Locomotive Conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!



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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda Coccobill 62 » 26 ott 2021, 19:18

Scusa Nino una domanda personale: che mestiere facevi quando lavoravi? Mi sembra di capire che sei in pensione da qualche tempo… Comunque credo di capire esattamente quello che dici rispetto ai modelli fatti come una volta. Io o lavorato 36 anni in una azienda siderurgica, come perito meccanico per circa 26 anni ho avuto la responsabilità di una forgia Che lavorava acciaio da utensili, acciaio inossidabile e super leghe di nichel e titanio. Forse per questo motivo anch’io ho qualche pregiudizio verso i modellini dell’ultimo periodo… Chissà? E buona serata Paolo
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda Max 851 » 27 ott 2021, 8:33

Ciao a tutti, stiamo andando forse un po' OT rispetto alle locomotive Conti ma volevo dire che la penso come voi: per me il modellismo/collezionismo è occasione di ricerca e approfondimento sui rotabili veri e su tutto ciò che riguarda l'esercizio ferroviario reale (e in questo sono stato fortunato essendomene potuto occupare anche professionalmente per più di 30 anni), ma anche e parallelamente studio e ricerca riguardante l'evoluzione dei modelli.
Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, considerato anche che sono nato (modellisticamente parlando) maerklinista negli anni 50, è ovvio che ho una predilezione per i modelli di una volta, relativamente semplici ma robusti (anche i Rivarossi!) e completamente smontabili o quasi. Come resistere al fascino di quelle locomotive Maerklin della serie 800, o anche le prime 3000, dove tutto si poteva smontare e rimontare mediante viti e vitine? O delle Rivarossi dove il biellismo comprendeva un numero incredibile di rondelle, boccole e distanziali? Ricordo molti anni fa la recensione su una nota rivista della allora nuova Aln 556 Rivarossi, che veniva definito "un modello ben progettato" perché era tutto montato con incastri e non c'era nemmeno una vite! Mah, ognuno ha i suoi gusti, ma a me piacciono molto di più questi aspetti piuttosto che gli infiniti particolari aggiuntivi che vanno di moda oggi, che rendono il modello difficile da maneggiare. Quanto poi al digitale, anche lì "de gustibus...", riconosco che sarà utile nel caso di grandi plastici (ma riusciamo poi a controllare più di un paio di treni contemporaneamente? In fondo abbiamo solo due mani e due occhi), ma per me non ha alcun fascino e agli infiniti rumori e suoni emessi da una locomotiva digitale preferisco il rumore genuino del motore e delle ruote sul binario!
Massimiliano
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda 3-nino » 27 ott 2021, 13:32

