rivarossi carrozza bagagli livrea rossa non conosciuta

[clabet73 +_]]

Salve e grazie per questa splendida iniziativa!
Ho recentemente acquistato dall'Inghilterra una carrozza che non avevo mai incontrato: Si tratta di una scatola di montaggio di un bagagliaio livrea rossa di cui allego foto: non ho la scatola originale ma solo un foglio di montaggio, sapete indicarmi il riferimento di questa bellissima carrozza? Grazie 1000 Claudio

[Marco Fornaciari]

Salvo novità tipo la scoperta di Petra, non risultano scatole di montaggio di quelle carrozze, anzi direi scatole di montaggio post gestione Alessandro Rossi.

Quella è una normale carrozza di commercio con il suo foglio illustrativo dei ricambi e dei particolari (aggiuntivi presenti nella scatola) che il modellista può montare se vuole per renderla il più veritiera possibile, salvo poi avere dei limiti alla circolazione.

L'anno di uscita sul mercato di quel bagagliao è il 2003, quindi sotto la gestione bresciana, ovvero al tempo di Lima-Rivarossi: poco prima del fallimento.
Si tratta dell'art. R3724 = Bagagliaio X tipo 1970T, livrea MDVE, serrande rosse, trasporto biciclette, carrelli MDfd con numerazione di servizio al reale 50 83 91-78 083-2 nDU

[clabet73 +_]]

Sono commosso, ringrazio molto per le preziose e precise informazioni, sono un piccolo collezionista affezionato soprattutto agli anni 50, 60 e 70. mio padre, comandante di sommergibili, mi regalò nel 1959 il primo trenino IRR/D CON LA LOCO BADONI. Sono molto felice di avere aderito a questo sodalizio. Esprimo i miei migliori saluti Claudio Bettini

[Coccobill 62]

Ciao Claudio, ben arrivato sul forum! Scusa se ti do del tu ma qui si usa così, se non hai nulla in contrario!
Anch’io ho nel passato remoto ed anche nel passato recentissimo la presenza del locomotore da manovra Badoni : Da bambino lo vedevo passare spesso sotto la mia finestra, abitavo infatti in un appartamento di servizio in zona industriale e quel locomotore di proprietà dell’azienda acciaierie di Bolzano, dove lavorava mio padre, portava avanti ed indietro barre e rotoli di acciaio tra le due sedi della ditta passando proprio sotto la mia finestra… A febbraio di quest’anno ho acquistato il modellino di questo locomotore diesel in livrea gialla come quello dei miei ricordi, prodotto dalla casa austriaca Lilliput proprio sul filo dei ricordi della mia infanzia!
Nel messaggio precedente scrivevi che tuo padre è stato comandante di sommergibili: tra i miei settori di interesse colleziono anche modellini di navi in metallo in scala 1/1250, in che periodo tuo padre a prestato servizio come comandante dei sommergibili? Se hai piacere di vedere i miei modelli di navi e sommergibili, di sommergibili ce ne sono otto o 10, italiani tedeschi e uno inglese, li puoi vedere nel contributo che ho pubblicato nella sezione del forum che si chiama:
Altri settori del modellismo/ navi/ Navi da guerra in metallo di wiking neptun e Mercury …… Cordiali saluti e nuovamente benvenuto, Paolo

[clabet73 +_]]

Ciao Paolo, mi sembra naturale usare il tu. Quando ho citato mio padre lo facevo in riferimento alla Rivarossi di cui si era appassionato immensamente, per cui quando sotto l'albero io e mio fratello trovavamo i regali Rivarossi in realtà erano innanzitutto regali per lui. La sua carriera da ufficiale di marina (era Dalmata nato a Spalato quando era italiana) dopo l'accademia di Livorno inizia nel 1935 imbarcato sul sommergibile AXUM in missione nella guerra di Spagna, ed è terminata quando sono nato io nel 1950. Ti allego una foto dei nastrini di alcuni degli imbarchi e la foto dell'anello delfino dei sommergibilisti. Mi piacciono le navi ma non ho più spazio, dato che sono pieno di treni Rivarossi

[3-nino]

Imbarchi di assoluto prestigio, su battelli dagli eccezionali, e senza retorica , gloriosi servizi prestati. Se lei avesse foto e testimonianze che volesse/ potesse condividere, sicuramente, sarebbero oltremodo gradite. buona serata. 3-nino. ciao paolo

[Coccobill 62]

Ciao Claudio, a proposito degli imbarchi di tuo padre direi proprio che è stato un uomo molto fortunato! Qualche anno fa ho letto un libro scritto se non ricordo male dall’ammiraglio Giorgio Giorgio Giorgerini , Sulla storia dei sommergibili e sommergibilisti italiani negli anni 30 e 40, dove si raccontava che solo pochissimi vascelli ed equipaggi sono sopravvissuti alle vicende della seconda guerra mondiale.
Anch’io mi unisco all’invito dell’amico trenino che ti invita a condividere qualche episodio o ci meglio di quei tempi. Cordiali saluti Paolo

[clabet73 +_]]

Carissimi grazie per l'attenzione. rispondo ad entrambi. ho la fortuna di avere ereditato un piccolo patrimonio fotografico di cui sono particolarmente affezionato, vi do un paio di foto, assolutamente inedite, alle quali sono affezionato. Si tratta di una delle foto della cerimonia della consegna della bandiera di guerra al glorioso sommergibile SCIRE' avvenuta a La Spezia il 13 giugno 1938. Di questo sommergibile si hanno le foto della sua trasformazione con i grossi cilindri sul ponte atti a contenere i famosi maiali, ma si hanno pochissime foto del suo allestimento precedente, ecco la foto che vi presento.
La seconda foto rappresenta un lancio di aerosilurante dall'incrociatore G. Garibaldi da una catapulta. Vi saluto cordialmente e alla prossima

[Max 851]

Ciao Claudio, e benvenuto nel forum anche da parte mia!
Le foto sono interessantissime, spero che in seguito ce ne mostrerai anche altre. Mi permetto tuttavia una piccola precisazione: l'aereo della prima foto non è certo un aerosilurante, si tratta con ogni probabilità di un ricognitore IMAM Ro 43. Le nostre navi non hanno mai imbarcato aerosiluranti, che erano velivoli molto più grandi (Savoia Marchetti SM 79, trimotore) che sarebbe stato impossibile ospitare a bordo e lanciare. A bordo delle unità maggiori erano trasportati di solito un paio di ricognitori o, talvolta, idrocaccia Ro 44, destinati ad essere lanciati con la catapulta e in seguito recuperati con le gru, operazione quest'ultima possibile solo ovviamente con mare calmo. Da ultimo vennero provati anche i caccia Reggiane Re 2000, che però non essendo idrovolanti erano destinati, una volta terminata la missione, a raggiungere se possibile il più vicino aeroporto sulla terraferma.
Massimiliano

[clabet73 +_]]

Ciao anche a te Max, condivido pienamente la tua diagnosi, evidentemente ero emozionato nel vedere interesse per questo argomento! Non c'è dubbio che si tratti di un ricognitore e vi metto le altre due foto del decollo di quella mattina: notate nella foto di preparazione al lancio che la nave mette la prua al vento e sullo sfondo si notano altre navi che partecipano alla battaglia di Punta Stilo: mio padre era imbarcato sul Garibaldi come 2dt, un abbraccio Claudio