Enigmi e rovine di un passato sconosciuto



Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 19 ago 2022, 18:39

SALVE ! :smile: forse non tutti sanno che oltre alla passione dei trenini, ho sempre avuto un debole per gli argomenti di archeologia misteriosa e per i misteri che si annidano tra le pieghe del passato e della storia dell'uomo , naturalmente il mio è un interesse a livello puramente dilettantistico , senza pretese particolari poichè sono ben conscio dei miei limiti e anche della mia ignoranza, però la mia innata curiosità, (unita anche a una grande fantasia alimentata dalla giovanili abbuffate di lettura dei vari fumetti bonelliani e classici dell' avventura , e dei western) è sempre stata un ottima molla che mi spinge a osservare attentamente gli ambienti in cui mi trovo e a cercare di capirci qualcosa , naturalmente nei limiti del possibile e tenendo presente che si è sempre ignoranti :oops: in quanto nella vita non si finisce mai di imparare.

In questa caldissima estate montana di luglio, la più calda che io ricordi in VALDIGNE ,dopo quella dell'ormai lontano 2003, l'avventura :lol: è nata mentre percorrevo pigramente ,nei pressi della località di Morgex ,un breve tratto dei binari ormai arrugginiti ,della ex-linea ferroviaria Aosta - Prè Saint Didier dismessa :-x dalla fine del 2015.
Ebbene mentre meditavo con nostalgia , camminando sulle assolate rotaie, sui ricordi dei treni che avevo visto transitare su tali binari (erano principalmente, nei tempi più recenti , le classiche micette Aln che viaggiavano in doppia unità) mi ritrovai accanto a un piccolo boschetto di cespugli , piante e betulline selvatiche che costeggiava ,ombreggiandolo, un tratto del percorso in cui la linea ferroviaria tendeva a curvare verso la località di Morgex .
Assaporai per un attimo, sulla pelle delle mie braccia e sulla fronte, il sollievo della lievissima brezza che spirava all'ombra di quel mucchio di piante ,cresciute in modo spontaneo e caotico, i cui rami laterali più lunghi erano ormai protesi ad afferrare come artigli il nastro arrugginito delle rotaie.
binari morti ferrovia - F.B..jpg
uno scorcio dei binari ormai arrugginiti della linea Aosta- prè Saint Didier visti dall'interno del boschetto

A questo punto ,abbandonati i binari , mi inoltrai nella frescura della macchia, scostai con le mani i vari rami più alti per proteggermi il volto e dopo pochi passi notai davanti a me, una strana piccola stele in pietra grigio scura dall'estremità superiore leggermente arrotondata , infissa verticalmente nel terreno del sottobosco.
pietra nel sottobosco F.B..jpg


Tale stele distava in linea d'aria a non più di una decina di metri dalla linea ferroviaria abbandonata ,ma non pareva c'entrare nulla con essa.
Era una pietra che in verità avevo già notato di sfuggita l'anno precedente mentre curiosavo in quel boschetto (avevo già allora l'abitudine di fare brevi passeggiatine sui binari morti -1- )ma a cui allora non diedi un significato particolare .
Il primo pensiero istintivo che mi attraversò la mente era che fosse una vecchia lapide :? .
Mi avvicinai per osservarla meglio e presto constatai ,senza alcun dubbio, che era stata scolpita, sia pure rozzamente , da mano umana.
pietra F.B..jpg

pietra 2 - F.B.jpg

Girando poi intorno a tale stele mi accorsi con stupore :shock: ,che sul lato che guardava verso la macchia di alberi era incisa, appena distinguibile nella scarsa luce del sottobosco, una F maiuscola.
pietra miliare infissa nel sottobosco F.B..jpg

scattai le foto col cellulare usando il flash per meglio evidenziare i contorni della lettera F.
pietra miliare con altra f infissa nel terreno F.B..jpg


-CONTINUA-
berto75

 
Messaggi: 3942
Iscritto il: 18 mar 2014, 20:37

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 19 ago 2022, 19:08

pietra con F F.B..jpg

Guardandomi intorno cercai altri indizi per tentare di capirci qualcosa di più e solo allora con stupore :shock: mi accorsi della presenza di un altra stele similare ,quest'ultima era però semplicemente distesa sul terreno;
pietra miliare divelta F.B..jpg

chiaramente era stata divelta e sradicata ( impossibile sapere da chi e dove e quando questo fosse avvenuto ) dalla sua sede originaria che presumibilmente doveva trovarsi negli immediati dintorni .
Tale pietra adagiata a terra presentava la sommità leggermente arrotondata, mentre dal lato opposto terminava con una rozza punta acuminata che serviva evidentemente per incunearla saldamente nel suolo.
Al centro sull'estremità superiore era presente anche qui una F :-o scolpita in carattere diverso e molto più marcata e incisa in profondità nella pietra rispetto all'altra , ma sempre una F era.
pietra miliarecon f incisa F.B..jpg

la seconda stele sradicata distava appena un 4 /5 metri circa da quella piantata .
evidenziazione pietre miliari - F.B.jpg
la foto evidenzia la breve distanza tra le 2 pietre ; penso siano due pietre miliari che delimitavano un antica via di comunicazione ora scomparsa

