Grazie Michele
degli interessanti chiarimenti e notizie che ci dai...ed anche per il bellissimo "mostro"
che hai postato qui sopra.
Tornando ancora un momento alle rievocazioni di Massimiliano:
Max 851 ha scritto:....Quanto ai camion militari, si, era proprio quello l'ACM 52 (che noi chiamavamo brevemente CM): ricordo che ce ne erano una quantità, sia qui a Roma alla scuola del Genio, sia a Novara al reparto. .... ricordo che a volte usavamo questi CM (guidati dal loro autista) per usi un po' impropri....
Dunque eri inqudrato nella Divisione Corazzata Centauro.... Ricordo che qualche annetto dopo, mentre ero al corso Allevi Ufficiali di complemento, ero "passato" anch'io presso il "tuo" reparto, ma solo di "passaggio", in quanto "comandati" al servizio armato di sorveglianza ai seggi ( per elezioni europee), appunto a Novara. Però nel tempo che ci fecero "transitare" da voi, a parte un veloce "rancio", ebbi solo l'occasione di intravvedere da lontano un paio di M 113 e qualche autocarro, ma nulla più.... dopo di che ci radunarono e smistarono ai nostri punti di servizio... dove ci lasciarono finalmente fare un paio di giorni di "quasi vacanza".... senza adunate, punizioni...marce e rotture di coglioni varie...
insomma sembrò una piccola pausa di "quasi" ritorno alla vita civile, come quando in precedenza avevo fatto lo scrutatore...
Quanto ai camion militari, devo dire che in quell'occasione.... meno male che ci avevano portati e poi riportati al nostro reparto con dei comodi e moderni autobus ( pur sempre militari ) e non sui cassoni degli Acm 52, altrimenti...
Eccone qui un altro esemplare.
"Dalle nostre parti" (Alpini), gli autisti erano "detti ufficialmente" "conduttori" e non "conducenti", termine quest'ultimo destinato e riservato ai "conducenti...muli"...
Tra gli altri mezzi in nostra dotazione vi erano le "Campagnole": quella vecchia la "AR 59" e la nuova la "AR 75", entrambe Fiat, dove AR probabilmente significava Autoveicolo o Autovettura da Ricognizione.
Scusate il leggero "fuori tema" e.... militaristici saluti. Riccardo.