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Tyco, Rivarossi e il "giocattolo"

MessaggioInviato: 31 gen 2023, 17:55
da 3-nino
Vi voglio proporre un simpatico impianto per lo scarico del carbone interpretato da TYCO/Mantua. Lo infilo qua , in RR memory , perchè volevo una opinione degli amici del forum su una considerazione che riguarda RR e che me l'ha fatta preferire da sempre, rispetto a tutte le altre grandi case produttrici di trenini. RR fin da subito ha voluto proporsi come fedele riproduttrice dei prototipi ferroviari in Modelli e credo che Rossi non abbia mai consentito alla sua Azienda di pasticciare con la tentazione del giocattolo. Questo fino a quando le condizioni economiche e di mercato glielo hanno consentito. Poi Rossi è uscito di scena quando ormai la sua Rivarossi era sfiancata, depauperata, e avviata a gestioni diverse e nuove che non sono comunque riuscite a dare un solida prospettiva al Marchio. Onestamente, la gestione di Rossi aveva portato l'azienda a spiaggiarsi e forse la sua uscita segna anche la fine del sogno originale di Rossi che l'azienda aveva tenacemente cercato di realizzare. Produrre Modelli senza cedimenti al giocattolo e alle furbizie del mercato. Se guardate tutta la produzione propriamente di RR dalla nascita alla fine della gestione Rossi , non c'è traccia di trenini ripieni di effetti speciali. Gru funzionanti, omini che salutano, carri che sparano missili , carri tramoggia che caricano e scaricano carbone,etc. Per non parlare degli impianti ferroviari che diversamente da quasi tutti gli altri produttori si è sempre rigorosamente attenuto alla riproduzione della realtà . Peraltro con risultati eccellenti. Il pò di giocattoloso che c'è lo ha importato da altri e comunque con parsimonia e al meglio di produzioni di grande pregio: Pocher; lo spazzaneve con turbina; le porte scorrevoli dei carri americani, Liliput: il carro gru, l'unico con pulegge e corde funzionanti. Anche i carri con mezzi si limitano a pochi svolazzi di cui
solo trattore e bilico hanno l'onore di portare il marchio RR. Le foto che mostro servono a marcare la distanza tra RR e la sua filosofia con quella di atri produttori , come Tyco , che pure non eccede in giochismi per bambini.

Re: Tyco, Rivarossi e il "giocattolo"

MessaggioInviato: 1 feb 2023, 10:20
da andrea_fs
Ciao Nino, condivido le tue considerazioni. Allo scarno elenco degli "effetti speciali RR", ma comunque ben legati alla realtà ferroviaria, al pari di sganciavagoni e passaggi a livello, aggiungerei il fischio nelle motrici e i bagagliai, ma soprattutto il "generatore di suoni ferroviari", art. 4909/4910. In realtà questi dispositivi non sono altro che dei precursori di ciò che vediamo sui modelli attuali, con la tecnologia dell'epoca, quindi dal mio punto di vista non hanno nulla di giocattolesco. Ricordo invece che nel periodo della mia infanzia (fine '60 e anni '70) Lima, ad esempio, abbondava in accessori di vario tipo, che ovviamente colpivano molto la mia fantasia (e poco il portafogli). Forse ho ancora da qualche parte un ponte girevole con arresto automatico (io direi traumatico) del treno, oltre a un passaggio a livello e una galleria. Amarcord... P.S. bella la locomotiva! Andrea

Re: Tyco, Rivarossi e il "giocattolo"

MessaggioInviato: 30 apr 2023, 14:38
da 3-nino
Francamente pensavo che gli amici più attenti e curiosi, si sarebbero mossi per seguire la traccia che avevo lasciato sul terreno. Quel sistema di scarico del carbone dalla tramoggia di Tyco era interessante di per sè, ma forse portava altrove. Molto più vicino a noi trattandosi di un giocattoloso perfettamente compatibile con altri produttori europei. Certo non RR, ma forse Lima? Ebbene consiglio di guardare i cataloghi Lima del 69, sia quello H0 che quello N dove il carro tramoggia rappresentato è proprio un Boston e Maine ( forse H0) . Solo quelli, perchè poi la "Novità" sparisce. Agli americanisti veri chiedo: che razza di rapporti potevano esserci tra Lima e Mantua, mentre si stava costruendo una linea commerciale per l'America a partire dalla scala N . Forse si cercava di sfruttare l'assenza in questa scala di RR sul mercato Usa che invece era un leader assoluto nella H0. Chissà? Andrea ci è andato molto vicino a trovare il punto di saldatura tra gli oggetti proposti, simpatici in sè , e la piccola provocazione Limaiola che cercavo di introdurre, evidentemente per niente intuibile. Aggiongo: il diluvio di giocattoloso che poi lima mette in catalogo è solo farina del suo sacco oppure è anche importato? Saluti 3-nino