luigi voltan ha scritto:Finestrini frontali errati basati su un disegno FS provvisorio del 1937, tocchi di colore di fantasia ed altezza spropositata della cassa sul rodiggio sminuivano parecchio il modello, che a parità di stampo e.condizioni del tempo poteva essere fatto meglio....gusto ovviamente personale.
Argomento interessante, al quale abbiamo già accennato varie volte ma che forse richiederebbe una trattazione "ad hoc".
Premesso che ognuno ovviamente ha i suoi gusti, personalmente ritengo di essere un modellista/collezionista piuttosto "all'antica", quindi per me un modello deve poter circolare agevolmente sul plastico e deve poter essere maneggiato e smontato senza problemi. Quindi, visto che le leggi della fisica non possono essere ridotte in scala, alcune semplificazioni si rendono inevitabilmente necessarie, come pure ritengo personalmente accettabile l'omissione/semplificazione di certi particolari per motivi economici. Quello che ho sempre trovato indisponente è l'errore tanto inutile quanto facilmente evitabile, per esempio se al vero una ruota ha 12 razze non è che riprodurla con 16 comporta un risparmio o una semplificazione, anzi...
E di questi esempi purtroppo in ambito Rivarossi se ne potrebbero fare parecchi (ma non solo per la Rivarossi...).
Comunque, prevalendo in me il collezionista piuttosto che il modellista, sono sempre rimasto perplesso leggendo quei vecchi articoli sulle riviste specializzate che descrivevano - ad esempio - come modificare i finestrini del 428 o le prese d'aria sulla cassa del 646 o cose del genere. Poi, si sa, "de gustibus..."
Massimiliano