Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"



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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Marco Fornaciari » 8 nov 2022, 23:39

Cerca in rete "locomotive GWR"
e guarda anche in questi link, i rodiggi sono indicati in stile anglosassone indicando le ruote e non gli assi
https://en.wikipedia.org/wiki/Locomotiv ... rn_Railway
http://www.greatwestern.org.uk/index-st.htm
http://www.greatwestern.org.uk/m_in_260.htm
Saluti
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda io_gioco_ancora » 9 nov 2022, 9:50

Buongiorno!

Alcuni punti che saltano agli occhi osservando la macchina nel suo complesso estetico e senza addentrarsi nei particolari:

- il pancone anteriore enorme e "pensile" (non sostenuto dal carrello di guida) a cosa servirebbe, forse per un tavolo da pic-nic?
- macchina Pacific con tutti i cilindri interni? Mi sbaglierò ma non ne ho mai viste o, forse, nel sottocassa esiste la riproduzione di questi cilindri?
- rara, ma esiste, la mancanza del duomo/sabbiera che a causa del biellismo rende complicato il posizionamento nello spazio interassale (vero che qui detto spazio non manca...)
- rodiggio disposto a casaccio (ma di questo avete già scritto).
- tiranti del forno come sopra.
- passo tra gli assi motori da non poter guardare, probabilmente pensata per armamento da 200kg/mt con convogli da 100 tonn.
- certo potrebbe essere una 2-3-0 ma, nel caso, chi sorregge la cabina?
- ma perché qualcuno a posizionato le decals in quella posizione..!
- kit mal montato? Mi sembra di vedere i corrimani lungo la caldaia bloccati all'altezza della camera a fumo tramite ripiegatura su loro stessi.

Mio parere è che l'oggetto non provenga da kit commerciale ma da kit fornito dall'AMA (i romani sanno cosa intendo) e che un ripristino appena soddisfacente richieda un impegno spropositato rispetto al massimo risultato ottenibile.

Saluti
io_gioco_ancora

 
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Marco Fornaciari » 9 nov 2022, 11:26

Beh, pure con: AMSA, Hera o Iren non fa differenza! ;-)

Ma, direi che quella loco è stata assemblata in modo maldestro mischiando avanzi di kit, in Gran Bretagna c'erano tanti produttori di kit e pure tanti modellisti assemblatori.
Potrebbe essere un montaggio fatto per fare pratica con le lavorazioni.
Saluti
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda 3-nino » 9 nov 2022, 14:02

Vedo che in molti teniamo d' occhio i mucchietti di immondizia delle rispettiva aziende di rifiuti. La speranza di avere qualche belle sorpresa è l'ultima a morire, quindi : Perchè no! Io sono meno cinico circa il modellone di Paolo. E insisto. Probabilmente e' una Castle. Poi è difficile dire se trattasi di un giocattolone, magari a molla poi convertito a CC . E' successo con la 680 di Gioco trasformata da RR in elettrica. Quello che credo sia avvenuto è che le ruote motrici e i cilindri fossero di zama , come forse il telaio del carrello. Si sono sbriciolati come è successo agli stessi particolari delle 60ottantone di Gioco, e si è cercato di rabberciare una soluzione, forse con ruote Rockford. Gioco forza è venuto fuori quel Frankestein simpaticamente sgraziato. Insomma brutto!! Però recuperabile. La Cassa della locomotiva è bella e proporzionata e il tender è il suo. Poi : lo slancio del pancone anteriore forse è eccessivo ma assolutamente possibile. La locomotiva, a vapore surriscaldato, aveva un motore di quattro cilindri uguali; due esterni orizzontali e posti dietro la camera a fumo che azionavano il secondo asse; due inclinati interni e posti sotto la camera a fumo che azionavano il primo asse. Questa disposizione costringeva ad avere uno slancio del pancone anteriore importante con i fianchi del telaio che si prolungavano oltre la caldaia, e con i copri steli e sistemi di lubrificazione dei cilindri interni raccolti sotto una grande cofanatura appoggiata sul pancone. Questa manca ed essendo abbastanza elaborata potrebbe essere stata anch' essa rapita dalla zama maligna come i raccordi del vapore ad "S" tra caldaia e cilindri anteriori. Il carrello anteriore in questa ipotesi,con il suo passo lungo, copriva tutto lo spazio intercorrente tra la parte anteriore dei cilindri esterni e la traversa del pancone. Se la scala è la "O" e le ruote di 44 mm sono OK , come Paolo conferma per il passo degli assi motori, benissimo. I cilindri svaniti, credo fossero ricavati da un' unica fusione che si inseriva di traverso al telaio in quello sguancio rettangolare che si intravede nella fiancata davanti al primo asse. Confermo che in questa ipotesi non c'è carrello posteriore sotto la cabina, in quanto le ruote, molto più grandi coprono buona parte dello spazio. Sul piano tecnico l'assenza del carrello posteriore tiene conto della distribuzione dei pesi . Una macchina di circa 82 tons con carico assiale previsto di 20 tons , vede il grande peso dei suoi 4 cilindri,disassati e spostati in avanti , alleggerire eccessivamente la parte posteriore del carro di trazione. Da qui il carrello anteriore di grande passo e fortemente sporgente rispetto alla caldaia, per evitare beccheggio e garantire l' ottimale distribuzione dei pesi facendo arretrare il baricentro. Paolo io proverei a rimettere in piedi il poverino, vedi tu. Poi insisto : le scalette vanno scollate e messe sotto la cabina , vanno lì. Saluti a tutti. 3-nino
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 9 nov 2022, 16:38

