E454 002

[Pasquale]

Salve, sono un nuovo utente del forum, Pasquale Barretta, e volevo discutere di un argomento inerente la 454 002 Rivarossi prodotta ad inizio anni 90.
Approfittando della futura uscita del medesimo modello da parte di Hornby, ho acquistato un modello del suddetto locomotore prodotto da Rivarossi. Il modello è in buone condizioni, presenta ancora gli aggiuntivi sigillati, esteticamente perfetta, funziona, scatola originale integra ed ancora presentabile, respingenti anteriori molleggiati ( quelli posteriori no ), presenta solo dei piccoli inceppi con il timone di allontanamento quando lo si sposta troppo.
L'ho pagata 120 euro, in 2 tranche, 60 una volta e 60 dopo una ventina di giorni, quando avevo più disponibilità economica.
Mi chiedevo, secondo voi, rispetto ai modelli annunciati da Hornby, cosa cambia? Esteticamente e meccanicamente è migliore o i livelli sono quelli? mi è convenuto fare questo acquisto dato anche il prezzo?
Inoltre volevo chiedere anche un'altra cosa: dato che il modello ha circa vent'anni, si potrebbero verificare dei problemi con il telaio in zama ( qualora fosse in zama )?
Aspetto risposte ed esperienze di altri utenti, sperando di aver pubblicato un argomento che posa interessare.


P.S.
Nel caso non avessi "azzeccato" la sezione del forum dove discutere di questi argomenti, segnalatemelo.E' il mio primo messaggio e non sono ancora pratico del forum, grazie.

[Gabriele Moschetto]

Visto che il modello Hornby ancora non è uscito non si possono fare confronti nel caso specifico, ma nel complesso per le altre riedizioni la meccanica è stata migliorata (quando non si rompono gli ingranaggi....) e c'è un impianto elettrico molto più "serio", mentre a livello estetico più o meno siamo rimasti lì, in certe cose ci sono dei miglioramenti mentre per altri aspetti erano meglio le vecchie edizioni, dipende caso per caso.

Come prezzo mi sembra abbastanza equo, nei mesi scorsi si vedevano quotazioni decisamente più alte ed i prossimi Hornby sicuramente costeranno di più. A quanto ne so il portagancio posteriore è abbastanza fragile, mentre per quanto riguarda il telaio se ancora non si è rovinato probabilmente è ok, non è un modello particolarmente a rischio da quel punto di vista.

[Pasquale]

No, il telaio è ancora a posto, vorrei solo aprirlo per verificare in modo più dettagliato, dato anche i problemi che stanno avendo modelli attuali che montano questo tipo di materiale. Per quanto riguarda l'estetica anche io credo che più o meno siamo li, dato che la loco è abbastanza semplice, coloriture e scritte sono abbastanza rese bene, per questo l'ho acquistata. Invece di spendere almeno 170 euro per quella che uscirà, ho preferito acquistare questa, che ho letto che , nonostante l'età, ha un'ottima meccanica ( io l'ho fatta girare solo su un ovale di prova ).
Ripeto però, l'unica mia paura è il telaio in zama.
Non so se la possiedi come loco, ma nel caso , il telaio in che condizioni è ?

[Gabriele Moschetto]

Purtroppo non ce l'ho, quindi non posso esserti di aiuto in questo...
Comunque in genere dopo 20 anni si può essere abbastanza sicuri che il telaio regga, almeno credo....e in ogni caso la "zinkpest" non è un problema poi così frequente, capita ma i modelli con telaio in zama che non "esplode" sono la stragrande maggioranza...

[Pasquale]

Ti ringrazio, mi hai rassicurato.
Già sapevo del problema, ma credevo fosse una cosa superata con le moderne tecniche di pressofusione e nuove leghe metalliche adottate dopo i problemi rinvenuti nei modelli anni 60-70, ma avendo sentito dei disagi che stanno avendo i TEE Breda della Roco,di produzione attuale, mi è sorto il dubbio ed ho iniziato a controllare tutte le mie loco ( a parte una 402 acme, sono quasi tutti modelli rivarossi inizio 2000 e lima collection fine anni 90 ), ma fortunatamente tutte come nuove.
Solo mi preoccupavo del 454 che è il più "vecchiotto", ma a parte qualche segno inesorabile del tempo ( leggere scoloriture dovute all'uso credo ),le parti in zama mi sembrano abbastanza intatte, visto che, se non erro, solo dove poggiano i carrelli è di questa lega, il resto è in plastica.

