da 3-nino » 20 lug 2022, 15:22
Ringrazio Andrea, Massimo e Max per le considerazioni sviluppate sulle foto postate. Confesso che la presentazione delle diverse scatole di impiantini RR ricompresi tra il 1958 e il 63, aveva proprio la voglia di esibire un bel panorama di grafica e di sensibilità del tempo - gli stilemi- fissata nei bei disegni riportati sulle scatole. Tutti disegni eleganti, asciutti per i convoglietti, che alludono alla realtà, senza pretendere di metterla nelle scatole. Dentro le scatole ci sono gli splendidi modelli della RR, che la grafica dei disegni tecnici ci ricorda . Anche il TEE, che dispone di una scatola bellissima, non sfugge a questo approccio. Diversamente il tram nelle due versioni ha bisogno di richiamare la realtà di un' esperienza quotidiana fatta di strade e viali con palazzi e strade di epoche diverse. Si parla ai ragazzi, ai loro genitori, ma anche ai nonni. Il convoglio di lusso sembra incrociare una coppia di agiati signori avviati ad una prima della Scala, lui in frack con cilindro lei con abito lungo e cappello, con palazzi signorili dalle finestre adornate da lesene preziose. Dubito che la coppia abbia preso il tram per andare alla Scala. Il tram, quel tram n^ 2, viene proposto per richiamare alla memoria la propria quotidianità, per ricostruirla in un plastico, dove il treno transita come un soggetto anonimo incapace di fissare emozioni e memoria della propria vita , salvo lo stupore e la meraviglia per quegli esempi di ingegneria meccanica affascinanti. Credo che vi sia anche un' intelligenza commerciale abbastanza sofisticata . Il trenino fa pubblicità a se stesso con le scatole di quegli anni; anche le rosse con vetrina funzionano così. Poi arrivano le scatole in plastica che perdono ogni contatto con il modello contenuto. Una sigla non dice niente sul contenuto. Per tenere insieme scatola e coperchio si è poi costretti a infilare il tutto in quelle calze di cartone anonime. Si ritorna alle scatole rosse con vetrina negli anni 70, ma ormai il momento aureo di RR è passato. La scatole con coperchio rosso e sigle di referenza sui lati, tornano all' anonimato del modello. Le scatole degli impianti poi seguono l'involuzione verso il ritorno progressivo del trenino RR, dal "modello" verso una sua versione sempre più semplificata e giocattolosa. Anche le proposte che stanno tanto simpatiche a noi patiti, i trenini tematici con sfondo, a mio avviso, dopo la seri rr, costituiscono un' evidenza di questa involuzione. Scatole dai disegni colorati per bambini , ma francamente, poveri e un pò banali che riducono il modellismo ad un paesaggio naife, lontano dalle ambizioni originarie . Ovviamente qeste sono mie opinioni, del tutto personali . Saluti 3-nino