operativo di quel periodo preso in considerazione, sia per il fatto dei danni comunque subiti o da "infliggere" alle ali ed a tali superfici inferiori.
1234 Ritagliata Ridotta.jpg

1235 Ritagliata Ridotta.jpg

1236 Ritagliata Ridotta.jpg

1238.jpg

1237 Ritagliata Ridotta.jpg

Successivamente a tali foto ho provveduto a ricostruire (autocostruire) i piani di coda e ad incollarli in posizione sull'aereo, dopo averli pitturati sopra e sotto, secondo lo schema stabilito.

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tartaruga87+ST » 28 giu 2024, 7:48

CIao TricX

Stai facendo un bellissimo lavoro con lo Spitfire! Bisogna dire che oltre alle condizioni in cui hai trovato il modello anche la base del periodo non era il massimo come dettagli. Il pilota mi ricordo che era presente uguale anche in un altro kit, sempre Revell, che ho montato per un amico ma dello Zero. Dovrebbe essere un po' grande quindi leggermente fuori scala. Anche in questo modello gli interni erano rappresentati solo dal pilota "letteralmente" dato che mancava anche il seggiolino "sostituito" da un perno di fissaggio della fusoliera che aveva anche la funzione di base di appoggio per il pilota. Sono rimasto sorpreso della semplicità della soluzione adottata.

Seguo con interesse il tuo lavoro!

Stefano
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda berto75 » 29 giu 2024, 16:45

Ciao Tricx complimenti per il tuo ingegnoso impegno vedo che ti sei appassionato a questo soggetto!! Anch' io seguo con interesse il tuo lavoro !
Riposto qui una foto del 3 ottobre del 1941 scattata da mio nonno Aldo di un caccia russo precipitato; sul retro della foto è riportato il nome della località dove tutt'ora si sta combattendo questa insensata guerra :-|
Anche in questo caso nonostante il rovinoso atterraggio l'elica non appare particolarmente rovinata, è saltata via la copertura del puntale e solo la pala in alto è incurvata in avanti.
Ho letto in rete che un mucchio di atterraggi di fortuna da parte soprattutto di velivoli alleati, durante il secondo conflitto mondiale sono stati effettuati in territorio svizzero vedi qui:
https://www.google.com/url?sa=i&url=htt ... AdAAAAABAE
sarebbe interessante trovare questo volume sicuramente ci saranno molte altre foto di aerei incidentati.
Un grande in bocca al lupo Riccardo per la prosecuzione del tuo interessante ;-) lavoro!
Ps Bentornato STEFANO! :-P
2ps : dimenticavo mi piace moltissimo Tricx il tuo zero giapponese!!!
Allegati
003 (3).jpg
CACCIA RUSSO ABBATTUTO.jpg
berto75

 
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Re: Aerei in scatola di montaggio

