Enigmi e rovine di un passato sconosciuto



Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Marco Fornaciari » 19 ott 2023, 0:04

Per postare un filmato bisogna prima caricarlo su youtube creando un proprio account, le istruzioni sono sul sito youtube.
Una volta caricato i filmato devi richiedere il link, tasto apposito, copiare il link e inserirlo sul post cliccando prima sul pulsante youtube qui sopra.
Saluti
Marco Fornaciari
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Meglio essere folli per proprio conto, che saggio con le idee degli altri.
F.W. Nietzshe
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 19 ott 2023, 16:59

Grazie Marco per la tua spiegazione in effetti non mi sono mai iscritto su youtube non frequento più di tanto i social e produco ben pochi video.
IL volto Moai, alto una trentina di metri, è collocato in piena vista sulla parete rocciosa , domina centralmente la vallata di Bard e dovrebbe essere teoricamente ben visibile ,ai potenziali osservatori, da qualunque posizione in ogni parte della suddetta vallata.
Personalmente sono sempre più convinto che la sua presenza sia da mettere in relazione alla sacralità dell' Archeosito di Bard.
Anche dal forte di Bard ,che è pure in posizione rialzata, si dovrebbe poterlo vedere bene , il Moai in linea d'aria, come dimostra la foto satellitare di Google Earth, dista circa 780 metri dal forte.
Mi chiedo sempre ma gli abitanti del borgo sottostante lo vedono ? è PROPRIO sopra la loro zucca Boh? :?
Bisognerà andare a chiederglielo per toglierci il dubbio ..
Saluti megalitici berto75
Allegati
visa bard da alto - Copia - Copia.jpg
il volto Moai dista ad appena 780 metri dal forte di Bard
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 21 dic 2023, 23:36

Aggiornamento: ho appreso che l'uscita della trilogia in tutte le librerie , La guida ai megaliti dell'Italia Settentrionale/Centrale /Meridionale di Teresa Ceccacci e Giancarlo Pavat è slittata; l' opera uscirà entro il primo trimestre del 2024 (46) (46) bisogna quindi aver ancora un poco di pazienza :roll: e attendere l'anno nuovo; non vi nascondo che sto morendo dalla curiosità sia di leggerla sia di vedere come sarà presentato il mio articolo sul testone conico...
Colgo l'occasione per augurare buone feste e un sereno e lieto Buon Natale a tutti gli amici del sito e le loro famiglie!! -4- berto75
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 21 feb 2024, 17:42

Nella paziente attesa che esca la trilogia sulla guida ai Megaliti d'Italia ho fatto un giretto per le strade di Bard, non fisicamente ma virtualmente grazie alla funzione street wiew di google Earth, ho percorso horse virtualmente un tratto della strada statale 26 che si sovrappone a quello che era il percorso dell'antica via Romana delle Gallie che costeggiava la Dora Baltea
Mi chiedevo in che modo il volto Moai, scoperto dagli scalatori, fosse visibile dal fondovalle del paese di Bard ed ecco la risposta! [lupe.gif]
Il maestoso ed enigmatico profilo del volto Moai è ben visibile e riconoscibile sulla parete rocciosa, oggi nessuno sembra vederlo o farci caso (a parte il gruppo di scalatori che l'ha segnalato nel proprio sito e hanno ammesso di averlo notato solo dopo moltissime volte che ci passavano sotto), ma non posso far a meno di chiedermi se in un' epoca remota quel volto megalitico (personalmente mi pare troppo regolare e lineare nelle fattezze per essere uno scherzo della natura) fosse stato oggetto di venerazione da parte degli antichi abitanti delle aree alpine con offerte rituali e sacrificali ?
Mi riesce impossibile non pensare a una possibile relazione tra la sacralità, ampiamente riconosciuta dall'archeologia ufficiale, del Geosito Archeologico di Bard e quel misterioso volto tridimensionale che domina centralmente la piana di Bard (per non parlare dell'assurda montagna a forma di testa di fiera situata sul versante opposto della Dora Baltea.)
sospettosissimi saluti berto75
Allegati
volto moai 1 - Copia.jpg
volto moai a Bard.jpg
volto moai 2 - Copia (2).jpg
volto moai di profilo.jpg
volto moai aumento contrasto.jpg
VOLTO MOAI A BARD - Copia.jpg
volto moai in negativo N.jpg
virando in negativo la voto del volto MOAI si visualizza meglio il profilo della testa
berto75

