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Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 16 mar 2011, 14:01
da Marco Fornaciari
Non sapevo dell'esistenza di quasta I.N.G.A.P., grazie.
Quindi
A mio parere ritengo che quasto tipo di oggetti, ovvero giocattoli di qualsiasi tipo con +/- somiglianza al reale, siano il proseguimento del filone dei giochi nato nel XIX secolo, in primis nel nord Europa, pertanto il loro valore storico e/o monetario non rientra nei parametri di misura del modellismo, ma bensì in quello dell'oggetto antico, ovvero, antiquariato, un mondo del tutto diverso dal nostro dove non deve trarre in inganno il fatto che sia, ad esempio, un trenino spacciato per modello.

A me queste cose incuriosiscono quanto mi ci trovo davanti, ma il tutto finisce subito dopo, il modellismo ferroviario lo ritengo un altra cosa: la riproduzione in scala della ferrovia nel suo insieme, con i compromessi del caso.

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 17 mar 2011, 1:38
da Oliviero Lidonnici
Talgo49 ha scritto:Ho visto anch'io delle confezioni "con motore elettrico" ma non ho mai notato trasformatori o porta-batterie. Ho la sensazione che vi fosse una batteria inserita all'interno della locomotiva o di uno dei vagoni.............................
.........................................da classificare tra i giocattoli e non come modellismo.

Gianni


Mi sa proprio che Gianni ci ha "azzeccato"!! (46)
Osservando con attenzione la foto (anche con risoluzione scarsa) sembra proprio che tra loco e prima carrozza, vi siano dei fili lenti (fili...elettrici?).
Secondo: la carrozza di cui sopra, sembra avere un tetto doppio (sicuramente c'è uno sportello per introdurre la batteria)
Complimenti applause1.
INGAPtrucco.jpg

Comunque spezzo una lancia per INGAP: produrre dei treni in scala (H0) concettualmente significa realizzare un modello.
Scala H0.jpg
PARTICOLARE DI SCATOLA INGAP CON INDICAZIONE DELLA SCALA

Se faccio una "cosa" in scala, presuppongo di avere un originale da riprodurre in proporzioni ridotte. Quindi ne faccio un modello.
Se poi questo somiglia poco alla realtà ....ricordiamoci che siamo negli anni trenta e Rivarossi non si è ancora presentato. Yellow_Flash_Colorz_PDT_02
Saluti da Oliviero.

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 2 apr 2011, 10:59
da ercole
Io ho 20 modellini di auto INGAP scala 1/64 di quando ero bambino (io sono del 1942)...

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 2 apr 2011, 22:28
da Dario 1957
http://www.youtube.com/watch?v=QAFFFTAEMJc (46)
ECCEZIONALE LUCE alla fine si vedono anche treni!!

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 2 apr 2011, 22:36
da Talgo49
Dario, bellissimo filmato, dove l'hai trovato?
ercole ha scritto:(io sono del 1942)...

Finalmente uno più vecchio di me :o

Gianni

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 2 apr 2011, 22:49
da Dario 1957
Su Google,ho scritto Ingap e me lo ha tirato fuori,museo del giocattolo veneto l'autore dell'inserimento....

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 2 apr 2011, 22:56
da MauroT
L' INGAP, acronimo di Industria Nazionale Giocattoli Automatici Padova è stata una azienda di giocattoli italiana fondata nel 1919 e attiva sino al 1972.

Venne fondata da Tullio Anselmi e, nel periodo di maggiore espansione, raggiunse i 600 dipendenti nel 1938. La produzione spaziava dai giocattoli in latta iniziali, ai telefoni intercomunicanti, alle automobiline radiocomandata ed altri giochi ad alta tecnologia con progettazione e costruzione degli stampi nella sua attrezzatissima officina, da personale altamente specializzato. Il catalogo allora contava 400 modelli.

Nel 1951, prima dei giapponesi, Antonio Vicentini ha progettato l'auto radiocomandata, usando come ricevitore d'impulso, il coherer.

