Una domanda a DARIO....ROMANI



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Potete utilizzare questa sezione per chiedere informazioni sul materiale fermodellistico, case che producono un particolare oggetto che vi serve e per condividere con tutti un particolare accessorio che avete trovato e che può venire utile a tutti coloro che hanno intrapreso una "avventura" modellistica.

Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Dario 1957 » 18 mag 2012, 19:00

Caro omonimo...siccome associo il tuo nome alla rubrica del bollettino FIMF "Conosciamoci!" subito mi viene in mente,oltre alla tua foto,anche il fatto che all'epoca(non diciamo quando... [fischse7.gif] )hai abitato in Australia:ed allora ti chiedo,perchè non ci racconti del fermodellismo di laggiù(e magari anche delle ferrovie,in particolare dei treni speciali),marche,modelli,scale??penso sia un qualcosa di diverso e poco noto rispetto alla "solita" triade Austria-Germania-Svizzera.


Grazie se vorrai accogliere l'invito!! (3)
Dario 1957

 

Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Dario Romani » 22 mag 2012, 22:27

Caro omonimo,
capirai... mi inviti a nozze, però sono polarizzato da Ocean's Eleven ora in onda!
Che dire... mi ha stupito subito nel 1967 che la Rivarossi laggiù (down under) avesse la stessa considerazione della Ferrari.
Ho quindi imparato l'ABC del modellismo: American, British, Continental (=Europeo).
Quello locale era necessariamente per auto-costruzione.
E allora, nel riallacciare i miei legami col mondo amatoriale italiano,
mandai a Italo Briano Nel 1969 che poi lo pubblicò il mio
"Rapporto dall'Australia", dove facevo il punto sulle ferrovie del nuovissimo continente (diciamo che iniziava anche lì l'Epoca IV).
Proprio allora fu realizzata la trascontinentale nello scartamento ordinario col treno Indian-Pacific (tre giorni di viaggio).

Non sapevo come entrare in contatto con i modellisti australiani, ma Briano mi rimandò una lettera indirizzata a lui di un tizio che organizzava un congresso proprio a Melbourne, e così conobbi fra gli altri il mitico Linn Westcott, allora Direttore di Model Railroader.
Diventai socio della Melbourne Model Railway Society, in cui tutti i soci ricoprivano i ruoli dei Ferrovieri in "Timetable Operation" con tempo accelerato (regolabile!) sul plastico sociale.
Alle ore 22.00 tutto si fermava per prendere la "cup of tea" in qualsiasi punto si trovassero i treni.
La passione per il tè è superiore a quella per i treni - ho imparato. Fair dinkum! (ben detto).
Bene qualcos'altro lo racconto un'altra volta.
"Be seeing ya" (arrivederci) da Dario Romani
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Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Dario 1957 » 22 mag 2012, 22:38

Ciao grazie per aver accettato il mio invito!
Diciamo che ovviamente tutto era molto "british"!Ma è vero,come dicevano anni fa gli operai della Lima, all'indomani della chiusura,che erano molto venduti i modelli vicentini agli antipodi??( quest'articolo-intervista su Famiglia Cristiana parlava di containers di treni modello anche per il Sud Africa!).
Bene alla prossima!!
Dario 1957

 

Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Mario De Prisco » 23 mag 2012, 8:06

daromany ha scritto:... Diventai socio della Melbourne Model Railway Society, in cui tutti i soci ricoprivano i ruoli dei Ferrovieri in "Timetable Operation" con tempo accelerato (regolabile!) sul plastico sociale.
Alle ore 22.00 tutto si fermava per prendere la "cup of tea" in qualsiasi punto si trovassero i treni.
La passione per il tè è superiore a quella per i treni - ho imparato. Fair dinkum! (ben detto).
Bene qualcos'altro lo racconto un'altra volta.
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Molto interessante questa parte relativa alla "Timetable Operation", così difficile da far entrare nelle abitudini nostrane. Eppure quando riesci a coinvolgere gli amici in una sessione operativa, le reazioni sono entusiastiche. Non sempre, purtroppo.

