Domenica scorsa faceva molto caldo in città a Bolzano, nel pomeriggio si sono raggiunti i 37 °C, con mia moglie per stare un po’ più freschi abbiamo deciso di fare una passeggiata sull’altipiano del Renon
che si trova nelle immediate vicinanze della città e che si può raggiungere in 20 minuti di auto o in 12 minuti di funivia.
L'altipiano si trova ad una quota di 1200 m sul livello del mare ed è coperto da prati e boschi e percorso da alcuni sentieri per passeggiate ed anche da un trenino
a scartamento metrico, pari a 1000 mm, che percorrere una tratta lunga poco meno di 6 km e congiunge i due paesi che si trovano agli estremi opposti dell’altipiano.
La temperatura era assai più sopportabile, al sole 27° all’ombra degli alberi 24°.
Durante la passeggiata ci è passato accanto più volte il Trenino di cui dicevo ora, così ho pregato mia moglie di fare un po’ di fotografie pensando che l’argomento potesse essere di vostro gradimento ed interesse.
Il convoglio attualmente in servizio normale è composto da due elementi bloccati che possono portare una capienza massima di 200 passeggeri di cui 78 seduti,
questi convogli sono tre e sono stati acquistati nei primi anni 2000 in Svizzera perché dismessi dalla Trogener Bahn.
La loro costruzione risale agli anni 1975 e 1977, equipaggiati con motori a corrente continua e tensione 800 V, potenza 400 kW
Il tracciato attuale è lungo poco meno di 6 km e parte dalla frazione Maria assunta, sopra Bolzano dove arriva la stazione a monte della funivia, alcune fermate intermedie a richiesta ed infine la stazione terminale di Collalbo
dove l’antica stazione è stata restaurata e vi è anche una grande rimessa per il materiale rotabile. Il percorso viene coperto in 22 minuti e la frequenza delle corse è di 30 minuti.
Il tracciato è a singolo binario con i pali della linea aerea in legno come da impianto originale,
per consentire l’incrocio dei due convogli una ventina di anni fa è stato creato un breve tratto a doppio binario con scambi automatici a metà percorso in località stella.
Il servizio nei periodi di alta stagione turistica è garantito dalle sei del mattino alle ore 23:00.
La storia:
La costruzione di questa linea risale al 1906, periodo in cui Bolzano faceva parte dell’Austria…
Questa linea partiva dalla piazza principale di Bolzano con un primo tratto tranviario urbano passando davanti alla stazione dei treni proseguiva fino all’attuale stazione a valle della funivia
dove si trovava una stazione intermedia da cui partiva un tratto di ferrovia a cremagliera.
Questo tratto a cremagliera con pendenza massima del 255 x 1000 risaliva le pendici della montagna superando un dislivello di poco meno di 1000 m giungendo alla stazione della frazione Maria Assunta
dove terminava il tratto a cremagliera e l’esercizio tornava ad essere di tipo tranviario rimanendo la linea dell’altipiano più o meno sullo stesso livello di altitudine,
l’ultimo tratto è quello ancora oggi esistente già descritto poc’anzi.
Nei primissimi anni il tratto a cremagliera veniva coperto con locomotive a vapore ma già dal 1911 si passò a locomotive elettriche anche per la parte a cremagliera.
L’apertura di questa linea ferroviaria fu il primo collegamento infrastrutturale che collegava l’altipiano con la città capoluogo, altipiano che fino a quel tempo era rimasto molto isolato
in quanto raggiungibile solo con mulattiere o teleferiche di fabbricazione artigianale.
Nel corso degli anni 30 e 40 il materiale rotabile è stato gradualmente rinnovato e dopo la seconda guerra mondiale l’infrastruttura che era ormai obsoleta venne mantenuta in esercizio fino al 1966, anno in cui si inaugurò
la nuova funivia che collegava la città di Bolzano con il Comune di Soprabolzano in 12 minuti anziché un’ora abbondante necessaria al trenino a cremagliera per coprire lo stesso tragitto .
Il tratto a cremagliera sospese il servizio pubblico nel 66 e venne smantellato 10 anni più tardi nel 1976 mentre il tratto ancora oggi esistente venne preservato anche se il traffico dagli anni 70 agli anni 90 continuò a diminuire.
I mezzi storici, almeno alcuni di essi sono stati preservati e revisionati ed effettuano alcune corse come treni speciali in particolari date o ricorrenze.
Questi sono i veicoli storici più famosi della linea tuttora disponibili per treni speciali e che rappresentano la bandiera ufficiale di questa linea.
Ricordo che nel 1982 o 1984, avevo appena cominciato a lavorare presso l’officina meccanica delle acciaierie di Bolzano, ci venne chiesto di realizzare una coppia di assali motori nuovi per la manutenzione straordinaria
di queste antiche vetture e io mi occupai personalmente della programmazione delle lavorazioni meccaniche delle barre in acciaio speciale legato al nichel cromo molideno vanadio della stessa marca che utilizzavamo al tempo
per la fabbricazione di diverse centinaia di assali per le metropolitane di Milano e di Roma.
Assali che fornivamo finiti e rettificati a disegno dei clienti.
Nel 2007 sono stati festeggiati i 100 anni di esercizio di questa linea e nel 2022 è stata pubblicata anche un’emissione speciale di francobolli per ricordare questo treno storico.