Pagina 1 di 15

La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 14 ago 2021, 15:39
da Alberto Claudio Angiolini
Il posto.

Comprando la casa dove vivo da quasi quarant’anni, in campagna all’estrema periferia di Roma,
ho acquistato un piccolissimo fabbricato a pochi metri di distanza, in origine poco più di una baracca di blocchetti di tufo
con una pianta trapezoidale e poco più di 35 mq di superficie.
Poi col tempo, l’ho rifatto (nuovo tetto più alto e meglio isolante) e completato e diviso: ingresso/cucinino, bagno e camera.
Per molto tempo l’ho dato in beneficenza, poi, finalmente convolata ad altri lidi la beneficiaria, l’ho nuovamente risistemato
(come non era stata in grado di prendersi cura di se stessa, così aveva trascurato l’alloggio)
ed utilizzato come stanza degli ospiti. Nella parte finale un plastico “minimo” quasi un diorama operativo
Intanto allego un pianta della stanza in questione con i principali mobili e un abbozzo del plastico (più che altro per vedere se ci stava)
e una prima foto di come appare entrando nella stanza

alb

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 14 ago 2021, 15:48
da Alberto Claudio Angiolini
Ovvero

Ho sempre saputo che non avrei mai avuto spazio per treni medio/lunghi, per cui nei miei acquisti passati ho sempre privilegiato
locotender e carri a due assi, ed automotrici (genericamente senza superare di troppo gli anni trenta) ma con alcune eccezioni.
La stazione del Ducato di Danaparte consente un esercizio da punto a punto, principalmente manovre:
Abbiamo una stazione nascosta, con armamento Fleischmann Profi, col massimo dei binati di sosta che sono riuscito a impostare,
un’elicoidale (Foratrain e armamento Hornby) che porta al piano di sopra,
sulla superficie che la copre una piccola zona di manutenzione e giratura locomotive,
per arrivare alla stazione che si ispira (almeno nella disposizione dei fabbricati) alla stazione di Pinerolo
dall’ultimo binario a sinistra della stazione si giunge l’ultima mensola con un minimo di zona industriale.
Tutto il piano di sopra ha armamento e motori sottoplancia (dove installati) Peco
e sganciavagoni Hulembrock, ed è a mensola della zona industriale “finita” (motori montati, sezionamenti e sganciavagoni pure, e massicciata posata)
che sono giunto ad una considerazione, troppo complicato per me!
Finché impazzivo nel montare i sottoplancia e per collegare il tutto funzionava (non sempre al primo colpo, ma facendo e rifacendo infinite volte)
quando ho rimontato e ricollegato al resto dell’impianto il disastro! Funziona la metà dei motori, alcuni sezionamenti sembrano mandare in corto l’impianto
e gli sganciavagoni Hulembrock funzionano male (più che altro sparano i vagoni). Grossa crisi!
Sto seriamente meditando di rifare il tutto coi Profi Fleischmann, ma dato che mi trovo momentaneamente in bolletta
e che l’investimento non è indifferente, almeno per le mie finanze, per il momento mi limito a rosicare.

alb

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 16 ago 2021, 0:25
da Oliviero Lidonnici
Interessante e complesso lavoro; comunicativa esperienza. Comprendiamo lo sfogo....
Ma come potremmo aiutarti?
:-(
Saluti da Oliviero

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 16 ago 2021, 14:10
da Alberto Claudio Angiolini
Intanto grazie per l’interessamento e per la condivisione
già questo è un’aiuto, nel mentre faccio passare il periodo di ristrettezze economiche
rifletto sulle soluzioni da prendere, per il momento ho individuato due possibili soluzioni:
• Individuo persona competente che dietro adeguato compenso risolve i problemi funzionamento e di istallazione di quanto già comprato
(ho un paio di strade in mente per trovare chi…)
• mi scateno sulla baya e compro quanto mi serve del sistema profi Fleischmann e rifaccio tutta la parte altra del plastico.
Non ho ancora fatto calcoli precisi ma temo che le due soluzioni si equivalgano, almeno dal punto di vista economico
quello che spendo col “consulente” equivale al valore del nuovo armamento e motori (spero 6/700 euri…).
A qualcuno viene in mente una soluzione alternativa?