Di che anni stiamo parlando?
Credo che farà piacere a tutti apprendere i particolari di questa tua esperienza!
Ciao a tutti
Mario
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Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Dario Romani » 23 mag 2012, 9:20

Allora, gli anni a cui mi riferisco vanno dal 1967 al 1977. Un'altra volta vi parlo della Timetable Operation.
Era appena entrato in corso il Dollaro Australiano invece della Sterlina Australiana divisa in 20 scellini da 12 pence col cambio 2$ = 1£.

Due parole sulla diffusione di Lima e Rivarossi in Australia.
La Lima era importata dalla Revell-Australia con sedi nelle capitali di stato, e aveva una diffusione abbastanza diffusa sul territorio.
La Rivarossi era importata dalla AMC (Australian Model Craft) con sede ad Albury nel NSW, al confine con il Victoria, e stazione di trasbordo merci da scartamento ordinario a largo e viceversa.
Da pochi anni era stata costruita in affiancamento al doppio binario a scartamento largo un terzo binario a scartamento ordinario per il servizio diretto Melbourne-Sydney.

Ma torniamo alla AMC che era una società di appassionati modellisti, che importava anche
Arnold, Peco, Ratio, Romford ed altre case inglesi, e pubblicava anche una newsletter cartacea.
Questa newsletter gratuita implicava visitare i negozi per reperirla, comunque la spedivano a chi dava un contributo spese.
Io ce l'ho questa collezione, e posso dire che equivale ad HO Rivarossi.
Anzi su Rivarossi Memory potremmo aprire la sezione australiana se avessi il tempo di "scannarla"!

A Melbourne, c'era un negozio importante che aveva tutto eccetto Rivarossi e Lima, e quindi per tutto intendo tutto il resto che è tantissimo.
Mi pare si chiamasse il Model Railway Depot, era gestito da un signore che sembrava di discendenza cinese, ed importava per conto suo Pocher, Maerklin,
e meraviglia delle meraviglie la Tenshodo ed altre meraviglie giapponesi in ottone di prototipi americani in HO,
e la Sekisui giapponese in N.
Inoltre aveva fatto riprodurre in ottone il modello della R class 2-6-2 + tender delle Victorian Railways in HO.
Ci ho comprato parecchi carri Pocher ma non il locomotore Mistral (forse me ne dovrei rammaricare?).
Davanti a questo ben di Dio tutto insieme si rimaneva esterrefatti! e io ci passavo tutti i giorni, e quasi sempre entravo.

Per ora chiudo. Be seeing ya!
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Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Mario De Prisco » 23 mag 2012, 9:34

daromany ha scritto:Allora, gli anni a cui mi riferisco vanno dal 1967 al 1977. Un'altra volta vi parlo della Timetable Operation...


OK. Grazie.
Ciao a tutti
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Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 23 mag 2012, 17:33

Dario, qui ci starebbe davvero bene un buon libro di memorie!! :-o :-o :-o
Ci hai mai pensato?
Penso sarebbe davvero interessante, magari corredato da qualche immagine.....
Saluti speranzosi
Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Dario Romani » 23 mag 2012, 20:16

E' vero, Oliviero, e mi sono ricordato pure un qualcosa di più importante che ho fatto allora, oltre a studiare e all'hobby dei treni.
A 17 anni HO TENUTO LEZIONI D'ITALIANO AI FIGLI DI EMIGRATI ! :smile: :smile: :smile:
In una scuola cattolica dei Salesiani si tenevano le lezioni di sabato mattina, quando l' attività didattica normale era sospesa.
C'erano quattro classi con quattro insegnanti, io e mia madre, un'altra signora col figlio mio coetaneo.
Beh è stata la prima cosa per la quale potessi essere fiero con me stesso!
+ Ciao da Dario Romani
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Re: Una domanda a DARIO....ROMANI

Messaggioda Dario Romani » 29 mag 2012, 18:39

Torniamo al fermodellismo operativo.
Ho recuperato il quaderno a fogli mobili con statuto, notizie, regole operative del plastico della Melbourne Model Railway Society, su fogli in ciclostile da originali scritti a macchina nel Novembre 1972.
Intanto allego una chicca, il disegno del segnali a mano, per aiutare il macchinista in manovra dove non riesce a vedere.
img031.jpg


E' chiaro.
Mano tesa vuol dire STOP.
Mano con pollice oscillante: procedi lentamente.
Indice rotante in sù: vai avanti.
Indice rotante in giù: vai indietro.
+ Ciao da Dario Romani
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