lettera numero 13 del 24 settembre 1941.
Mio nonno Aldo si rallegra di aver ricevuto notizie recenti dei suoi cari ed è contento di sapere che suo papà guadagna bene anche se lavora tanto (Ho appreso da mio padre che il mio bisnonno ,cioè il papà di ALDO, negli anni di guerra lavorava alla sepral che doveva essere una ditta di alimentari ).
Mio nonno informa I SUOI di un imminente cambiamento , presto non risiederà più (come si augurava nella lettera precedente) nell'albergo con riscaldamento in quella grande città dove aveva sede il comando italiano , ma che è contento ugualmente (ma forse lo diceva solo per rassicurare i suoi) perché dovrà essere trasferito più a sud dove (in realtà molto in teoria) doveva far più caldo (o comunque meno freddo).
Dice che per ora non c'è ancora il freddo, anzi di giorno fa caldino e aggiunge che è un bel pezzo che provvidenzialmente non piove , il che è una fortuna altrimenti non si camminerebbe..(a causa del fango presumo).
precisa poi ai suoi che scriverà loro ogni mercoledì e venerdì cioè nei giorni in cui parte l'aereo postale e li ringrazia per le buste che gli hanno inviato poichè qui si è sempre sprovvisti di carta ed era pure sprovvisto di sigarette.
dice che ieri (il 23 settembre) sono arrivati (probabilmente in aereoporto) alcuni amici che conosceva da tempo ,ma li vede poco perché risiede sempre in città.
Precisa che il servizio che svolge (di autista) lo fa con piacere perché dà soddisfazione e lo spiegherà bene quando ritornerà a casa.
seguono alcuni saluti familiari , dice che è fiero di essere lì e che il morale è alto e spera finirà presto .
Aggiunge che il suo colonnello DOMENICA ha tenuto un magnifico discorso e ha ringraziato noi ,cioè gli autisti, per la loro preziosissima collaborazione.
berto75