etica rivarossiana



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Re: etica rivarossiana

Messaggioda Tricx » 16 mag 2021, 9:53

Caro Berto, grazie della risposta e della opinione, -2- ma, come avevo detto, si tratta non di un carro completo, ma di una semplice "stampata" di carrozzeria, cioè la "cassa", senza null'altro.
Essendo la plastica nuda e pulita, non vi è alcuna iscrizione, tampografia o altro. Non vi sono altri pezzi, neppure le due "botti" (o meglio le due paratie simulanti le fiancate delle botti, una dirimpetto all'altra)previste al suo interno.
Come detto, si tratta di plastica polistirene, al "100% regolare" e con le medesime caratteristiche dei carri che conosciamo e non di altri materiali, resine o plastiche diverse che siano.
Anche la stampata si presenta assolutamente perfetta e senza una sbavatura [lupe.gif] ....Insomma, un "grezzo" pronto per essere, ai tempi, dipinto, decorato, assemblato con le altre componenti e inscatolato, oppure in alternativa, prima dell'assemblaggio, essere destinato ad una confezione "TrenHobby".
Insomma, la sua attuale presenza, così com'è, è una vera e propria "istantanea" di quella storia, quasi come un "arresto" del tempo, che lo ha condotto fino a noi.

Qualcuno penserà che si tratta di un semplice pezzo di plastica, che può essere benissimo "lavorato" e trasformato, per il gusto e diletto del nostro bellissimo hobby...ed ha perfettamente ragione ed in fondo anch'io ho in gran parte sentimenti e sensazioni analoghe.... e pur tuttavia, qualche scrupolo e qualche dubbio ancora mi attanaglia :?
Ed è per questo che ho chiesto opinioni e consigli a voi tutti.

Un "amletico" :roll: saluto.
Riccardo.
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda 3-nino » 16 mag 2021, 13:13

buon giorno berto e trix, quello che penso sulla Badoni resuscitata e dintorni l' ho già espresso a suo tempo, e continuo a pensare che collezionare abbia alcuni vincoli circa l'originalità e integrità degli oggetti non aggirabili. Avere interesse per oggetti belli , unici , stravaganti è assolutamente bello e poterli acquisire lo è ancora di più. Importante è non dichiararli o immaginarli diversi da ciò che sono. Spesso si ha paura di ammettere un' acquisto incauto, e, a posteriori si giustifica adeguandosi alla narrazione che ne ha fatto il venditore. Peccatuccio veniale, questo , in cui sono incorso anch'io quando ero molto inesperto. Considero invece un peccatone quello del rivenditore che costruisce ad arte una storia fasulla sapendola tale. Quando c'è buona fede tutto è perdonato. Altrimenti siamo in un terreno delicato dove si rischia di inciampare su raggiro e contraffazione . Ovviamente essere fregati su un trenino fa male ma in fondo fa parte del gioco. Circa il carro con le botti, oltre a confermare che al momento del fallimento so di interi cassonetti riempiti di componenti,carrozzerie , etc,( giacenze di magazzino), da cui hanno pescato un sacco di beati mortali, su a Como. Quindi non mi meraviglia che gli oggetti di questa fortunata pesca siano venduti del tutto legittimamente. Nel caso del carro di Trix, affaccio comunque un'altra possibilità: rr 52011, quando nel solo catalogo 62/63 viene inserito il carro Mcv tra quelli della serie rr specificando che questi sono colorati in pasta e da rifinire con i colori. Già con il catalogo successivo il carro finisce nella serie treno hobby. E quindi già colorato . in questa eventualità il carro rr sarebbe stato non verniciato e quindi in plastica bianca come RR l'aveva fatto. Salutissimi 3-nino
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda Tricx » 16 mag 2021, 13:54

Salve Nino, io per la verità non avevo e non intendevo riportare al discorso sulle Badoni, sulle quali c'è già stato ampio dibattito nell'opportuna sede. Il riferimento a quel "thread" era più che altro dovuto al fatto che l'acquisto della "carrozzeria" di cui qui si parla, l'avevo fatto proprio dallo stesso soggetto che aveva tra i propri pezzi in vendita alcune di quelle loco "strane" e che, - almeno in apparenza - mi è sembrata una brava persona ed anche abbastanza preparata sulle questioni del modellismo e delle varie vicende ad esso collegate.
Altro punto di collegamento di questa carrozzeria nuda con quel "thread" era il messaggio di Antonello Lato, ivi postato ed al quale ti rimando, che testimoniava su tutto il "giro" degli stampisti terzisti.