alb

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 16 ago 2021, 14:19
da Alberto Claudio Angiolini
Qualche dettaglio

Intanto vi mostro meglio qualche dettaglio del già fatto, mi farete sapere come vi sembrano :D
• Un paio di immagini dell’unico lato verde del plastico, a est, molto divertente, non avevo mai fatto alberi in scala! (fusti e fogliame Microrama)
• Un paio di vedute della stazione (elaborazione di qualche anno fa di kit Faller) La rimessa che la chiude sul lato destro è al vero così a Pinerolo
• La fila di palazzi sullo sfondo lato nord. Tutti autocostruiti rielaborando kit Hauhaghen, o mescolando infissi dei medesimi (fanno anche le bustine di soli infissi! Grazie!)
a pareti di cartone e profili Evergreen, tetti in tegole sempre Hauhaghen
• Per finire un paio di vedute del quartiere operaio che chiude la zona piccole manutenzioni e giratura.
Anche in questo caso sono i retri dei palazzi Hauhaghen di prima mixati e integrati con qualche foglio di mattoni
Spero vi piacciano

alb

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 18 ago 2021, 19:07
da Oliviero Lidonnici
Plastico modellisticamente molto bello e ben proporzionato applause1
Ma perchè non ci mostri particolari delle cose che non ti funzionano [lupe.gif] e ci fornisci descrizioni più dettagliate del NON funzionamento.
Forse qualcuno di noi (ho detto FORSE....) ti potrebbe aiutare con qualche suggerimento che migliori la situazione... A volte basta qualche semplice trucchetto come inserire spessori sotto un binario o addomesticare un motore o un relè troppo vivace con una resistenza o una coppia di diodi, ecc, ecc......
Saluti e auguri di buon lavoro da Oliviero

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 19 ago 2021, 16:04
da Michelemassa
Il plastico si presenta bene bravo!
Poi come dice Oliviero, prova a esporre i problemi che hai in maniera più specifica, vedrai che prima o poi (più poi :D ) qualcuno di noi con le capacità adatte ti darà una mano
Per quanto riguarda l'armamento , il Peco che hai montato è un ottimo armamento, se non hai remore a farti la massicciata, io lascerei in opera quello, anche perché sostituirlo con il Profi della FL cambierebbe anche la geometria degli scambi e secondo me ti porteresti in casi altri problemi (magari dove stava una coppia di scambi Peco, una di Profi non ci sta o anche raggi di curve diversi ecc), inoltre fleischmann, come forse tu già saprai, sta dismettendo piano piano la gamma Profi con poi relativa difficoltà in futuro di repereribilita dei ricambi (soprattutto i motori degli scambi che si bruciano con una certa frequenza, te lo dico come esperienza personale, io ho un a plastico in N con armamento Profi in N di motori ne ho già sostituiti 4, è vero che i motori sono più piccoli ma sono costruttivamente identici )
Comunque buon la lavoro e facci sapere!
Saluti
Michele

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 20 ago 2021, 17:17
da Alberto Claudio Angiolini
Grazie per i buoni consigli, e per i complimenti!
In effetti avevo già considerato che nel sistema profi avrei avuto uno spazio fra i binari maggiore e che di conseguenza avrei probabilmente dovuto semplificare il piano stazione
per fortuna stazione e banchine sono ancora non fissate, posso modificare senza particolari difficoltà
(anche la strada fra stazione e palazzi di fondo è ancora di semplice cartone, posso guadagnarmi un paio di cm senza difficoltà).
Il problema per mostrarvi meglio i problemi che ho con la parte fin qui sistemata dei Peco, è che in preda allo sconforto l'ho scollegata dal trasformatore
(che voglio comunque sostituire con altro di migliore qualità), prossimamente poi dovrebbe passare una mia amica falegnama a realizzare una forma di soppalco nell'angolo del plastico
e dovrò smantellare tutto (però a quel punto avrò le mensole separate facili da ispezionare, quasi un bicchiere mezzo pieno!).