Il coherer era un tubetto in plastica all’interno del quale veniva inserita della limatura metallica estremamente fine, fra due elettrodi in argento. La resistenza di questa limatura fra i contatti, in condizioni normali, è molto elevata, quindi la conducibilità elettrica risulta praticamente nulla, questa resistenza si abbassa bruscamente o svanisce completamente quando il coherer è investito da un’onda elettromagnetica, quindi nel circuito si ha un notevole aumento o una completa conducibilità della corrente che rivela il segnale.

Lo stesso Guglielmo Marconi utilizzò il coherer per fare suonare il suo famoso campanello . Un unico motorino elettrico, sempre di produzione INGAP serviva alla propulsione e a far compiere all'auto tutti i movimenti, comandato dal trasmettitore, rappresentato da un generatore di una scintilla elettrica.

Nel 1964 per la INGAP comincia il declino, culminato nel 1972, quando viene assorbita dalla Eurotoys.
Tratto da wikipedia

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 2 apr 2011, 23:08
da Dario 1957
Dei miei giocattoli ricordo i treni a molla(e relativa chiave con la scritta Ingap)e forse qualche automobilina....alcuni di questi erano regali di raccolte a punti Invernizzi o simili...

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 8 nov 2015, 23:50
da berto75
Ecco una strana :shock: scatola contenente, credo ,un treno INGAP che ho acquistato di recente a 45 euro.
Sulla scatola non compare in nessuna parte il marchio INGAP o la dicitura made in ITALY e il foglietto di istruzione è solo in lingua francese
La confezione con grazioso disegno raffigurante una stazione BAMBINO, 3 ragazzi che escono correndo dalla medesima , una bella olandesina [wub.gif] , un cane bassotto che fugge portandosi dietro il guinzaglio laught16 E IN PRIMO PIANO una loco a vapore con alcuni carri pianali con carico di auto e tronchi/casse è denominata TRAIN ELECTRIQUE BAMBINO .
Credo si tratti di una confezione realizzata in ITALIA appositamente per il mercato francese , infatti a nessun francese verrebbe in mente di chiamare un treno elettrico con la parola " bambino "che è italiana ;secondo me i francesi, se fosse stata farina del loro sacco , l' avrebbero denominato train electrique enfant, non bambino.
Nè la loco nè i 3 carri presenti nella confezioni sono marchiati però presentano i caratteristici ganci INGAP. Solo l'automobilina presente nella scatola sul pianale è marchiata SUL FONDINO INGAP dal che deduco che anche il resto del materiale sia INGAP.
La loco FUNZIONEREBBE con una pila attualmente non più esistente (x) sul mercato ,doveva essere una pila molto lunga da infilare nella caldaia :cry: .La trasmissione è a elastico !! è cioè UN ELASTICO :-o che trasmette il moto dall'alberino motore all'asse della ruota .
Ho confrontato la locotender BAMBINO con una foto tratta a suo tempo da e bay di una loco a vapore ingap pur essendo apparentemente simili [lupe.gif] le 2 loco (vedi foto sotto) sono però diverse !
Infatti la loco BAMBINO HA LE RUOTE ROSSE con cerchioni zigrinati senza stantuffi , mentre quella classica INGAP HA LE RUOTE NERE CON BIELLISMO inoltre la loco bambino sulla fiancata della cabina guida non presenta la scritta INGAP ITALY.
MA LA LOCO NERA INGAP [ph34r.gif] aveva anche lei la trasmissione ad elastico ?
Secondo voi in che periodo può essere datata questa scatola? Anni 50 o 60? Perchè non è marchiata INGAP?
GRAZIE anticipate per eventuali pareri o conferme -4- BUONA SERATA A TUTTI Berto75

Re: I.N.G.A.P.

MessaggioInviato: 9 nov 2015, 0:16
da berto75
Ecco altre 2 foto che mostrano in parte la singolare trasmissione ad elastico della locotender bambino -4- a tutti Berto75