Ora tu aggiungi e confermi che all'epoca del fallimento si trovavano facilmente in giro cassonetti pieni di ogni ben di Dio (....ma perchè non sono andato a fare un giretto a Como in quel periodo...!!! :-( :roll: ) dove tanta gente ha pescato a piene mani.... per cui ancor oggi saltano fuori tali materiali.
Non stento a crederci e ti ringrazio della notizia, che allarga ulteriormente l'ambito di quanto già diceva il sopra citato Antonello Lato.

Relativamente all'ultimo inciso:
3-nino ha scritto:....Nel caso del carro di Trix, affaccio comunque un'altra possibilità: rr 52011, quando nel solo catalogo 62/63 viene inserito il carro Mcv tra quelli della serie rr specificando che questi sono colorati in pasta e da rifinire con i colori. Già con il catalogo successivo il carro finisce nella serie treno hobby. E quindi già colorato . in questa eventualità il carro rr sarebbe stato non verniciato e quindi in plastica bianca come RR l'aveva fatto...

Ti segnalo però che già sul primo dei due cataloghi che hai citato, cioè quello 1962-63, c'è scritto che "Le scatole di montaggio "novità" 1962 sono fornite con le carrozzerie già verniciate e complete di scritte" ed il carro in questione è una appunto di tali novità.

Ed è per quello infatti che nel mio ultimo messaggio avevo detto che i carri venivano verniciati, decorati ed assemblati oppure prima dell'assemblaggio messi in confezioni TrenHobby.

Grazie dell'intervento e saluti.
Riccardo.
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda 3-nino » 16 mag 2021, 16:56

hai sicuramente ragione circa il riferimento in catalogo generale del 62 alle novità dichiarate complete di verniciatura e tampografie. Se guardi il catalogo 62 della serie rr le cose sono un pò diverse; lì si riprende la vecchia dizione : colori di base (leggasi in pasta ) da rifinire con i colori a parte anche per il Cva . La differenza tra Le novità e i carri già proposti, sono le decalcomanie inserite nelle scatole per rifinire scocche non verniciate e le tampografie, inevitabilmente applicate su scocche verniciate. I carri verniciati e con tampografie finiscono subito nella serie Treno Hobby. Io possiedo carri rr americani Box verniciati - male- a mano e varie scatole rr intatte comprese le Schell lunghe, tutte da verniciare. Non ho, purtroppo il carro in questione. I deliziosi carri delle FNM e venete, piccoli e grigi, della serie rr sono colorati grigio chiaro in pasta con il tetto riportato tinto in grigio scuro e sono senza scritte di sorta. Il passaggio a livello rr e il casello con pozzo sono in plastica avana da colorare. Tutta questa pippa per dire che sicuramente la tua scocca proviene dal magazzino di RR , ma un conto è immagginarla recuperata da un cassonetto dell'immondizia, ben altra cosa ritenerla parte di una scatola di montaggio rr del 62 in catalogo per solo un anno e ancora grigia in pasta. Ho cercato di nobilitare la scocca di un amico . Come vedi ci vuole poco a rendere prezioso e misterioso un oggetto, altrimenti scialbo. ciao 3-nino
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda berto75 » 16 mag 2021, 17:40

Ringrazio Nino per la sua interessantissima testimonianza che pacchia doveva essere frugare nei cassonetti dell'immondizia RR ai tempi del declino...riguardo le multicolori carrozzerie badoni ho semplicemente lasciato aperto la porta a tutte le possibilità teoriche compresa quella del tarocco e della stampa 3d (anche se di questa ultima eventualità personalmente non ne sono convinto) poi come giustamente dice L'AMICO Nino ognuno è libero di credere o convincersi a quel che vuole , PENSO comunque che se il venditore non avesse nulla da nascondere e fosse in buona fede assoluta dovrebbe sentire sentire il bisogno di intervenire sull'argomento a chiarire o fornire magari qualche prova delle sue asserzioni.
Chi vende E TRATTA abitualmente trenini RR non può non conoscere o almeno leggere su RRM.
Comunque quando l'ho comprata ho preventivato benissimo anche la possibilità di un falso, ma mi piaceva moltissimo (46) quel colore e mi sono buttato [ops.gif] .
Avrei potuto benissimo scegliere di acquistare dal venditore la carrozzeria in plastica verde tradizionale nella massa che lo stesso proponeva (tra le varie versioni multicolori ) e in quel caso nessuno avrebbe potuto distinguerla :twisted: da un originale,( ammesso sempre teoricamente che la carrozzeria non sia uscita veramente da uno stampo originale ).
Teoricamente possono essere uscite come iniziativa o divertimento di qualche terzista se è vero comunque che all'epoca circolava di tutto tra scarti o eccedenze di materiali prodotti dai medesimi.
AD ogni modo falso clamoroso o meno ,lasciando perdere IL DISCORSO badoni i terzisti che lavoravano per RR sembra usassero PER CERTE STAMPATE ,almeno in alcuni casi ,stampate in plastica nella massa di colori insoliti :shock: .
Ad esempio aprendo (avevo già notato la cosa tempo fa) un normalissimo carro CHIUSO tipo F 1925 perfettamente verniciato della serie modello , ho notato che la cassa in realtà era in una vivacissima plastica colore rosso segnale nella massa poi naturalmente sopra verniciata da RR.
quindi esistevano stampate colorate in plastica di colori insoliti.
Non so poi i vostri carri chiusi F1925 che colore in plastica presentano all'interno della cassa (io ne ho uno solo) .
plasticosi e variopinti :lol: -4- berto75
Allegati
DSCN6653 (2).JPG
DSCN6656 (2).JPG
DSCN6655 (2).JPG
la carrozzeria di questo carro chiuso tipo F 1925 era realizzata in una vivacissima plastica rosso segnale nella massa
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda Tricx » 16 mag 2021, 17:53

