Il pianale col carro armato



Regole del forum
Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Massimo » 24 ott 2011, 13:27

mi associo a Tricx...non riesco a vedere le foto postate :-(
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Giorgio » 24 ott 2011, 15:46

Ho rimesso le foto.
Il carro armato è in plasticaccia non verniciata, si vedono anche delle bave, segno che era effettivamente una produzione giocattolaia e sicuramente non realizzato da RR (ma questo era evidente).
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Massimo » 24 ott 2011, 16:21

ancora oggi si vedono, ai mercatini rionali o ai supermercati confezioni in sacchetti di plastica trasparenti con dentro mezzo esercito e mezzi militari.
Anche le ruotine di plastica sembrano identificare questo tipo di prodotto.
Strano che Alessandro Rossi avesse scelto una produzione così dozzinale...
Però a guardar meglio il cg 1966-67 i veicoli militari appaiono molto più dettagliati e raffinati nell'incisione. A occhio li attribuirei a Roco, comprese anche le due Willis dell'art. 32042.
Che ne dite?
Non era nella classe di RR presentare a catalogo modelli raffinati e poi vendere ciofeche recuperate chissà dove...
Allegati
veicolmilit66.67.jpg
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda bigboy60 » 24 ott 2011, 18:14

Direi che lo Sherman e' indubbiamente un Roco Minitanks
Ha il cannone con l' alzo funzionante e l' MG in torretta, vere raffinatezze, che lo "staccano" nettamente dalla giocattoleria spicciola.
Anche il GMC 6 x 6 mi sembra che abbia lo stile inconfondibile del Roco Minitanks.
Anzi, a guardar bene, e' il pianale a due assi di RR, di realizzazione base, che piu' base non si puo', che stona per la sua bruttezza con la bellezza del camion.
Sicuramente RR ha avuto, a seconda dei periodi, diversi fornitori per i mezzi militari: da Roco ai giocattolai senza nome da cartoleria.
Saluti
Stefano.
P.S.: alla fine degli anni 60, primi anni 70, per me era un lusso di bambino riuscire a comprarmi ogni tanto un veicolo militare Roco Minitanks, perche' costavano da poco meno a perfino di piu' di una scatola di soldatini Airfix in 1:72 e per me quelle 500-700 Lire erano tante ...
bigboy60

 
Messaggi: 109
Iscritto il: 19 set 2010, 1:10

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Giorgio » 25 ott 2011, 8:48

Effettivamente Rivarossi negli anni '60 impotava Rossler-Roco, che ancora non realizzava trenini.
Qunidi la cosa funziona.
Non so quando questo rapporto commerciale sia teminato. L'ultimo "catalogo per modellisti" dove erano i prodotti importati è del 1969 e Roco-Rossler c'è ancora.
Poi nun so' ...
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda bigboy60 » 25 ott 2011, 10:46

Giorgio ha scritto:Effettivamente Rivarossi negli anni '60 impotava Rossler-Roco, che ancora non realizzava trenini.
Qunidi la cosa funziona.
Non so quando questo rapporto commerciale sia teminato. L'ultimo "catalogo per modellisti" dove erano i prodotti importati è del 1969 e Roco-Rossler c'è ancora.
Poi nun so' ...


Salve Giorgio e tutti,
in effetti l' Ing. Rossler inizio' la sua attivita' negli anni 50 producendo giocattoli in plastica per bambini ( secchielli e palette da spiaggia et similia ).
Dopodiche' inzio' ad introdursi nel mercato modellistico con la gamma Minitanks, molto bella per l' epoca e che introduceva due concetti nuovi, inusitati allora: il modello di veicolo militare non in kit, ma gia' assemblato ( a parte alcuni particolari minuti ) e la scala 1:87 ( diversamente dalle scale classiche 1:72 o 1:76 del militare ).

