Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti



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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda Tricx » 20 apr 2024, 12:22

berto75 ha scritto:.....LA CASETTA sembra proprio questa almeno a vedere il foglio di istruzioni della medesima ...stesso tetto incompleto stesse aperture sui due lati , dovrebbe essere di stampo faller anche se qui l'articolo è jouef.....

Riporto qui però il rinvio alle foto che interessano ed a cui mi riferisco:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
Berto non ci ha mostrato la faccia principale superiore della scatola Jouef, con l'eventuale immagine del modello, ma solo la sua fiancata; tuttavia, dal foglio istruzioni che compare nell'ultima foto citata, si deduce chiaramente che il modello Faller e quello Jouef sono parecchio diversi, così come lo sono i relativi stampi.
Guarda le facciate delle due casette, che presentano aperture totalmente diverse !

Quanto a Ferroplastik, non so e non posso assolutamente dire nulla e in particolare se sotto tale marchio siano stati riciclati stampi di tale tipo di casetta, corrispondenti a quelli di Faller o di Jouef.
Magari vado a vedere prima le discussioni su Ferroplastik, [lupe.gif] poi eventualmente ne riparliamo...

Un saluto a tutti. Riccardo.
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda berto75 » 21 apr 2024, 18:30

Tricx ha scritto:https://www.ferramatori.it/forum/download/file.php?id=50704&mode=view
Berto non ci ha mostrato la faccia principale superiore della scatola Jouef, con l'eventuale immagine del modello, ma solo la sua fiancata; tuttavia, dal foglio istruzioni che compare nell'ultima foto citata, si deduce chiaramente che il modello Faller e quello Jouef sono parecchio diversi, così come lo sono i relativi stampi.
Guarda le facciate delle due casette, che presentano aperture totalmente diverse !
Un saluto a tutti. Riccardo.


Ciao Tricx :-P il coperchio della confezione della casetta non l'ho riportato semplicemente perchè è totalmente anonimo.. jouef non ha realizzato nessuna illustrazione :? per questo articolo 775 ; riporto qui l'inserzione su e bay dove compariva (tra l'altro il prezzo è veramente esagerato (x) 45 euro senza contare quasi 20 euro di spedizione !)
https://www.ebay.it/itm/186384438314
però sempre su e bay compare in vendita la stessa casetta art. 775 già montata [lupe.gif] : https://www.ebay.it/itm/115439235500
che è possibile ammirare in tutti i dettagli [lupe.gif] sinceramente non ho ancora capito :? se è un edificio di stampo di paternità faller o un edificio clone jouef sul modello di quello faller /ferroplastik.. sui cataloghi jouef,anche vecchi, anni 70/80 che ho io non compare mai tale articolo [ph34r.gif] devo approfondire meglio la questione è vero che le aperture sono differenti, ma teoricamente potrebbe anche essere lo stesso modello montato con le pareti e copertura del tetto (a scalare incompleto) invertite rispetto a quelle del foglio di istruzioni come potrebbe invece essere un modello differente e solo somigliante a quello Faller come dice Tricx. Resta anche da capire quando è stato introdotto nella produzione Jouef l'articolo 775 QUEL tipo di confezione tutta rossa senza illustrazione del contenuto sul coperchio era tipica delle loco e carri jouef che ho pure io, ma non ne avevo mai vista una associata ai fabbricati jouef che solitamente vengono sempre presentati sulle loro confezioni con un bel disegno o foto sul coperchio. incerti e dubbiosi -4- berto75
Allegati
s-l1600 (12).jpg
il coperchio anonimo senza illustrazione della casa in costruzione jouef art. 775
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda Tricx » 21 apr 2024, 19:18

A me pare che per quanto riguarda i modelli di casette "in costruzione", gli stampi Faller ( in particolare delle pareti, che presentano aperture totalmente diverse e ... mi pare ... non invertibili ), [lupe.gif] siano diversi da quelli Jouef.
Quanto al modello Jouef venduto in rete "già assemblato" ( pubblicane Tu per cortesia le foto, perchè le inserzioni col tempo scadono e non sono recuperabili.... anche se qui, per il Forum il concetto di "tempo", in questo periodo sembra abbia un valore relativo... :-( :cry: ), rilevo che il rincoglionito che lo ha montato :lol: ha piazzato entrambe le falde del tetto invertite, (x) cioè l'alto in basso e viceversa.... laught16

Saluti pignoli... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 Riccardo.
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda berto75 » 21 apr 2024, 21:47