 
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 2 mar 2024, 16:28

Altre immagini (da Street wiew) del profilo del presunto volto Moai che è ben visibile dalle strade del fondovalle di Bard; basta alzare [lupe.gif] lo sguardo sopra i tetti delle case. Saluti megalitici Berto75
Allegati
bard moai sopra case.jpg
volto moai.jpg
volto moai ombra.jpg
nelle ore del mattino il profilo del volto Moai ,sporgente sulla parete rocciosa proietta una lunga ombra che rivela la sua posizione
ombra moai - Copia.jpg
volto moai b.jpg
volto moai cerchiato.jpg
moai ...jpg
moai... - Copia.jpg
IL VOLTO MOAI VISTO DI PROFILO IN PIENA LUCE
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 10 mar 2024, 16:29

Una breve occhiata (sempre nella zona di Bard ) con Google Earth alla montagna della follia (quella con le fattezze di una gigantesca e rozza testa di felino) vedi qui :
https://www.ferramatori.it/forum/viewto ... 100#p61590
rivela la presenza (che non avevo notato prima ), sopra quella sconcertante testa, di una formazione rocciosa a forma di serpente con la bocca letteralmente spalancata [lupe.gif] certo che quella montagna sembra veramente uscita da un film di fantascienza [ph34r.gif] [ph34r.gif] :-o
Dalle immagini satellitari si vede bene la forma regolare del terrazzo di roccia posizionato quasi al centro di quella testa e aggettante nel vuoto, secondo il sistema metrico di google Earth è lungo poco più di 8 metri, sembrerebbe una "pietra che guarda" (come l'avrebbe chiamata lo scrittore Peter Kolosimo ) cioè una sorta di ipotetico trampolino sacrificale come quello presente in Val di Susa in Piemonte scoperto da Mario Salomone e riportato nel suo libro Astronavi sulla preistoria (VEDI FOTO SOTTO).
Una montagna del genere a forma di grottesca e inquietante testa (forse di un felino?) , una pietra che guarda, un serpente con le fauci aperte , un antichissimo sito sacro a brevissima distanza (il geosito di Bard) ... un presunto volto megalitico (il MOAI) situato sul versante opposto che domina dall'alto la piana di Bard... insomma potete prendermi per matto, ma personalmente come ho già detto mi è impossibile non pensare che possa esserci una correlazione tra questi elementi, ma non è mio compito accertarlo non ho certo i mezzi e le competenze per farlo; tuttavia una riflessione e almeno un dubbio a qualcuno dovrebbe venire ...
buona domenica a tutti enigmatici -4- berto75
Allegati
mappa bard.jpg
ubicazione del volto Moai e della misteriosa montagna a forma di testa nella vallata di Bard
foto libro peter kolosimo (2) - Copia.jpg
foto di una pietra che guarda scoperta in val di Susa in Piemonte da Mario Salomone e riportata sul libro di Peter Kolosimo "Astronavi sulla preistoria" probabile antico trampolino sacrificale (nelle sue immediate vicinanze c'è un masso con incisi simboli solari a spirale segno che il luogo era conosciuto e frequentato da uomini antichi)
pietra che guarda bard.jpg
è una "pietra che guarda " quella posizionata in mezzo agli occhi della montagna a forma di testa? google Earth dà una misura di poco più di 8 metri
serpente cerchiato sopra testa.jpg
col cerchio ho evidenziato, esattamente sopra la montagna a forma di testa, una formazione rocciosa a forma di serpente con le fauci spalancate
serpen.jpg
serpente 1.jpg
serpe.jpg
serpente con bocca aperta.jpg
serpente sopra la montagna a forma di testa di fiera di bard - Copia.jpg
Ultima modifica di berto75 il 16 mar 2024, 15:45, modificato 1 volta in totale.
berto75

 
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 10 mar 2024, 17:53

Secondo me il serpente è piuttosto un alligatore...
Che gli antichissimi e misteriosi scultori praticassero il culto del Sacro Alligatore? (notoriamente antesignano del Grande Cocomero)

Me la sono trovata in casa giorni fa: una biscia evidentemente sfuggita da sotto la porta a qualche gatto - era un poco malconcia
(è risaputo che per un gatto il posto migliore per assaporare qualche preda - topo, talpa o serpentiello - sia lo stuoino all'ingresso)
Come sempre dubbiosissimi saluti
alb
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 14 mar 2024, 22:32

