La CARICA DELLE CIRILLE



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La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda 3-nino » 14 set 2022, 21:26

Ho tirato fuori una scatola che ho riempito di 835 e B&0. Sono circa una quarantina di esemplari delle varie e diverse serie produttive, a partire dal 53/54, fino al 60/61. Le 835 che ho raccolto nella scatola sono una ventina, vendute
o trovate singolarmente. Altrove ho quelle in composizione con trenini che non mi metto a cercare. La cosa incredibile ai miei occhi, è la continua introduzione di modifiche nei modelli che si può dire inizino fino dal 54. Sulle venti che mostrerò ho contato una decina di modifiche significative, altre minori sono presenti ma meno rilevanti; talune presumo apportate dai vecchi proprietari. Questo segna il fascino della RR rispetto alla Marklin. RR ha inseguito i componentisti, presumo per ridurre i costi , evidenziando le difficoltà di un' eccellenza industriale fondata su una vasta rete di fornitori. L'incredibile quantità di cataloghi dei pezzi di ricambio, all'inseguimento delle modifiche che intervenivano sui modelli, la dice lunga sulla difficolta di tenere insieme una rete industriale così dispersa sulla base delle pretese che RR imponeva . Marklin che aveva il pieno controllo di quasi tutto il ciclo industriale, compresa la commrcializzazione , non aveva di questi problemi. non doveva litigare con i fornitori quanto doveva fare Alessandro Rossi. Nel dopo guerra di artigiani in cerca di lavoro ce n'erano in quantità; alle soglie del boom ecomomico , al nord, nessuno restava senza lavoro e se era bravo c'era sicuramente chi lo pagava meglio di Rossi. Le 835, assieme alle B&O sono le mie predilette. Segnano, a mio avviso, il passaggio dalla declamazione del programma visionario di Rossi del 46/47, alla sua prima vera concretizzazione . La 835 e La B&O sono MODELLI veramente tali, frutto di una tecnica assolutamente innovativa che coniugava in una produzione industriale, materiali del tutto inusuali con un' eccellente progettazione elettromeccanica di questi veri gioielli. I prodotti degli anni precedenti avevano costituito un apprendistato decisivo per questo salto sia produttivo che commerciale. Comunque posto le foto di queste splendide piccoline
Allegati
8359.jpg
La scatola delle piccoline della RR più vivace e vitale. Ovviamente è una mia opinione
8358.jpg
ecco il plotone delle cirille alla carica. Le trovo deliziose
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8354.jpg
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8351.jpg
Queste sono le scatole delle prime serie. Quelle centrali sono le primissime ,54/55. Le due a sinistra sono del55/56. Poi a destra una del 57 e una del 54/55 SM. La riproduzione del biellismo è evidentemente ancora approssimativo
835.jpg
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda fafla » 14 set 2022, 22:41

Complimenti! Ancora meglio del vecchio museo Rivarossi!

Paolo
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda Max 851 » 15 set 2022, 11:25

Complimenti 3-nino, mi associo a quanto detto da Paolo: la tua collezione è molto più completa di quella del vecchio museo Rivarossi.
Per quanto riguarda Maerklin, devo dire a malincuore che in molti casi nel tempo c'è stata, purtroppo, una involuzione, evidentemente per risparmiare: vedi ad esempio molti carri merci aperti che in origine erano verniciati anche nella parte interna e in seguito lasciati nel colore della plastica, oppure le pessime scritte tampografate introdotte verso la metà degli anni 60 al posto di quelle in rilievo sulla cassa dei carri, spesso impastate e scarsamente leggibili, e in ogni caso soggette a cancellarsi al minimo tocco delle dita.
Nel caso di Rivarossi poi c'è da dire che spesso le migliorie introdotte nel corso del tempo potevano essere applicate, volendo, anche ai modelli più datati. Penso ad esempio alle ruote con 12 razze che potevano essere acquistate come ricambi e montate sui tender al posto delle precedenti che - erroneamente - ne avevano 16.
Massimiliano
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda 3-nino » 15 set 2022, 15:47

grazie a Paolo e Max, per gli apprezzamenti. Propongo queste riprese grandangolo in alternativa ad una serie di spot. Per apprezzare le differenze meccaniche elettriche, estetiche, talvolta piccole, altre veramente significative, occorrerebbe un noioso esame dei singoli modelli più rappresentativi di queste differenze. Lavoro francamente noioso per me e credo di poco interesse per gli amici del forum. Poi su alcuni modelli come la 835, ci sono nel foro splendide testimonianze monografiche sui tanti aspetti e curiosità che li riguardano. Una cosa che voglio testimoniare è che questi oggetti -835 e B&O- così' piccoli e innovativi (con la plastica, la pressofusione, il motore a pallini con asse verticale e il definitivo abbandono della trasmissione ad ingranaggi sulle ruote per quella a bielle e -ultima chicca- , i fanaloni illumìnati della 835), sono particolarmente resistenti e coriacei. Le offese del tempo, e dei vecchi propietari, cui sono sicuramente sopravvissuti, in genere non ne inibiscono il funzionamento, I motori in genere funzionano, un rabbocco di olio e raramente di pallini, risolvono qualche problemino, le lampadine funzionano , le carrozzerie sono integre e non deformate ( ottima plastica ed eccellenti stampi). I problemi più ricorrenti sono dovuti alle bielle che con la vite dell' asse centrale, lunga e particolarmente sollecitata, svitandosi le fa impuntare bloccando ruote e motore , talvolta rovinando anche le ruote dell' asse motore. Poco male se pensiamo che questi modelli sono forse i primi in europa, di produzione industriale, ad avere le bielle motrici. Sulla Marklin convengo con Max che dal 70 ( Scatole azzurro scuro) si comincia a lesinare sulle rifiniture e sulle caratteristiche cure che M dedicava ai propri modelli . Le difficoltà si affacciavano per tutti. Ma quello che volevo sottolineare e che il sistema Marklin aveva tutti i costi sotto diretto controllo e modulava i costi produttivi in ragione anche delle proprie politiche commerciali, RR no e doveva strapazzare i suoi fornitori per far tornare i conti e/o abbassare le pretese con riduzione della qualità dei suoi prodotti. Sembra strano ma ricordo a noi tutti che dal 73 al 79 /80 la crisi del petrolio determinò un vertiginoso aumento del prodotti suoi derivati, e le plastiche tra questi, nonchè una crisi economica pesantissima che sicuramente non favoriva la vendita dei trenini. saluti3-nino
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda Max 851 » 15 set 2022, 16:15

