Enigmi e rovine di un passato sconosciuto



Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 21 giu 2023, 19:02

Nell'impaziente e speranzosa attesa di riuscire ad ottenere questa estate delle immagini ben più ravvicinate e dettagliate [lupe.gif] dei presunti volti megalitici e delle misteriose rovine da me avvistate l'estate scorsa sulle montagne della valdigne ho ordinato su amazon questo telescopio astronomico nel tentativo di iniziare con la digiscopia/ fonoscopia, cioè la nuova recente tecnica che consente l'abbinamento (mediante adattatore per cellulari) delle fotocamere dei cellulari con il telescopio/binocoli o cannocchiali per ottenere foto e immagini ingrandite. VEDI QUI per chi fosse eventualmente interessato o a puro titolo informativo : https://it.wikipedia.org/wiki/Digiscopia
Per il mio acquisto
VEDI qui: https://aax-eu.amazon.it/x/c/RHeOCatADL ... 2498e6a082
intendiamoci è poco più di un giocattolo i veri telescopi professionali sono ben altri, ma dovrebbe (spero! ) essere più che sufficiente per ottenere foto ingrandite e abbastanza nitide (Questo modello consente diversi ingrandimenti con le lenti che fornisce da 28x fino a un massimo di 210x) spero non si riveli un bidone (46) ma sono alle primissime armi in questo campo.
Pensavo inizialmente di acquistare un ottimo telescopio della celestron ben più costoso e di qualità che consentiva un ingrandimento fino a 329 volte , ma ciò che mi ha fatto desistere era il peso complessivo del telescopio con cavalletto ben 14 chili! (x) (x)
Impensabile pensare di poterlo portare /montare e smontare in giro nei miei appostamenti su per le stradine o sentieri della valdigne quindi ho ripiegato su questo il cui peso di 4 chili lo rende molto più maneggevole anche se la stabilità di questo cavalletto è poi tutta da verificare sul campo (I) .
Certo solo il peso del celestron la diceva ben lunga sull'affidabilità /stabilità del suo cavalletto rispetto a questo.
Se avessi dovuto tenerlo in casa sul terrazzo o balcone per vedere le stelle o le montagne andava preso senza dubbio il Celestron, ma per l'uso che devo farne io portandomelo appresso nei miei giri non era certo adatto inoltre a me non interessa usarlo come telescopio astronomico, ma SOPRATTUTTO come cannocchiale fotografico per le osservazioni terrestri e delle montagne al fine di verificare se i miei avvistamenti sono frutto di pareidolie o meno e se le mie impressioni/intuizioni al riguardo sono giuste o sbagliate .
A presto salutissimi estivi berto75
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 22 giu 2023, 13:28

Mi sembra una buona scelta, c'è pure l'handbag! applause1

alb
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 24 giu 2023, 11:35

Alberto Claudio Angiolini ha scritto:Mi sembra una buona scelta, c'è pure l'handbag! applause1

alb

Grazie Alberto :D speriamo bene , non resterà che collaudarlo sul campo e spero gli ingrandimenti siano abbastanza nitidi le recensioni che ho letto di questo prodotto su amazon sono tutto sommato buone e che il che mi fa ben sperare.
Conto ad esempio di chiarire alcune mie fortissime curiosità personali riguardo la formazione rocciosa dove appare il presunto testone scolpito con copricapo conico che sospetto possa presentare addirittura tracce di graffiti o pitture rupestri , naturalmente è solo un mio vago sospetto personale tutto da verificare sul campo (potrebbe trattarsi di illusioni ottiche!) .
Quel che mi lascia estremamente perplesso :? è la presenza che ho rilevato sia nelle mie foto sia su google earth in quella zona di quelle che appaiono come misteriose sagome nero pece [ph34r.gif] che non son persuaso siano semplici zone di ombra, perchè sono troppo scure e geometricamente delineate rispetto alle ombre circostanti .
ad esempio vedi qui sotto:
presunte pitture rupestri.jpg
nei cerchi ho delimitato quelle che potrebbero essere (salvo allucinazioni) tracce di presunte pitture rupestri ?

testa misteriosa di orientale f.b - Copia (5) - Copia.jpg
la sagoma nera scurissima (ma cosa proietta una simile ombra così nera su una parete rocciosa nuda ?) mi appare come un omino stilizzato che corre portando forse uno scudo davanti ? CASUALE OMBRA DELLE ROCCE O PRESUNTA PITTURA NERA SU ROCCIA ?
testa misteriosa di orientale f.b - Copia (5) - Copia.jpg (57.28 KiB) Osservato 350 volte

illusioni ottiche o pitture rupestri (2).jpg
omino stilizzato a gambe aperte che corre portando avanti qualcosa di voluminoso forse uno scudo ?

orbene spero di poter dare una risposta visiva tramite foto con il telescopio a questi e altri miei interrogativi con ingrandimenti di quelle aree.
forse inseguo solo fantasmi , ma la mia curiosità è ormai troppo forte e le stranezze in quell'area sono parecchie !
buon week end a tutti saluti esplorativi berto75
Allegati
presunti graffiti su roccia (2).jpg
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 24 giu 2023, 17:29

Buon weekend a te! e quando ci sarai buona esplorazione
(mi raccomando, non solo a distanza cerca di avvicinarti il più possibile alle tue prede! :)

alb
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda berto75 » 26 giu 2023, 17:39

Alberto Claudio Angiolini ha scritto:Buon weekend a te! e quando ci sarai buona esplorazione
(mi raccomando, non solo a distanza cerca di avvicinarti il più possibile alle tue prede! :)

alb

certamente Alberto per quanto possibile cercherò di avvicinarmi più che posso e di ottenere foto da altre angolazioni ,ma non è semplice se vado troppo a ridosso della montagna perdo la visuale perchè dal basso le foreste di pini occultano alla vista la parte alta della montagna devo cercare poi altre posizioni e angolazioni più ravvicinate .
oggi mi è arrivato lo scatolone con il telescopio tutto imballato :yahoo: , ultima osservazione poi mi taccio fino a quando (spero!) avrò le tanto sospirate prove fotografiche in mano che chiariscano almeno in gran parte una volta per tutte questi misteri e supposizioni.
ma del resto per confermare o smentire le mie teorie devo andare a colpo sicuro nell'osservazione dei dettagli quando sarò in loco.
sulla formazione rocciosa nella mia foto da lontano mi pare pure di vedere [lupe.gif] quella che sembra come una sorta di bandierina a punta incisa nella roccia potrebbe essere un ennesima pareidolia? (x) o la rappresentazione incisa nella roccia di una alabarda dell'età del bronzo ?
Qui sotto riporto foto di armi incise su una roccia in val d'Aosta (l'immagine è tratta dal sito della Swapa la società valdostana di preistoria e archeologia)
vedi qui: http://www.archeosvapa.eu/croci-cristiane-rupestri/
deliranti :lol: (x) -4- berto75
Allegati
presunta alabarda.jpg
foto tratta dal sito della società valdostana di preistoria e archeologia di una superficie rocciosa incisa in val d'aosta (nell'ovale giallo compare la presunta alabarda)
foss_daudr4.jpg
illusioni ottiche o pitture rupestri.jpg
presunta alabarda stilizzata evidenziata in giallo.jpg
berto75

 
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Coccobill 62 » 27 giu 2023, 11:25

