Carro pianale per semirimorchi. E altri Lima recuperati

[Il fiamma]

Il carro con luci di coda l'ho recuperato, ma sono rotti due dei quattro portelloni. Incidere il plasticard lo farebbe incurvare: mi prenderò la licenza di riprodurli in metallo (lisci) e non in legno. Già mi prendo la licenza di farlo a due assi e bisogna vedere come prenderà la corrente...

Non so perchè nè da chi, ma il carro pare sia stato ridipinto con un giallo mimetico simile a quello degli ultimi tipi di panzer (veri), che almeno nel caso dei blindati era semplicemente un antiruggine. Vorrà dire che il carro deve farsi una notte nell'olio per freni, se va bene quella fra martedì e mercoledì: appena martedì vado a prenderlo.
Un'altra cosa va sistemata, il posterore della garitta è in parte fuso a causa della lampadina presente in origine: bisognerà rifare quella parte e rimpiazzare le gemmine rosse con due LED rossi miniatura.
Per farla breve, il nuovo telaio... è il meno da fare!

[Il fiamma]

Avrei da chiedere un parere agli altri feramatori.
Come ho già scritto, vorrei restaurare il carro con fanali di coda, il cui telaio non c'è più.
Inizialmente pensavo di fare uso di un telaio avanzato da un kit di TuttoTrenoModellismo ma, al di là che sarebbe troppo corto, sarebbe a due soli assi e renderebbe aleatoria la presa corrente. Quelli di Lima avevano davvero pensato bene usando un telaio a 4 assi, mi ricordo che sfarfallava pochissimo.
Ho trovato su rotaie-punto-it i disegni di un carrello FS che non è male, il tipo P, semplicissimo (le sue sospensioni erano interne) e quindi non impossibile da autocostruire, ho già fatto una stampa in 1/87.
Come suggerireste di fare nel plasticard una sede adatta alle punte coniche dell'asse che vi deve andare?

Ho visto che ci sono due borse scambio presto nel Triveneto: una a Mestre e una forse più promettente a Verona alla model expo Italy (saremmo in cinque ad andare per questa, ci converrebbe usare l'auto). Forse qualcosa si troverebbe... ma anche no o potrei non riuscire ad andarci.

[Oliviero Lidonnici]

Avrei da chiedere un parere agli altri ferramatori.
......
Come suggerireste di fare nel plasticard una sede adatta alle punte coniche dell'asse che vi deve andare?

Il plasticard è troppo tenero per sopportare l'attrito prolungato di una punta conica metallica (e forse peggio con asse di plastica perchè aumenta l'attrito e quindi il riscaldamento della sede.
Nei punti esatti dove deve andare a inserirsi la punta conica dell'assile, incolla con bicomponente epossidico (Acciaio Rapido/Salda Rapido- Pattex o Boston o simili) delle rondelle metalliche piccole, con foro inferiore al diametro dell'asse. Quando il collante è assolutamente solidificato crea un minimo vano conico nella plastica (con punta da trapano girata a mano e del diametro dell'asse ruota) dentro al foro della rondella incollata e poi inserisci l'asse ruota che ruoterà a contatto coll'interno metallico della rondella con fondo del vano nella plastica (non è necessario che il foro sia profondo, l'asse stesso, ruotando perfezionerà la sua comoda sede)
Se non trovi rondelle adatte, fora un rettangolino di lamierino metallico (foro con diametro inferiore a quello dell'asse) ed incollalo con precisione nella sede proseguendo come su detto.
Saluti da Oliviero

[Il fiamma]

Avrei da chiedere un parere agli altri ferramatori.
......
Come suggerireste di fare nel plasticard una sede adatta alle punte coniche dell'asse che vi deve andare?

Il plasticard è troppo tenero per sopportare l'attrito prolungato di una punta conica metallica (e forse peggio con asse di plastica perchè aumenta l'attrito e quindi il riscaldamento della sede.
Nei punti esatti dove deve andare a inserirsi la punta conica dell'assile, incolla con bicomponente epossidico (Acciaio Rapido/Salda Rapido- Pattex o Boston o simili) delle rondelle metalliche piccole, con foro inferiore al diametro dell'asse. Quando il collante è assolutamente solidificato crea un minimo vano conico nella plastica (con punta da trapano girata a mano e del diametro dell'asse ruota) dentro al foro della rondella incollata e poi inserisci l'asse ruota che ruoterà a contatto coll'interno metallico della rondella con fondo del vano nella plastica (non è necessario che il foro sia profondo, l'asse stesso, ruotando perfezionerà la sua comoda sede)
Se non trovi rondelle adatte, fora un rettangolino di lamierino metallico (foro con diametro inferiore al quello dell'asse) ed incollalo con precisione nella sede proseguendo come su detto.
Saluti da Oliviero

Può andar bene davvero della lamiera di scatolette? Dovrebbe essere pure stagnata e mi sono ricordato che qualcuno aveva usato un trucco simile per prelevare la corrente per illuminare il rotabile, perchè pare freni meno della lamina strisciante sull'asse. Non ricordo molto di più perchè è un ricordo di suo un po' vecchio, ha oltre trent'anni o addirittura poteva averne una decina quando l'avevo sentito o letto.

