221 RR uno splendido errore



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221 RR uno splendido errore

Messaggioda 3-nino » 18 set 2022, 16:07

Credo utile, come per le cirille, dare un' idea dell'evoluzione di un modello - che tale non era- molto bello , rimasto in produzione per soli 6 anni circa, per poi avere il canto del cigno nel catalogo per " Collezionisti" dove si mettevano in vendita i fondi di magazzino e l'invenduto. Presentato nel 52 ma effettivamente messo in vendita nel 53 avanzato, ha subito fin da subito modifiche significative a partire dalla trasmissione, l'ingranaggeria , le ruote, ovviamente il motore e le bielle, per ultimo il tender della 740 che si affaccia già nel 57, con il telaio metallico e i carrelli in fusione. Questi nella serie collezionisti spesso sono gli Archbar in plastica. Poi si adottano dal 55/56 i fanaloni illuminati per eliminare il troppo Yankee faro centrale. Poi c'è il balletto delle bielle e dei respingenti, come delle ruote del carrello anteriore, piene o a raggi, senza una logica cronologica coerente che non sia " montare quel che capita dal magazzino". Invito gli amici a tenere conto di queste considerazioni, quando li vedo impegnati a cercare di capire i perchè di un assemblaggio incoerente. Senza presunzione, di oggetti per le mani me ne sono passati molti, e spesso mi sono trovato a dare la sola risposta possibile. IL CASO e l'abilità del montatore nel voler completare un modello con la componentistica disponibile. Comunque:
Allegati
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Le 5 221 a sinistra , a partire dal basso: 53 a trasmissione vecchio tipo, poi 54 , con respingenti molleggiati, poi 55 con respingenti fissi nuovo biellismo.
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le 221 a destra : le due in fondo sono del 57/58.; ultimo tipo che farà anche parte della serie collezionisti. Ruote carrelli a raggi, motori nuovi, fonaloni, tender nuovo. Sopra 221 belle del 56/57 ibride.
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Le scatole segnano le tappe più significative dell'evoluzione del modello : le scatole del53/54 (sia rossa che blu) le scatole del 55 /56 con l'immagine della prima serie, le scatole del 57....con i fanaloni , il nuovo tender , il nuove biellismo
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Buona visione saluti 3-nino
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda giorgio15 » 18 set 2022, 23:33

dalle tue risposte ai vari post so che sei modesto ,ma hai una collezione spaziale..... a parte questo io ho due 221 delle ultime con motore a sfere e tender con telaio in zama...da cosa si riconosce una serie collezionisti rispetto a una tarda produzione pre serie collezionisti ? sono uguali in tutto?
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda 3-nino » 19 set 2022, 15:41

Buon giorno Giorgio. Ti ringrazio per il tuo apprezzamento che mi ha mandato addirittura in orbita. Sono tornato a terra per il tuo quesito alquanto stuzzicante. Diciamo che le 221 del 58, ultimo anno di produzione, sono quelle vendute poi come serie collezionisti. La lsp resta in catalogo ancore due anni per poi finire anch'essa tra i Collezionisti. La cosa si spiega con l' ingresso della 740 e della 625 del 59. Era interesse di RR promuovere i nuovi modelli sicuramente meno costosi alla produzione , senza subire la concorrenza interna tra modelli. L'escamotage "Collezionisti" ha consentito di salvare capra e cavoli. Si vendono i nuovi e si valorizzano i vecchi invenduti proponendoli ai nostalgici. Ovviamente le 221 della "Collezionisti" sono le stesse del 58, per poi passare negli assemblaggi successivi, fino ad esaurimento delle scorte di componenti, all'utilizzo delle nuove componenti. Quindi : capita di trovare i fanaloni nuovi, al posto di quelli in un'unica stampata, introdotti con la 625 con vetrino e maniglia separata. Capita che la cassa del tender abbia il ricasco anteriore ricavato nella stampata ( prima versione del tender 740) per poi passare a quello successivo senza il ricasco. Ovviamente i telai in fusione sono diversi ; i primi non hanno il ricasco nella fusione, i secondi sì. Capita che qualche Collezionisti più recente abbia la boccola prendi corrente sotto l'angolo del telaio metallico. Diversamente, il telaio del tender primitivo per la 221 rinnovata ha il foro per lo spinotto in coincidenza con quello ricavato nella pedana del tender. Lo spinotto si infila dall'alto e non dal sotto. Ho già detto che i carrelli , in origine metallici, poi vengono sostituiti da quelli in plastica. Anche i respingenti indicati come in metallo brunito, talvolta sono in plastica nera come per i 626 Collezionisti. La macchina come tale è assolutamente la stessa. Tutto ciò per ribadire che cercare di dare nome e cognome ad oggetti di transizione come questi e veramente complicato. Solo in presenza delle scatole originali ci si avvicina al vero. Ma anche i certificati della "Collezionisti" spesso non dicano il vero . Capita che il modello non abbia il numero di riferimento e/o che abbia avute sostituite parti metalliche come il telaio, o il pancone , di serie diverse ma compatibili, i fanaloni , etc etc. Se le 221 che hai sono belle e funzionanti, alla grande. Occhio ai telai e ai cilindri che nelle serie più recenti sono di una zama particolarmente vivace. Salutissimi 3-nino
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda giorgio15 » 19 set 2022, 18:04

direi le mie due sono identiche,l unica cosa i carrelli del tender di una sono con molla singola a lamina e l altra quelli standard con due mollettine.... per i problemi nulla di che a parte la zama di un tender leggermente piegata e la filettatura di una ruota motrice rifatta(ho messo una boccola di un altro rivarossi)
Ultima modifica di giorgio15 il 19 set 2022, 18:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda giorgio15 » 19 set 2022, 18:05

