Mi complimento con l'Autore del libro, innanzitutto, per l'impegno profuso ad illustrare e far quasi "rivivere" quei marchi importanti, seppure meno diffusi e meno conosciuti, ormai passati alla storia del modellismo; e mi congratulo anche con gli altri intervenuti nella discussione per la loro conoscenza e preparazione...
Io confesso che non conoscevo quasi nulla di tutto ciò, fino a poco tempo fa e devo riconoscere che tali produzioni avrebbero meritato ben maggiore rilievo e successo commerciale all'epoca... e fa piacere almeno questa loro "riscoperta".
Concordo anch'io che il casello mostrato in precedenza è molto bello e tipico ed anche piuttosto fedele allo "stile" delle nostre ferrovie, almeno in quegli anni, stile che è arrivato, con molte testimonianze "reali" e che si possono ancora vedere, fino ai giorni nostri.
Comunque di questa Casa avevo ammirato in precedenza, in qualche altro "post", dei segnali, semafori ecc., che ritengo "validi" ancora oggi e che sicuramente all'epoca della loro commercializzazione dovevano essere di sicuro rilievo.
Anche la staccionata non è affatto male ed al proposito mi piacerebbe vederne un confronto diretto
con quella Rivarossi...se possibile.
Un saluto a tutti.
Riccardo.