[Il fiamma]

Il carro è ancora nell'olio da freni, ho dovuto cambiarlo due volte*: non so che vernice sia stata quella giallastra, ma è tenacissima.
La garitta si è staccata, così posso effettuarne un restauro: i profili sono come corrosi e la parte posteriore è credibilmente in parte fusa a causa della lampadina (che non c'era più, era sul telaio).
Per avere un appoggio in più, chiuderò la parte superiore della garitta, così che poggi contro il tetto del carro.
Dovrò anche ricostruire i portelloni, due mancano, ho provato a farne uno rigando il plasticard ma si imbarca, per cui li immagino in lamiera invece che in legno (cosa plausibile), a meno che non riesca a far trovare un carro molto simile, che esisteva, di cui prendere tutta la carrozzeria e i portelloni. Speriamo bene.

*conosco un meccanico che me lo fornisce e me lo smaltisce...

[Il fiamma]

Visto che devo restaurare la garitta, che è un po' deteriorata a causa del calore della lampadina che c'era dentro, dovrò ridipingere il carro. Non trovo un colore esatto, però. Uno che si avvicina non è il rosso vagone Puravest ma un marrone della Vallejo. Quindi non occorre una rimozione assoluta della vecchia vernice, basta un livellamento con un po' di pasta abrasiva.
Per rifare le scritte... è forse più divertente spararsi con una calibro 45 in certe parti del corpo!

[Il fiamma]

Le foto domani, ma sto restaurando la garitta che, come avevo detto, si è distaccata dal carro.
Solo che è intervenuto un fattore nuovo: casualmente ieri ho visto uno che stava per buttare nel cassonetto della plastica dei modellini di treni scassati. Mi ha lasciato cercare se qualcosa mi poteva servire.
Fra questi modelli danneggiati c'era un carro ricordava quello con le luci ma non era lui. Aveva il tetto rotto da una profonda fessura longitudinale ma aveva ancora i portelloni scorrevoli. Ho esaminato la cassa e ho visto che c'era la predisposizione per aprire il vano delle luci, e l'ho fatto. Vi ho montato il tetto del carro con le luci e si accoppia perfettamente.


La cosa strana è il fatto che è colorato nella massa di un colore che è esatto il rosso vagone italiano, colore con cui posso colorare la garitta. Domani, ora è bene che gli incollaggi si "stagionino"!
E poi devo fare il telaio e i carrelli...

C'era anche un carro E Lima, era senza assi e assai sporco, ma con un po' di detersivo per piatti e una spazzolina è tornato presentabile. Dovrei avere ancora due assi da parte.
C'era un carro Eanos, non so prodotto da chi, senza carrelli nè respingenti: ho provato per provarci e, può sembrare incredibile, posso metterci sotto i carelli... di una Corbellini Hachette! Girano, sono anche bassini (almeno si potrebbero spessorare), sono assurdi ma se lo scopo è giocarci...

[Il fiamma]

Intanto un composite di quattro foto della garitta sotto restauro. Notare i segni di fusione provocati dalla lampadina...

Quattro viste della garitta con luci durante il restauro

I LED sono già provati, ma li alimenterò tramite un ponte raddrizzatore perchè voglio che si accendano comunque, come nel carro originale.
Non li avevo trovati rossi così piccoli, sarebbe stato meglio ancora.

[Il fiamma]

Fra i carri recuperati, c'era uno completo di scatola, un Brake Van inglese verosimlmente LNER (dovrebbe significare questo la marcatura NE) in livrea grigia, la scatola è quella arancio-marrone del 1974/76, il numero 3153, il numero è stampigliato in caratteri serif.
Siccome non ho trovato molte foto del carro vero in composizione a treni, ho una domanda: il carro è in 00 o ancora in H0?
Non ha quell'effetto di scala esagerata che hanno di solito i rotabili nella scala albionica vicino a quella esatta ma non so se sia per sue ridotte dimensioni vere.
Un'altra stranezza è la scatola: dentro, il carro non è alloggiato nel polistirolo ma dentro un cartone ripiegato. Siccome ho usato io stesso questo espediente per mettere modelli in scatole non nate per essi, ho il dubbio che anche chi me l'ha dato l'abbia a sua volta fatto.
Il carro è di suo in buono stato, solo l'acetato della scatola ha richiesto un po' di colla. Foto dopo.

[Oliviero Lidonnici]

Fra questi modelli danneggiati c'era un carro ricordava quello con le luci ma non era lui. Aveva il tetto rotto da una profonda fessura longitudinale ma aveva ancora i portelloni scorrevoli. Ho esaminato la cassa e ho visto che c'era la predisposizione per aprire il vano delle luci, e l'ho fatto. Vi ho montato il tetto del carro con le luci e si accoppia perfettamente
La cosa strana è il fatto che è colorato nella massa di un colore che è esatto il rosso vagone italiano, colore con cui posso colorare la garitta.

Forse non ho abbastanza fantasia ma non sono sicuro di comprendere a cosa ti riferisci, dovrei attendere le foto ma sono impaziente
Forse stai parlando di questi carri?

download/file.php?id=17759&mode=view

Tempo fa avevo parlato del carro francese con garitta che stai restaurando:

viewtopic.php?f=117&t=4659#p32406

Comprato usato, anche sul mio avevano montato dei LED al posto della lampadina
Attendiamo le tue foto.......ansiosi
Saluti da Oliviero