Presumo che la sua rimozione dovesse essere avvenuta comunque in un tempo lontano , perchè altrimenti sarebbe risaltata all'occhio la linea di affondamento nel terreno cioè la differente colorazione tra la parte superiore "emersa" e quella inferiore "immersa" :lol: nella terra .
cioè sarebbero dovuti essere visibili eventuali grumi o rimasugli di terra attaccati nella parte inferiore , mentre invece la pietra risultava uniforme nella colorazione , come se nel corso degli anni gli agenti atmosferici (neve , pioggia vento ecc.) avessero avuto tutto il tempo per "pulire" perfettamente la sua superficie .
-CONTINUA- -4-
berto75

 
Messaggi: 3942
Iscritto il: 18 mar 2014, 20:37

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Max 851 » 19 ago 2022, 19:38

Berto 75 ha scritto:
ho sempre avuto un debole per gli argomenti di archeologia misteriosa e per i misteri che si annidano tra le pieghe del passato e della storia dell'uomo

Io sono cresciuto con i libri di Peter Kolosimo, ma credo che tu sia troppo giovane per averli conosciuti.
Comunque pietre simili ne ho viste anni fa in Toscana, sull'appennino, e credo segnassero il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Infatti su un lato avevano incisa l'iscrizione L II, che credo significasse "Leopoldo II". Però che confine ci sarà mai stato in Val d'Aosta?
Massimiliano
Max 851

 
Messaggi: 1223
Iscritto il: 6 gen 2013, 18:12

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Marco Fornaciari » 20 ago 2022, 10:52

Si sono cippi di confine, sia tra stati sia tra proprietà private.
I simboli incisi sopra servono a indicare il proprietario o lo stato.
Un tempo erano largamente utilizzati, qui dalle mie parti mi pare ne abbiano trovati anche dell'impero romano: dividevano i campi tra i vari proprietari, o assegnatari come i militari pensionati.
In montagana è più facile trovarli che in pianura, in mezzo ai boschi nessuno li toglie, e lì delimitare bosco e pascolo è fondamentale.
In pianura sono spariti definitivamente (salvo qualche dimenticanza) quando hanno fatto campi estesi per lavorarli con le macchine, ma già nei secoli scorsi i confini erano stati tracciati con fossi e canali di bonifica e irrigazione.
Saluti
Marco Fornaciari
____________________________________________________________
Meglio essere folli per proprio conto, che saggio con le idee degli altri.
F.W. Nietzshe
Marco Fornaciari

Avatar utente
 
Messaggi: 757
Iscritto il: 9 feb 2009, 21:06
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 20 ago 2022, 12:30

Max 851 ha scritto:Berto 75 ha scritto:
ho sempre avuto un debole per gli argomenti di archeologia misteriosa e per i misteri che si annidano tra le pieghe del passato e della storia dell'uomo

Io sono cresciuto con i libri di Peter Kolosimo, ma credo che tu sia troppo giovane per averli conosciuti.
Massimiliano

Grandioso MAX ! [09.gif]
Peter Kolosimo lo ritengo un VERO maestro (3) (3) in questo campo! -1-
Purtroppo non ho ancora letto/reperito le altre sue opere :-( , ma la sola recente appassionata lettura di questo suo libro "Astronavi sulla Preistoria" che mi ha regalato un collega di lavoro
IMG-20220820-WA0012.jpg

IMG-20220820-WA0013.jpg

è bastato a farmi cadere il velo davanti agli occhi e a farmi vedere le cose in modo diverso.
Semplicemente l'autore ,in molti casi , ha esaminato o rilevato la similitudine o straordinaria somiglianza tra reperti archeologici misteriosi "o impossibili" situati o rinvenuti in angoli diversi del nostro pianeta e in contesti culturali differenti e si è posto al riguardo interrogativi legittimi ai quali la storiografia cosiddetta "ufficiale" spesso si rifiuta di dare una risposta o di prendere in considerazione .
Perchè se certi reperti fossero autenticati, richiederebbero una drastica revisione della storia antica dell'uomo così come ci viene descritta e insegnata nei libri di storia .
è UNA lettura scorrevolissima ,corredata da moltissime foto di reperti (purtroppo in bianco e nero dato che è una pubblicazione vecchia) che aiuta a riflettere e consiglio vivamente ,anche a chi semplicemente vuole rilassarsi.
Max 851 ha scritto:Comunque pietre simili ne ho viste anni fa in Toscana, sull'appennino, e credo segnassero il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Infatti su un lato avevano incisa l'iscrizione L II, che credo significasse "Leopoldo II". Però che confine ci sarà mai stato in Val d'Aosta?
Massimiliano