Vedo con soddisfazione di non essere solo ad avere questo stato d'animo. Sono in pensione da qualche anno e mi sono occupato di più cose, anche di siderurgia. Avevo capito che Coccobill viene da lì. E lui è uno che mi può capire al pari di tfr, di Berto,di Max , gli amici che interloquiscono parlando di Conti. Vedete, quando si assiste alla riduzione della ghisa in un forno elettrico- pentolone enorme ripieno di materia incandescente, ribollente, dai colori che vanno dal bianco solare al rosso più acceso- se ne odorano gli effluvi ed il poderoso borbottio, non ti aspetti l'eruzione che interviene quando viene insufflato ossigeno che incendia violentemente questa massa liquida bruciando il carbonio che si è legato al ferro. Si apre l' inferno. Uno spettacolo unico, impressionante, che in grande solo l'etna può dare. E' allora che coccobill può far lavorare il suo maglio perchè nel pentolone si toglie carbonio alla ghisa e si aggiunge cromo, nichel, etc. fino ad ottenere l'acciaio che serve. Restando nella siderurgia che dire di un alto forno? Solo vedendolo si può capire cosa vuol dire fare acciaio. Conservo gelosamente un piccolo oggetto, riproduzione di una locomotivetta Hornby o Triang, che solo gli inglesi nati industrialmente dal carbone possono pensare di fare. Credo che faccia parte di una serie di locomotivette riprodotte a stampo nelle prima metà degli anni 50 per un' importante società siderurgica cockificando polvere di carbon fossile con lo stesso procedimento della cockeria di una acciaieria. Sarò ot ma occorre vedere una batteria di dieci 15 ostriconi alti 3,5 metri con all'interno carbon fossile scaldato a temperature elevatissime, senza aria , che trasformato in gress subisce la shock termico di una cascata di tonnellate d'acqua dolce che rovina addosso al carbone quando la valve vengono aperte. L'acqua spenge il fuoco che si innesca con l'aria e frattura in piccoli sassi la massa di carbone oramai trasformato in cocke. Inferno dantesco alla stato puro. Ovviamente l'ambiente non ringrazia e forse dobbiamo ripiegare su una 3 d pulita dignitosa e ecoattenta. Ma questa modo di fare industria e segnare un'intera epoca, la sua cultura e generazioni ,tra non molto non sarà più sperimentabile. Foto e immagini non riusciranno a raccontarla. Mi dispiace per chi dovrà accontentarsi del racconto. Per non essere proprio fuori , se interessa provo a ritrovare la locomotivetta cockificata e fotografarla. 3- nino
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda Apone60 » 28 ott 2021, 1:58

Buonasera,pur essendo un "Peter Pan" dei Trenini,voglio ringraziare sinceramente Tutti Quelli che Stanno portando avanti questo discorso.
Mi spiego,dopo 40 anni,alcuni anni addietro,ho deciso di riaprire la "Cassa dei Trenini" ma non con l'animo del collezionista,bensì con quello del "Peter Pan" mai completamente cresciuto che vuole rigiocare con i suoi vecchi Trenini.
Non ho assolutamente la Vostra Cultura Modellistica,ma le altre mie Passioni sono la Storia e le Auto D'Epoca e questo mi permette di apprezzare tutto quello che scrivete,non Vi soffermate solo sui particolari tecnici,ma li inserite nel Mondo Culturale/Economico/Tecnologico dell'epoca in cui sono stati costruiti.
Se non ci fossero dei Veri Appassionati come Voi,un bagaglio inestimabile di "Memoria" andrebbe irrimediabilmente perso.
Scrivo questo anche perchè mi sono reso personalmente conto che i "Territori" dove queste Aziende hanno operato per anni hanno la memoria corta ed hanno praticamente dimenticato o ignorato la loro Gloriosa Storia.
Io abito a Como,non sono nativo del luogo,mi sono trasferito da Milano nel 1972 ma la mia Famiglia dal 1946 aveva già una casa in città pertanto anche prima di trasferirmi l'ho sempre frequentata.
Ho avuto la fortuna di visitare la RR più di una volta,ho conosciuto l'Ingenier Rossi personalmente (mi ha anche regalato il "famigerato carro Findus trattato in altra parte di questo Forum") ma,ovviamente,a quella età RR era ai miei occhi il produttore dei miei giochi preferiti.
Già allora,epoca d'oro dei "Trenini" la Città era indifferente ed amorfa verso L'Azienda,per i Comaschi Como era la Citta' della Seta,tutto il resto non era rilevante (tengo a precisare che adoro Como,non cambierei con niente al Mondo),si viveva quasi con fastidio tutto ciò che esulava dal Mondo Tessile,se chiedevi a qualcuno se conosceva RR,rispondevano genericamente con "Fabbrica di Trenini di Sagnino" ma senza nessun "Orgoglio o Senso di Appartenenza".
Questo atteggiamento ha rallentato per molti anni la "riconversione" della Città alla fine dell'Epoca D'oro del Tessile (Leggi Turismo,per anni il Turista era considerato quasi uno scocciatore e per superare questo dobbiamo ringraziare gli Stranieri,Vip compresi,che hanno dato una bella spallata per abbattere questa mentalità).
La chiusura di RR non ha destato particolare scalpore a Como (tranne che per i dipendenti direttamente coinvolti),a suo tempo fece molto più "rumore" la chiusura dei "Leggendari Magazzini Mantovani" regno dei giocattoli Comaschi e sogno proibito di tutti i bimbi della Città (Irripetibile il 3°piano dedicato ai Treni e Regno incontrastato di RR,dove trovavi tutta e ribadisco tutta la produzione ed alcuni pezzi fuori catalogo ufficiale).
Poi l'oblio,se non fosse stato per l'intesse di Qualche "Forestiero" che si è interessato e "Battuto" per lasciare una testimonianza tangibile della presenza ed importanza dell'Azienda sul Territorio,oggi,non rimarrebbe traccia di Essa.
Emblematica rimane la risposta alla domanda di Giorgio Giuliani di potere visitare e fotografare lo stabilimento di Sagnino prima della demolizione "Ma io devo lavorare non ho tempo da perdere!......",riassume in poche parole quello che è stato il rapporto della Città con RR ed altre realtà.
Scusate il "pistolotto" e continuate a deliziarci con la Vostra Cultura Modellistica.
Saluti Gianluca.
PS Pienamente d'accordo con Voi,"Analogico"e"Trenini con le Viti" avevano un'Anima,quelli odierni una eccessiva esaltazione della tecnologia ma"freddi" (Mio sensazione personale a"pelle",senza nessuna vena polemica nei confronti di chi ama questo tipo di modellismo)
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda 3-nino » 28 ott 2021, 15:57

