Modelli degli anni '60: Recupero e restauro



Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Tricx » 29 feb 2020, 20:15

Scusate se interloquisco nuovamente, per alcune precisazioni. Sicuramente mi sono male espresso io in precedenza e forse sono stato anche un pò frainteso.
Premesso che avevo comunque espresso valutazioni positive, non per falsa cortesia o piaggeria, ma perchè sinceramente ritenute giuste, avevo poi fatto alcune osservazioni in particolare sul ponte di volo della portaerei Essex, che non credo si possano interpretare come critiche negative, semplicemente rammaricandomi che il lavaggio a cui era stata sottoposta l'avesse addirittura, in certo qual modo quasi "sverniciata", o almeno questo mi era parso di capire.
Quanto alla "sporcizia" in generale, per quanto ne sappia molto meno di tutti Voi, in fatto di navi reali, anzi ne so veramente poco, so benissimo che esse sono sottoposte a continua manutenzione, ma è anche innegabile che in contingenti situazioni, ovviamente momentanee, prendano il sopravvento attività più urgenti e frenetiche ( ad esempio nel corso di una battaglia o di una crisi che determini un pieno impiego operativo di tali unità ), sicchè è ben possibile che un ponte di volo si "sporchi" anche solo con le tracce dei pneumatici degli aerei in decollo ed appontaggio e dei vari mezzi di servizio che si muovono su di esso e che di tale "logorìo", seppure momentaneo ne risentano anche le varie "strisce" di indicazione e delimitazione dipinte sul medesimo.
Quanto alla "sporcizia" accumulatasi sul modello di Oliviero ed in particolare sul ponte di volo, non intendevo certo che dovesse essere lasciata così com'era, bensì ipotizzavo ( forse non esprimendomi bene ed in maniera completa ), che un lavaggio più leggero forse avrebbe lasciato un pò di patina scura ( ed eventualmente anche le decals seppure un pò "appannate"), con un risultato complessivo comunque non irrealistico o arbitrario, ipotizzando appunto una situazione di momentaneo impegno operativo.

Questa valutazione mi è stata suggerita dall'aspetto un pò troppo - a mio avviso - chiaro del ponte di volo del modello Essex. a seguito del lavaggio energico.
Del resto, anche le foto di navi reali appena postate nei messaggi che qui precedono, mostrano ponti di volo di tonalità abbastanza scura.

Quanto ai materiali di cui erano fatti o ricoperti i ponti di volo delle portaerei, come ho detto prima ne so molto meno di voi, anzi veramente poco.
Quello che ho detto si basa però su un ricordo (ormai abbastanza lontano) e sul fatto che ebbi occasione nel 1975 o forse 1977 ( nel mese di giugno o settembre, se rammento bene ), di poter visitare e salire a bordo della portaerei americana USS "Independence" .
Orbene, ricordo benissimo l'emozione di "calpestare" quel ponte di volo e di trovarmi in quel luogo, a pochi metri da tutti quegli aerei che fino a quel momento (3) avevo visto solo sui cataloghi e nelle scatole della Airfix e della Revell :D :D E ricordo anche che quel ponte era piuttosto scuro, quasi color asfalto e l'impressione che ne ebbi non era quella di camminare sul legno, ma su una superficie simile al catrame....ovviamente costellata qua e là di "feritoie" o grigliature o ritegni ( scusatemi :oops: i termini poco "tecnici"), per vari servizi o per agganci cavi ecc. oltre ai vari ascensori, su alcuno dei quali ci hanno addirittura fatto scendere negli hangar e officine sotto coperta !
Poi, se fosse stato legno eventualmente ricoperto di qualche sostanza protettiva catraminosa, quello non lo so e non ci avevo fatto caso..

Ecco, tutto qui, Spero di aver chiarito.
Saluti. Riccardo.
Tricx

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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Rocket68 » 2 mar 2020, 4:02

Tricx ha scritto: ebbi occasione nel 1975 o forse 1977 ( nel mese di giugno o settembre, se rammento bene ), di poter visitare e salire a bordo della portaerei americana USS "Independence" .
Orbene, ricordo benissimo l'emozione di "calpestare" quel ponte di volo ..... E ricordo anche che quel ponte era piuttosto scuro, quasi color asfalto e l'impressione che ne ebbi non era quella di camminare sul legno, ma su una superficie simile al catrame....
Poi, se fosse stato legno eventualmente ricoperto di qualche sostanza protettiva catraminosa, quello non lo so e non ci avevo fatto caso..
Saluti. Riccardo.

