PLASTICO di SAN SATIRO



Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Carlo Ciaccheri » 15 mar 2011, 23:14

...un aiutino per Riccardo...


miracolosi saluti :shock: :lol:

...dimenticavo... finalmente vedo i pantografi alzati sul tuo plastico! applause1 applause1
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Marco Fornaciari » 16 mar 2011, 13:43

Riccardo,
no, no, così non vale ... adesso:
- chi glielo spiaga a tutti costruttori di modelli che i loro veicoli girano sui plastici senza perdere pezzi e deragliare ogni 3 mm,
- chi glielo spiega, sempre ai costruttori, che la progettazione per il solo uso in scatola è sbagliata

(46)
e poi
- chi glielo spiega ai plasticisti che i plastici con le rotaie non esistono solo in casa del dio Odino
- chi glielo spiega, sempre ai plasticisti, che anche i treni modello possono girare senza bisogno delle Valkirie

-1- -1-

hai rovinato tutto un mondo ... hai ucciso la polemica sui forum ... hai mandato in crisi molti "modellisti"

:shock: (x)

insomma

hai proprio fatto bene applause1 applause1 applause1

(2) (2)
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Saluti
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Carlo Ciaccheri » 16 mar 2011, 13:55

:shock: Immagine Immagine Immagine
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda MauroT » 16 mar 2011, 14:12

(46) Marco hai mangiato pesante?? applause1 applause1
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Marco Fornaciari » 16 mar 2011, 14:41

Carlo Ciaccheri ha scritto::shock: Immagine Immagine Immagine


Carlo, Mauro,
oggi mi sento sarcastico e un pò polemico, ma qundo ci vuole (a pranzo ci vado adesso ... un buon brodino con gnocchetti, i cappelletti son finiti, il brodino con manzo e cappone è opera mia -1- ).

Anche perchè basta mettere gli occhi dove si hanno le mani che i problemi si risolvono brillantemente.
Io è dagli anni '70 che devo intervenire su gran parte dei miei modelli per farli girare correttamente, quando avevo il plastico ad ogni nuovo modello c'era bisogno di qualche intervento al plastico, non per questo ho mai scomodato gli dei dell'Olimpo.

Giusto per,
in questo periodo stiamo restaurando il plastico modulare sociale del SAFRE nato negli anni '90 (più volte all'anno lo portiamo anche a manifestazioni locali), con banali: pezzi di plastica, chiodini, viti, saldatore, colla, pulizia, eliminazione di qualche piccolo particolare, stiamo riuscendo a far circolare di tutto. Anche su qualche veicolo è necessario qualche piccolo intervento, in particolare per capire il problema (ad esempio il bilanciere di un carrello F24 RR che su uno scambio in curva fa deragliare una carrozza, è leggermente piegato verso l'alto, ma basta girare la carrozza di 180°).
Ad un galleria abbiamo dovuto togliere la simulazione del rivestimento, lo rifaremo. Ecc.
Prossimamente riferemo i cappi di ritorno e alcuni moduli con curve, porteremo le curve a raggio almeno 600 mm, ma lì prima di tutto è un problema di spazio nei locali.
Il problema più difficile sarà rifare tutto l'impianto elettrico con la modifica ai sezionamenti (esistono il blocco automatico e l'indipedenza di alcuni binari delle stazioni), adesso la locomotiva deve essere sempre in testa, il problema più grosso è che poi la posizione dei moduli diventa fissa e non ci va bene, ora possiamo montarlo a partire da un minimo di 6 moduli fino circa 20 in ordine +/- casuale.

Tutto questo cosa significa: che con un minimo di pazienza e attenzione i problemi si risolvono facilmente. Poi per la curve raggio 360 mm bisogna rassegnarsi.
Anche le ferrovie reali si aggiornano continuamente: 80 anni fa le rotaie FS46 permisero velocità di oltre 100 km/h e pesi oltre le 17 t/asse, oggi siamo alle rotaie UNI60 in LRS e traverse in cemento ogni 600 mm e velocità di 220 km/h con 22,5 t/asse, ovvero 350 km/h e 17 t/asse.

La mia delusione verso i fabbricanti è solo quando un modello è troppo difforme da quanto annunciato o/e scritto su cataloghi e manuali, oppure quando il prezzo è palesemente esagerato o/e giustificato con argomantazioni dubbie.

P.S. Odino e Valkirie non sono stati citati a caso. Anche i più recenti e "perfetti" modelli d'oltralpe vengono tolti dal plastico dalla disperazione, in particolare quando c'è pubblico.
Saluti
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Carlo Ciaccheri » 16 mar 2011, 15:16

Marco Fornaciari ha scritto:(...) oggi mi sento sarcastico e un pò polemico (...)
...questo lo si era capito, è che la forma che hai usato è un po' criptica... -1-
Marco Fornaciari ha scritto:(...) Odino e Valkirie non sono stati citati a caso. Anche i più recenti e "perfetti" modelli d'oltralpe vengono tolti dal plastico dalla disperazione, in particolare quando c'è pubblico.
...aaaaaaaahhh, ecco, adesso capisco il riferimento alla mitologia scandinava... (46) quindi, anche sui plastici stranieri possiamo trovare il Walhalla... (3)

saluti in rune :lol:
Carlo Ciaccheri

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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Quello di San Satiro » 16 mar 2011, 23:40

applause1 Marco, .....eri stato chiarissimo già nel primo intervento ma dubito che anche veder circolare il 7Bello così, senza nessun problema, sarà sufficiente e cì sarà sempre qualche "fermodellista" -1- -1- -1- -1- laught16 laught16 laught16 Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 che dirà che si tratta di un modello statico ........

