Le carrozze Heavy Weight



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Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda Viridovix » 26 mar 2024, 13:30

Buongiorno a tutti. Ho un convoglio Pennsylvania Heavy Weight di carrozze con interni e tutte illuminate.

La mia lista comprende:

Art. 2734 - Pullman (http://briotti.name/modellismo/schede/073/scheda.html)
Art. 2735 - Observation (http://briotti.name/modellismo/schede/067/scheda.html)
Art. 2736 - Diner (http://briotti.name/modellismo/schede/068/scheda.html)

Volevo completare la serie, basandomi ovviamente sulle notizie reperibili alla relativa pagina di RM.
Dalla documentazione, mi mancherebbero (assumendo che i codici 6xxx dovrebbero essere AHM):

Art. 2733 - Combine (con illuminazione e interni)
Art. 2738 o 6205/P - Coach (ma non so se ha illuminazione)
Art. 2952, 6207/W, 2820 o 6207/P - Duplex Sleeper (anche qui, quale scegliere? ne esiste una versione illuminata?)
Art. 2806, 6206/P - Baggage Post Office (assumo non illluminata)
Art. 6567 - Baggage Express (assumo non illluminata)

Si richiedono ed accettano consigli...

Grazie in anticipo!
Giuseppe aka Viridovix
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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda berto75 » 26 mar 2024, 20:18

Ciao Wiridox per completare la tua serie di carrozze americane anni 20 illuminate della Pennsylvania ti manca solo il bagagliaio art 2733.
Per il mercato nostrano erano ufficialmente previste solo 4 carrozze illuminate anni 20 che sono poi quelle mostrate in tutti i cataloghi e che ben conosciamo cioè : combine, pullman, diner e observation.
Le altre tipologie di carrozze anni 20 della Pennsylvania, (cioè la carrozza Coach e la duplex sleeper )non erano previste per il nostro mercato (la Coach da noi era disponibile solo in livrea verde scuro della Santa Fe ovviamente non illuminata).
LA COACH NELLA LIVREA PENNSYLVANIA con arredamento interno e illuminazione è esistita nella versione DE LUXE realizzata però esclusivamente per AHM quindi purtroppo la puoi trovare solo in america ed è l'art. 6374 vedi sotto pagine del catalogo AHM del 1967/68
LA carrozza duplex sleeper anni 20 invece,( almeno che io sappia )non è MAI stata commercializzata da RR completa, non solo di illuminazione ma anche di arredamento interno , tieni presente che tutte le duplex sleeper (indipendentemente dalle livree) sono l'unica tipologia di carrozza americana anni 20 sempre priva di arredamento interno! Non so dirti perchè RR non l'abbia realizzato per questa carrozza è una bella domanda :? , forse non si riteneva ne valesse la pena essendo i finestrini assai piccoli ,almeno quelli dal lato delle cuccette, quindi anche se l'arredamento fosse stato presente non si sarebbe visto quasi niente, ma è una mia interpretazione personale.
Rivarossi teoricamente però prevedeva la possibilità ,ALMENO quanto asseriva il catalogo del 1984, di illuminare quasi tutte le sue carrozze, sia americane che europee, con il kit di illuminazione costante D.I.C 14913
Quindi a parte il bagagliaio illuminato art. 2733 (che da noi prima o poi salta fuori) al massimo puoi cercare la coach Pennsylvania illuminata, ma purtroppo come dicevo sei costretto a cercarla sulla baia americana... :-x
Spero di essere stato chiaro saluti dagli anni 20 :lol: berto75
Allegati
ahmcatalog1967page17.jpg
Pagine tratte dal catalogo AHM del 1967, per AHM LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE CARROZZE APPARTENEVA ALLA PRODUZIONE STANDARD ED ERANO PRIVE DI ARREDAMENTO INTERNO (DA ACQUISTARE FACOLTATIVAMENTE A PARTE) INFATTI COSTAVANO 3,98 DOLLARI CONTRO I 6.98 DOLLARI DELLE CARROZZE IN VERSIONE DE LUXE COMPLETE DI ARREDAMENTO INTERNO E LUCI
ahmcatalog1967page20.jpg
ahmcatalog1967page21.jpg
la carrozza coach illuminata della Pennsylvania è l'articolo 6374
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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda Viridovix » 26 mar 2024, 20:44

Ottimo! Allora mi concentro intanto sul bagagliaio/combine, sperando di trovarlo in Europa. Per gli USA proverò a delegare ad un paio di amici che vivono li... dovrei riuscire a risparmiare almeno sulle spese di spedizione!