Caro Alberto di sicuro con tutti quei feroci predatori :lol: :lol: che ti circondano non hai nulla da temere dal dio serpente -1- scherzi a parte comprendo benissimo il tuo scettiscismo , razionalmente sono immagini difficili da mandare giù... eppure da quel che sappiamo i più antichi colonizzatori della val d'Aosta sono stati i Liguri (divisi in diverse tribù ognuna delle quali indipendente e autonoma dalle altre) e poi i Celti che in seguito si fusero con i Liguri (con i quali del resto avevano in comune lo stesso stile di vita , l'adorazione per la Natura e culti animistici ) da tale fusione sarebbero poi derivati i Salassi .
Se i Liguri erano adoratori delle vette, come del resto ci confermano anche gli storici latini , è logico supporre che da qualche parte su quelle montagne dovevano pur aver eretto degli altari e luoghi rituali per celebrare i loro culti/sacrifici e il fatto che tale montagna a forma di testa , sia praticamente a ridosso di un' antichissima area sacra come il geosito di Bard, rende plausibile pensare che potesse essere stata, a suo tempo, anch'essa un potenziale luogo di culto (3) .
Nell'articolo "i liguri nelle fonti romane" vedi qui : https://www.appennino4p.it/liguri2
è scritto che "il corvo e il serpente sono spesso raffigurati nella pietra dagli antichi liguri erano probabilmente oggetti di culto..."
Quello che mi lascia interdetto (sempre che quello che vedo non siano pazzesche pareidolie! :? ma per me sono diventate veramente troppe per pensare sempre a coincidenze) invece è la macabra maestosità e la grottesca grandiosità di questi presunti luoghi rituali che sembrano presentarsi con opere megalitiche... possibile che in tempi remoti i Liguri (o i Celti ) fossero in grado di scolpire (sia pure rozzamente) addirittura intere formazioni rocciose di notevolissime e pazzesche dimensioni?
Ovviamente una risposta a questi interrogativi può venire solo (da parte degli studiosi) con una attenta ricerca e indagine [lupe.gif] sul campo , ovvero in quelle aree dove sospetto fortemente che ci siano i presunti siti megalitici.
Se invece diamo per scontato che è impossibile che tali opere megalitiche esistano (senza realmente verificarlo sul campo) non arriveremo mai alla verità.
Saluti megaperplessissimi Berto75
berto75

 
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 16 mar 2024, 16:14

C'è un'importante differenza fra "raffigurare nella pietra" (anche se sarebbe più corretto dire sulla pietra)
ovvero incidere o dipingere un serpente su una superficie piana abbastanza facilmente raggiungibile
e "scolpire a tutto tondo nella pietra" e non una statuetta di pochi decimetri di dimensione
(come facevano tutti all'epoca) ma un megalite in zona abbastanza inaccessibile.
Ne abbiamo già parlato, ma capisco, se uno non ha mai passato la giornata con mazzetta e scalpello è una sfumatura difficile da cogliere! :)

Detto questo, ho ritirato giorni fa il libro sui Salassi di cui ti avevo accennato, sono agli inizi
ma tanto per dire loro sembrano orientati verso un un'origine celtica più che ligure
(pur non nascondendo l'osmosi che necessariamente si crea fra popolazioni confinanti).
Ti saprò dire meglio più avanti!
alb
Alberto Claudio Angiolini

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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 21 mar 2024, 18:54

Alberto Claudio Angiolini ha scritto:C'è un'importante differenza fra "raffigurare nella pietra" (anche se sarebbe più corretto dire sulla pietra)
ovvero incidere o dipingere un serpente su una superficie piana abbastanza facilmente raggiungibile
e "scolpire a tutto tondo nella pietra" e non una statuetta di pochi decimetri di dimensione
(come facevano tutti all'epoca) ma un megalite in zona abbastanza inaccessibile.
Ne abbiamo già parlato, ma capisco, se uno non ha mai passato la giornata con mazzetta e scalpello è una sfumatura difficile da cogliere! :)
alb