Il tuo secondo intervento è chiarificatore (per chi non aveva capito .....) ed illuminante.....

Pure io quando ho messo il 7Bello sui binari in un paio di curve nascoste dava problemi.

Cosa fa un fermodellista "normodotato" ??? Cerca di capire perchè 14 curve e controcurve le percorre bene e su 2 da problemi sviando ........
Il fermodellista "normodotato" si accorge subito che queste 2 curve , realizzate con binari flessibili, non erano perfettamente regolari e se anche non creavano problemi alla maggior parte dei convogli così non era per un modello sofisticato come l'ETR302.
Cosa fa , quindi, il fermodellista "normodotato" ?? maledice ed impreca contro il modello e contro chi l'ha fatto perchè il VT11 percorre allegramente quella curva???
No, prende gli attrezzi si arma di pazienza , studia la situazione e , dopo varie misurazioni e prove , posiziona l'armamento in maniera corretta.

Che gioia per il fermodellista "normodotato" vedere questo bellissimo modello circolare senza problemi su binari degni dei suoi ....carrelli dancing

Ciao Ciao

"Quello di San Satiro"
Ciao
Riccardo

Tante foto del plastico di San Satiro le trovate qui : Plastico San Satiro su TRENOMANIA

Il mio Canale su YouTube : Canale di Riccardo Alberoni
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda MauroT » 16 mar 2011, 23:47

Marco con me sfondi una porta aperta in molte cose tranne in una....... sul funzionamento dei modelli.
Tu mi dici che sono 30 anni che lavori sui modelli per farli funzionare perfettamente l'unica differenza è che tra 30 anni fa ed adesso i costi dei modelli erano cari allora come oggi solo che oggi, con le produzioni cinesi, i guadagni per i produttori sono cresciuti e non di molto (e nessuno che mi venga a dire che la produzione cinese non è poi così conveniente perchè gli sputo in un occhio!!!) quindi per questo motivo PRETENDO un modello perfetto, oggi più di 30 anni fa!!!
In più visto che qualche produttore ci riesce bene perchè non posso pretenderlo anche dagli altri??

Per quello che riguarda il plastico di Riccardo già gli scrissi che è un capolavoro di tecnica, fantasia e genialità e l'unico neo era la rimessa che considero un porro su un corpo statuario (x)

Riccardo ma poi l'hai sostituita (o almeno modificata) o è sempre quella?? ;-) :D
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda Marco Fornaciari » 17 mar 2011, 1:23

Mauro, il modellismo di oggi è uguale a quello di ieri, è cambiata la forma ma non la sostanza.

Il fatto di produrre in Cina piuttosto che in Europa non cambia i guadagli degli imprenditori, la loro percentule minima di guadagno netto è sempre +/- quella.
Si va a produrre in Cina per ben altri motivi, che non sono né i guadagni né il costo della mano d'opera. I costi della mano d'opera li copri con: il trasporto, la maggiore logistica, il fatto che prima paghi poi producono, gli scarti, gli errori, ecc.. Poi ognuno la vende come gli pare, e certi discorsi non sono recepiti neanche dagli addetti ai lavori.
(Avrei giusto un aneddoto molto recente a riguardo di quanto sopra, anzi la storia non è ancora finita, c'è veramente da rimanere di marmo, ma non è questa la sede.)

Estendendo il discorso a quanto successo a tutte le storiche ditte Europee, il problema non erano né il mercato né eventuali crisi economiche né il cambiamento d'interesse per altre attività ludiche della popolazione. Il problema era che le proprietà del momento non avevano successori con la giusta cultura imprenditoriale, così come per tante altre aziende in altri settori. Alla fine tutti i blasonati marchi fermodellistici dell'Europa continentale e mediterranea sono capitolati per le stesse ragioni.

Che poi a guardarci bene dentro, già adesso bisogna porsi le domande:
- ma ... il mercato lo controllano i marchi europei o i produttori terzisti cinesi?
- per quanto tempo i marchi saranno ancora di proprietà europea?

I casi IBM e Bachmann, solo per esempio, pare non abbiano insegnato niente.
Saluti
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Re: PLASTICO di SAN SATIRO

Messaggioda MauroT » 17 mar 2011, 9:59

Marco Fornaciari ha scritto:Che poi a guardarci bene dentro, già adesso bisogna porsi le domande:
- ma ... il mercato lo controllano i marchi europei o i produttori terzisti cinesi?
- per quanto tempo i marchi saranno ancora di proprietà europea?


Piano piano Marco!!! Stiamo spaziando moltissimo.....adesso scappo che devo andare a recuperare le nipoti in stazione a Bologna poi stasera su questo ci sarà da fare una bellissima chiacchierata.
-4-
Mauro

p.s. ma tu vieni a Verona??
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