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Brevi considerazioni riguardo a NOVEGRO 2014

MessaggioInviato: 19 ott 2014, 13:15
da roberto SCOTTO
Voglio esprimere alcuni miei brevi pensieri riguardo al Salone di Novegro di quest'anno.
Si è assistito ad una battuta d'arresto per le novità di modelli di rotabili italiani per tutta una serie di ragioni che ora qui è lungo elencare.
Però ho avuto la netta impressione che invece il settore "accessori" in stile italiano sia stato vivace come gli altri anni. Produttori/distributori come MACOMO, ASTER Models, CO.MET/NONOMOLOGATI, UTECA/MFAL, ecc. hanno presentato a NOVEGRO 2014 stands con novità tutte interessanti e stimolanti, anche per l'epoca III, periodo storico meno curato dal punto di vista degli accessori rispetto alle epoche a noi più vicine. Ma in questo caso un segnale incoraggiante lo si era visto a NORIMBERGA con il camion della BREKINA.
I camion italiani anni 1950's e 1960's di ASTER Models (SAGI) li trovo decisamente ben fatti e con un ragionevole (secondo il mio parere) rapporto qualità/prezzo considerando che la produzione è artigianale. Accattivante e fascinoso il FIAT 634N! E poi presto dovremo avere la "corriera" al vero realizzata su telaio e parte meccanica Alfa Romeo.
Quindi tante novità: stazioni viaggiatori di ogni dimensione, scali merci, case popolari di periferia (finalmente!!), magazzini, ecc. Benissimo!
Mi permetterei a questo punto un suggerimento: la realizzazione di sfondi cartacei. Se la mente e la memoria non mi giocano ora brutti scherzi mi sembra che questi, per completare un bel diorama o plastico con paesaggio italiano, manchino ancora. Ci sono i fabbricati da sfondo (con la sola facciata e poco più) ma per gli sfondi cartacei ci si deve ancora un po' arrangiare con quanto offerto da produttori stranieri.
Allora, se il mercato lo consentirà, potrebbero venire proposti sfondi dedicati alle nostre periferie che, soprattutto fino agli anni '60 del 1900, erano caratterizzate da una notevole quantità di grandi edifici operai/popolari, gruppi di gasometri, impianti industriali talvolta imponenti come quelli petrolchimici e siderurgici, cantieri navali con le loro caratteristiche e vistosissime mancine e per finire impianti portuali; questi poi, diffusissimi. Tutti scenari piuttosto comuni nel nostro Paese e non solo. E tutti posti per ovvii motivi in prossimità della rete ferroviaria.
Termino qui aspettando dagli Amici del Forum qualche impressione, qualche parere, su quanto ho espresso.

Un saluto cordiale e sinceramente affettuoso a tutti.

Roberto Scotto

Re: Brevi considerazioni riguardo a NOVEGRO 2014 - R. Scotto

MessaggioInviato: 20 ott 2014, 8:03
da Dario Romani
Ho spostato l'argomento da FIMF in quanto interessa tutti i modellisti e non solo i Soci FIMF.
La Clientela che si rivela essere lo "zoccolo duro" è quella della fascia alta che si rifà agli artigiani, che magari eseguono pezzi già noti ai produttori di massa.
Per gli sfondi, quelli che mi sono sempre piaciuti sono quelli della PECO britannica. In quello cittadino era raffigurata una Giulietta Sprint, e ho sempre pensato che il disegnatore fosse un oriundo italiano.
Come gli sfondi, bisogna pensare ai bassorilievi di edifici italiani, e mi pare che ci sia chi li commercializzi.
E tanto per ricordare che la Rivarossi ci aveva pensato, ecco il link:
http://www.rivarossi-memory.it/H0_Rivis ... /H0-16.pdf

Re: Brevi considerazioni riguardo a NOVEGRO 2014 - R. Scotto

MessaggioInviato: 20 ott 2014, 9:30
da roberto SCOTTO
Dario Romani ha scritto:Ho spostato l'argomento da FIMF in quanto interessa tutti i modellisti e non solo i Soci FIMF.
La Clientela che si rivela essere lo "zoccolo duro" è quella della fascia alta che si rifà agli artigiani, che magari eseguono pezzi già noti ai produttori di massa.
Per gli sfondi, quelli che mi sono sempre piaciuti sono quelli della PECO britannica. In quello cittadino era raffigurata una Giulietta Sprint, e ho sempre pensato che il disegnatore fosse un oriundo italiano.
Come gli sfondi, bisogna pensare ai bassorilievi di edifici italiani, e mi pare che ci sia chi li commercializzi.
E tanto per ricordare che la Rivarossi ci aveva pensato, ecco il link:
http://www.rivarossi-memory.it/H0_Rivis ... /H0-16.pdf


Grazie per la risposta.
Nell'intervento mi sono dimenticato di citare il modello in scala 1:87 della FIAT 500C da parte di RIETZE uscito nel 2013 e commercializzato in diverse colorazioni tutte fedeli a quelle avute dal veicolo vero.
Se consideriamo l'abbastanza vivace numero di novità, sempre in 1:87, dedicate ad auto italiane delle epoche V e VI,
possiamo continuare ad affermare che il mercato degli accessori in stile italiano continua ad avere per la scala H0 un certo ritmo.

Roberto

Re: Brevi considerazioni riguardo a NOVEGRO 2014

MessaggioInviato: 20 ott 2014, 11:08
da Dario Romani
E considerato che la squadra di MIWULA di Amburgo ha calcolato che ha bisogno di mille automobiline per il plastico della Città di Roma in corso di realizzazione come il resto di BELLA ITALIA, ci servirebbero anche le FIAT PUNTO ecc e le LANCIA Ypsilon e Delta ecc e ALFA ROMEO!

Re: Brevi considerazioni riguardo a NOVEGRO 2014

MessaggioInviato: 23 ott 2014, 11:59
da roberto SCOTTO
Dario Romani ha scritto:E considerato che la squadra di MIWULA di Amburgo ha calcolato che ha bisogno di mille automobiline per il plastico della Città di Roma in corso di realizzazione come il resto di BELLA ITALIA, ci servirebbero anche le FIAT PUNTO ecc e le LANCIA Ypsilon e Delta ecc e ALFA ROMEO!


Sono convinto da tempo che se una grossa ditta si dedicasse anche o in misura nettamente maggiore rispetto ad ora alla riproduzione in H0 di veicoli stradali italiani, camion ed auto dall'epoca III all'attuale, in grandi numeri e pertanto con prezzi attraenti non correrebbe grandi rischi anche considerando i tempi economicamente non facili che stiamo vivendo.
In un altro forum, che tratta sia di automodelli che di ferrovie, nella sezione dei treni c'è un thread dal titolo "Camion FIAT", e sono già arrivati con le discussioni, presentazioni di novità varie, ecc., ecc. a riempire ben 176 pagine!
Io interpreto ciò come una grande esigenza di veicoli stradali italiani in H0.

Roberto SCOTTO - socio FIMF