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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda 3-nino » 19 set 2022, 23:06

le tue sono collezionisti. Mi ero scordato la cosa più significativa: le tampografie al posto delle decalcomania. Queste ancora presenti fino al 58 sul pancone della locomotiva con il tender nuovo dal 57, nella serie collezionisti vengono sostituite delle tampografie. I carrelli con le balestre sono figli di una sostituzione, presumo di carrelli in zama rovinati o delle mollette. Tutti i carrelli in zama o in plastica avevano le mollette fino al 63. Poi hai un tender con ricasco e telaio corretto e uno senza ricasco e telaio sostituito con uno scorretto. Comunque funziona e le macchine sono belle. saluti 3-nino
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda Max 851 » 20 set 2022, 8:29

Buongiorno a tutti. Qualcosa di simile alla "serie collezionisti" la fece anche Maerklin verso la fine degli anni 60: alcuni modelli ormai fuori produzione come E44 ed E18 tornarono in catalogo per qualche tempo sotto forma di "modelli per amatori, prodotti dalla ditta Hamo di Norimberga con parti originali Maerklin". Bisogna precisare che all'epoca la ditta Hamo, specializzata nella realizzazione di modelli di tram, non era ancora stata assorbita dalla Maerklin. Pochi anni dopo Hamo divenne il marchio dei modelli Maerklin in versione per corrente continua/due rotaie, come oggi Trix.
Una domanda per 3-nino: non capisco bene cosa intendi per "ricasco del tender". Comunque grazie per le foto e le spiegazioni che ci dai, e complimenti anche da parte mia per la tua collezione, e per la tua pazienza a gestirla in qualche modo, io avrei perso il filo da un pezzo!
Massimiliano
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda 3-nino » 20 set 2022, 12:23

Il ricasco! Chiamo così il lamierone che chiude il tender sul lato della cabina. Le differenze si capiscono meglio con le immagini.I due telai sono originale e tolti dai tender nelle foto. Quello senza ricasco non ha i due lobi con i fori per fissare il cappellotto della 740. Questi sono stati adottati perchè l'iniziale ipotesi di fissare il cappellotto con quattro vitoline agli angoli del castello- come per le 221- era risultata fragile dovendo anche sopportare il fissaggio del motore. Poi si evidenzia la presenza del solo foro sul bordo per il fissaggio dello spinotto dall'alto per portare corrente ad un polo del motore della macchina. Quello a sinistra invece è stato adattato alla motorizzazione della 740. Evidentamente lo spinotto ridossato al giunto scorrevole non poteva andare e si è posizionato sotto l'angolo del telaio tramite una boccola che consente di oltrepassare lo scalino eccesivo da superare per inserire lo spinotto stasso. In più si è chiusa la parte frontale del telaio con il ricasco. La boccola in questo caso e inserita in una sede con l'impronta ricavata nello stampo per il capocorda e gli isolanti necessari. Questo è il telaio che va anche nel tender della prima 740., quella con un solo cavetto. Poi arriverà l'ultimo telaio con due fori agli angoli per le due boccole dove si inseriscono i due cavetti della 740 della secondo serie. saluti 3-nino
Allegati
ricasco.jpg
A destra c'è il tender più vecchio con il frontale chiuso nella stampata della plastica, il telaio metallico pertanto non ha il ricasco. A sinistra il tender standard della 740 senza ricasco, che invece riporta il telaio metallico.
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I telai sono differenti; come spiegato sopra
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Tutti i carrelli del tender sono Archbar in zama. Attenzione alle mollette. Queste cuociono e grazie a Riva restore si riesce a sistituirle . Altrimenti la macchina singhiozza e si ferma , quando tutto sembra a posto
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La serie collezionisti ha le marche tempografate anche sul tender
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda giorgio15 » 20 set 2022, 15:02

forse l hai spiegato ma non ho capito...cos è quel foro aggiuntivo nel tender a destra?
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ricasco2 - Copy.jpg
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Re: 221 RR uno splendido errore

Messaggioda 3-nino » 20 set 2022, 15:57

Il telaio nasce prevedendone l' utilizzo anche per la 740. A tal fine quel foro dispone di un collarino, come si vede chiaramente, finalizzato ad accogliere una barra di collegamento rigido tra tender e macchina , come avverrà per la 740 con motore nel tender dove una vite lo incernierà al tender e un' altra alla macchina . Quasi sicuramente la barra doveva essere sagomata a collo di cigno per scavallare il ricasco del tender che altrimenti avrebbe interferito con il movimento della barra stessa. Una barra per esempio simile a quella della 080 con motore del tender. Aggiungo che il collarino sporge di un paio di millimetri sopra il bordo del ricasco; con la testa della vite sporgerebbe ancora di più , ed essendo arretrato rispetto al foro della vite che chiude il tender, presumo che interferisca con il carrello, in particolare quello in plastica che ha la lamina prendicorrente allungata sugli assi e centrale. Alla fine , per l'aggancio, si utilizzerà lo stesso foro della chiusura, eliminando quello con il collarino, Niente cambia per la 221; per la 740 sarà la vite che chiude il tender munita di un collarino adeguato a trattenere anche la barra e scavallare il "ricasco" e così il telaio sarà utilizzato, sia per la 221 che per la 740 . Mi posso sbagliare ma ritengo questa considerazione la più vicina al vero. Visto che sul telaio di sinistra c'è un altro foro dietro il castello, prima che sorgano dubbi, questo serviva ad accogliere la vite a legno che tratteneva nella sagoma in legno delle scatole della prima produzione di 740 e 280, il tender . Ho esaurito argomenti e polpastrelli, buona serata. 3-nino
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