[TrenHObby]

Ciao Pasquale, in aggiunta a quanto detto da Gabriele e che tra l'altro quoto, volevo parlarti di alcuni inconvenienti che ho riscontrato io su alcuni esemplari e quindi prendi il discorso che sto per fare con la valenza di una mia personale esperienza, non generalizzando il discorso a tutti i modelli prodotti.
Dopo questa doverosa premessa, ho avuto problemi con la plastica dei modelli: in particolare circa quattro o cinque anni fà ho preso tutti i modelli Rivarossi in mio possesso per lavarli dal famigerato grasso bianco e,quando ho smontato i rotabili, ho approfittato anche per dare una sistemata all'impianto elettrico sostituendo alcune prese di corrente che sospettavo (e così é stato) si fossero arrugginite, separando i vari pezzi (respingenti, casse e carrelli) molte parti si sono spezzate al primo movimento, non sono un mago della meccanica, ma neanche uno maldestro in quanto ho smontato anche modelli in ottone, quindi attribuisco alla plastica "cristallizzatasi" la fragilità dei vari componenti, analogamente ad alcuni modelli Roco prodotti intorno al 1991 che presentano la plastica cristallizzata e fragilissima.
Possiedo una E.453 e una E.454 nuove e anche di altri due esemplari acquistati a prezzo e condizione di rottame, come mia abitudine, ed ho riscontrato i suddetti inconvenienti in tutti (chi più chi meno) gli esemplari, con particolare riferimento ai carrelli, mentre i respingenti hanno le linguette di fissaggio alla traversa molto fragili di per se anche se fossero in ottime condizioni poiché sono molto esili, io li ho dovuti poi rincollare perché si sono spezzate.
Per quanto concerne il telaio e quindi la zama, finora non ho avuto problemi.
Ti consiglio di fare molta attenzione se devi "smanettare" sul modello.


Alessandro

[Pasquale]

Ciao trenhobby
guarda, in genere raramente apro i miei modelli, quindi non dovrei avere problemi di questo tipo, anche perchè quando metto mano ai circuiti elettrici ed alle saldature combino solo disastri. La manutenzione dei modelli la faccio tenendoli in luoghi non umidi (nell'armadio di camera da letto a circa un metro e ottanta da terra, per evitare l'umidità) e con il lubrificante per motori da mettere negli assi ogni volta che il modello viene fatto girare per tanto tempo ma in genere, non avendo un plastico, le loco le tengo sempre nelle scatole. Fino a poco tempo fa avevo dei binari che montavo, provvisoriamente in una stanza della casa, per far sgranchire gli ingranaggi alle mie bestiole, ma ora li ho venduti e quindi immagino farò girare i locomotori sul plastico di qualche gruppo ferroviario della zona.
Per quanto riguarda la fragilità delle plastiche nel 454 questo l'ho notato anche io, infatti io l'ho acquistata con i respingenti posteriori non molleggiati e con la traversina di appoggio interna riparata ( stesso problema con la 402b 161), proprio perchè il ragazzo che me l' ha venduta ha avuto dei problemi durante un'apertura. Poi anche io, aprendola dopo averla acquistata, ho avuto problemi con il timone di allontanamento.
Ora volevo riaprirla per controllare la zama, ma, vista la tua esperienza e l' intervento di Gabriele abbastanza rassicurante, mi sono limitato ad un'analisi esteriore, e tutto mi sembra ok.
Volevo però approfittare per chiederti qualcosa sulla pulizia dei circuiti e sul grasso bianco.
Ogni quanto la fai e con che modalità?
Ripeto, non sono molto esperto in questo dato che i modelli li ho aperti si e no un paio di volte.

Pasquale

[TrenHObby]

Volevo però approfittare per chiederti qualcosa sulla pulizia dei circuiti e sul grasso bianco.