Apone sei testimone di di una labilità collettiva tipica quando una collettività è tutta dedicata ad attività importanti e remunerative. Credo che negli anni d'oro di RR gli addetti al tessile del distretto comasco fossere più di 50.000. RR produceva briciole delle ricchezza di como, faceva lavorare fuori Como molte piccole imprese, e pagava relativamente poco i suoi lavoratori rispetto al tessile. Oggi a Como si rimpiangono i tempi d'oro della seta e del tessile e non di RR. Nessuno è profeta in patria. Amen! Ma ciò che non si apprezza a Como è tuttora discusso, ricercato , ricordato a livello internazionale, nei limiti di un interesse collezionistico e di svago. >Credetemi è già molto. Detto questo, per ritornare in tema posto alcune foto di Conti : la Belvedere di cui ho fatto cenno e un trenino con la 290
Allegati
290 1.jpg
questa è la 290 numerata 6000 e qualcosa. Mi piace da matti
290 2.jpg
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questa è la scatola del trenino con la 290
290 7.jpg
290 8.jpg
l'unico danno evidente l'ha prodotto il precedente proprietario che a scattivato le gobbe di una testata immagino per consentire la rotazione di un gancio per i vagoni.
290 6.jpg
noterete che il telaio non ha segni di peste, Ho dovuto ritoccare le parti scorteggiate proprio per timore che veicolassero problemi
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda berto75 » 29 ott 2021, 15:16

:lol: :lol:
Apone60 ha scritto:PS Pienamente d'accordo con Voi,"Analogico"e"Trenini con le Viti" avevano un'Anima,quelli odierni una eccessiva esaltazione della tecnologia ma"freddi" (Mio sensazione personale a"pelle",senza nessuna vena polemica nei confronti di chi ama questo tipo di modellismo)