Tricx ha scritto:A me pare che per quanto riguarda i modelli di casette "in costruzione", gli stampi Faller ( in particolare delle pareti, che presentano aperture totalmente diverse e ... mi pare ... non invertibili ), [lupe.gif] siano diversi da quelli Jouef.
Quanto al modello Jouef venduto in rete "già assemblato" ( pubblicane Tu per cortesia le foto, perchè le inserzioni col tempo scadono e non sono recuperabili.... anche se qui, per il Forum il concetto di "tempo", in questo periodo sembra abbia un valore relativo... :-( :cry: ), rilevo che il rincoglionito che lo ha montato :lol: ha piazzato entrambe le falde del tetto invertite, (x) cioè l'alto in basso e viceversa.... laught16

Saluti pignoli... Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 Riccardo.

EH, ma non ti sfugge nulla Tricx [lupe.gif] Sei implacabile :lol: :lol: !! è VERO :lol: :lol: entrambe le falde del tetto sono montate invertite, sono proprio queste confusionarie variazioni di montaggio (molto frequenti tra i montatori rinc.. :lol: ehm distratti o superficiali) a complicare le cose, perchè l' invertita disposizione dei tetti o delle pareti ci confonde solo le idee! :?
Posto qui su richiesta dell'amico Tricx le foto della casa in costruzione Jouef montata art. 775 perchè non vadano perse a livello documentario, sperando con tutto il cuore che non vada perso il nostro sito (x) :roll:
A dire il vero io ho la casetta in costruzione originale Faller (lo so per certo che è Faller perchè nel box ho la sua scatola vuota ! ) con il tetto incompleto a scalare ; la casetta è già montata, il problema è che non l'ho ancora trovata la devo cercare (46) tra le varie scatole delle scarpe sparse tra armadi e il mio sgabuzzino sperando di rintracciarla presto ( non ricordo più dove sia :oops: ) ma ritrovarla ora diventa un imperativo anche per sciogliere i miei dubbi , domani pomeriggio al ritorno dal lavoro la cerco e vi mando le foto per confrontarla con quella jouef. saluti ansiosi -4- berto75
Allegati
s-l1600 (13).jpg
s-l1600 (17).jpg
s-l1600 (16).jpg
s-l1600 (14).jpg
s-l1600 (15).jpg
s-l1600 (18).jpg
nessun marchio appare sul basamento
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda berto75 » 22 apr 2024, 19:15

Trovata !Tricx aveva ragione, la casetta in costruzione Faller è diversa da quella Jouef, ora posso confermarlo con certezza ! Completamente diversi sono i muri e le aperture e le forme dei mattoni (Appena percepibili quelli sul muro faller, ben nitidi e incisi quelli invece sul muro dell'articolo 775 JOUEF) , come totalmente diverso è il basamento, quindi la casetta in costruzione Jouef NON è ASSOLUTAMENTE di stampo Faller, forse potrebbe essere di stampo Pola (che è stato dato in prestito a Jouef per un certo periodo ?)
saluti costruttivi [lupe.gif] berto75
Allegati
20240422_163939.jpg
20240422_163735.jpg
20240422_163752.jpg
20240422_163813.jpg
20240422_163835.jpg
20240422_163855.jpg
20240422_163709.jpg
basamento casa in costruzione Faller
s-l1600 (18) (1).jpg
basamento casa in costruzione jouef art. 775
berto75

 
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda Tricx » 23 apr 2024, 2:59

Scusa,...piccolo particolare... [fischse7.gif] ... Confrontando due immagini comparse nei precedenti messaggi:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
....che non so se sia modello Faller, o Pola....o che diavolo sia... ma in precedenza è stato detto che è Faller...
e una foto del modello Jouef appena mostrato da Berto:
https://www.ferramatori.it/forum/downlo ... &mode=view
ebbene...[lupe.gif] sei sicuro di aver montato quella parete ( dove c'è la porta d'ingresso della casetta ) dalla parte giusta e non "rovesciata"... con la faccia "interna" messa verso l'esterno ?
A meno che :? le pareti "da cantiere" di tale modello, siano "reversibili" e quindi assemblabili liberamente, senza differenze di rifinitura ( che sarebbe "identica" sulle due facce di ciascun elemento ) tra parte interna ed esterna... ;-)
E per quanto riguarda il modello Jouef, questo aspetto della rifinitura delle pareti, come si presenta ?

In attesa di sciogliere anche questo dubbio di ordine generale su questi tipi di modelli di casette e prendendo atto che la discussione ha preso questa diversa direzione rispetto alla sua intitolazione.... [ph34r.gif] Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 invio i miei saluti.
Riccardo.
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda berto75 » 26 apr 2024, 18:14

Oddio Tricx mi fai venire il dubbio che forse rientro anch'io nella categoria dei montatori rinc.. (x) ehm distratti :-( , appena ho tempo controllerò (l'ho rimessa via dopo le foto) nel frattempo ti dico che la casetta IN COSTRUZIONE con i muri grigi che avevo mostrato è Faller al 100%,art. 130246 (non è Pola e non è jouef )la foto viene da un inserzione attuale su amazon vedi qui:
https://www.amazon.it/Faller-130246-Cas ... B0000WROFC
Anche la mia casetta faller in costruzione che ho mostrato infatti aveva le pareti grigie che prontamente verniciai in rosso (grigia non mi piaceva mi metteva tristezza)
dubbiosi saluti berto75
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda Tricx » 29 apr 2024, 17:33

Anzitutto devo dare atto di un "refuso" contenuto nel mio ultimo precedente messaggio, in cui confrontando il modellino di "casa in costruzione" Faller, postato agli inizi di discussione e "una foto del modello Jouef appena mostrato da Berto", in realtà intendevo dire anche per quest'ultimo, "modello Faller".... [fischse7.gif]

Peraltro l'equivoco è stato dovuto anche a tale fatto, evidenziatosi nell'ultimo messaggio di Berto :
berto75 ha scritto:......ti dico che la casetta IN COSTRUZIONE con i muri grigi che avevo mostrato è Faller al 100% .......
.....Anche la mia casetta faller in costruzione che ho mostrato infatti aveva le pareti grigie che prontamente verniciai in rosso (grigia non mi piaceva mi metteva tristezza).....


In precedenza il buon Berto aveva solertemente mostrato oltre al modello da lui assemblato (...e dipinto... -1- ), anche come confronto, il ben diverso modello prodotto da Jouef.

L'equivoco è nato pertanto dal fatto che quest'ultimo ha le pareti di plastica rossa nella massa ( con tegole dei tetti di altra differente tonalità di tale colore ), mentre il modello assemblato da Berto ( Faller ), ha assunto tali similari colorazioni, a seguito di pitturazione da parte del suddetto... -1- [fischse7.gif] e questo mi ha ingenerato un grosso equivoco.... tale che non sapevo più....dove finiva lo "zampino" di una casa modellistica e dove iniziasse quello dell'altra.... :?

Ora la precisazione evidenziata da Berto nel suo ultimo messaggio ha fatto chiarezza.
Mi siano consentite però a questo punto un paio di osservazioni critiche.
Una prima parte di critica è rivolta a Berto, che spero non se l'abbia a male, [fischse7.gif] ed ai suoi "pregiudizi" sui colori (...."grigia non mi piaceva mi metteva tristezza..." ).
Nessun colore, secondo me, è bello o è brutto, o mette allegria o tristezza !
Semplicemente è bello se è "giusto"....ed è "brutto", se è "sbagliato".... in relazione a tante variabili, quanti sono i modelli ed i materiali che si vogliono rappresentare Yellow_Flash_Colorz_PDT_02

Detto questo, evidenzio che i modelli di casetta "in costruzione" realizzati da Faller e Jouef (....adesso stiamo esaminando questi, ma anche altre case modellistiche si sono cimentate con questo tipo di modelli, non so se con stampi propri originali o riciclando quelli di altri...), sono diversi non solo come stampi, ma proprio come concetto, per i materiali che volevano "riprodurre".

La casetta Jouef voleva riprodurre le pareti "a mattoni" (pieni o "forati"....con riferimento alla "realtà") di argilla....e quindi andava bene la colorazione rossa;
mentre invece la casetta Faller mi pare andasse a riprodurre pareti fatte con "blocchi" di conglomerato di cemento, che hanno appunto la colorazione di quest'ultimo, cioè grigia ed hanno dimensioni differenti ( sono più grossi ) rispetto alla tipologia dei mattoni "classici" di argilla e presentano una superficie abbastanza liscia, mentre le c.d. "fughe" ( cioè lo strato di cemento o malta o calce ) tra un blocco e l'altro sono quasi minime e la parete si presenta ben più liscia rispetto a quella realizzata coi mattoni "classici" di cui sopra, che appare ben più "incisa" appunto dalle "fughe" del cemento tra un mattone e l'altro.

Ecco quindi anche la ragione della diversa "incisione" dei mattoni delle pareti, come già riferito da Berto.
Del resto mi pare che anche la diversa tipologia dei "materiali della realtà" che si volevano riprodurre, fosse correlata al fatto che i blocchi di cemento conglomerato fossero già molto più utilizzati in Germania e nei paesi del nord, rispetto alla Francia ed anche al nostro paese.

Quindi, caro Berto, mi sembra fosse più corretto lasciare le pareti della tua casetta grigie, che, tra l'altro creavano maggiore contrasto e "alternanza di colori" rispetto al colore delle tegole del tetto, mentre con la tua scelta, a mio avviso (...anche se è opinione assolutamente personale e soggettiva... [lupe.gif] ) il modello appare un pò troppo "uniforme" e un pò "spento"....ad onta proprio della volontà di ravvivarlo con un colore normalmente considerato "acceso".... [fischse7.gif]

Sulla base delle stesse considerazioni cromatiche, tra i due modelli Faller e Jouef, la mia preferenza ( parlando ovviamente di modelli non dipinti, ma lasciati nelle condizioni "di scatola"), andrebbe al primo, proprio perchè il secondo ha molto minori variazioni cromatiche pareti-tetto e minore contrasto tra i pezzi che lo compongono.

Se poi si vuole intervenire con una pitturazione per ravvivarli e migliorarli, togliendo oltretutto il generalmente "non bello" "effetto plastica", le modalità di intervento per i due modelli dovrebbero essere secondo me diverse, peraltro precisando che sto parlando senza aver mai avuto in mano nessuno dei due modelli, ma basandomi unicamente sulle foto di Berto e le sue descrizioni.

Orbene, il modello Faller si può ravvivare e rendere anche più "realistico" con qualche diversa tonalità di grigio ora più chiaro, ora più scuro rispetto al colore "base", su alcune zone di parete e/o su alcuni "blocchi", similmente alla realtà, dove diverse condizioni di asciutto o umido ( parete più recente o "costruita" da più tempo ) o diverso "lotto produttivo" contribuiscono a conferire a tali materiali tonalità più chiare o più scure tra un blocco e l'altro o tra diverse zone di una parete "grezza".

In maniera diversa il modello Jouef si può rendere più movimentato sotto il profilo cromatico, non solo con diverse tonalità di color "mattone", ma anche e soprattutto cercando di far "colare" nelle incisioni che simulano le fughe di cemento tra un mattone e l'altro, della pittura grigia molto diluita, ripulendo poi le facce in rilievo dei mattoni , con eventuale ritocco del colore dei medesimi "a pennello asciutto" o tecniche similari.

Infine alcune considerazioni e critiche riguardanti entrambi i modelli in sè e per sè, così come commercializzati dalle due case modellistiche.

Il modello Faller presenta i pezzi che rappresentano il "legno" ( travature tetto, assi ponteggi ecc.,) in un colore giallastro ( almeno così io lo vedo sul mio p.c. nelle foto postate da Berto del suo modello ) abbastanza "superplasticax"... laught16 e a mio avviso piuttosto "inguardabile" (x) che richiederebbe un'adeguata opera di pitturazione, con tonalità più marroncino - nocciola per le travature e tonalità più beige - "grigiastre" per le assi dei ponteggi, in quanto usate e "sporche" dei materiali cementizi.

Il modello Jouef presenta quegli stessi tipi di pezzi con una colorazione un pò più "neutra" e sicuramente migliore ( almeno così io la vedo nelle foto che mi appaiono sul computer...), ma può essere migliorata con le stesse modalità anzidette.

Infine entrambi i modelli "in costruzione" presentano a mio avviso le pareti troppo "sottili", cioè dello stesso spessore della plastica che si ritrova nei modelli "normali", cioè riproducenti case totalmente "costruite".
Se questo va bene ed è indifferente in tale ultimo tipo di modelli, poichè non si vede il loro "interno", il loro "spaccato", ciò non va bene affatto, a mio avviso, nei modelli "in costruzione", di cui stiamo parlando, poichè quella sottigliezza delle pareti, seppure rapportata alla "scala", è piuttosto irrealistica, poichè dovrebbe invece vedersi "lo spessore" dei mattoni o dei blocchi, che compongono le pareti stesse.

Per ora mi fermo qui, anche se ci sarebbero da fare anche altre considerazioni su quei "tetti in costruzione", non molto aderenti alla realtà, secondo me, seppure abbastanza "simpatici" e gradevoli all'occhio.