Interessante dibattito, Nino, sulla questione dei carri serie "rr". Non per voler replicare a tutti i costi e avere ragione, ma per ragionarci su... (... magari mi sono perso qualcosa, o non ho fatto attenzione a qualcos'altro... :roll: ), sono andato a vedere il catalogo "rr" da te direttamente citato, cui prima non avevo fatto caso e di cui anzi non mi ricordavo nemmeno.
Comunque, mentre c'ero, ho allargato l'attenzione anche ad altro.
Orbene, mi risulta che al tempo del catalogo generale 1961-'62 il carro in questione neppure ancora compare tra i carri serie "rr" e così pure non compare nello specifico cataloghino di questa serie dello stesso anno.

Per scrupolo sono andato a controllare il catalogo Novità 1962 e qui comincia a comparire il carro de quo, la cui figura è affiancata dalla didascalia che recita: "I nuovi carri in scatola di montaggio della serie "rr" sono forniti con i pezzi componenti già verniciati e decalcati con le scritte"
Subito dopo, cioè nella pagina successiva dello stesso cat. Novità, ci sono 4 carri americani, che occupano l'intera pagina e sopra i quali è riportata la stessa dizione.

Infine per controllo ulteriore sono andato a verificare il catalogo Serie "rr" 1962-'63, da te chiamato in causa e il carro trasporto vino è ivi indicato come "Novità", che è l'unica della pagina;
orbene, il carro stesso è impaginato insieme agli altri carri italiani, relativamente ai quali è valida la tua affermazione, essendo testualmente scritto che "I pezzi componenti queste scatole di montaggio sono forniti nelle tinte base del carro...ecc. e che se vuoi un migliore risultato te li devi dipingere... però nella terza pagina dei carri "rr" (cioè due pagine dopo), compaiono tutti i 4 carri americani, contrassegnati anch'essi come "Novità" con la didascalia che dice che "Questi nuovi carri....vengono forniti già verniciati e decalcati....

Ritengo quindi che il carro in questione di cui parliamo, sia stato subito introdotto nelle scatole di montaggio, prima "rr" e poi TrenHobby, già in versione rifinita, essendo questa la "Novità" delle linee di produzione e delle filosofie qualitative.

Poi, se, come dicevo, ho dimenticato od omesso qualcosa, o non ho tenuto conto di qualcos'altro, segnalamelo pure, grazie.
Un "ricercatorio" saluto.
Riccardo.
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda Tricx » 16 mag 2021, 19:08

Avevo scritto e inserito il mio precedente messaggio di risposta a Nino, mentre l'amico Berto aveva appena finito di postare il suo; quindi aggiungo qui qualcosa relativo a tale secondo messaggio.
berto75 ha scritto:.....riguardo le multicolori carrozzerie badoni ......
...... PENSO comunque che se il venditore non avesse nulla da nascondere e fosse in buona fede assoluta dovrebbe sentire sentire il bisogno di intervenire sull'argomento a chiarire o fornire magari qualche prova delle sue asserzioni.
Chi vende E TRATTA abitualmente trenini RR non può non conoscere o almeno leggere su RRM....