Bravo Apone è esattamente il mio stesso pensiero [09.gif] solo le produzioni vintage ,(anche quelle di estrema semplicità costruttiva come ad esempio i lima express o i trenini in plastica ingap ) mi trasmettono forti emozioni , mi immagino i bambini di quell'epoca lontana divertirsi con poco nella semplicità e genuinità oggi bambini non sanno più cosa sono le cose semplici sono già tecnologico dipendenti ,i treni moderni superdettagliati certo mi piace vederli nella perfezione dei loro dettagli ,ma dentro di me li percepisco come oggetti quasi alieni specie quelli digitali lontani dal mio modo di essere e pensare e incomprensibili ,tecnologicamente parlando ..sarà perchè sono vecchio di testa , perchè lavoro in un museo, perché mi piace la storia.
I treni Conti in generale e quelli magnifici di Nino li percepisco come pezzi intrisi del sudore degli operai nel lavoro di fonderia di una fabbrica ,sono pezzi ottenuti per colate e fusioni di metallo incandescente così ben descritte da Nino , pezzi poi successivamente rifiniti e fresati manualmente là dove era necessario sono proprio oggetti che pur nella loro a volte rozzesca e primordiale fattura fanno trasparire il duro lavoro, in gran parte manuale che stava dietro la loro realizzazione insomma hanno proprio un anima come dice Apone .
Fantastica è la belvedere applause1 applause1 [lupe.gif] ma nino sei sicuro che la fresatura della parte inferiore della bombatura non sia stata fatta, magari su richiesta del cliente ,in fabbrica ? mi sembra perfetta nella sua esecuzione .
bellissima pure la 290 :shock: e il carro con vera botte in legno facente parte del convoglio .
Per colpa vostra :lol: :lol: sento che devo ampliare (x) la mia modestissima raccoltina di Conti ,ma credetemi mi ha elettrizzato ed entusiasmato vedere la 3002 filare così bene sui binari !per me c è più soddisfazione vedere un pezzo antico che funziona sferragliando rumorosamente sui binari che un treno moderno scivolare silenzioso sulle rotaie , certo direte c'è il digitale ,ma li avete visti i prezzi delle loco con sound ? astronomici !!
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda 3-nino » 30 ott 2021, 15:01

Berto, lavorare in un museo credo sia una grande opportunità per chi, come te , sa vedere l'importanza delle cose. Queste cristallizzano memoria, non mentono, nè mistificano i fatti. Raccontano quello che sono qualunque cosa siano. I tuoi Conti sono belli, i carri veramente inviadiabili. Poi quel segnale ad ala che hai trovato nell'acquisto è veramente raro. Pareggia il conto con quanto hai pagato. Il Belvedere ha subito l'offesa di una lima da sgrosso.Nessuna fresatura garbata. Ho coperto lo scempio con del colore, sia per ridurre eventuali infezioni, sia per decoro formale. Comunque sono molto contento che nonostante i maltrattamenti , la poverina sia complessivamente carina e perfettamente funzionante. saluti 3-nino
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Messaggioda ftr212 » 30 ott 2021, 21:38

Bene, vedo dai vostri racconti di fonderia che siamo tutti abbastanza allineati nell'apprezzare il metallo fuso o pressofuso...e deduco anche che, a parte qualche giovane raro universitario, per il resto apparteniamo tutti alla stessa era geologica...più o meno.
Approposito di metalli fusi e dintorni, e sempre per mostrare qualcosa di brutto, dopo la "Belvedere ignuda", ecco un pezzo di minor conto e questa volta abbastanza vestito... Si tratta di una 735, che chiamerei "735 contro" , che mi ricorda un film ormai dimenticato. "Contro" perché in controtendenza rispetto alla norma delle 735 le quali di norma presentano il tender scassato e la loco perfetta. Qui è il contrario: tender perfetto, loco deformata. Infatti questo esemplare, l'unico che mi sia capitato del genere, presenta il mantello della loco completamente in zama invece che in alluminio pressofuso come di norma. Spero che dalla foto (brutta anche la foto) si possa "apprezzare" si fa per dire, la deformazione che ha incurvato la locomotiva. Per la cronaca, funziona normalmente, anche le luci... Anche questo esemplare, uscito di fabbrica, non ha mai conosciuto né la clausura della scatola, né l'emozione della vetrina di un negozio.
C.C.
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735zama.jpg
ftr212

