Foto dal fondo del cassetto

[FNM600]

Stazione di Follonica verso la fine degli anni Settanta

16- Stazione di Follonica 1978.jpg

Curiosità:
La persona, in divisa, nel cerchio rosso, qualche istante dopo aver scattato la foto, mi affronterà con l'intenzione di arrestarmi (per aver scattato la foto)...essendo la pensilina "obiettivo militare".

Follonica '78 part.jpg

Dopodicchè inizierà una spece di rincorsa, dentro e fuori la stazione, stile "Guardie e Ladri" col sottoscritto nel ruolo di lepre.
[non sto scherzando! ]

Continuo a rivoltar cassetti....e ricordi
Saluti da Oliviero

Temo che purtroppo questa è una ragione perchè ci sono così poche foto d'epoca perché c'era ancora la mentalità Fascista e/o Communista (vedi oltre la pre-1989 cortina di ferro) totalitaria con tanto di leggi e leggine che hanno sopravissuto le seconda guerra mondiale vinta sia dai partigiani che dagli Alleati e la Costituzione del dopoguerra! A differenza della Germania, l'Italia aparte zio Benito catturato al Nord del lago di Como ed esposto a Piazza Loreto (all'epoca non era l'intersezione della MM1 e MM2, ma un grosso nodo tranviario interurbano) non cambiò molto.

Questo in contrasto oltr'Alpe nei paesi più liberi dove ci sono molte più foto d'epoca. C'è anche il fatto che hobbies come fotografia erano più relativamente economici anche per i giovani di allora.

Purtroppo sia Fascisti in Italia e Spagna che comunisti in Est Europa.
Mi ricordo l'agente in borghese nella carrozza spartana e sozza ma esotica dentro e fuori da Est Europa a Milano Centrale che mi chiese di smammare dalla carrozza . Questo negli anni 70.

[FNM600]

Appena ho tempo ed uno scanner, provo anchio a caricare vecchie foto mie sul forum!

[Max 851]

Ciao Oliviero,
leggo solo ora con enorme ritardo quello che hai scritto sulla Roma - Lido, ma non posso trattenermi dall'intervenire sperando che mi leggerai. Quello che hai descritto - treno in partenza da Porta S. Paolo trainato da elettromotrice, con locomotore inattivo in coda - sarà stato un caso eccezionale dovuto a un guasto del locomotore; posso assicurarti che di norma i treni erano affidati ai locomotori (serie 01-09) che in una direzione viaggiavano in coda, telecomandati dalla carrozza pilota posta all'altra estremità del treno ma col pantografo alzato, e in testa nell'altra direzione. Le elettromotrici erano cinque in origine, ricostruite dopo la guerra accoppiandole permanentemente a due a due (per ottenere la sesta cassa venne motorizzata una carrozza), ed erano anch'esse in grado di rimorchiare le normali carrozze, ma in quel caso non c'era, ovviamente, il locomotore.
Massimiliano

[844]

Buonasera a tutti.
Riporto su questo argomento condividendo con Voi il frutto dell'ultima ispezione del fondo dei vari cassetti di casa...

Purtroppo non sono in grado di indicarvi il luogo esatto in cui è stata ripresa questa immagine: probabilmente, considerando l'origine familiare della foto, dovremmo essere in qualche stazione siciliana (azzarderei quella di Santa Flavia, in provincia di Palermo). Per caso qualcuno saprebbe darmi maggiori delucidazioni sulla composizione del convoglio?

Quest'altra foto invece è stata scattata all'interno della Stazione Centrale di Palermo, nel 1942

Infine, scusandomi per l'O.T. ( ) una foto che non ho trovato in fondo ad un cassetto, ma che ho acquistato ad una mostra/scambio...

In rete non ho trovato nulla su questo incidente ferroviario: presumo e spero quindi che non ci siano state conseguenze gravi per le persone.

a tutti da 844 (alias Giorgio V.P.)

[Max 851]

Ho ritrovato questa interessante discussione, purtroppo "dormiente" da molto tempo. Forse ha una collocazione poco visibile?
Comunque vorrei provare ad inserire anch'io qualche immagine:

automotore 210 019 "sogliola" fotografato intorno al 1970 nella stazione di Anzio (linea Roma - Nettuno), quando c'era ancora qualche movimento di carri per il porto

treno locale per Roma, trainato dalla 740 072, in partenza da Viterbo Porta Fiorentina nell'agosto 1971

inizio del 1980, ultimi giorni di servizio per il tram Termini - Cinecittà: motrice Gruppo 300 in transito davanti alla scuola "Giovanni Cagliero" dove a suo tempo frequentai le elementari

Massimiliano

[Trenita[conaccentosullaA]]

Interessanti queste foto di appassionati privati, assolutamente inedite e svincolate da qualunque pubblicazione anche di settore.
Spero che anche altri abbiano altre testimonianze fotografiche da aggiungere.
Buona serata.

[Gatto Soriano]

Ho trovato oggi a un mercatino un album con decine di foto molto vecchie. Tra queste ce ne sono un paio che credo vi possano interessare. Eccole:


Qualcuno di voi saprà sicuramente aiutarmi e riconoscere i mezzi e i luoghi degli scatti.
Sulla datazione direi anni '50, vista la presenza della Fiat Giardinetta nella prima foto e di altre auto coeve nella seconda.
Saluti da Ferruccio

[Max 851]

Per la prima direi Trieste, data la presenza della locomotiva ex austriaca Gr 476, per di più in mezzo alla strada (linea delle rive?).
Anche la seconda potrebbe essere Trieste, visto il tram con presa di corrente a pantografo: ricordo che il pantografo era utilizzato a Trieste, oltre che qui a Roma sui tram dei Castelli della S.T.E.F.E.R., mentre quelli dell'A.T.A.C. utilizzavano l'archetto e in altre città come Milano, Torino e Napoli era utilizzato il trolley a rotella.
Massimiliano

[Gatto Soriano]

Grazie Massimiliano. Credo che tu abbia visto giusto, sull'album a conferma di ciò che hai scritto c'è una vecchia etichetta di un negozio triestino:

Guardando meglio tra le foto, sono saltate fuori altre foto di tram e filobus (ultima foto). Eccole:



Per la precisione le ultime due immagini sono tratte da un quaderno che ho acquistato assieme all'album e che ha senza dubbio la stessa provenienza.
Ciao a tutti,
Ferruccio

[Max 851]

Si, si, ricordo benissimo quando andai a Trieste con i nonni nel settembre 1969, c'erano ancora tram e filobus. Ricordo come tram il 6 e il 9 sui quali viaggiammo per qualche fermata. Purtroppo non erano già più in circolazione i rimorchi, veicoli che mi hanno sempre affascinato. I trasporti pubblici triestini erano esercitati dall'azienda comunale A.C.E.G.A.T.. Ricordo pure che alcuni filobus a tre assi, anni dopo, vennero venduti all'azienda di Salerno, mentre alcuni tram finirono a Roma sui servizi urbani della S.T.E.F.E.R., dove le vetture, riverniciate di bianco e blu e rese unidirezionali, venivano chiamate "le Triestine".
Massimiliano