ricordo a noi tutti che dal 73 al 79 /80 la crisi del petrolio determinò un vertiginoso aumento del prodotti suoi derivati, e le plastiche tra questi, nonché una crisi economica pesantissima che sicuramente non favoriva la vendita dei trenini

Lo ricordo bene, come ricordo i cataloghi Maerklin di quegli anni (dove come da tradizione erano sempre indicati i "prezzi in Lit.") con le annotazioni a penna del negoziante: +10%, +20% e così via.
Quanto al "peggioramento" del prodotto, non tutto secondo me era dovuto alla ricerca del contenimento dei costi: le nuove scritte penso che venissero concepite come un miglioramento, ma purtroppo non avevano nulla a che vedere con le tampografie Rivarossi. Anche la qualità della plastica ad un certo punto peggiorò, ci sono carri degli anni 50 perfetti e altri fine anni 60 deformati, anche se in questo caso molto dipende dalle modalità di conservazione (luce, temperatura etc.).
Massimiliano
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 15 set 2022, 18:04

Adesso ti faccio una bella domanda! -1-
Nell'articolo fatto a quattro mani con Max siamo convinti di aver scoperto e pubblicato tutte le varianti possibili ... ma non si sa mai...... [ph34r.gif]
Visto che puoi verificarlo con i tuoi modelli, pensi che ne abbiamo dimenticato qualcuna?
VEDI:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... ione_1.htm
Ed anche:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... ione_2.htm

Saluti da Oliviero
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda 3-nino » 15 set 2022, 20:49

Lavoro assolutamente pregevole. Lo ricordavo con grande interesse ma solo avendo ripreso in mano le cirille posso ribadire che avete declinato e illustrato pressochè tutte le varianti significative possibili di questo modello, di cui sono a diretta conoscenza. Se mi viene agli occhi qualcosa d'altro lo segnalerò. Ma al momento non mi sovviene alcunchè . Suggerisco solo alcune apparenti banalità ma di un qualche significato funzionale o di fase. Le boccole filettate delle nuove ruote con più raggi, e relativi perni di manovella con riduzione del diametro della filettatura. Mi sembra 1,6 mm e addirittura 1,4 mm del perno centrale. questo per ovviare in parte alle impuntature del biellismo con danneggiamento della ruota. Le ruote poi perdono la lenticola prendi corrente. Le carrozzerie che riportano all'interno la scritta rivarossi con caratteri diversi, oltre alle poche modifiche esterne per i candelieri delle valvole, la diversa sistemazione delle sedi per le lampade passando dal telaio in metallo a quello in fusione, con una sorta di guida per i nuovi fanaloni e rifacimento del sistema di collegamento delle lampade ai due poli. Il diverso castello del motore che prima si fissava alla asole poste nella paratia verticale del telaio, per poi essere fissato sul fondo del telaio in plastica, o almeno così ricordo. Il passare ai due fili e alle due mollette prendi corrente nella plastica contro un solo filo del telaio metallico, anche per le lampade. Le diverse scritte nei telai forse segnano anche il passaggio ad un diverso fornitore oltre che un'evoluzione della grafica aziendale. Fatto questo che riguarda anche le carrozzerie della B&O, etc etc. Sono tutte piccole modifiche, ma in continuo , e con la caratteristica di modificare non poco il modello apparentemente sempre uguale. Sono convinto che buona parte di queste segnalazione le abbiate già evidenziate nell'articolo, che peraltro non ho potuto rileggere integralmente e con attenzione, e me ne scuso. E' il bello della rivarossi e del forum. Oliviero, avete fatto un lavoro egregio, lo ribadisco e tornerò a consultarlo spesso per le mie amate cirilline. saluti 3-nino
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda berto75 » 15 set 2022, 21:33

Complimenti Nino una marea di cirille :-o :-o non è certo uno spettacolo che si vede tutti i giorni ...ti ringrazio per mostrarci i pezzi e le chicche della tua sterminata raccolta ,non esiste ,secondo me ,una collezione RR che sia più rappresentativa e completa della tua !
(46) e dire che non ne ho neanche una di 835 !!
stupefatti -4- berto75
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda 3-nino » 17 set 2022, 9:22

Esiste, esiste. Saluti Berto. 3-nino
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Re: La CARICA DELLE CIRILLE

Messaggioda iname1030 » 23 set 2022, 11:58

Mai potessi pensare ad una tale quanti-qualitativa collezione ! Grazie per la condivisione !
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