Debbo, pero', contraddirti per quanto riguarda la produzione di modelli di treno.
Roco la introdusse proprio negli anni 60, dedicandosi esclusivamente ai modelli americani.
Non produceva, pero', col proprio marchio, ma per terzi, ad esempio Model Power.
In quegli anni era usuale che i produttori europei producessero per gli USA, ma non col proprio marchio.
Rimanendo in casa nostra RR produceva tramite l' importatore americano AHM e i modelli per gli USA erano contenuti in scatole gialle e blu marcate AHM.
Puo' sembrar strano, ma negli anni 70 perfino Liliput affronto' il mercato USA con una spettacolosa diesel PA, vera Rolls Royce delle diesel di prima generazione a stella e strisce ( sia la vero, che in modello ), commercializzata da Con Cor o da Model Power.
Credo che Roco negli anni 60 producesse per gli USA solo carri merci e che affronto' le prime macchine diesel a cavallo tra gli anni 60 e 70.
I modelli Roco di treni realizzati per gli USA erano molto meno dettagliati dei RR dell' epoca, ma i modelli di macchine diesel avevano gia' il telaio in pressofusione metallica con doppia trasmissione sui due assi e volani d' inerzia.
Schema di motorizzazione che fece poi la fortuna di Roco sul mercato europeo e che fece scuola, diventando lo standard di tutti i produttori.
Roco all' epoca non si "azzardava" a riprodurre modelli di loco a vapore USA, che rimanevano appannaggio esclusivo e fiore all' occhiello assoluto ed indiscusso di RR.

Roco si introdusse poi sul mercato europeo nel 76-77. L' occasione fu il fallimento di Rowa, marca tedesca che produceva bellissimi modelli, con un livello qualitativo inusitato per l' epoca, ma di costo elevatissimo. L' Ing. Rossler, con grande lungimiranza e capacita' imprenditoriale, acquisto' gli stampi di Rowa, li elaboro' per ridurre i costi di produzione ed uscì quindi col primo catalogo di modelli europei, prevalentemente tedeschi.
La bellezza ed il dettaglio dei modelli Rowa di origine era tale che alcuni di quei modelli "resistono" ancora sul catalogo Roco dopo quasi 40 anni dalla loro concezione.
Una volta introdottasi nel mercato europeo, Roco abbandono' quello americano.

Eh sì, l' Ing. Rossler fu, per gli appassionati di trenini austriaci e tedeschi, l' "equivalente" ( passatemi il termine non proprio elegantissimo ) del nostro Ing. Alessandro Rossi. Senza nulla togliere al grande Arnaldo Pocher o al papa' dei trenini Lima, Ottorino Bisazza, ovviamente.
Uomini così non ce ne e' piu', purtroppo, e mica solo nel mondo dei trenini...

Saluti "nostalgici del tempo che fu"
Stefano.
bigboy60

 
Messaggi: 109
Iscritto il: 19 set 2010, 1:10

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Dario 1957 » 25 ott 2011, 10:53

In effetti sul catalogo per modellisti 1965-1966 edito da RR(....da me letteralmente consumato... peggio di un elenco telefonico di un posto pubblico! :lol: ) c'erano alcune pagine coi modelli militari Roco,ma ricordo anche una ditta che faceva fontane azionate da mini pompe e filobus,si chiamava EHEIM,mi pare.
Dario 1957

 

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Giorgio » 25 ott 2011, 12:50

Questo è quanto ho scritto sulla mia tesi-libro a proposito della ditta austriaca, e direi che ci siamo.
Questo è tutto ciò che so della Roco, tratto principalmente da una pagina in inglese tratta dal loro Sito che ora non trovo più