Grazie ancora, utilissimo come sempre!
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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda Viridovix » 2 apr 2024, 19:48

Scusate il doppio post ma volevo aggiornarvi anche sulle prove di traino.

Ho provato con la Fairbanks Morse ma non ce la fa... arranca vistosamente e parliamo di rotaie posate in piano e curve da 120 cm... Probabilmente 3 carrozze con lamelle prendicorrente la frenano troppo, chissà... forse bisognerebbe trovare un modo per rendere più scorrevoli gli assali.

Ovviamente, nessun problema con la Big Boy... :-D
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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda Tricx » 3 apr 2024, 20:52

Viridovix ha scritto:volevo aggiornarvi anche sulle prove di traino.

Ho provato con la Fairbanks Morse ma non ce la fa... arranca vistosamente e parliamo di rotaie posate in piano e curve da 120 cm... Probabilmente 3 carrozze con lamelle prendicorrente la frenano troppo, chissà...

Non ho quel tipo di carrozze purtroppo :-( e mi complimento con te per la tua bella collezione di carrozze RR americane.
A dire il vero non ho in particolare molte carrozze con illuminazione e/o con lamelle prendicorrente di qualunque tipo e casa modellistica e il tutto purtroppo si conta sulle dita di una mano.

Da quel che ricordo però, delle prove di traino a suo tempo effettuate, molte loco ( non solo Lima ad esempio che sono generalmente più leggere e concepite per convogli altrettanto leggeri e non molto lunghi e in genere "giocattoleschi" ), praticamente non ce la facevano... addirittura già anche con una sola carrozza dotata di quegli "ammennicoli", sia per il calo di tensione dovuto all'assorbimento elettrico, ( in questo caso, tieni conto che non parlo esclusivamente e propriamente del sistema di illuminazione - costante- RR, ma anche e soprattutto di altri sistemi e case modellistiche ), sia soprattutto per il peso e l'attrito di quel tipo di carrozze, derivante da tale tipo di dotazioni.

Quindi quello che dici non mi stupisce e sotto un altro punto di vista mi consola, poichè evidentemente il problema è generalizzato e non riguarda solo il mio materiale o una mia minore capacità di farlo funzionare a dovere.

Per tornare alla tua esperienza, si potrebbe sapere di che anni è la Fairbanks Morse che hai provato e se per caso possa avere minore zavorra o minore peso rispetto ad edizioni precedenti ?
In ogni caso, magari avresti dovuto provare ( anche in maniera "posticcia" e provvisoria ) ad aggiungere (all'interno o anche "sopra" ma in maniera da non creare danno) del peso di zavorra supplementare, per vedere se migliorava la situazione.
Ovviamente non bisogna esagerare, perchè anche una maggiore zavorra della stessa loco finisce per essere giustamente un peso per la stessa, che non migliora certo le prestazioni, tarate sulla configurazione di origine.

Per quanto riguarda la maggiore scorrevolezza degli assali, questo giustamente aiuterebbe a migliorare la situazione e per fare ciò, direi che potresti provare a mettere un minimissimo di olio ( di case modellistiche o anche per "macchina da cucire") lubrificante sulle punte coniche degli assali e sul centro dei medesimi nei punti in cui si appoggiano le lamelle prendicorrente.

Se fai altre prove, facci sapere.
Saluti. Riccardo.
Tricx

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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda berto75 » 4 apr 2024, 18:42

Mi spiace Viridox che la tua Fairbanks Morse non riesca a trainare le carrozze illuminate :cry: , in teoria non dovrebbero esserci problemi per una FM RR trainare quelle carrozze sia pure con luce, però non saprei.
Potrei provare la mia FM rossa della Minneapolis PER VEDERE se riesce a trainare almeno 3 carrozze illuminate non ho mai fatto quella prova dato che sono di livree diverse vi farò sapere appena possibile.
Al momento posso solo dirti che le mie 3 GG1 RR le carrozze illuminate in piano su un circuito RR con curve di 120 cm di diametro le trainano con disinvoltura anche ad alta velocità senza difficoltà particolari.
Forse anche l'unita folle della FM contenente il meccanismo del fischio [fischse7.gif] contribuisce a appesantire il tuo convoglio.
Per curiosità su e bay vendono un convoglio completo con una FM PENNSYLVANIA come la tua anche se il prezzo è impegnativo vedi : https://www.ebay.it/itm/266747973187
SICURAMENTE le carrozze illuminate contribuiscono con il loro assorbimento di corrente e maggior attrito delle ruote dovuto alle lamelle prendicorrente a diminuire le prestazioni delle loco che le trainano arrancanti -4- berto75
Allegati
s-l1600 (4).jpg
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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda Tricx » 4 apr 2024, 20:09

berto75 ha scritto:.....SICURAMENTE le carrozze illuminate contribuiscono con il loro assorbimento di corrente.....a diminuire le prestazioni delle loco che le trainano.....