Interessantissimo!! Come mi sarebbe piaciuto vederle! Nel tuo caso quindi è verosimile che quelle pietre segnassero un confine di Stato .
Max 851 ha scritto: Però che confine ci sarà mai stato in Val d'Aosta?
Massimiliano

Bella domanda! Che tali pietre delimitassero un confine territoriale o di proprietà è senz'altro possibilissimo, come sostiene anche l'amico Marco che ringrazio vivamente per il suo contributo .
La mia ipotesi personale è che in questo caso tali pietre non segnassero un confine di Stato o territoriale , ma delimitassero i bordi di un antica strada.
forse erano pietre miliari dell'antica Via Francigena che effettivamente passava anche attraverso la valle d'Aosta
vedi : https://www.guideturistiche.vda.it/diar ... %20dormire.
La via Francigena era stata voluta da Carlo Magno e si sovrapponeva sostanzialmente al percorso della preesistente antica via romana consolare delle Gallie che portava in Francia attraverso il colle del Piccolo S. Bernardo .
Quindi la F potrebbe essere l'iniziale di Francigena a confermare ai viandanti /pellegrini che erano sulla via che portava in Francia.
Attualmente, almeno da quel che ho capito ,la via Francigena esiste ed è percorribile ancora nel tratto che porta al Gran s. Bernardo in Svizzera , ma la diramazione di tale via che da Aosta portava al passo del piccolo S.Bernardo (quindi in Francia) non esiste più si è persa nel tempo ogni traccia e non sappiamo in quali punti passasse nel fondovalle.
nei secoli l'uomo sul fondovalle ci ha costruito sopra di tutto (la statale , la ferrovia , case ed edifici ecc.) anzi sospetto che la linea ferroviaria Aosta- Prè s,Didier nella zona di Morgex si sia in molti tratti sovrapposta all'antica via Francigena o ex via romana consolare delle Gallie.
https://www.regione.vda.it/cultura/patr ... strategica.
Non è escluso che la pietra divelta possa essere stata rimossa ai tempi della posa dei binari della Aosta Prè Saint Didier semplicemente perchè si trovava sul percorso e poi gettata a pochi metri ai lati dei binari (x) .
Se quelle pietre veramente delimitavano una strada allora in quel sottobosco, a fianco della pietra miliare (lato F ) ancora ancorata nella sua posizione originale , a brevissima profondità ,dovrebbero esserci i resti di un tratto o sezione dell' antica pavimentazione stradale...
Se invece non risultasse assolutamente nulla, verrebbe confermata pienamente l'ipotesi di Marco e MAX.
Ovviamente starebbe agli archeologi stabilirlo, ma mi piacerebbe sapere che ne pensa uno storico o archeologo valdostano.
Ho provato a cercare in rete se esistevano delle foto di antiche pietre miliari della via Francigena in val d'aosta per vedere se c'erano altre steli con una F scolpita ma non ho trovato nessun riscontro.
Come è stimolante la storia! Ma fin qui è ancora tutto normale ,siamo ancora nel campo della storiografia ufficiale , l'assurdo deve ancora arrivare ! buona giornata e cari saluti indagatori BERTO75
berto75