 
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda berto75 » 30 ott 2021, 22:19

GRAZIE Nino :D !! è VERO, lavorando in un contesto museale ho imparato a vedere i quadri e gli oggetti del passato in un modo diverso anche perché in certi giorni ,con una certa atmosfera di luce , ho come l'impressione o la suggestione di respirare la storia di chi ha realizzato le opere d'arte esposte.
I carri Conti li avevamo acquistati un po alla volta io e mio papà in buona parte A Novegro ,ma molti anni fa .
Ora su e bay di carri conti da un bel pezzo stranamente non vedo più nulla (46) mah! ci sono sempre le solite poche loco conti vendute a prezzi stratosferici .
PER il segnale a vela è stata in effetti una bella sorpresa e un piccolo colpo di fortuna e ignoravo, se non me lo diceva il signor Carlo, che fosse un pezzo raro .
IL TUO TELAIO IN ZAMA della belvedere perfettamente conservato (fresatura a parte che comunque non si nota nemmeno nel profilo del modello ! ) è una bella fortuna visto il facile deperimento della zama in generale; probabilmente venne realizzato con una buona lega senza particolari impurità in quella fusione .
Quanto alla 735 del signor Carlo è veramente un esemplare inconsueto :shock: , se non unico :-o una vera mosca bianca :-o avendo la carrozzeria in zama anziché in alluminio forse era stata realizzata dalla Conti come esperimento?
però al di là di un leggero inarcamento della carrozzeria mi sembra ottimamente conservata [lupe.gif] mi aspettavo di molto peggio dopo aver visto il telaio in zama deformato e fratturato della belvedere ignuda .
grazie a tutti voi (3) (3) questo tread riserva sorprese incredibili !!! meravigliati ammirati e esterrefatti -4- berto75
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Re: Locomotive conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

Messaggioda 3-nino » 31 ott 2021, 15:28

Vedo che anche tfr la pensa come mia moglie. Noi invecchiamo e gli oggetti invecchiano con noi! E' vero, ma respingo risolutamente l'idea che solo occhi vecchi quanto i miei passano "vederli" . Noi, con le nostre chiacchere e testimonianze traghettiamo non solo gli oggetti ma anche quanto rappresentano. Sono giocattoli che raccontano del loro tempo, di chi li ha costruiti , di chi ci ha giocato. Mi piace l'idea che universitari e giovani si soffermino su questi oggetti il tempo necessario per interrogarsi sullo spirito del tempo che li ha prodotti. Noi possiamo accendere uno spot su di loro per favorire interesse e comprensione. Questo ulteriore fervorino, mi serve per commentare la 735 di zamak. Probabilmente ha ragione Berto. Forse trattasi di un esperimento, infelice per la zama , ma con un senso industriale di semplificazione produttiva plausibile. Oppure la divagazione del fonditore che ha voluto utilizzare un residuo di zama in nel crogiuolo per ultimare una serie produttiva senza rimettere in fusione la lega di alluminio. Chissà?. Il fatto che la macchina non sia mai entrata in una scatola per la vendita o in una vetrina per esposizione la rende particolarmente interessante. Una maschera di ferro condannata fino dalla nascita all' anonimato in una prigionia che solo oggi finisce. Buon per lei che, unica?, acquisisce importanza e interesse collezionistico ben oltre le altre 735. Se il signor Costamagna ha notizie maggiori sulla macchina ci farebbe una cortesia a fornirle. Le monografie in preparazione di prossima pubblicazione, se ho capito bene, sono preziose per contribuire a tenere ben illuminato questo mondo affascinante e attrare attenzioni altrimenti distratte. 3-nino p.s Un amico mi segnala che sono riuscito a trasformare un "colpo di inizio " in una "botta di stella" ( start up - star tap). Ha ragione mia moglie!!. saluti
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