Intanto un poco di foto dei rotabili

• La T3 Fleischmann in una livrea pseudo Società Veneta Ferrovie al traino di una IV classe ex prussiana (ne ho altre due ma non funzionano)
• La Mallet BBII al traino di un convoglio da me elaborato
(erano carrozze austriache KleinModelBhann, dei primi degli anni trenta, ma a mio parere troppo lunghe, le tre carrozze facevano più di quaranta centimetri
le ho tagliate per poco più di tre cm l'una - in pratica un finestrino e montanti - giuntate e ricolorate ,
e dotate in un po' di passeggeri- peccato non aver pensato a un'illuminazione interna...) adesso i tre carri stanno nei 30 cm
una carrozza mista bagagliaio/seconda classe e due terze classi
• Un'automotrice a vapore (non ricordo la sigla tedesca - se ricordo bene Trix) ma l'ho vista all'opera in foto anche in Italia
• Una Gr 835 Rivarossi al traino dei carri M Roco recentemente usciti (bel modello e anche di buon funzionamento, ma maledettamente rumoroso, da sempre)

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 30 ago 2021, 17:00
da GianPiero
Ciao Alberto, gran bel lavoro,stupendo direi! applause1 Levami una curiosità sui problemi che hai riferito...tutto funzionava quando montavi e smontavi e ora, invece, non sempre se ho ben capito. Dunque sembrerebbe un problema di collegamenti o di alimentazione non di malfunzionamento dei singoli componenti. La domanda potrebbe sembrare allusiva a tue eventuali imprecisioni ma ti prego di non fraintendermi. Io che sono un casinaro nato mi sono spesso perso nei miei stessi schemi elettrici (x) oltre che nei comuni problemi che possono sorgere su un plastico...quindi sono sempre curioso sulle origini (che a volte per me restano misteriose) di tali problemi! -4-

Re: La stazione del Ducato di Danaparte

MessaggioInviato: 31 ago 2021, 16:59
da Alberto Claudio Angiolini
Ciao GianPiero

Diciamo che realizzo gli interventi sulle singole mensole smontandole dal plastico e ci lavoro in spazi diversi
(tavolo in salotto o muro sul terrazzo), quando ho provveduto a installare i dispositivi elettrici sulla prima mensola
mi sono dotato di un trasformatore distinto per fare le prove mano mano che procedevo, a un certo punto sono arrivato ad avere
tutti gli sganciavagoni, i quattro scambi della mensola e i sezionamenti funzionanti (anche se il funzionamento degli sganciavagoni non mi piace)
e sono passato a fissare definitivamente il binario (viti piccolissime) ed a incollare la massicciata (in particolare sugli scambi testando sempre i comandi durante la procedura)
Tutto ok.
Poi ho finalmente rimontato la mensola in posizione e collegato i quattro fili al trasformatore: Disastro! tre sparavagoni su quattro funzionano,
due scambi rispondo ai comandi solo in una direzione e uno proprio non dice! (manualmente nessun problema)
Quando poi ho provato a far girare una locomotiva, ed aprivo i sezionamenti, ho come avuto l'impressione che ci fosse un corto circuito o almeno una forte dispersione di corrente
A tal proposito, attualmente ho un solo punto di alimentazione del binario, ai piedi dell'elicoidale, ma da quando ho rimontato l'ultima mensola
i rotabili sembrano fare fatica mano mano che si allontanano dal punto di piena alimentazione, avrei intenzione di realizzare altri punti di alimentazione,
in cima all'elicoidale per esempio; la domanda è: devo isolare il binario o basta che io sia attento a non "mescolare" le polarità?

altre immagini del "parco macchine":
Automotrice ALn556 Fiat e ALn668 (un poco fuori epoca..., ma non so perché ma la 668 mi piace infinitamente, nella sua essenzialità, nella livrea della Suzzara Ferrara poi....)

alb