Messaggioda Tricx » 30 giu 2024, 9:49

Ti ringrazio, caro Stefano, del tuo intervento e del tuo apprezzamento, oltretutto proveniente da un abilissimo modellista come te. -2- [09.gif] [09.gif]
Altresì ringrazio Berto, per il suo seguire con interesse la discussione e per il suo gentile interessamento e contributo documentario. (13) [09.gif]
Comincio partendo dall'intervento di Stefano.
Come hai rilevato, queste serie di modellini, riprodotti in kit in una scala abbastanza piccola (per l'epoca) erano piuttosto limitati nel numero di pezzi, sia per il fatto che riproducevano aerei di per sè già tra quelli di più piccole dimensioni ( ovvero i caccia ), sia per il fatto che si cercava di ridurre al minimo la complessità di assemblaggio, anche per i meno esperti, giacchè doveva essere appunto un "passatempo", seppure istruttivo e intelligente, sia per il fatto che pezzi troppo piccoli avrebbero comportato da un lato aumento di costi e dall'altro difficoltà di maneggiamento degli stessi e facilità di rottura....con conseguenti scoraggiamenti e disincentivo alla prosecuzione di tale hobby in molta della potenziale clientela.
Pertanto dovevano essere concettualmente il più possibile "semplici", quasi "intuitivi", tali che quasi non ci volesse neppure il foglietto istruzioni.
Ma lo stesso discorso poteva farsi anche per le varie "casette in kit" delle varie marche, anch'esse concepite e fiorite nello stesso...."felicissimo" (3) (13) [wub.gif] e intraprendente periodo.
Da questo particolare tipo di "costruzioni in scatola di montaggio" che già venivano stampate con un certo numero di pezzi in vari diversi colori base della plastica, gli aerei in kit ( ed anche i mezzi militari delle stesse "Case" ), differivano poi per il fatto di essere stampati in plastica "grezza", che andava poi totalmente dipinta con gli appositi smalti, fattore, questo che cominciava ad introdurre una prima "scrematura" tra i vari "costruttori" in erba e una prima distinzione tra essi, cioè tra quelli che iniziavano a dipingere i modelli e chi non lo faceva e si accontentava solo di "incollarli"...e gli bastava questo per divertirsi... :D

Non per questo potevano dirsi però, a mio avviso "banali", scarsi, rozzi o dozzinali e questa loro basilare semplicità, poteva anzi dare col tempo a chi si fosse impratichito, la soddisfazione di fare proprie aggiunte, elaborazioni e varianti personali....sempre mantenendo bassi costi di produzione.
Poi, per carità, delle pecche ne avevano, e non poche....e alle volte mi ero domandato se le avessero inserite apposta.... per mettere alla prova il modellista non più principiante...e farlo "divertire" di più... (x) :lol:
Mi riferisco ad esempio al caso di pezzi "storti" o incurvati ( il caso più frequente erano le ali...) o non bene combacianti, relativamente ai quali, spesso ci voleva proprio "del bello e del buono", oltre che molta pazienza....e qualche "bestemmia" (x), per rimettere le cose a posto...

Quanto al pilota, non ricordavo che fosse identico anche nel kit dello "Zero", ma sicuramente erano similissimi ed infatti io, avendone costruiti in quel periodo un certo numero di quei vari piccoli caccia ed avendo la possibilità di scegliere carlinghe "apribili", in genere non incollavo i piloti ai relativi seggiolini, per poterli appunto togliere e mettere...a seconda delle esigenze... :D
Quanto al fatto che tali pilotini fossero un pò più grandi e quindi un pò fuori scala rispetto al rigoroso rapporto 1/72, non saprei che dire.... può darsi, ma la cosa non mi è mai balzata agli occhi in maniera evidente e ..."intollerabile", parendomi, grosso modo abbastanza adeguata....
Ma ti riferisci per caso alle dimensioni del pilota nello "Zero" ?
Forse, magari in quel caso, dato che i giapponesi erano di corporatura leggermente inferiore e più minuta, Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 .... può darsi che il medesimo "figurino" fosse leggermente sovra dimensionato, ma poichè gli inglesi erano in genere di corporatura abbastanza robusta, magari, nel caso del pilota dello "Spitfire", le proporzioni sono più giuste... -1-

Non ricordavo più, poi, che il pilota dello "Zero", fosse addirittura appoggiato solo su uno o due perni di fissaggio della stessa fusoliera, senza altri "fronzoli"...considerati "inutili"... [fischse7.gif] :lol:
Sono andato a controllare le vecchie "istruzioni"... ed in effetti hai ragione !
Ma aggiungo che simili scelte costruttive e di impostazione dei kit, non contraddistinguevano solo la Revell, ma ricordo che anche l'Airfix le aveva adottate in parecchi modelli similari. [lupe.gif]

Per tornare al kit dello Spitfire che sto trattando, qui la Revell un abbozzo di cabina, seppur minimale, ridotto all'osso, cioè a pavimento e seggiolino...almeno ce lo ha messo ! Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 :lol:

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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