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Impianto scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 20 giu 2016, 18:08
da fabrizio
Vi prego di posizionare questo intervento ove ritenete più opportuno.

Ho passato molto tempo a pensare se rendere pubblico o no il mio modo di essere fermodellista, anche per il fatto che a confronto con moltissimi di voi sono un fermodellista di bassa macelleria, però sono riuscito a far correre il “trenino” H0 all’aperto, in giardino, in uno spazio riservatomi dal generale Annarella (la donna che mi ha sposato) ai confini con l’orto.
Ho deciso di estremizzare il contesto perché così le soluzioni che ho sperimentato e adottato fin qui (il progetto è un “work in progress”) saranno utilizzabili a maggior ragione nelle nostre “banlieue” nelle quali siamo confinati.
Per ottenere quanto sono riuscito a realizzare, ma non ancora a completare nella sua interezza di progetto, le loco sono radiocomandate in analogico (al momento) e tra poco tempo in digitale.
Ma sono solo all’inizio di un lungo percorso che porterà gli attuali 6/8 metri di binario a circa 40 metri in una “lochescion” montana. I tempi saranno molto lunghi, non è comodo e facile lavorare con il caldo e con il freddo. Considerate che, compresi i lavori preparatori, la parte costruttiva è iniziata a metà 2009.

P.S. scrivere“lochescion” è come cantare “aicheghennosatisfescion”, per chi ha memoria e ricorda i Rolling Stones.

Re: La scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 21 giu 2016, 16:18
da Oliviero Lidonnici
Ma ce lo dici e non ce lo mostri!?.. :-o ....Questa è crudeltà pura! :evil: :cry: :evil:
Pazienti saluti
Oliviero

Re: La scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 21 giu 2016, 19:51
da fabrizio
....Questa è crudeltà pura!
No, non dire così Oliviero!
Certamente avrei potuto essere più generoso di notizie.
Rimedio ora.
La storia del treno in giardino nasce alla fine degli anni ’60, nel 1959 per essere precisi.
Nella mia famiglia, all’epoca, spendere 5900 lire per un treno completo lo”IRR/C”era considerata una follia, ma risparmiando e facendo dei lavoretti a pagamento per i vicini riuscii a portarlo a casa.
Funzionava con le pile e mi ero costruito con il cartone alcune casette e un ponte con pezzi di legno.
Smesso di giocare smantellavo tutto fino alla volta successiva e rimontavo il tutto sul pavimento.
I binari erano quelli di ferro della serie rr che si ossidavano continuamente e il treno si fermava e io a pulire il binario.
È da questa pulizia frequentissima che nasce la ricerca della soluzione al problema della ossidazione delle rotaie.
Ne sono passati di anni (poiché lo spazio non mi manca ho tentato anche la progettazione di un grande percorso in scala 1, dai costi improponibili) poi mi sono detto che la scala giusta era la H0, è stata dura ma ci sono arrivato.
Naturalmente ho cominciato con una loco grande(big Boy 4-8-8-4) dove poter dissimulare le batterie e la ricevente.
Poi sono passato a una loco più piccola (IHB 0-8-0)
Quella che vedete è il prototipo che è stato utilizzato per la presentazione del brevetto (brevetto di utilità).
Dopo la presentazione la loco è stata rinominata ed diventata la 1.01 della Faber R.R.
Da qualche giorno è in vetrina e non si muoverà più. È stata troppo importante per utilizzarla ancora.
Il tracciato ha uno sviluppo di 40 metri ed altimetria montana.
Avrò altre occasioni per mostrarvi le foto dell’andamento dei lavori.

Re: La scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 21 giu 2016, 22:11
da Oliviero Lidonnici
Tutto questo comincia ad essere più intrigante di un giallo di Agatha Christie! :shock:
-4-
OLI

Re: La scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 26 giu 2016, 20:28
da fabrizio
... non mescoliamo il diavolo can l’acquasanta; Agatha è sempre Agatha!
Parlo di treni e loco americane. Parlo di treni e loco americane perché, negli anni in cui ero bimbo, i film che mi era concesso vedere, al cinema estivo del quartiere, erano soli quelli western, quelli dei grandi spazi, dei treni persi nelle grandi praterie e quei treni mi sono rimasti nella memoria.
Il treno radiocomandato come è stato realizzato, ora in fase di rielaborazione per il digitale, permette di utilizzare qualsiasi tipo di rotaia (pure di legno se esistessero), anche rugginose e comunque senza conducibilità.
Come le vere locomotive a vapore e come le locomotrici diesel/elettriche il mio treno si porta dietro il carbone o il gasolio sotto forma di batterie.
Per queste batterie, acquistate in rete, e che sono quelle per telefoni o per telecamere (da preferire per l'amperaggio più alto), c’è da ammattire un po’ perché le dimensioni sono molto variabili (telefonia) e anche perché innalzandosi l’amperaggio aumenta il diametro degli elementi.
Attualmente, ho per le mani batterie il cui voltaggio è 3,7 v. e, con un amperaggio di 3200 mAh., hanno un diametro di 18,1 mm.. Troppo anche per il tender di una Big Boy. C’è da lavorarci un po’ con le frese, con la carta abrasiva e la fantasia , ma riusciremo a inserirle. Ad oggi la Big Boy (la faber R.R. 1.01) viene alimentata con batteria da telecamera da 2600 mAh.
4 batterie per 3,7 v. ciascuna ci danno 14,8 v.. da ridurre con diodi o step down, mentre 3 batterie ci forniscono 11,1 v. che sono comunque sufficienti.
Nelle piccole loco tipo docksite, ad oggi, è impossibile inserire batterie di queste dimensioni, ricevitore e decoder. Però trattandosi da loco da manovra non è necessario che corrano e quindi andrà bene anche un voltaggio ridotto. Presto vedremo di quanto.
Per i lavori di costruzione della mia ferrovia, la Faber R.R., sarà utilizzata una 0-4-0 ex B&O, che spingerà una carro flat per il trasporto delle traverse e delle rotaie e trainerà una carrozza passeggeri, trasformata in safety first car e un caboose. In questi volumi c’è tutto lo spazio per le batterie, la ricevente e il decoder (anche se cercherò di utilizzarne il minor volume possibile).
Allego una scansione di una safety first aid, tratta da R. E. & M. Cyclopedia 1945
Alla prossima.