 
Messaggi: 3942
Iscritto il: 18 mar 2014, 20:37

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 20 ago 2022, 17:51

Tornato il giorno dopo nel boschetto delimitante la ferrovia,con un metro, per pura curiosità, misurai la lunghezza della pietra divelta constatando che era lunga complessivamente mezzo metro circa dalla sommità a stele fino alla punta acuminata , mentre lo spessore di tali pietre si aggira tra i 7,5/ 8 cm circa.
Non escludo ci potessero essere altri indizi all'interno del boschetto, ma non mi sono fidato ad addentrarmi tra le piante perchè in alcuni punti all'interno la macchia dei cespugli si fa troppo fitta e i rami sono bassi ci vorrebbe un machete :lol:
Queste pietre le ho potute toccare con mano perchè erano comunque in posto accessibile essendo nel fondovalle, ma le vere sorprese ovviamente non stanno nel fondovalle, ma naturalmente sono nascoste in aree impervie e selvagge tra i monti circostanti della Valdigne... osservando col binocolo alcune sono riuscito a fotografarle appoggiando il cellulare direttamente sopra l'oculare del binocolo, un metodo di fortuna certamente rudimentale, ma che mi ha permesso di fare delle foto che veramente sembrano di un altro pianeta :lol: :lol: :shock: come mi ha detto l'amico Angelo 74 per i soggetti veramente insoliti e anche inquietanti ...
quando ho visto cosa rappresentavano ho cominciato a pensare al film le colline hanno gli occhi...ancora un po di pazienza devo riordinarle ma non manca molto
inquietanti -4- berto75
Allegati
8cm larghezza f.b.jpg
50 cm circa lunghezza F.B..jpg
berto75

 
Messaggi: 3942
Iscritto il: 18 mar 2014, 20:37

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 22 ago 2022, 22:21

Che qualcosa di strano ci fosse nella Valdigne iniziai a percepirlo in un afoso pomeriggio dei primi di luglio quando mi trovai ad osservare col binocolo le vertiginose e impressionanti pareti a strapiombo di un orrido sul fondo del quale scorrono le gelide acque del torrente Colombaz che è un immissario della Dora.
Ebbene a un certo momento delle mie osservazioni verso la zona sull'imbocco dell'ORRIDO , potete ben immaginare il mio stupore :? quando ,collocata sulla cresta dello strapiombo, ebbi l'impressione di vedere , una specie di faccina... :shock: quasi una sorta di grottesca emoticon che guardava nella mia direzione.

Certo in un primo momento pensai a una semplice suggestione o a un abbaglio dovuto a un colpo di sole , poi però focalizzando insistentemente la mia osservazione su quel punto spostandomi ora a destra , ora a sinistra per cercare di capire meglio cosa fosse , mi resi sempre più conto che la faccina non era un illusione .
a QUESTO PUNTO appoggiai il mio cellulare direttamente sul binocolo cercando di far collimare la posizione della fotocamera del telefonino con la lente esterna destra del binocolo in modo da poter visualizzare il soggetto , e cercando allo stesso tempo di mantenere ,quanto più ferma possibile ,la mia posizione per evitare che la foto venisse mossa o sfocata .
TESCHIO DA LONTANO (2) F.B.jpg

scattata e visualizzata la foto e ingrandito il singolare soggetto la mia perplessità crebbe.. la faccina c'era veramente , però pensai a un curioso e singolare gioco di ombre creato dalla vegetazione o da chissà che altro che proiettava casualmente su quel masso solitario ,posto sul ciglio del baratro, il vago disegno di una testa umanoide con tanto di occhi e sorrisetto.
TESCHIO (2) f,b..jpg
il misterioso volto fotografato da lontano

IL DUBBIO mi assillava e poichè il mio punto di osservazione era troppo distante decisi di spostarmi e di avvicinarmi il più possibile a quel curioso soggetto in modo da poterlo mettere meglio a fuoco sia col binocolo sia con altre foto.
Pertanto risalii a piedi la strada asfaltata che costeggiava il torrente Colombaz sotto un sole cocente (ci sono pochissimi alberi lungo quella strada perchè i dannati valligiani :evil: li han tagliati quasi tutti per fare dei pascoli per le mucche ) e giunsi a un migliore punto di osservazione più ravvicinato almeno un trecento metri più avanti rispetto al precente punto di avvistamento .
EBBENE guardai col binocolo e potete immaginare la mia perplessità :? :-o ,quella che da lontano appariva una semplice faccina grottesca appena abbozzata e quasi indefinita si era ora tramutata in una sorta di teschio :twisted: semistilizzato (almeno io lo percepisco così non so poi voi come lo vedete o percepite ) scolpito da chissà chi e in chissà quale tempo remoto ,su un masso posizionato a un metro dallo strapiombo all'imbocco dell'orrido (posizione che ritengo non sia affatto casuale ) un sorta di grottesca testa di morte con i denti serrati e le orbite rotonde che guardano beffarde verso valle .
in quarant'anni di permanenza estiva in quella zona (i miei nonni presero la casa in quei posti )non avevo mai notato ,nè mi ero mai accorto di quel grottesco teschio, feticcio o qualunque cosa sia.
UGH! cattivi spiriti dimorare su quella montagna..
AVREI voluto avvicinarmi ancora di più di almeno un centinaio di metri per metterlo ancora meglio a fuoco , ma per farlo avrei dovuto inoltrarmi in mezzo a un vigneto e un campo privato quindi ho desistito prima che eventuali contadini mi scambiassero (x) per un ladro di uva :lol: -
Più lo osservavo più lo trovavo inquietante ...
UBICAZIONE TESCHIO F.B. rid.jpg
foto scattata a una distanza molto più ravvicinata ...è solo una mia impressione o nella foto precedente l'espressione del volto era diversa?