Orbene, per quel poco, anzi pochissimo, che ne conosco io, il sistema di illuminazione costante Rivarossi, almeno quello che uscì dalla metà o sul finire degli anni '60, non dovrebbe, almeno in teoria, causare il suddetto fenomeno di assorbimento di corrente, con conseguente calo di energia per la loco.

Questo in quanto mi risulta che l'illuminazione sia alimentata non dalle rotaie e quindi dal trasformatore, ma autonomamente da una pila alloggiata in un bagagliaio ( appositamente modificato in funzione dell'impianto ). Una delle rotaie (e ruote/assali isolate) costituirebbe semplicemente un polo del sistema (credo "a massa"), mentre l'altro polo sarebbe integrato dagli agganci specifici tra le carrozze, muniti di contatto elettrico e sostanzialmente simili all'aggancio normalmente applicato agli insiemi di locomotive e relativi tender.

Questo, almeno, mi pare fosse il sistema impiegato sulle carrozze europee o sul "treno azzurro" e lo deduco dal fatto che l'unica carrozza Rivarossi, dotata di interni e illuminazione che ricordo di avere, è una carrozza letti blu scuro che acquistai alla metà degli anni '70 in uno dei miei due negozi di riferimento dell'epoca e tale carrozza presenta appunto il sopra descritto sistema di aggancio "speciale", necessitante di apposito bagagliaio per poter funzionare.
Poi però sinceramente non so se il sistema di illuminazione usato per le carrozze americane, commercializzate da noi ed in Europa oppure in America, fosse diverso.

Viceversa posso dire che vi sono sistemi di altre case ( e ho qualche carrozza anch'io ), che si alimentano semplicemente traendo la corrente dal binario e allora in tal caso l'assorbimento di corrente è assolutamente certo.

In ogni caso ora attendiamo le "prove tecniche" di Berto.
Un saluto a tutti. Riccardo.
Tricx

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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda berto75 » 5 apr 2024, 16:37

Tricx ha scritto:
Questo in quanto mi risulta che l'illuminazione sia alimentata non dalle rotaie e quindi dal trasformatore, ma autonomamente da una pila alloggiata in un bagagliaio ( appositamente modificato in funzione dell'impianto ). Una delle rotaie (e ruote/assali isolate) costituirebbe semplicemente un polo del sistema (credo "a massa"), mentre l'altro polo sarebbe integrato dagli agganci specifici tra le carrozze, muniti di contatto elettrico e sostanzialmente simili all'aggancio normalmente applicato agli insiemi di locomotive e relativi tender.

Questo, almeno, mi pare fosse il sistema impiegato sulle carrozze europee o sul "treno azzurro" e lo deduco dal fatto che l'unica carrozza Rivarossi, dotata di interni e illuminazione che ricordo di avere, è una carrozza letti blu scuro che acquistai alla metà degli anni '70 in uno dei miei due negozi di riferimento dell'epoca e tale carrozza presenta appunto il sopra descritto sistema di aggancio "speciale", necessitante di apposito bagagliaio per poter funzionare.
Poi però sinceramente non so se il sistema di illuminazione usato per le carrozze americane, commercializzate da noi ed in Europa oppure in America, fosse diverso.

Viceversa posso dire che vi sono sistemi di altre case ( e ho qualche carrozza anch'io ), che si alimentano semplicemente traendo la corrente dal binario e allora in tal caso l'assorbimento di corrente è assolutamente certo.

In ogni caso ora attendiamo le "prove tecniche" di Berto.
Un saluto a tutti. Riccardo.