Io non ambisco a diventare il "difensore d'ufficio" di quel signore, nè voglio difenderlo a tutti i costi a spada tratta; semplicemente ci ho fatto quattro chiacchiere in occasione di alcuni mercatini- borse scambio e ci ho anche comprato qualcosetta che mi andava,...e nulla più.... e non mi aveva dato una cattiva impressione.... Poi magari mi avrà raccontato un sacco di balle.... boh, quello non lo so... :?
Detto questo, non penso che si possa affermare che se qualcuno non replica o entra in polemica su queste pagine, ciò significa necessariamente o molto probabilmente che "ha la coda di paglia" o qualcosa da nascondere....
Semplicemente, magari, non è iscritto a questo Forum, o non lo legge o lo fa solo saltuariamente.....
Magari è molto probabile che guardi il Sito, quello sì, però, per quanto riguarda le discussioni del Forum, sono talmente tante, che nel mucchio, molta parte di esse inevitabilmente sfugge....
Tutti sappiamo che spesso non riusciamo neppure noi a ritrovare discussioni alle quali avevamo partecipato.... alle volte persino neppure tanto tempo prima...!

Un'altra cosa, caro Berto: chi ti dice che quello da cui hai comprato tu, magari in rete, sia la stessa persona che è capitato a me di incontrare nelle occasioni che ho detto ?
Tu lo hai mai incontrato personalmente il tuo venditore ?

Ora passo ancora un attimo a Nino.
In sostanza dici che i carri "Novità" di "rr", avrebbero a un certo punto, in virtù di ciò, le decalcomanie aggiunte nelle scatole, ma sarebbero sempre ancora da verniciare; mentre invece i carri pitturati e con tampografie, andrebbero subito nella serie "TrenHobby".
Ciò mi sembra smentito da quanto ho già riportato nel mio precedente messaggio. Poi aggiungi:
3-nino ha scritto:.....Io possiedo carri rr americani Box verniciati - male- a mano e varie scatole rr intatte comprese le Schell lunghe, tutte da verniciare. Non ho, purtroppo il carro in questione......

....... sicuramente la tua scocca proviene dal magazzino di RR , ma un conto è immaginarla recuperata da un cassonetto dell'immondizia, ben altra cosa ritenerla parte di una scatola di montaggio rr del 62 in catalogo per solo un anno e ancora grigia in pasta......

Quanto al primo inciso, anch'io ho avuto carri serie "rr" che avevo dovuto dipingere e che avevano le decals nel kit, tra cui la cisterna Shell lunga che citi e qualcosa ho anche lasciato ancora "intatto"...
Quello che non mi torna sono però i carri "americani" verniciati a mano e pure male.... :-o :shock: perchè non corrisponde a quanto esposto in precedenza ed anche alla mia esperienza personale.

Ci potresti mostrare questi carri ? Sarebbe veramente interessante vederli... :-o

Quanto al tuo ultimo inciso : "monnezza"...o "magazzino" Rivarossi... per me pari sono...! :lol:
...purchè si tratti della "monnezza" di "Via Conciliazione 74" o "Via Pio XI 157-159 Como" laught16

Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda 3-nino » 16 mag 2021, 19:49

assolutamente preziosa la tua capacità di leggere anche in filigrana cataloghi e oggetti. Io sono più prosaico a guardo gli oggetti che ho per trarne qualche indicazione concreta. Avevo tre carri box e un paio di gondole tutti provenienti da un amico pasticcione che a suo tempo ,credendosi un abile modellista aveva comprato 5 belle scatoline rr . Disastro , li ha dipinti con smalto e pennellessa perso le decalcomanie e rovinato i carrelli ( dipinti pure quelli). il punto è che secondo il catalogo dovevano essere già dipinti e con scritte. Non era così! lo stesso vale anche per altre scatole- nuove- con carri definiti novità, ma assolutamente non dipinti e fornite di decalcomanie. Non so che dirti. E' sicuramente vero che RR ha subito trasferito i carri già rifiniti nella seri Hobby. Io credo che RR ,come al solito, abbia fatto dire ai suoi cataloghi cose solo in parte aderenti alla produzione effettivamente commercializzata al momento. A berto devo dire che ne ho sempre apprezzato la serietè circa i suoi interrogativi sull 'effettiva originalità della badoncina azzurra. Peraltro deliziosa e ,ricordo, acquistata anche per questo. La mia insistenza sull'argomento origina dal constatare che su ebay si continua a presentare badoncine multicolore, variamente descritte , e tutte comunque riconducibili a RR. Francamente , mentre infuria la guerra contro il Parmesan, trovo irritante che si continui a proporre "Bandoni RRR ". Sono oggetti carini, copie ben fatte della carrozzeria originale e con tutta la parte elettromeccanica probabilmente RR ; perchè non dirlo?? Sono comunque oggetti interessanti e di indubbio valore. Berto a ragione sarebbe bello che l'autore si facesse vivo , e raccontasse la storia di queste macchinette , non al forum ma nel descrivere le macchinette su ebay. 3-nino .. Vedo che trix ha scritto ancora, mentre scrivevo. Sui carri americani credo di aver anticipato l' interrogo. Purtroppo come detto più volte, non faccio fotografie. Disposto ad ospitare quando si vuole, volentiere e con rinfresco. Basta avvertire! salutissimi 3-nino
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda Tricx » 16 mag 2021, 22:37