Re: La scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 30 giu 2016, 14:13
da fabrizio
trasmetto alcune foto dei lavori.
alla prossima occasione.
ciao a tutti

Re: Impianto scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 12 nov 2016, 9:35
da Dario Romani
fabrizio ha scritto:Vi prego di posizionare questo intervento ove ritenete più opportuno.
....

Riposizionato in Scala HO.
Bellissimo impianto. [09.gif] [09.gif]
Fabrizio, ci sono novità?

Re: Impianto scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 12 nov 2016, 13:44
da Oliviero Lidonnici
Fabrizio sta facendo un lavoro fantastico applause1 e sta anche scrivendo un libro sulla sua invenzione (di cui ho avuto il piacere e l'onore di leggere la stesura iniziale). Ovviamente non posso dire altro [ph34r.gif] e lascio la parola all'autore dell'opera che dovrebbe essere quasi completata.
Saluti a tutti da Oliviero

Fabrizio attendiamo tue notizie su questo forum!

Re: Impianto scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 13 nov 2016, 11:18
da fabrizio
Ormai, dopo quasi 5 mesi dal primo post, stavo dando per scontato che il mio progetto non interessasse.
Invece ecco che Dario e Oli, all’improvviso, hanno squarciato le nebbie dell’oblio nel quale credevo fosse stato confinato il mio sogno, il nostro sogno.
Bene appena potrò posterò altre foto dalle quali vedere l’avanzamento dei lavori, che vi anticipo, sarà lentissimo ma, come vedete dalla riproduzione del cartello illustrante i lavori, ho moltissimo tempo.
Il problema vero è che siamo tutti appesi a dei fili che non sappiamo quando saranno lasciati cadere.
Ma faccio finta di niente, non esistono gli acciacchi, non pesa l’età (sono diversamente giovane con i miei 70 anni).
Nella mia terra si dice: “diversamente giovane una sega! Fabrizio, eri una molla d’acciaio e ora sei una molla di piombo”. Con l’accento di Dante e del Benigni.
Ed è così come è naturale che sia. E per questo è chiaro che l’avanzamento sarà lento, come se ci fosse un bradipo a lavorare.

Il libro che Oli ha avuto modo di leggere e commentare, commenti di cui ho fatto tesoro e tenuto in conto nella rivisitazione del testo nella prosecuzione con i capitoli dedicati alla descrizione della costruzione delle rocce, alla migliore descrizione dell’intervento elet-tronico sul prototipo e alla riproposizione delle fotografie perdute delle prove in salita su pendenze assurde (4/5%), è stato stampato in copisteria in numero limitatissimo di copie e ha avuto lo scopo di farmi capire se il mio operare è stato corretto.

Ritengo che sia stato corretto e ne vedo i frutti, anche perché ho volutamente estremizzato il contesto (l’esterno) per poter utilizzare la mia idea anche e certamente meglio all’interno.
Nei prossimi giorni riprenderò il lavori, sospesi per vendemmia e poi per ripristino dello spazio dopo un anno di incuria.
Nel frattempo sono alle prese, aiutato dall’amico esperto in elettronica, con la trasformazione della alimentazione di una centralina digitale (a batteria anziché dalla rete) in modo da essere libero da ogni vincolo e con il collaudo del trasmettitore e ricevitore per l’invio del segnale digitale alla locomotiva.

A presto, con i miei tempi, per altri aggiornamenti.
E grazie per avere risvegliato il post.

Re: Impianto scala H0 in giardino, all’aperto.

MessaggioInviato: 13 nov 2016, 15:03
da Oliviero Lidonnici
fabrizio ha scritto:Ormai, dopo quasi 5 mesi dal primo post, stavo dando per scontato che il mio progetto non interessasse.
Invece ecco che Dario e Oli, all’improvviso, hanno squarciato le nebbie dell’oblio nel quale credevo fosse stato confinato il mio sogno, il nostro sogno.
......................
E grazie per avere risvegliato il post.

Invece ci interessa molto. Non è il tuo progetto ad essere obnubilato qui è tutto il forum che sembra coperto da una pesante coltre....
Ma come al solito sono pessimista e spero di essere rapidamente smentito.
Saluti e buon lavoro da Oliviero