Mi rendo conto che il tuo è un ragionamento più che sensato, tanto da far apparire folli le mie ipotesi e miei sospetti su queste presunte realtà megalitiche, scolpire grosse formazioni rocciose, per di più in posizioni, a dir poco impervie, (ma i celto/liguri ai luoghi impervi e selvaggi e alle sfide contro una natura spesso ostile si erano erano straordinariamente adattati tanto da sviluppare un profondo legame d'amore, per non dire simbiotico, con le loro montagne e una grandissima resistenza fisica ) appare un impresa titanica, sicuramente incredibile se ciò fosse provato.
Sappiamo dalle fonti latine che dopo le sconfitte subite da parte dei romani molte tribù di liguri furono costrette alla deportazione in altri territori e che in un caso un intera tribù preferì il suicidio collettivo piuttosto che separarsi dalle proprie montagne, quindi in seguito a questi eventi traumatici (una sorta di pulizia etnica diremmo oggi) non ci sarebbe niente di strano se alcuni di questi loro luoghi sacri eretti/scolpiti in zone difficilmente accessibili sui monti siano caduti nell'oblio e con il tempo se ne sia perduta completamente (o quasi) la memoria storica, luoghi elevati che probabilmente erano considerati fuori mano e inospitali dagli stessi invasori romani. Del resto chi è che va a ficcare il naso su quelle alture apparentemente insignificanti oltre che impervie? Chi è che fa caso a delle rocce dalle forme bizzarre, forse scambiate per scherzi della natura, per lo più seminascoste dalla vegetazione e dai boschi?
Eppure se quello che l'ultima estate ho visto e fotografato col telescopio riguardo il testone con copricapo conico del quale avevamo tanto parlato e discusso è reale, (e le mie foto rilevano numerosi dettagli e particolari sconcertanti ) vi assicuro che solo quello basterebbe a cambiare completamente la prospettiva e la percezione della storia antica della Valle d'Aosta, ma finchè non esce :roll: l' attesissima Trilogia "La guida ai megaliti dell' Italia Settentrionale, centrale e meridionale " dell'archeologa Teresa Ceccacci e Giancarlo Pavat, per correttezza non posso parlarne pubblicamente) .
I liguri dimoravano raramente in capanne , molto più spesso passavano la notte tra anfratti rocciosi e grotte e solo il cielo sa cosa potrebbe esserci o nascondersi tra le rocce di quelle alture (parlo sia di Bard che di Derby.) Solo una esplorazione di quelle zone potrebbe darci una risposta definitiva , nel senso che se veramente sono stati dei luoghi sacri importanti e frequentati, saranno pur rimaste delle tracce di questa frequentazione (es: graffiti, pitture rupestri, simboli incisi nelle rocce, resti di arnesi magari conservati all'interno di grotte ecc.)
La montagna della follia a Bard, come la chiamo io, appare a dir poco una stranezza insolita, :? una montagna a forma di grottesca testa sormontata da una formazione rocciosa a forma di serpente con la bocca spalancata sita a ridosso dell'archeosito sacro di Bard ammetterete che come coincidenza è certamente strana e perlomeno sospetta ,per non parlare del presunto volto Moai che domina la piana di Bard, insomma il tutto mi sembra veramente una scenografia perfetta :shock: per gli inquietanti figurini fantasy di Oliviero , grifoni , scheletri, orchi e goblin ..come dire che la realtà (almeno a livello scenico) supera la fantasia! Quello che ancora non so è se la montagna della Follia sia visivamente percepibile nella sua forma di testa con serpente sopra nel fondovalle di Bard o se è visibile solo dall'alto cioè dalle foto satellitari o eventualmente dalla montagna di fronte ad essa, anche questi sono elementi da chiarire per cercare di capirci qualcosa di più; sono certo che il territorio di Bard nasconde inquietanti [ph34r.gif] misteri e segreti.
Alberto Claudio Angiolini ha scritto:
Detto questo, ho ritirato giorni fa il libro sui Salassi di cui ti avevo accennato, sono agli inizi
ma tanto per dire loro sembrano orientati verso un un'origine celtica più che ligure
(pur non nascondendo l'osmosi che necessariamente si crea fra popolazioni confinanti).
Ti saprò dire meglio più avanti!
alb

INTERESSANTE applause1 applause1 !!Ovviamente sono curiosissimo di sapere cosa dice il tuo libro riguardo i Salassi e se si parla eventualmente della loro religione o culti ? Archeomisterici -4- BERTO75
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foto 2012.jpg
foto satellitare del 2012 che mostra la presunta testa del serpente mi chiedo cosa sia il puntino nero che sembra essere l'occhio del serpente
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