PERSONALMENTE non ho dubbi che quel mascherone sia scolpito nella roccia l'ho osservato bene col binocolo e escludo giochi di luce dalla foto poi non risultano alberi con fronde nelle immediate vicinanze del masso che è relativamente scoperto alla luce del sole .
Inizio a pensare che la ridente Valdigne con la sua soleggiata e fertile vallata di campi e vigneti nasconda segreti oscuri... e altri numerosi riscontri ben presto dovevano confermare la mia iniziale impressione..
- CONTINUA-
voi che ne pensate ?
RICORDATE le montagne hanno gli occhi! :roll:
saluti inquieti berto75
berto75

 
Messaggi: 3942
Iscritto il: 18 mar 2014, 20:37

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Max 851 » 23 ago 2022, 8:02

Ciao Berto,
in effetti sembrerebbe proprio un masso scolpito a forma di teschio, però a volte è facile ingannarsi. Ricordo che in tempi recenti sono comparse in rete delle foto di una roccia sulla superficie di Marte che sembrava proprio raffigurare un volto umano, ma che poi si è rivelata un'illusione ottica.
Con tutto ciò, non credo si possa escludere che qualcuno, chissà in che epoca, abbia scolpito il masso.
A proposito di Peter Kolosimo, ora sono ancora nella casa di campagna dove conservo alcuni dei suoi libri, tra i quali proprio "Astronavi sulla preistoria" che credo sia l'ultimo che pubblicò e che a suo tempo mi regalò mia madre. Alla fine è quello che trovai meno interessante, perché in fondo non è che una ripetizione di temi già trattati negli altri libri, corredati questa volta di una precisa documentazione fotografica. Molto più interessante è "Ombre sulle stelle", dove c'è una storia dell'astronautica e dove tra l'altro viene esaminata in modo molto suggestivo la possibilità di viaggi nel tempo (chi di noi non l'ha mai sognato? Ve lo immaginate poter entrare in un ben fornito negozio di modellismo degli anni 50 o 60?).
Massimiliano
Ultima modifica di Max 851 il 23 ago 2022, 8:20, modificato 1 volta in totale.
Max 851

 
Messaggi: 1223
Iscritto il: 6 gen 2013, 18:12

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Max 851 » 23 ago 2022, 8:17

Tornando a temi più attinenti al nostro forum - non perché quelli fin qui trattati non siano interessanti, anzi - a proposito della ferrovia Aosta - Pre St. Didier ho un ricordo preciso risalente all'estate del 1972: al ritorno da un giro della Svizzera effettuato in auto con i nonni e lo zio Giorgio (che non mi lasciò mai guidare benché avessi appena superato gli esami, ma non avevo ancora ricevuto la patente) ci fermammo a mangiare in una trattoria lungo la ferrovia, che era ancora in funzione ma a quanto pareva era stata appena de-elettrificata. Ricordo che erano ancora in opera i pali con le mensole e la corda portante, ma era stato asportato il filo di contatto. La cosa mi incuriosì molto perché fino ad allora avevo avuto notizia solo di ferrovie che venivano elettrificate, ma non pensavo che si potesse "tornare indietro" ritornando ad una situazione meno moderna. Evidentemente però lo scarso traffico non giustificava le spese per la manutenzione degli impianti della TE.
Massimiliano
Max 851

 
Messaggi: 1223
Iscritto il: 6 gen 2013, 18:12

Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 23 ago 2022, 12:47

Un ladro d'uva si riconosce facilmente (dall'uva che sta rubando! :)
e anche in un terreno privato, se si passeggia civilmente (ovvero basta non addentrarsi col 4x4)
non vedo particolari problemi,
la prossima volta che vai arriva fino al masso scolpito
se mai dovessi incontrare qualcuno, potrai sempre chiedergli se ne sa qualcosa!

Per me è solo frutto del caso,(grandissimo ma misconosciuto scultore) ma da così lontano...

Anche io sono stato lettore di Kolosimo, anche se non particolarmente entusiasta
ero molto più attratto dall'archeologia "ufficiale" (Civiltà sepolte, Ceram)

alb
Alberto Claudio Angiolini

Avatar utente
 
Messaggi: 424
Iscritto il: 15 lug 2021, 13:36

Prossimo

Torna a Osteria e discussioni fuori tema

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti

cron