Ciao tricx ricordi bene l'illuminazione delle carrozze del treno azzurro (beato chi le ha!) era in effetti alimentata da pile alloggiate nel bagagliaio,quindi non interferiva minimamente con le prestazioni delle loco, mentre per quanto riguarda le carrozze americane RR illuminate fatte sia per l'Italia che per L'AMERICA (AHM) IL DISCORSO è COMPLETAMENTE DIVERSO dato che l'illuminazione avviene tramite alimentazione DIRETTA dal binario, quindi più vai veloce spostando la manopola del trasformatore più le carrozze si illuminano.
Ho appena fatto ora la prova tecnica sul mio plastichetto trasformista
Premesso che in questo momento ho sul mio plastichetto trasformista ancora i binari triang anni 60 con raggio di curvatura abbastanza ristretto e quindi con DIAMETRO appena al di sotto degli 80 cm RIVAROSSIANI (che è la curva rivarossi standard di raggio più ristretto) , ho messo su la FM della Minneapolis e ST. Louis (solo la motrice senza l'unità folle o il convoglio mi veniva troppo lungo (x) per il mio striminzito plastichetto) con le 4 carrozze illuminate della Pennsylvania, il tutto alimentato da un potente trasformatore Fleischmann .
Risultato la FM fila :shock: sia al minimo che al massimo a grande velocità che è un vero piacere non sembra risentire minimamente :-o del traino delle 4 carrozze illuminate , nonostante il raggio di curvatura non certo ampio ; a comprova di questo ho fatto con il mio iphone un filmato chi fosse interessato a vederlo mi mandi per MP il suo numero di cellulare e glielo invio tramite what app. E cavolo! Non avevo mai usato :-x e fatto circolare le carrozze americane anni 20 sul mio plastichetto trasformista perchè le ritenevo troppo lunghe (DAVO PER SCONTATO che urtassero con il portale della galleria) invece con mia grande sorpresa ho constatato che circolano senza problemi anche in galleria non si toccano dentro. Quindi alla luce di questo ritengo che le FM RR erano adattissime (13) (13) ad essere adibite anche al traino di convogli illuminati, secondo me riguardo il caso dell'amico Viridox ritengo il problema possa essere del motore della sua FM che, temo, deve essere esausto o "spompato" :lol: (x) , forse tale motore è stato sottoposto in passato a grandi sforzi o ha percorso migliaia di km :lol: o forse ha magari soltanto i carboncini consumati ...non saprei ipotizzare altro ma non sono esperto nel campo delle ipotesi tecniche . . la FM della Minneapolis come modello credo sia tecnicamente identico alla motrice della Pennsylvania di Viridox essendo dei primi anni 60 ha il motore a pallini.
Questo è quanto ora grazie a questo esperimento devo considerare seriamente la possibilità di usare anche sul mio plastichetto le carrozze anni 20 (prima le facevo circolare solo sul tappeto con circuito con curve del diametro di 120 cm.)
Sorpresi saluti Berto75
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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda GianPiero » 6 apr 2024, 14:46

Ciao Giuseppe, quando ho ereditato la 691 da mio zio, nella scatola trovai un appunto in cui annotava problematiche simili a quelle della tua locomotiva. Giá mi ero preparato a lunga disamina tecnica ma messa sui binari "tirava" a pieno carico senza problemi e tuttora non mi dá noie. Era stata ferma tanto tempo ma per me ,alle volte, qualche mistero elettrico rimane! Sulle tue carrozze con lamelle (scusa la banalitá)hai controllato la scorrevolezza degli assali,come giá suggerito? Su alcune delle mie (per esempio Hornby Meccano) mi pare di ricordare che interagisce anche il carrello, non so nelle tue.Infine prima di entrare nell'odissea dei controlli tecnici potresti misurare la potenza di trazione della tua loco con la tabella che si trova nella sezione tecnica se giá non l'hai fatto. -4-
GianPiero

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Re: Le carrozze Heavy Weight

Messaggioda 3-nino » 6 apr 2024, 17:29

ciao Giuseppe, la tua FBM è fiacca perchè le manca la zavorra " peso aderente". Ho visto che nelle foto del tuo restauro - ben fatto peraltro- manca l'elemento di zavorra collocato all'astremità del telaio dietro al motore, che serve a dare aderenza all'asse posteriore del carrello; con la sola zavorra centrale questo perde aderenza perchè tende a sollevarsi. Il peso di questo modello è di 450 grammi. il tuo dovrebbe essere di circa 400. Ovviamente da quello che ho visto. Saluti 3-nino PS . complimenti per la tua collezione e per la curatissima presentazione dei modelli e della manutenzione cui gli hai sottoposti.
3-nino

 
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