La portaerei USS Indipendence (CV62) fu la quarta "superportaerei" classe Forrestal (CV 59) entrata in servizio nel 1959 e posta in disarmo nel 2004, navi di circa 80.000 ton. a p.c. - con ponte di volo lungo oltre 326 metri e largo quasi 40 metri. Furono portaerei progettate e costruite appositamente per l'impiego dei grossi caccia e bombardieri bimotori con motori a getto (circa cento aerei) , molto più grandi e pesanti degli aerei ad elica della II GM. Quindi il loro ponte era in acciaio, ricoperto da vernici protettive (e resistenti al calore dei Jet e dei retrorazzi sperimentali che avrebbero bruciato il legno e liquefatto un ipotetico, quanto improbabile, manto catramoso.
Amerigo-vespucci-Uss-Indipendence-696x546.jpg
Lo storico incontro in mare aperto tra la USS Indipendence e la MM Amerigo Vespucci

i modelli delle portaerei mostrate da Oliviero riproducono portaerei progettate e costruite durante la Seconda guerra mondiale aventi esigenze più limitate e tecnologie antiquate rispetto alle Forrestal.
Tanti saluti da Pippo
Rocket68

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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 2 mar 2020, 19:35

Ho avuto un po' da fare ed ho momentaneamente interrotto la ripulitura delle vecchie carcasse. Eccomi tornato per mostrare la KM.Bismarck dell'Airfix che forse sarà stata la prima o comunque una delle prime navi che ho tentato di dipingere (male! :oops: ) le prime infatti le montavo senza dipingerle( come avevo già scritto) Alcune le dipinsi (e/o ridipinsi più volte) anni dopo averle montate, questa la lasciai come l'avevo fatta (prima metà anni Sessanta)
FOTO 87 BISMARK ''LAVATA''.jpg
KM Bismarck- Airfix 1:600 - La colorazione da "nave ospedale" è di fantasia: quando montai il modello non avevo idea di come dovessi colorarlo. Particolarmente raccapricciante il rosso dello scafo (!).

FOTO 88 Bismark (Airfix).jpg
Foto dall'alto del modellino. L'Airfix, in questo caso, non ha comunque fatto un buon lavoro: il modello è sproporzionato nelle sue componenti. Le torri da 150 mm sono di forma errata

FOTO 89 .jpg
Il modello visto da Poppa: i cannoni da 380 sono troppo grandi e la posizione delle torri è imprecisa

FOTO 90 Bismarck Airfix .jpg
Il modello da prua: lo scafo è troppo alto e pure il torrione

FOTO 91-SCATOLA Airfix - Bismark.jpg
Una delle primissime versioni della confezione della Bismarck. La grafica della confezione ed il disegno vennero rifatte più volte ma il contenuto è rimasto invariato fino all'attuale versione riproposta da Hornby


Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda hiawatha » 2 mar 2020, 20:17

E' la prima versione,e, come spesso accade, la confezione è migliore del contenuto.
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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Tricx » 2 mar 2020, 21:34

Scusate se torno ancora un attimo indietro all'ultimo messaggio di Rocket68, che - vedo - ha una profonda conoscenza (3) del mondo delle navi e che ringrazio per quanto ci ha illustrato.

Non è per insistere su quanto ho detto, ma, proprio rendendomi conto anch'io ( anche prima degli interventi di Rocket, nonostante la mia ben minore preparazione sull'argomento ), di una certa differenza "generazionale" tra portaerei della 2^ G.M. e quelle del periodo post-bellico, volevo solo precisare che, a proposito del modello "Essex" di cui si è discusso, avevo fatto quelle domande e quei commenti su di esso, avendo letto nei messaggi a quello relativi, che il medesimo riproduceva la nave così come aggiornata e portata agli standard del dopoguerra, con l'adozione del ponte angolare e l'impiego dei jet moderni...ecc.

E tale considerazione mi aveva portato ad un "confronto" ( su due navi attestate sugli stessi standard, o almeno da me così ritenuto ), che non mi pareva arbitrario, e a ripensare al quel "ricordo" di cui ho parlato, relativamente al quale ribadisco solo che, a prescindere dalla natura e composizione del manto protettivo di quel ponte di volo che avevo personalmente "calpestato", ( indubbiamente doveva trattarsi di vernici protettive speciali ed il mio richiamo all'asfalto non era in senso tecnico, ma per cercare in qualche modo di spiegarmi...), la superficie del medesimo si presentava un po rugosa/ruvida/leggermente granulosa e comunque di un colore abbastanza scuro....appunto come avevo scritto ..."simile all'asfalto".

