Aggiungo ancora qualche immagine di questo modello.
Mi sembra di ricordare che fosse stato il primo sul quale mi ero azzardato a tracciare con la vernice le varie intelaiature dei vetri.... un vero "spauracchio", col pericolo di rovinare irrimediabilmente il pezzo e quindi il risultato complessivo, dal momento che lo facevo a mano e con un pennellino...
Del resto così ampie vetrature esigevano tale completamento... senza le quali il modello appariva ai miei occhi sostanzialmente poco realistico e incompleto.
L'esperienza fu fortunatamente positiva.... anche se non certo perfetta... ma comunque almeno accettabile (...per i miei standard di allora, anche in rapporto ed in confronto a quanto realizzato da amici e conoscenti - anche ben più "grandi" di me - che all'epoca si dilettavano con similari costruzioni modellistiche ).
Dopo di allora rimisi cautamente mano a modelli che avevo già in precedenza realizzato, per completarli con l'intelaiatura dei vetri.
Uno di essi ricordo fu il Savoia Marchetti S.M.79, già mostrato in altro filetto.
Tornando al Lockheed C 130 qui mostrato, aggiungo e preciso che il modello oltre ad avere le eliche (ovviamente) rotanti, presenta le superfici di governo ( alettoni, piani di coda, timone ) mobili ed inoltre avevo cercato di rendere le ruote dei carrelli realmente rotanti (... era una mia "fissa", probabile retaggio dei tempi in cui mi divertivo a far correre le "macchinine" ed i piccoli automezzi militari con la mano...

...) e cercato di fare in modo che il carrello principale ( cioè quello centrale ) fosse estraibile e potesse "rientrare" nel suo vano.
La "mobilità" invece ( a parte le ruote ) non era stata possibile per il carrello anteriore ed un altro "neo" è stato il fatto che, data la mia inesperienza dell'epoca ( in particolare per quanto riguarda i carrelli "tricicli anteriori" ) la prua dell'aereo non venne dotata di una adeguata zavorra... sicchè, come vedete anche dalle foto, tende a mettere il muso verso l'alto.... quasi come fosse in procinto di...decollare...
Per finire il kit presentava ( e presenta ) la rampa posteriore di carico completamente mobile ed apribile ( e richiudubule ) e del modello faceva parte integrante il "sub-kit" composto da una Land Rover con relativo rimorchio sopra il quale veniva caricato il missile "Bloodhound" altresì dotato anch'esso della propria "rampa di lancio" nonchè di cinque figurini di avieri addetti al missile stesso.
Presenterò tale parte del kit nell'altro filetto nella sotto-sezione dei mezzi militari.
Tutto tale complesso poteva quindi venire caricato e prendere posto nella stiva di carico dell'aereo.
Scusate se mi sono dilungato un pò troppo in eccessive descrizioni e ricordi, che forse non interessano molto.
Un cordialissimo saluto a tutti.
Riccardo.