Ciao Berto, vedo che non molli l’osso neanche a distanza di un anno dalle tue prime osservazioni… Ti propongo qui di seguito un paio di considerazioni proposte senza intento polemico ma semplicemente per fare un ragionamento insieme: io ho una formazione tecnica e quindi mi approccio a una serie di problemi con ragionamenti tecnici: per quanto riguarda le sculture in tempi antichi ragionerei sugli strumenti che erano allora disponibili, materiali e tecniche, se parliamo di epoche molto antiche strumenti in bronzo oppure in ferro non trattato. Scolpire figure di grandi dimensioni in posti difficilmente accessibili ad un grande numero di uomini lo vedo un po’ improbabile nei tempi antichi. Se poi ipotizziamo che lo scultore scolpisce figure di grandi dimensioni appeso ad una corda, lo escluderei proprio… Anche costruire ponteggi per partire dal basso e l’età antica era un problema… Costruire un ponteggio alto tre o 4 m era facile anche ai tempi antichi, costruire un ponteggio di 10 m di altezza era estremamente difficile mentre spingersi ad altezze maggiori senza l’uso di tubi metallici direi assolutamente impossibile.
A proposito di pitture rupestri invece mi viene in mente che quello che è arrivato fino a noi è stato scoperto all’interno di grotte, quindi al riparo da agenti atmosferici ma anche al riparo dal sole.le mie osservazioni di affreschi medievali all’esterno ed all’interno di chiese in alto Adige ma anche ad esempio Sotto le fondamenta del Duomo di Siena dicono che gli affreschi esposti all’esterno se non protetti da tettoie venivano quasi completamente cancellati dagli agenti atmosferici e dalla luce del sole nel giro di alcune centinaia di anni. Gli affreschi antichi meglio conservati che ho potuto vedere personalmente erano all’interno Della tomba del faraone Tutankhamon in Egitto, oppure nell’antica chiesa poi seppellita e riempita di calcinacci all’interno delle fondamenta dell’attuale duomo di Siena. In entrambi questi casi gli affreschi erano splendidamente conservati perché protetti per secoli sia dalla luce solare, dagli agenti atmosferici ma anche Dall’umidità o dal fumo di candele o semplice presenza di persone all’interno di ambienti. Penso che all’aperto e sotto gli agenti atmosferici le antiche pitture se c’erano non si possono essere conservate. Buona giornata e buone esplorazioni, Paolo
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Marco Fornaciari » 27 giu 2023, 11:47

Coccobill 62 ha scritto:… Anche costruire ponteggi per partire dal basso e l’età antica era un problema… Costruire un ponteggio alto tre o 4 m era facile anche ai tempi antichi, costruire un ponteggio di 10 m di altezza era estremamente difficile mentre spingersi ad altezze maggiori senza l’uso di tubi metallici direi assolutamente impossibile.
...


Oddio, prendiamone qualcuno a caso: Brunelleschi e Michelangelo, sorvolamdo su Leonardo, per parlare di gente del passato che conosciamo bene, sono appunto lì per smentire questa affermazione.
Ma in tempi più recenti, anni '60, dalle finestre di casa ho visto costruire palazzi di circa 20 m con ponteggi completamente in legno: la tecnica costruttiva è +/- la stessa degli alberi dei velieri abbinata ai reticoli di controventi.
In tempi attuali basta vedere alcuni ponteggi in bambù dei paesi del asiatici: li si che vengono i brividi solo a vederli.
La stazione di Milano Centrale è stata costruita tutta utilizzando ponteggi e casseforme in legno costruiti in opera: le immagini di conferma sono talmente tante da stufarsi a vederle.

Se prendi la Torre Eiffel e la costruisci con i giusti legnami ottieni lo stesso risultato: solo più spesse le parti componenti.
Il tutto è nella struttura reiticolare a traliccio e nella elasticità dei materiali: per i metalli si usa il ferro non l'acciaio che è troppo rigido e si spezzerebbe.
L'unico problena con il legno è il fuoco.

Infine, se fosse vera l'affermazione Cristoforo Colombo non avrebbe mai raggiunto le americhe, e gli altri subito doto non avrebbero fatto più volte il giro del mondo su navi che oggi sono più piccole e insicure di tanti yacht.
Saluti
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Alberto Claudio Angiolini » 27 giu 2023, 15:33

Per la questione ponteggi, e tecnologie, tutto sta nel considerare l'epoca
in cui si suppone siano stati innalzati detti ponteggi e usati particolari strumenti.
Nel caso delle "scoperte" dell'amico Berto parliamo di un'escursione che va dal neolitico all'età del bronzo
(così a orecchio direi fra quarantamila e cinque/seimila anni fa)
e appoggio decisamente le tesi di Paolo, non disponevano di ponteggi sufficientemente alti
e di adeguati strumenti per scolpire la pietra.
Nel Rinascimento di ben altre attrezzature disponevano falegnami, gli intagliatori di pietre e gli scultori.