Grazie ancora del tuo intervento, Nino, e senza voler essere insistente, riguardo a quei carri "americani" in scatole di montaggio serie "rr", sarebbe veramente interessante e importante poterli osservare... [lupe.gif]
Sarebbe interessante anche e soprattutto, in quel contesto, poterli aprire, se possibile, per vedere come si presentano all'interno. giacchè se anche "l'amico pasticcione" le aveva impiastricciate all'esterno ( e verosimilmente credo solo lì ), si dovrebbe comunque vedere se all'interno vi sono degli "aloni" o "sbuffate" di vernice a spruzzo, specie in corrispondenza dei bordi e delle aperture, portelloni, ecc. che caratterizzavano i modelli rifiniti in linea di montaggio, tra i quali anche i "TrenHobby".

In sostanza, - mi permetto di suggerire - non hai qualche amico o conoscente, che possa scattarti qualche foto a quei modelli ?

Come Ti ho detto, io ho dei carri di quel tipo, in scatole serie "rr", che avevo montato io, che erano perfettamente dipinti e tampografati dalla Casa.

Quindi il confronto sarebbe veramente interessante, anche a livello di integrazione delle descrizioni di tale produzione sul Sito.

Ancora rinnovati saluti.
Riccardo.
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Re: etica rivarossiana

Messaggioda 3-nino » 17 mag 2021, 17:48

Ciao trix, sono andato a ripescare le carrozzelle e ne ho ritrovate 4. Un box (Ref.1227),uno stock giallo in pasta (Ref.1281), due gondole (Ref. 4910): gli altri tre sono in plastica grigio chiaro. Sono tutti successivi al 62: Mi spiego: dal 54 al 59/60 tutti i carri americani a carrelli gond e flat hanno avuto il telaio ricavato nello stampo della cassa, i carri Box e Stock avevano i telai separati e poi incollati alla cassa senza fondo. Tutti i telai riproducevano longheroni e tiranti ed avevano le sedi per gli accessori del sottocassa. Quesati, applicati o meno decretavano il volare del modello. I carrelli tutti muniti di mollette venivano fissati con viti autofilettanti. Dal 60 circa i telai sono stati aggiornati riproducendo (male) nello stampo gli accessori , fermi restando i carrelli con viti e molle. Dal 62-63 le Gond sono state separate dal telaio che diventato unificato è stato montato su tutti i carri a carrelli, con un nuovo sistema di fissaggio a scatto. Occhielli agli estremi del telaio e denti sulle casse. Poi siamo passati ai carrelli tutta plastica prima con nottolino metallico, poi del 65/66 in plastica per il loro fissaggio. Il massimo della semplificazione per il loro montaggio anche per modellisti del tutto inesperti. Le novità introdotte nel 62/63 sono queste e presumo che tra gli rr siano finite anche carri americani della vecchie produzioni colorati in pasta e con telaio del secondo tipo. Dato che anche i telai dei carri europei sono stati ulteriormente modificati in quel periodo immagino che al pari dei carri grigi nella massa delle FNM, anche il carro del vino, magari con tetto grigio, sia finito per un breve periodo nella serie rr per poi , passare alla hobby. Le mie sono supposizioni perchè il carro in questione non ce l'ho. E anche i carri dell'amico non mi risolvono i dubbi perchè la loro caratteristica, li potrebbe datare già nel 63 e quindi in Hobby. Poi sono tutti verniciati rosso mattone e tetto grigio con il Box bianco latte che sembra un sorbetto alla vaniglia grondante miele. Comunque una gondole e lo stock sono stati verniciati direttamente sulla plastica. Le altre no! Altro non so! e ti ripeto che non faccio fotografie sperando che le chiacchere ti siano utili. Buona caccia 3-nino Scordavo di dirti che il convoglietto 40208 rr al pari di tutti quelli della serie hanno motrici e carri solo colorati in pasta, con la sola eccezione della gondola che marrone in pasta e in un solo pezzo con il telaio di secondo tipo riporta PENSILVENYA serigrafata sulla plastica. Ciao
3-nino

 
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