Catalogus et eorum raritatis....



Regole del forum
Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Catalogus et eorum raritatis....

Messaggioda io_gioco_ancora » 8 nov 2022, 18:13

Salve,

vorrei introdurre un argomento che da alcuni anni (sig!) è salito alla ribalta delle ns cronache collezionistiche.

Tutti noi, immagino, sappiamo che la vecchia RR (1946/ca 1959) è l'unica marca che dai primi anni duemila ha mantenuto ed anche rialzato le sue quotazioni monetarie a livello italiano ed anche mondiale - a causa dei collezionisti italiani - mentre TUTTE le altre marche, ad iniziare da Marklin, hanno vissuto un trend ribassista pari soltanto a quello dei francobolli e delle monete; naturalmente con l'eccezione degli oggetti veramente "speciali" e parlando sempre di mercati aperti, ufficiali e competitivi.

Fanno eccezione i cataloghi originali che nel secolo scorso trovavano acquirenti al prezzo di una cinquecentina ma dal 2000 (dall'€ e dall'era internet) hanno visto la loro desiderabilità crollare fino al costo di un arretrato di Panorama dell'anno scorso.
Naturalmente, si dirà, mancano i collezionisti compratori o peggio "sono venuti a mancare" :cry: :cry: oppure li hanno già, ma lo stesso discorso dovrebbe valere per altri accessori, macchine e carri...

Credo che collezionare i vecchi cataloghi sia, spesso, più sentimentale e nostalgico del ricercare gli oggetti; generalmente il catalogo è stata la "prima mossa"...insieme alla vetrina del negozio.

Non che sia indicativo ma, in tanti anni ed a qualunque prezzo, un pò in tutta Europa io di cataloghi RR 1946 e 1947 originali in vendita non ne ho mai visti... e voi?

Discorso a parte merita il 1948 del quale ne ho avute 12 copie insieme e ne ho curata la ristampa che è poi l'unica che ancora oggi si trova in giro e raffigurata in vari siti (anche RR Memory) e posseduta da alcuni di voi, ma fuori di li vuoto assoluto?

Dal 1950 la corsa al ribasso, come scrivo poco sopra, non ha conosciuto soste e la stessa sorte hanno seguito i cataloghi Conti, FEM, Biaggi etc.

Forse internet ci ha tolto il gusto di umettare l'indice e sfogliare pagine?

Qualche parere/dissertazione, grazie!

Buona serata
Ultima modifica di io_gioco_ancora il 4 feb 2023, 4:01, modificato 1 volta in totale.
io_gioco_ancora

 
Messaggi: 215
Iscritto il: 3 apr 2010, 17:23

Re: Catalogus et eorum raritatis....

Messaggioda Max 851 » 8 nov 2022, 19:12

Che dire?
Quando in casa si cominciò a parlare di Maerklin (anni 50), mio padre iniziò ad acquistare ogni anno il catalogo, poi continuai io, ricordo che ogni anno l'acquisto del catalogo era un vero rito che segnava in qualche modo l'arrivo dell'autunno, l'inizio della scuola ed era il segno che il Natale non era poi così lontano. Ho continuato anche "da grande", finché il volume è aumentato e ho smesso perché non sapevo più dove metterli, inoltre non era più il Maerklin che amavo ma un qualcosa che ogni anno mi diventava sempre più estraneo. Poi nel tempo qualche vecchio catalogo l'ho ricevuto in regalo da amici o parenti, non mi pare di aver mai acquistato nulla, salvo uno scambio con un catalogo Rivarossi che avevo ricevuto in regalo e che non mi interessava.
Questi vecchi cataloghi hanno costituito a suo tempo oggetto di studio appassionato, e anche ora ogni tanto me li sfoglio con grande nostalgia, rivivendo i momenti felici della mia infanzia.
Non so se ho "centrato" l'argomento ma penso di aver risposto in qualche modo alla domanda. Certo oggi non andrei a spendere soldi per acquistare altri cataloghi d'epoca, tanto le informazioni che potrebbero interessarmi si trovano quasi tutte in rete, e comunque, assodato che ciò che è contemporaneo non mi interessa, non mi interessa nemmeno il "vecchissimo".
Massimiliano
Max 851

 
Messaggi: 1223
Iscritto il: 6 gen 2013, 18:12

Re: Catalogus et eorum raritatis....