Per quel che riguarda i circuiti, memore delle esperienze acquisite con le E.645/646 Rivarossi in 1/87 del 1993, che venivano vendute con segni di ruggine (probabilmente per eccesso di pasta saldante e scarsa qualità del metallo usato)ho sostituito le piastrine presso le quali erano saldati i fili dei pantografi e quelli dalle ruote al motore, tutte e su tutti i modelli sempre in 1/87 (le E.428, E.645/6, E.453/4 e le Lima E.656, E.424) in mio possesso con altre realizzate in proprio in rame, non solo ma ho modificato anche il sistema di fissaggio delle piastrine ai fili di acciaio armonico usati per captare corrente dalle ruote, che, ricordo, in origine era costituito da un dado in ottone impanato su uno spezzone di plastica del carrello, bastava meno di mezzo giro di dado e lo spezzone di plastica si rompeva rimanendo nel dado e la presa di corrente a penzoloni (mi pacerebbe salutare di persona sotto casa chi ha pensato ad un assemblaggio di questo tipo ), quindi una volta fatto questo lavoro non ci si deve più mettere mano é si é sicuri che la presa di corrente non sarà più compromessa dall'ossido.
Per il grasso, Rivarossi lubrificava questi modelli con del grasso che inizialmente non dava problemi, ma con il passare degli anni e soprattutto dopo lunghi periodi di inattività dei modelli, esso tendeva a solidificare ed in qualche caso mi sono ritrovato i modelli inchiodati ed incapaci di fare anche un solo mm di binario (E.428.091 Galletto e due E.645).
Smontando la trasmissione, vanno prese le viti senza fine,tutti gli ingranaggi della scatola della trasmissione e gli assali, poi con un pennellino vanno lavati con la trielina che scioglie il grasso originale facendo attenzione a non mandare la trielina sulle altre parti in plastica e sulla riproduzione delle vele delle ruote, infatti solo gli ingranaggi (in genere di resina acetalica o nylon) resistono alla trielina.Successivamente, una volta ripulito il tutto, ho applicato del grasso resistente alle alte pressioni e particolarmente viscoso, ha il vantaggio di restare appiccicato ma al contempo rimane fluido senza creare resistenze.
Tutto quà, questo é quello che ho fatto io, una volta eseguiti questi semplici interventi, dovrai solo provvedere alla manutenzione ordinaria (pulizia ruote e rotaie) in quanto le prese di corrente così modificate puoi considerarle quasi eterne, lo stesso dicasi per il grasso.Sarei ben felice se qualcun'altro avesse delle migliorie o suggerimenti da indicare.

Alessandro

[Pasquale]

Bhe, credo che io sia la persona meno adatta per darti consigli di questi tipo. Comunque molto utili i tuoi suggerimenti , anche se credo che difficilmente li realizzerò, date le mie scarse capacità manuali su questo genere di cose. O meglio, se si tratta di intervenire sui vecchi e resistenti motori a G, non ci sono problemi, ma dato che ora modelli di quel tipo non ne ho più (vecchi ricordi d'infanzia che sono stati venduti molti anni or sono), su quelli cardanici con i circuiti elettrici preferisco andarci con calma (anche perchè se faccio danni, come già è capitato , butto praticamente centinaia di euro).
Vorrei intervenire, tempo ed impegni permettendo, sulla 454 perchè è la locomotiva più vecchiotta, ma penso mi farò assistere in questa operazione da qualcuno più esperto che mi guidi, anche se , fin quando va bene e non mi da problemi, non penso ci metterò mano.
Oppure, avendo intenzione di digitalizzare con decoder sonoro le loco, vedrò se in quel frangente, il negoziante che mi fornisce i decoder e li monta, può illustrarmi modalità di apertura e "maneggiatura" di ingranaggi e circuiti elettrici interni, senza far danni.

Pasquale

[Pasquale]

Successivamente, una volta ripulito il tutto, ho applicato del grasso resistente alle alte pressioni e particolarmente viscoso, ha il vantaggio di restare appiccicato ma al contempo rimane fluido senza creare resistenze.

Che marca di grasso hai usato?