Saluti..."molto pignoli"... [lupe.gif]
Riccardo.
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda Il fiamma » 1 mag 2024, 11:39

Finchè il forum va ancora... la stazione di Dubino quando è uscita di produzione? O Hornby la fa ancora?
Paolo
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Re: Una stazione di Dubino nel film Anni Ruggenti

Messaggioda berto75 » 2 mag 2024, 19:36

è giustissimo quello che hai detto TRICX, modellisticamente parlando hai ragione su tutta la linea [ops.gif] , almeno per quanto attiene alla realtà, la casetta Faller andava lasciata con le pareti in colore grigio e sarebbe senz'altro apparsa più realistica anche in considerazione del tipo di materiale che si voleva rappresentare cioè blocchi di conglomerato di cemento (che appunto devono per forza essere grigi) Allora mi direte perchè cavolo l'hai dipinta di rosso ? A parte la tristezza :lol: che mi metteva il colore della plastica grigio scuro l'avevo dipinta di rosso per il semplice fatto che tale casetta nella fase costruttiva avanzata (cioè con il tetto incompleto, ma già in posa) la cercavo della lima/Ferroplastik, che era appunto invece la versione realizzata con le pareti in mattoni (e quindi giustamente ci poteva stare il rosso) ma non riuscivo il quel periodo a trovarla (46) così avevo pensato di prendere il modello faller e dipingerlo di rosso sia per ravvivarlo , sia per dargli un aspetto simile a quello dell'edifico in costruzione ferroplastik, anche perchè tale casetta volevo abbinarla, a livello scenico, a quella nella fase iniziale di costruzione (che invece avevo trovato della ferroplastik o Pola vedi mie 2 vecchie foto sotto che avevo postato anni fa nella sezione lima tribute ferroplastik ora la casetta l'ho via in non so più quale scatola :-x )
) e in effetti visti da lontano i due modelli si abbinano benissimo. IL FATTO è CHE io ho una concezione GIURASSICA del modellismo anni 50/60 dove l'impostazione del plastico, trenini e casette devono apparire puliti e ordinati come fossero una tesi di laurea, del resto i miei allestimenti scenici (eccezione fatta per quelli in stile old west che invece sono già molto più realistici), come avete ormai constatato, sono tutti improntati a un epoca "vintage" (appunto fine 50, anni 60) quindi lontani anni luci dalla tecnica del massimo realismo che giustamente prediligono i modellisti attuali. Insomma era una scelta voluta tutto qui e le assi di legno non le ho dipinte per semplice :oops: pigrizia, ma tanto per gli allestimenti vintage si vede benissimo che sono allegri e "plasticosi".
Riguardo invece la domanda dell'amico Fiamma la mitica stazione di Dubino uscì come novità nel 1960 e venne prodotta per un trentennio come modello rivarossi fino al 1990 (ultimo anno in cui appare sui cataloghi ufficiali della casa comasca ).
Dopo una pausa di sospensione di 5 anni la stazione di Dubino (insieme a quella di S.Nazario, al deposito e serbatoio d'acqua e anche i marciapiedi) venne rieditata dalla LIMAROSSI come prodotto ufficiale Lima (Ma di stampo originale RR). In questa veste riappare sul catalogo Lima del 1995/96 e rimase ufficialmente in produzione fino all'estinzione di Limarossi avvenuta nel 2004. Da allora, per quel che ne so, non mi risulta sia stata più rieditata da Hornby ma devo dire non sono più aggiornato sulle produzioni attuali lima/RR / hornby, tra l'altro credo che Hornby le stazioni e gli edifici ferroviari attualmente li realizzi solo in resina.
Personalmente, pur essendo di ottimo aspetto, non mi hanno mai convinto gli edifici in resina, li prefeisco in plastica.
Oggi su e bay le vecchie stazioni di Dubino RR vengono vendute a cifre assurde :? che oscillano tra le 120/150 euro vedi :
https://www.google.com/aclk?sa=L&ai=DCh ... EBI&adurl=
oppure:
https://www.ebay.it/itm/296403036847?it ... Sw5Q1mMjAo
OPPURE:
https://www.ebay.it/itm/266130937887?it ... SwPHFj63wz
DUBINISTICI e perplessi -4- Berto75
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foto caette ferroplastik 003.JPG
Casetta in costruzione presumo Ferrolastik(POLA) questo edificio lo comprai già montato,senza scatola, quindi non ho certezze al 100% della sua origine ma sembra identico alla casa in costruzione che appare sui cataloghi lima/ ferroplastik
foto caette ferroplastik 004.JPG
berto75

 
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