Il Presidente Napolitano inaugura Roma Tiburtina



Il Presidente Napolitano inaugura Roma Tiburtina

Messaggioda MauroT » 29 nov 2011, 13:20

Alla cerimonia erano presenti le massime autorità dello Stato, tra cui il ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, il presidente del Gruppo FS Italiane, Lamberto Cardia, e l’amministratore delegato, Mauro Moretti. La stazione - dedicata a Camillo Benso, Conte di Cavour - è stata realizzata in autofinanziamento, grazie alla valorizzazione delle aree non più funzionali alle attività ferroviarie. Nasce un nuovo centro urbano che si svilupperà con aree verdi e piazze, poli direzionali, attività commerciali e alberghi. Il progetto architettonico è dello studio ABDR Architetti Associati, di Paolo Desideri.

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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inaugurato oggi la nuova stazione AV di Roma Tiburtina, la prima ad essere completata dei cinque grandi hub collegati al sistema ferroviario Alta Velocità. Una grande festa per la Capitale, a cui hanno presenziato il Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, il Presidente del Comitato per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia Giuliano Amato, il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, il Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, accolti dal Presidente del Gruppo FS Italiane Lamberto Cardia e dall’Amministratore Delegato Mauro Moretti.

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Nell’ambito delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, la stazione Tiburtina è stata intitolata a Camillo Benso Conte di Cavour, ritenuto uno dei principali artefici del sistema ferroviario italiano. Elemento simbolico ne è l’installazione (20 metri di altezza) posizionata all’interno dell’atrio Nomentano, sulla quale sono incisi i discorsi di Cavour su “Roma Capitale” alla Camera dei Deputati del 25 marzo 1861 e sulle “Strade Ferrate d’Italia”.

La costruzione di Roma Tiburtina costituisce un esempio concreto di come si possa realizzare una grande opera pubblica totalmente in autofinanziamento. Grazie alle operazioni di valorizzazione immobiliare delle aree di Tiburtina non più funzionali alle attività ferroviarie, le Ferrovie Italiane hanno potuto coprire economicamente gli interventi realizzati per la nuova struttura. La stazione interessa una superficie totale di circa 50.000 mq, con un investimento complessivo di oltre 320 milioni di euro, di cui 170 milioni per il corpo stazione. Il primo lotto di tali aree (7.300 metri quadrati, con un edificabilità complessiva di 43.800 m2) è già stato venduto per 73 milioni di euro a BNP Paribas Real Estate e sarà destinato alla costruzione della nuova sede nazionale di BNL.

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Roma Tiburtina AV è la prima tra le grandi operazione di valorizzazione di aree non funzionali all’attività ferroviaria, che le Ferrovie Italiane stanno portando avanti su tutto il territorio nazionale, ad essere conclusa positivamente, con importanti ricadute sul tessuto urbano della Capitale. Oltre a essere un fondamentale nodo di scambio tra la rete viaria urbana, i collegamenti su ferro e quelli su gomma, la nuova stazione è un vero e proprio ponte che riconnette due quartieri, Nomentano e Pietralata, storicamente separati dalla ferrovia. Il progetto prevede nuove strade e parcheggi, aree verdi e piazze, poli direzionali, centri commerciali e alberghi. Tutto ciò ridisegnerà il profilo di un nascente centro urbano, per un totale di 160mila mq con nuovi complessi immobiliari e 100mila di giardini attrezzati con servizi per i cittadini.

Grazie alla nuova viabilità, il sistema viario del quadrante Est cittadino verrà completamente rivoluzionato: la Nuova Circonvallazione Interna, realizzata per conto del Comune di Roma e lunga circa 3 km, si svilupperà sul lato Pietralata. Il fiorire di questo nuovo complesso urbano, che trova il suo perno proprio nella nuova stazione Tiburtina, farà evolvere in modo naturale quello che un tempo era stato identificato con il progetto dello SDO (Sistema Direzionale Orientale), portando però al centro della città quello sviluppo edilizio previsto nelle lontane periferie.

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Dopo oltre cinquant’anni, le Ferrovie dello Stato Italiane si riaffermano come principali promotori in Italia dell’architettura di qualità, grazie anche ai bandi di concorso internazionali per l’affidamento dei progetti delle stazioni AV (Torino Porta Susa, Firenze Belfiore, Roma Tiburtina, Napoli Afragola e Bologna Centrale). È stato lo studio ABDR Architetti Associati con il professore Paolo Desideri ad immaginare la grande galleria, oggi realtà, al di sopra della “piastra-ponte” già esistente, un monumentale boulevard urbano coperto. Il fabbricato della nuova Stazione è un parallelepipedo di vetro supportato dall’alto da una struttura reticolare, cui sono fissati i solai dei volumi interni. Si configura così un sistema di elementi appesi e galleggianti, delle “bolle” destinate agli spazi commerciali e ai servizi per i viaggiatori.

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