Scusami la mie "critiche", che spero non Ti disturbino....ma è solo per far quattro chiacchiere, possibilmente piacevoli e reciprocamente utili.
Comunque toglimi una curiosità: quanto distano esattamente i tuoi due binari paralleli, o meglio l'asse centrale tra gli stessi ?
Questo per confronto con analoghe situazioni Rivarossi. Esempi di queste ultime se ne trovano svariate tra le pagine di "H0 Rivarossi" e forse anche tra i plastici originali pubblicati sul Sito, cosa che però non ho verificato.
Tartaruga87+ST ha scritto:......Alla fine si dovrebbe vedere solo un tratto di circa 40 cm che comprende il passaggio a livello con ai lati le pareti delle montagne. Penso che con la massicciata essendo il tutto in fondo al plastico e in prossimità della parete non si dovrebbe notare molto.....
Non so se ho capito bene, ma il P.L. è "incastrato" tra le due montagne laterali ?
Sta attento che ciò non acuisca ancor di più l'effetto di passaggio a livello la cui sezione stradale "non finisce più" ! E non credo che con la massicciata la situazione possa cambiare di molto.
L'unica cosa che gioca a tuo favore è l'aspetto prospettico, essendo ubicato sul fondo verso parete e godendo quindi di un "effetto schiacciamento" verso il fondo appunto.
Per carità, non voglio insistere, anche perchè nella realtà fattiva ti devi scontrare con i vari problemi reali, che nell'ideazione e nella fantasia sembravano facilmente superabili.... e quindi bisogna accettare dei compromessi.
Però in fondo, adesso sei ancora in una fase di realizzazione e non hai finito il lavoro, mentre invece, quando uno è giunto al termine e poi scopre che la cosa proprio "urta" al suo occhio, i problemi sono poi insormontabili.
Quanto alla indipendenza dei circuiti, la mia domanda era rivolta ad acquisire informazioni dettate da concreta esperienza, per l'ipotetico momento in cui (...e non so se verrà mai...!!!) dovessi accingermi anch'io a realizzare "il sogno"...
Per farla breve ti dico come
immagino di affrontare tali problemi....e non so ovviamente se le mie ipotesi potrebbero avere utile possibilità di realizzazione.
In sostenza pensavo di alimentare i ( due ) binari di corsa di stazione con un trasformatore, fino ai loro scambi più esterni; e poi di alimentare con diverso trasformatore lo scalo merci, per poter fare autonome manovre.
I due tracciati (interno ed esterno) al di fuori dei limiti di stazione, sarebbero alimentati ciascuno da un proprio trasformatore e infine la linea aerea ( che vagheggio sempre di poter realizzare funzionante...) sarebbe alimentata dal proprio trasformatore su tutto il tracciato completo ( o su tutti i tratti dove possa essere presente la catenaria.
Tornando all'alimentazione dal binario e tralasciando un momento la catenaria, immagino di inserire dei semafori o segnali di blocco nei punti di "congiunzione" tra una "tratta" e l'altra, al fine di poter "cocrdinare" le direzioni di marcia di tratte contigue, quando delle motrici debbano passare da una all'altra. Tieni conto che la mia idea di gestione del tutto sarebbe "elettromanuale" ( oltre che "analogica", ovviamente ) e non ho la più pallida idea della possibilità ( e mia capacità ) di inserimento di qualche "automatismo" nella gestione stessa.
Se il discorso Ti ha fatto venire qualche idea suscettibile di pratica e concreta attuazione, visto che ti stai misurando con problemi concreti e non puramente immaginati, sarei curioso di sentirla.
Fantasticatori
....e buon proseguimento di costruzione. Riccardo.