L’azienda nacque a Salisburgo nel 1960 come Rossler, fondata da Heinz Rossler e dalla moglie. Il dopoguerra era ormai alle spalle e nuove tecnologie stavano diffondendosi, tra queste le materie plastiche. Inizialmente produsse modelli di automezzi militari, molto ben dettagliati e che trovarono tramite AHM uno ottimo mercato negli USA. La ditta cominciò anche a realizzare carri merci americani su richiesta del suo importatore, in scala H0 e 0 e nel 1965/66 anche nella nuovissima scala N. Nel 1967 uscì il primo modello di treno H0 per il mercato europeo e fu un buon successo, con un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Nel 1970 cominciò a produrre anche binari e accessori, e nel 1973 iniziò una collaborazione con la tedesca Rowa, piccola ditta che produceva rotabili H0 di alta qualità. E anche la Rossler-Roco cominciò a puntare su un prodotto di fascia alta anche nel settore del fermodellismo.
Nel 1977 la Rossler-Roco divenne solo Roco e nel 1980 iniziò un ambizioso progetto di sviluppo che portò la ditta ai vertici del settore in Europa. Tutti gli anni ‘80 furono un periodo di espansione per la ditta austriaca. Nel 1993 venne introdotto il sistema digitale Locomouse.
Dopo alcune vicissitudini finanziarie, oggi Roco è uno dei più importanti produttori di modellismo ferroviario in scala di N e di H0 a livello mondiale.
Fonti:
Wikipedia (in tedesco): http://de.wikipedia.org/wiki/Roco
Sito ufficiale (in inglese): http://www.roco.co.at/index.php?id=12&L=1
Tesi di Laurea di Matteo Parascandolo (pp. 63-64)

Roco e Rivarossi
Fu il maggior concorrente di Rivarossi sul mercato italiano negli anni 80-90, grazie all’abilità di Faustino Faustini importatore per l’Italia di Roco che chiese e ottenne dall’azienda austriaca la realizzazione di locomotive italiane in scala H0 esatta (a partire dal 1980 con la locomotiva E626, mentre i modelli italiani di Rivarossi erano in una scala ibrida 1:80 non più gradita dagli appassionati). La politica commerciale della GFC di Faustini sottrasse molti clienti a Rivarossi che per contrastarla iniziò, dopo 40 anni di produzione in scala 1:80, a realizzare rotabili italiani in scala H0 corretta.
Nei primi anni ’60 quando la Roco era ancora Rossler e produceva principalmente modelli di veicoli militari, era importata in Italia dalla Rivarossi stessa (… allevar la serpe in seno).
Giorgio

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 2395
Iscritto il: 16 mar 2009, 13:23

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda bigboy60 » 25 ott 2011, 13:41

Grazie, Giorgio, per le tue info, molto piu' dettagliate e precise delle mie.
Io, purtroppo, ho la brutta abitudine di andare a memoria ed ... a spanne.
Saluti
Stefano.
bigboy60

 
Messaggi: 109
Iscritto il: 19 set 2010, 1:10

Re: Il pianale col carro armato

Messaggioda Massimo » 25 ott 2011, 14:36

dice bigboy60:
"...Anzi, a guardar bene, e' il pianale a due assi di RR, di realizzazione base, che piu' base non si puo', che stona per la sua bruttezza con la bellezza del camion..."
con lo strazio nel cuore ;-) ammetto che hai perfettamente ragione: il pianale RR (pur avendo un'ottima qualità di incisione) diventa grossolano e decisamente fuoriscala trasportando un modello dettagliatissimo ed in perfetta 1/87.
La doppia composizione fa stridere il modello ferroviario che risulta un pò irreale; forse nel lungo pianale a carrelli i rapporti anomali tra i due modelli sono meno percepiti ma diventano insopportabili se guardiamo la versione con le due Willis (ma sono realmente le willis con quel cofano così lungo?)
Guardate invece l'eleganza e la coerenza estetica dei modelli anni '50 con le deliziose Fiat 1100 furgone...in perfetto equilibrio tra loro e con una armonia estetica davvero notevole...merito dell' ing. Rossi!
Allegati
willis.jpg
fiat1100bologna.jpg
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1842
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

PrecedenteProssimo

Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti