l'alternata RR



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Re: l'alternata RR

Messaggioda andrea_fs » 11 mar 2022, 22:15

Eccellente analisi, è sempre un piacere leggerti, 3-nino, hai colto il nocciolo del mio pensiero, del mio quesito, dandogli un respiro più ampio. Non sapevo che anche Marklin producesse in Cina, evidentemente se vuoi sopravvivere industrialmente, soprattutto in ambiti di nicchia come ritengo sia ormai il fermodellismo, non sembrano esserci alternative. Buona serata a tutti. Andrea
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Marco Fornaciari » 12 mar 2022, 0:57

Si ma oggi c'è una differenza sostanziale, Maerklin ha dietro degli imprenditori del settore, H Rivarossi, cioè Hornby, ha dietro degli investitori in fondi d'investimento.
Al tempo del 424 Maerklin le differenze di economia, e sociali, tra Italia e Germania erano veramente tante, e anche nei trenini inseguivamo. Oggi, essendoci stato anche prima del Covid, non saprei chi segliere, allora meglio Italia, anche per i trenini.
Saluti
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Max 851 » 12 mar 2022, 9:02

Buongiorno a tutti, da quello che mi risulta Maerklin ha prodotto anche in Cina, ma questa esperienza dovrebbe essere stata chiusa da qualche anno. Aveva poi aperto uno stabilimento in Ungheria, ma non so se è ancora attivo, il grosso della produzione credo avvenga tuttora a Goppingen. In ogni caso sulle scatole dei carri di produzione attuale c'è scritto "Made in EU" anziché il "Made in Western Germany" di una volta.
Massimiliano
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Marco Fornaciari » 12 mar 2022, 10:43

Era stato reso pubblico che l'attuale proprietà una volta avuto il controllo completo, abbia lasciato perdere la produzione in Cina e di contro produce solo in Germania e Ungheria.
Per ci conosce la lingua https://www.maerklin.de/en/company/maerklin-in-hungary
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Coccobill 62 » 12 mar 2022, 11:46

Grazie a Nino per la approfondita ed interessante analisi dei mercati di riferimento in particolare di RR.
Ti leggo sempre con grande piacere ed interesse, si vede la stoffa del vero conoscitore ed appassionato!

Per quanto riguarda i siti di produzione attuali della tedesca M. , Ne parlavo proprio la settimana scorsa con un commerciante tedesco del settore: anche lui mi conferma che oggi la produzione è realizzata tutta in Europa. Scriveva Marco Fornaciari Che c’è molta differenza nell’avere alle spalle un imprenditore del settore oppure fondi di investimento… Sono perfettamente d’accordo! Un conto è se chi produce ama il prodotto che fa ed a qualcosa di originale e personale da metterci dentro, tutt’altro conto è quando l’imprenditore è attento principalmente o quasi esclusivamente al margine economico di profitto che vuole raggiungere.credo di poter leggere questa differenza anche nei numerosi contributi pubblicati in questo forum da molti utenti quando parlano della vecchia produzione riva Rossi rispetto a quella degli ultimi anni.
Quindi in ultima analisi ci sono oggetti, trenini, che ci dicono qualcosa ed altri oggetti che non ci dicono nulla! Buona giornata Paolo
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Re: l'alternata RR

Messaggioda 3-nino » 12 mar 2022, 15:43

Ovviamente i miei riferimenti sono alla Marklin di qualche anno fa. Onestamente non so oggi quali siano le sue articolazioni produttive. Gli amici che ne sanno di più, fanno bene a segnalare che il ritorno a casa delle produzioni intermedie, dall'uscita dell' ammistrazione controllata, dovrebbero essere una condizione di fatto. Ora si deve sapere che nella legislazione tedesca il comitato di sorveglianza- organo di controllo della gestione del board con ampi poteri di indirizzo- diventa determinante per chiudere anche una procedura fallimentare , propiziando le intese sindacali che riguardano l' azienda e la sua riorganizzazione. E' una corresponsabilizzazione nel perseguire gli obiettivi di risanamento, secondo quanto prevede la legislazione di codeterminazione , che coinvolge azionisti, Board , lavoratori e le loro organizzazioni, creditori. Nel caso di Marklin il rientro delle produzioni esternalizzate fa parte integrante degli impegni di risanamento. Resta evidente che esauriti gli obiettivi del piano di risanamento, i vincoli assunti a suo tempo, decadono, consentendo all'azienda di riprendere piena libertà d' azione purchè ci sia accordo negli organi unitari di codeterminazione ( la cogestione alla tedesca) . Ora, parlando di Maggiolino o Fiat si sappia che nell' 85 il valore industriale dato dai costi era del 40/ 55 % dovuto alla scocca metallica, il resto ripartito tra motore ,trasmissione, freni, interni ecc. Oggi la scocca pesa mediamente 15/ 20% se in lamiera di acciaio stampata , con un ulteriore 5% per la verniciatura. Pesa ovviamente la completa robotizzazione di queste fasi di produzione. Tutto il resto porta al 100% di costo dell' auto finita dove l'apporto umano diretto resta significativo. Le componenti elettroniche poi, rappresentano da sole un costo analogo alla scocca nelle vetture più sofisticate. Ovviamente le mie sono considerazioni datate, perchè ormai sono anni che non mi occupo più di queste faccende. Volevo chiedere , senza alcuna malizia; ma i motorini, le schede elettroniche di attuazione digitalizzate delle diverse funzioni, i led, che riempiono le belle scocche marcate Marklin ma stampate da Trix, siamo sicuri vengano prodotti in germania? in Europa? oppure come accade per molti prodotti, è sufficiente il 40% del valore di un prodotto al costo, realizzato nel paese di riferimento , per dare diritto al marchio MADE IN .... Nel caso di un modellino, il suo montaggio e verniciatura, con componentistica coreana , sicuramente rappresenta in valore più del 40% di riferimento. Aggiungo che componenti importate e montate su una schedina elettronica in Romania danno diritto al marchio Made in EU. Mi scuso per il pippone e spero di non avere perso qualche novità degli ultimi anni. saluti 3-nino
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Marco Fornaciari » 12 mar 2022, 19:41

A prescindere dal tribunale, il cui giudice non volle il fallimento ma andò avanti col tenere in piedi la Maerklin, fino a quando nel 2013 arrivò l'attuale propriettà: la famiglia proprietaria della Simba-Dicke
https://www.simba-dickie-group.com/en/home/
Gente che in fatto di giocattoli e modelli sa quello che fa: date un occhiata ai marchi e ai risultati economici.
Saluti
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Re: l'alternata RR

Messaggioda 3-nino » 13 mar 2022, 20:56

Pur coccolando elettivamente i miei piccoli amici di RR non sono assolutamenter razzista. E conservo con la stessa cura ( anche se con meno entusiasmo ) i piccoli Marklin. Confesso che quando li riprendo in mano si riaccende l'affetto per questi oggetti molto belli, che però esibiscono la tipica superbia dei perfettini; autosufficienti , prevedibili, raramente bisognosi di cure che non sia qualche goccia d'olio e ostili a qualunque intervento che ne alteri la fisionomia. Per me che non sono un plasticista nè un patito dei giri del trenino su un cerchietto di binari, resta solo l'accatastamento collezionistico. Benissimo ma con RR il gioco passa per lunghe sedute di riparazione, restauro, studio del caotico e cervellotico mondo produttivo e di Rivarossi, capace di introdurre modifiche non banali su un modello nel giro di pochi mesi. Queste sedute preludono ad un accatastamento collzionistico che dà la sensazione di aver riconquistato quel trenino. Che bello! Comunque, senza commenti......
Allegati
ted5.jpg
una DA 800 del 54 in plastica e relais con il salto
ted4.jpg
: Una 3021 del 57 con finestrini forati e cellophane e striscia di tre filetti; una del 57 con striscia a tre filetti e finestrini chiusi; una del 58 con striscia unita
ted3.jpg
ted2.jpg
la 3073 la versione inglese della 3021
ted1.jpg
3012 del 59 e CEE 800 e CEB 800 del 54
ted.jpg
la TM 800 è quella più vissuta , poverina e mi è particolarmente simpatica poi la 3067 . buona sera
3-nino

 
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Re: l'alternata RR

Messaggioda andrea_fs » 14 mar 2022, 16:13

Caro 3-nino, condivido quanto hai scritto, provo qualcosa di simile. Tuttavia sul coccodrillo 8356, il primo in plastica della Marklin, ho dovuto fare un piccolo intervento. Non disponendo del peso dei suoi antenati (ma nemmeno del Marklin/Trix metallico sucessivo, che però non ha il medesimo problema), è stato dotato di quattro anelli di aderenza su sei ruote motrici, teoricamente dovrebbe trainare lo stesso numero di vagoni dell'originale, mi sembra di ricordare che la pubblicità affermasse questo. Ma i carrellini non sono elettricamente connessi, ergo sugli scambi dal cuore un po' lungo, magari in curva, a bassa velocità, si pianta miseramente, perché da un polo c'è solo una ruota a contatto, due per l'altro. Così ho collegato entrambi i carrellini, sul Trix è così, io mi sono arrangiato con il consueto spezzone di corda di chitarra, alias acciaio armonico, la più sottile. Saluti smanettoni. andrea
andrea_fs

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Re: l'alternata RR

Messaggioda Coccobill 62 » 14 mar 2022, 19:01

Ciao Andrea, e il circolo ermeneutico di Nino Che fine ha fatto?
Scusa se te lo dico ma “il coccodrillo in plastica con le corde di chitarra“ da parte degli amanti della nota casa tedesca “ nun se po’ senti”!
Per noi il coccodrillo è necessariamente di metallo e si chiama CCS800/3015 , Pesa intorno agli 866 g, a due pattini e due cerchiatura di aderenza e non si ferma mai! Né sugli scambi, né in salita o in discesa e traina un sacco di vagoni! Saluti alternati Paolo

ps : Le corde di chitarra io le lascio sulla chitarra perché altrimenti mia figlia quando la suona e trova dei buchi si arrabbia… E le figlie è meglio non farle arrabbiare!
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