Ciao Nino, avrei proprio voglia di raccogliere la sfida che proponi… Purtroppo però come sai bene perché ne abbiamo parlato direttamente al telefono, la mia vista che è ormai un ricordo non mi consente di eseguire lavori di restauro che peraltro avrei molto piacere di eseguire e modestamente anche le capacità tecniche e l’abilità manuale. Abbiamo stabilito che si tratta di “un poverino“ e che probabilmente il gioco non vale la candela. Purtroppo ogni tanto mi capita di prendere lucciole per lanterne e questo mi sembra senz’altro un caso di questi. La comicità del tutto involontaria ha fatto sì che inserissi un poverino in fondo ad un contributo che era cominciato parlando della “serie capolavori“ difficilmente avrei potuto congegnare un paragone più stridente… Portate pazienza e passiamo ad altro. Penso che risolverò la questione restituendo la poverina a chi me l’ha venduta… E pazienza per le spese di spedizione!
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda io_gioco_ancora » 9 nov 2022, 17:52

Coccobill 62 ha scritto: Penso che risolverò la questione restituendo la poverina a chi me l’ha venduta… E pazienza per le spese di spedizione!


(13) (13) (13)

Ma chiedere prima di acquistare niente?!! Non è che il forum esista soltanto per vedere "chi ce l'ha più lungo"...

Una curiosità: ha scritto che la trasmissione è realizzata tramite vite senza fine ma non ci ha detto se la macchina funziona e/o "come funziona" ; così ad occhio penso che portare le ruote alla giusta misura significherebbe almeno triplicarne la velocità di rotazione (teorica) ma ottenere partenze e frenate molto realistiche, salvo bruciare il motore dopo poco tempo specialmente se caricata di un paio di carrozze sulle spalle..

Per nino: credo che le scalette siano tra le poche cose originali perché guardando in giro le posseggono in molte locomotive e sono indispensabili per la salita sui praticabili, mancano quelle di accesso in cabina! - che, sempre ove si montassero ruote del giusto diametro, sarebbero luoghi irraggiungibili.

Infine devo confessare che anche il tender mi lascia perplesso, ma non riesco a capire cosa.

Saluti
io_gioco_ancora

 
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda 3-nino » 9 nov 2022, 18:33

Ciao Paolo. Ti assicuro che non ho inteso sfidarti e se l'hai intesa così chiedo venia. So delle tue indubbie capacità elettromeccaniche e che le modifiche da apportare sono sicuramente alla tua portata. Ma mi rendo perfettamente conto che il problema di dove mettere il naso e le mani per te, costituisce un problema maggiore che per me. Se tu avessi un amico vicino che condivide la nostra passioncella potresti divertirti comunque a cercare di ridare dignità al poverino facendo un lavoro a quattro mani . Altrimenti hai ragione e forse conviene rimandare il tutto al venditore. Tutto dipende da quanto è costato Frankestein. Bruno, sono anch'io persuaso che le scalette siano le sue, ma ovviamente ritenendo che il prototipo probabile della macchina sia una loco della Classe Castle o simili, queste avevano 2 scalette e solo agli angoli delle pedana della cabina. Il punto dove sono attualmente coinciderebbe con la posizione dei cilindri. Non avevano scalette per accedere alla piattaforma del pancone anteriore. Avendo dovuto rimaneggiare tutto il carro della locomotiva penso si siano utilizzate le scalette della cabina che avrebbero interferito con il carrello posticcio, per coprire l'orribile vuoto che si era aperto davanti al primo asse. Ovviamente la mia è solo una supposizione. Aggiungo che le mie chiacchere non servono a ripristinare un qualche valore collezionistico ad un oggetto che forse non lo ha mai avuto, e qualunque intervento sarebbe difatto" arbitrario" perchè non potrebbe trattarsi di un ripristino all'originale, a me ignoto . Quindi non restauro , ma avvicinamento probabile alla configurazione originale forse sì. Non è il massimo ma per un'anima aggeggiona sarebbe già molto. Buona serata 3-nino
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda 3-nino » 10 nov 2022, 10:49