Messaggioda 3-nino » 11 nov 2022, 11:27

bruno , mi solletichi una dissertazione, vado oltre e offro una farneticazione sul Collezionare. Fa parte delle risorse che l'istinto di sopravvivenza mette a disposizione dell'uomo, soggetto finito che nasce e muore, capace di sopravvivere nel ricordo e nel conferire alle generazioni successive l'eredità del proprio bagaglio genetico, conoscitivo e materiale - gli oggetti- L' umanità è costituita da una stratificazione millenaria di tutte queste cose. L'impulso a " collezionare" è condizione antropologioca. Le biblioteche ( leggendaria quella di Alessandria) , i musei ( nati da collezioni private/familiari), il deposito di Paperon de Paperoni con l' intento dichiarato di "accumulare, conservare e accrescere" il possesso di dollari. Appunto collezioni , comprese le nostre per quanto piccole e assolutamente dimenticabili possano essere. Il mucchio di sassi che i faraoni hanno accumulato riempiendoli di gianfrusaglie, hanno sicuramente ottenuto lo scopo di farsi ricordare, visto che ancora ne parliamo e sproloquiamo, e le maledizioni di corredo ne prolungano il potere fino ai creduloni di oggi. Anche i soldi "collezionati " accendono ricordi più o meno gradevoli negli eredi. I cataloghi : altro che umettarsi le dita. Trovassi un 47 sbaverei come un mastino napoletano, ma sono anche consapevole che l'averlo non aggiungerebbe niente a quanto conosco di RR andando ad accrescere il mucchio di carta ingiallita di cui dispongo. L'averlo però costituirebbe un gancio in parete dove appendere l'insieme degli oggetti che ho collezionato / ammucchiato di RR in un tempo di smaterializzazione e democratizzazione della conoscenza grazie alla rete, che contribuisce ad alleggerire l'interesse all'acquisto . Questa peraltro ci inonda di cacate spacciandole per vere e l'alterazione della verità favorisce la truffa e l'adulterazione dei fatti e degli oggetti, inquinando anche il mercato del collezionismo . Il ritorno ad una conoscenza legata agli oggetti e alle fonti di informazione originali tornerà ad essere essenziale . Rivarossi memory, finchè dura , costituisce un ottimo riferimento di conoscenza e informazione su RR , utile per favorire un collezionismo a misura di interesse e tasche. Ovviamente non intendo affidare alle mie 835 una prospettiva escatologica circa i miei destini futuri. Eventualmente ci penserà mio figlio a smontare il "museo" e a ringraziare o maledire papà dovendo mettere le mani nell'ignoto. Gli oggetti di cui parliamo, costituiscono ormai una sorta di antiquariato industriale, non sono più solo giocattoli e non sono più compatibili per giocare con i "trenini" di oggi come invece avveniva qualche anno fa dove convivevano l'acquisto collezionistico e quello del gioco . Ma anche la foia di plastici enormi , fuori misura e totalmente digitalizzati, si accompagnerà ad un crescente ritorno di interesse per i primi trenini, e per la loro storia e semplicità, anche nel giocarci. Un ritorno quindi al collezionismo . Ti consiglio di aspettare e se trovi un 47 di acquistarlo. Ciao 3-nino
3-nino

 
Messaggi: 685
Iscritto il: 21 set 2018, 12:41

Re: Catalogus et eorum raritatis....

Messaggioda io_gioco_ancora » 11 nov 2022, 15:47

Buongiorno Gianpaolo,

3-nino ha scritto: Ti consiglio di aspettare e se trovi un 47 di acquistarlo. Ciao 3-nino


richiamo soltanto questa frase delle tue considerazioni per riaffermare, come ormai da 2 anni abbondanti, che al di fuori di ciò che può interessare la mia specifica raccolta mi guarderò bene da acquisti di altre marche allo scopo di poter dire "ce l'ho" o per rivenderlo.
Quello che occasionalmente cedo alle borse scambio (e sempre a caro prezzo, però le cose buone le ho vendute sempre..!) è per me soltanto "zavorra" che ancora oggi significa alcuni quintali dove non riesco nemmeno a porre mano.

Forse c'è stato un momento in cui avrei desiderato avere anche tutti i cataloghi RR ma è ampiamente superato e attualmente a chi mi propone l'acquisto di materiale fermodellistico che esula dai miei interessi rispondo invariabilmente NO!

Verso la rimanente parte della tua (2) dotta (2) dissertazione mi trovi sostanzialmente d'accordo, particolarmente dove scrivi "...tempo di smaterializzazione e democratizzazione della conoscenza grazie alla rete, che contribuisce ad alleggerire l'interesse all'acquisto . Questa peraltro ci inonda di cacate spacciandole per vere e l'alterazione della verità favorisce la truffa e l'adulterazione dei fatti e degli oggetti, inquinando anche il mercato del collezionismo . Il ritorno ad una conoscenza legata agli oggetti e alle fonti di informazione originali tornerà ad essere essenziale"

Buon pomeriggio
io_gioco_ancora

 
Messaggi: 215
Iscritto il: 3 apr 2010, 17:23


Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

cron