Spero di avere chiarito e continuate pure (13) con questa rassegna di modelli estremamente interessante, arricchita dai vari approfondimenti di contorno.
Saluti. Riccardo.
Tricx

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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 4 mar 2020, 1:42

hiawatha ha scritto:E' la prima versione,e, come spesso accade, la confezione è migliore del contenuto.

Avevo notato che nel tuo profilo tra le varie preferenze avevi scritto "Airfix"....allora ti sei interessato anche delle navi! :yahoo: applause1
--------
Cambiando argomento e per chiudere definitivamente l'annosa questione del materiale dei ponti di volo delle CVA classe Essex: erano in legno e sono rimasti in legno anche dopo il rimodernamento del 1954 (nota: con l'unica eccezione [1 su 24] per la CVA Oriskany che ha avuto sperimentalmente un ponte in alluminio)

Appontaggio sull'Essex 4.jpg
Appontaggio di un jet (F9F Cougar) sul ponte di una portaerei classe Essex (1954)


Se riuscite a scaricarli godetevi questi tre video
Portaerei USA in IIGM
https://www.youtube.com/watch?v=bfkwjU8k6W4

Classe Essex operative nel 1954
https://www.youtube.com/watch?v=K46-MRxjteU

La USS Hornet in "museo" (anni 2000)
https://www.youtube.com/watch?v=YjwTPflZm70

Chiuso l'argomento torneremo a parlare di modellini impolverati :lol:
-4-
Oliviero
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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda hiawatha » 4 mar 2020, 2:35

Oliviero,
Dell' Airfix mi interessa tutto dall'inizio della produzione di kit (Trattore Ferguson 1949) fino al 1963/64 quando cambiarono le illustrazioni delle confezioni. Nel gergo degli Airfixiani britannici, la scatola della tua Bismarck è type 2 box o split box,
perché è divisa a metà da una fascia colorata. Le scatole e le buste posteriori si chiamano type 3 o red stripe e hanno normalmente una striscia rossa orizzontale in basso.
Hai visto la mia risposta nel tuo post sulle slot car?
hiawatha

 
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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 4 mar 2020, 2:57

hiawatha ha scritto:Oliviero,
Dell' Airfix mi interessa tutto .....
Hai visto la mia risposta nel tuo post sulle slot car?

1- Grazie delle notizie (da me ignorate :oops: ) sulle scatole Airfix
2- Certo che ho letto la risposta sulle slot ma non ho risposto (forse per invidia? :cry: ) dato che a Roma e dintorni lo slot d'epoca non è molto seguito. Al massimo si gira con le 1:32 di plastica (NON elaborate :evil: ) su piste Ninco o Carrera (cosa che a me non interessa affatto)
Cordiali saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 5 mar 2020, 18:47

Torniamo a parlare di modellini recuperati, restiamo in tema Airfix (così Hiawatha è contento :D ) e sempre in scala 1:600
CACCIATORPEDINIERE (Destroyer) HMS DARING D05- AIRFIX 600
Costruito nel dopoguerra ed entrato in servizio nel 1952; ancora dotato di armamento tradizionale: 6 cannoni da 114mm. 6 mitragliere da 40mm, 10 TLS da 533 mm e un lanciabombe triplo A.S.

FOTO 92 HMS Daring (airfix).jpg
Modello Airfix in scala 1:600 del HMS Daring
Purtroppo il modellino (che ho montato prima del 1965) ha perso la parte superiore della torre a traliccio col radar (ma si può ricostruire)

FOTO 93 Daring.jpg
Il D05 visto da poppa

FOTO 94 Scatola Daring Airfix 01.jpg
La scatola del Daring Airfix dei primi anni Sessanta
Se ho ben assimilato la lezione di Luciano è una scatola type 2 box o split box

Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Modelli degli anni '60: Recupero e restauro

Messaggioda hiawatha » 5 mar 2020, 22:27

Perfetto, Oliviero.
Uno dei miei preferiti, insieme a Cossack e Campbeltown.
hiawatha

 
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