da requin » 17 apr 2009, 14:01
Rossi questa "innocente" balla l'ha raccontata per anni; ma il motivo per cui venne scelta una scala leggermente diversa da quella in esatto 1/87 è quella che ho scritto io. Ed è risaputa da anni, la stessa RR la divulgò in un Novegro di fine anni 80. Proprio in coincidenza con l'inizio delle produzioni in esatto 1/87.
Rossi scelse la strada intrapresa (e che ha portato al fallimento della sua ditta e alle crisi profonde e molteplici della Marklin) dalla Marklin. In Marklin, credendo di essere i più furbi del branco, inventarono la scala 1 smettendo tutte le produzioni in 0; mai produssero in N preferendo quella "CIOFECA" orrenda della Z. La Rivarossi pensò bene di diversificarsicon l'H0. In tutti i foglietti al seguito delle locomotive, in tutte le pubblicità, si invitava il cliente a servirsi SOLO dei modelli e degli accessori inseriti a catalogo. L'invito era esplicito; MAI RIMESCOLARE! Noi siamo un Pianeta, gli altri un altro Mondo INFERIORE. Ma ciò non era vero. Piano piano gli appassionati si accorsero che certi prodotti NON Rivarossi erano migliori di quelli a catalogo RR, e con un costo minore. In tanti, dotati di spiccata manualità, modificarono i Rivarossi adattandoli ai modelli Fleischmann, Lima, Trix, Marklin, Roco, Peko degli anni 70.
Il terremoto (fermodellisticamente parlando) lo produsse la Roco, con l'uscita della E 626 in perfetta scala. Quella data, 1979, è l'inizio della fine per la Rivarossi. I modellisti iniziarono ad apprezzare i modelli in perfetta scala. Si accorsero che quelle differenze, prima accettate, ora erano stonature. La seconda bordata la diede la LIMA con l'uscita delle E 645-646 belle, migliorate, e, sopratutto, col motore "cardanico". Terza cannonata: D 345 ed E 636 Roco. La caduta d'interesse verso la produzione Rivarossi è nota. Piano piano la ditta si sgretolò, salvata dall'acquisizione da parte della LIMA. Nacque la LIMAROSSI; senza ombra di dubbio la più bella azienda produttrice di modelli Made in Italy, meglio ancora della ormai ex Rivarossi.
Modelli in perfetta scala, tutte le locomotive (o quasi) FS vennero riprodotte nei 2 marchi, con OTTIME motorizzazioni, verniciature e rispetto della scala. Ma, sopratutto, il RISPETTO verso chi investiva il suo denaro in quei modelli; BELLI, FATTI BENE, CON STUPENDA CIRCOLABILITA'. Stessa cosa dicasi per le carrozze e i carri merce: indiscutibile che le "1959" siano le carrozze che meglio funzionano nei plastici; superiori a tutte le tanto decantate produzioni tedesche. I carri "Tramoggia" x il trasporto dei cereali (invenzione LIMAROSSI, anche in scatola JOUEF) sfondarono il mercato del rimorchiato (i tedeschi lo hanno copiato subito), E SONO FRA I CARRI MAGGIORMENTE RICERCATI. "Ferruzzi", "Sosimage" e "Savona Silos" FS in primis. Per non parlare di quelli SNCF "Argoat", Piéto" ecc. che a volte raggiungono quotazioni rasenti i 100 euro! Solo la stoltezza di alcuni Dirigenti (sempre i laureati la rovina delle ditte) hanno ucciso questo marchio, regalandolo praticamente a degli incompetenti daltonici che non sanno distinguere un colore FS da uno cinese. Vedere TUTTI i nuovi modelli per credere.
Specialmente la carrozza (appena uscita) nei colori MDVD per credere:........non ho parole!!!!!
Cosa resta della RR? O della Limarossi?
I modelli, oltre ai ricordi. I ricordi sono quelli dei plastici di allora, quelli che alla Fiera di Milano negli anni 60 tenevano i sottoscritto (e tanti altri bambini) attaccati con tutte le forze alla corda che delineava il limite massimo ove avvicinarsi; con gli occhi pieni di ammirato stupore e le bocche aperte. Quei bambini (io ero fra quelli) che stettero 3-4 ore (col nonno seduto sulla sedia, con la scusa di badarli, contento di non doversi sorbire ancora tanta Fiera,......ma ce n'era bisogno di badarmi? Secondo Voi, sarei andato via da li?) immobili davanti al "Plastico" RR senza riuscire a fiatare, col cuore a 1000, e gli occhi che non riuscivano a capire dove sparissero le locomotive (il fascino della Stazione Nascosta) visto che una entrava in galleria e ne usciva un'altra. E quale emozione quando l'operatore, visto che ero VERAMENTE appassionato, mi fece entrare dentro alle corde per poter ammirare il "Plastico" da dietro. Ho ancora davanti agli occhi quel bambino dai calzoncini corti, avevo 7 anni, ricordo tutto perfettamente, scolpito nella mente!!! Li nacque quel Fermodellista che poi, negli anni, ha recuperato tutti quei carri Merci che circolavano su quel "Plastico" (lo ammetto, adoro i carri merce; molto più delle carrozze) quel pomeriggio a Milano. Il "Poz" con sopra il semirimorchio "Supercortemaggiore" era il mio preferito. Quando i miei riuscirono a portarmi via da quel "Luogo di Culto" (con molta fatica) rammento che mi regalarono un depliant della Rivarossi. Internamente a quel pieghevole (2 fogli 4 facciate) c'era la foto del carro agognato.....
Purtroppo, la giovane età, non mi fece capire il valore di quel foglietto. Arrivato a casa, ritagliai quel carro "Poz" per attaccarlo sullo specchio di camera mia. Poi, col tempo, visto che erano gratuiti, mi facevo regalare i cataloghi LIMA, solo ogni tanto mi veniva regalato un catalogo RR. Visto che i soldi per il trenino mancavano (la prima scatola LIMA la ricevetti nel Natale del 1966; avevo 10 anni), ritagliavo le locomotive FS, le carrozze e i carri che più mi piacevano, li cucivo assieme, e mi facevo dei treni che poi circolavano nel pavimento della mia cameretta............ma questa è un'altra storia.
Prima di divagare dicevo: cosa resterà della RR?
I carri merce più prestigiosi, certe locomotive, l'edilizia, S.Nazario ecc. ecc.
A tutt'oggi certi modelli hanno quotazioni altissime; su e-Bay il carro C Po F/R (quello con le 2 furgonette) è stato ceduto a 546,60 $ in America. Quello con una sola furgonetta (C P F g), Zio Sogliolone ne rimase scioccato, a oltre 350 Euro in Italia.
Tanto ci rimarrà della RR, almeno fin quando esisteranno i modelli della cara e amata fabbrica di sogni x bambini e adulti che si chiamava RIVAROSSI prima e LIMAROSSI poi.
Requin.