Mi scuso per i rabbocchi con le mie solite spisciacchiate a scoppio ritardato. Ho visto che bruno sollevava la questione dell'altezza della macchina sulle rotaie. Ovviamente partendo dal presupposto che il piano del ferro buono sia quello indicato dal tender - unico oggetto che sembra originale bello o brutto che sia- la pedana della cabina è addirittura più bassa per le ruote piccole rispetto a quella del tender e comunque molto più bassa di quella dei praticabili. Una volta rimesse le ruote giuste e riallineate le pedane, le scalette del tender e della cabina della macchina tornerebbero anch'essa ad allinearsi. Cosa che ritengo meno rilevante rispetto al complesso degli accrocchi è la situazione del carrello anteriore, che sicuramente ha subito una pesante manipolazione o addirittura la sostituzione. Avevo già segnalato una curiosità sulle ruote dei carrelli che penso non originali , ma il problema maggiore è dovuto dal fatto che queste locomotive, in tutte le loro versioni successive, avevano il carrello con il telaio interno alle ruote. Do un peso relativo al problema perchè disponendo di ruote del giusto diametro , rifare un telaio interno è relativamente semplice ai fini della resa estetica di strutture alquanto spoglie anche nella realtà. Saluti . 3-nino
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 10 nov 2022, 11:06

Buongiorno a Bruno e buongiorno a Nino, chiedeva Bruno nei messaggi precedenti precisazioni sul motore e suo funzionamento: il motore funziona a 12 V corrente continua, se sostituisci le ruote dalle attuali di diametro 33 mm a nuove ruote con diametro 44 mm la velocità aumenterebbe a parità di riduzione meccanica del 30%. Il problema lo affronterà se crede il prossimo proprietario!
Ciao Nino, non ti preoccupare Che non mi sono sentito sfidato e quindi la mia risposta non è dovuta all’orgoglio ferito: piuttosto si tratta della dolente consapevolezza di non poter più fare qualcosa che mi piaceva… Qui a Bolzano e dintorni ho provato a coinvolgere alcuni amici e conoscenti nelle mie passioni ma purtroppo senza esiti positivi.
Ho comunque deciso di restituirlo al commerciante e proprio ieri sera ho discusso lo scambio con altro materiale spero più interessante e valido.mi chiedevi il prezzo: 250 € che però avevo compensato con due oggetti obsoleti che non mi interessavano più ed un conguaglio di 30 €.anche in questa occasione visto che devo fare il pacco aggiungerò due o tre altri giocattoli di latta a compensazione delle spese. Leggo comunque compiacere le tue analisi tecniche e storiche dei modelli di cui parliamo. Cari saluti, Paolo.
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Re: Rivarossi Scala 0: la serie "capolavori"

Messaggioda Coccobill 62 » 10 nov 2022, 13:18

Scriveva ieri il signor Bruno che il forum serve a chiedere pareri prima di sbagliare gli acquisti: bene, approfitto della disponibilità e visto che questo della locomotiva inglese è un discorso chiuso introduco un nuovo tema.
La scorsa settimana ho seguito su eBay l’asta di un trenino a molla prodotto dalla casa torinese InCo Giochi nel 1950. Si trattava della locomotiva italiana FS Gr 685 in latta con una carrozza ed anello di binari, versione con motore a molla. Il materiale si presentava in ottimo stato e completo, alla scatola mancava apparentemente solo la seconda carrozza che in origine completava la confezione. L’asta si è chiusa a 413 € e io ho offerto molto meno e mi domandavo quale fosse la valutazione corretta per questo materiale.so che la riva Rossi a prodotto nel 1952 la versione con motore elettrico rifacendo le ruote motrici e gli ingranaggi per questo giocattolo… Immagino che quest’ultima versione sia più ricercata e più costosa. Vi sarei grato se mi aiutate a capire quali possono essere oggi le quotazioni equilibrate per questo treno nelle due differenti versioni. Grazie , Saluti a tutti, Paolo
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