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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Coccobill 62 » 27 giu 2023, 17:35

Scusa Marco, semplificare troppo e banalizzare non aiuta a capire: ribadisco che le mie osservazioni vanno collocate in un periodo antico, scriveva Berto che pensava al neolitico, diciamo tra i 5006 2500 anni fa… Quindi un’epoca paragonabile all’antico Egitto o se vogliamo agli antichi romani. Citare ad esempio i risultati ottenuti nel Rinascimento da geni assoluti come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Brunelleschi mi pare che non abbia alcuna attinenza.ancora meno le strutture moderne e sviluppate a partire da metà del 1800 nei fabbricati in acciaio con strutture reticolari e controventature. A sostenere che delle strutture siccome si realizzano oggi si potevano fare anche 4000 anni fa mi sembra che non stia molto in piedi. Infine fai un riferimento all’acciaio ed al ferro. Su questo argomento potremmo confrontarci a lungo, ho lavorato 36 anni in una acciaieria facendo ogni sorta di prova meccanica sia a freddo che a caldo su qualsiasi classe di acciaio quindi qualcosina mi ricordo… A proposito ti svelo un segreto: il ferro propriamente detto non ha nessuna applicazione pratica nella tecnologia attuale.quello che chiamiamo ferro in realtà è acciaio basso legato magari senza trattamenti termici. Mi fermo qui perché altrimenti divento noioso… Saluti, Paolo.
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Re: Enigmi e rovine di un passato sconosciuto

Messaggioda Marco Fornaciari » 27 giu 2023, 19:06

Beh, anche oggi ci sono popolazioni, che noi "civili" chiamiamo ancora primitiviti, che costruiscono strutture in legno, e altri materiali naturali vegetali, come si faceva 5000 anni fa e stanno in piedi e servono allo scopo: ovvio la durata è limitata, ma loro non si pongono quel tipo di problema.
Siccome è documenatto, si sa come i romani facevano a costruire ponti su fiumi importanti, e che sono ancora in piendi e funzionanti, eppure non avevano le camere iperbariche e le trivelle di oggi per i pali: prima deviavano il fiume, e poi lo rimettevano al suo posto, mi risulta almeno un ponte sul Reno in Germania.
Non lo hanno fatto sul Po, ma temo di sapere il perchè: terreno troppo debole e sabbioso per diversi metri sotto l'alveo, e pure corrente e portata esagerata: i pali dei ponti costruiti nel corso degli anni '60 in sostituzione di quelli di barche, normalmente i pali sono 60 metri sotto il fondo del tempo. Non ho notizie dele fondamenta dei ponti ferroviari, in particolare: Borgoforte, Picenza, Pontelagoscuro, ecc.

Il fatto di calarsi con le funi lungo pareti montane ben impervie è in uso anche oggi da parte di popolazioni del sub continente indiano (se ricordo bene) per andare a prelevare il miele da alveari costruti da api appunto lungo queste pareti di fatto verticali e pure in contropendenza, e non usano ovviamente le attrezzature di Reinhold Messner.
Sorvolando sugli assalti alle mura con corde e ancore dei millenni passati.
Corde e funi di canapa sono conosciute da millenni, e si usano ancora oggi anche per usi gravosi.

Non bisogna mai giudicare il passato con le conoscenze e le tecnologie in uso oggi, si sbaglia sempre, non ci sono ancora tutte le prove, ma pare che gli egizi per costruire le piramidi scavassero canali fin sotto le medesime, quindi i blocchi di pietra arrivavano via acqua e non via terra.

La differenza tra ferro e acciao la conosco bene, nel secolo scorso ho costruito anche impianti per i trattamenti a freddo, ma giusto per far capire a tutti conviene semplificare, e poi sono rimasto alla vecchia classificazione: dire Fe52 o C32 di fatto dice qualcosa solo agli addetti ai lavori, e pure non a tutti.
Saluti
Marco Fornaciari
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