l'alternata RR



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Re: l'alternata RR

Messaggioda 3-nino » 15 mar 2022, 17:34

Circolo Ermeneutico ! Mi scuso per aver ripescato un mia reminescenza filosofica che mi semplificava la spiega. Il senso è banale: A E' B e ovviamente B E' A perchè l'un termine spiega l'altro. Nel nostro caso, per chi si interessa di trenini, marklin è ormai sinonimo di CA nel fermodellismo. E se si chiede di un trenino a CA chiunque dirà: Marklin! Invece, dire CC e chiedere, si avranno decine di risposte diverse. Ho cercato di dare una sbrigativa e rabberciata ipotesi sul perchè Marklin sia rimasta sola a interpretare questa particolare versione del gioco fermodellistico. Sicuramente per meriti suoi, solidità finanziaria , felice capacità di far evolvere una tradizione produttiva nei decenni senza pentimenti e fedele ai proprii clienti, mai posti di fronte a sorprese violente. Anche il digitale arriva in punta di piedi senza svalutare tutto il patrimonio fermodellistico accumulato in decenni da 4 generazioni familiari . La convivenza di analogico delta e digitale, prolungata per 15 anni, ha consentito al cliente di adattarsi, da padre a fglio, al digitale puro che peraltro rende tutti gatti bigi . Ha sempre meno senso parlare di CA o CC ai fini della gestione di un impianto e degli effetti sonori desiderati in digitale. Poi un' accorta e continua valorizzazionre collezionistica del prodotto Marklin ha dato la sensazione che avere un Marklin in casa sia comunque un investimento, grande o piccolo che possa effettivamente essere. La morale è che Marklin tutela comunque i suoi fedeli clienti e li ripaga sempre sia con il suo prodotto che con una reale tutela valoriale che la maggior parte degli altri marchi industriali ( ormai cinesi) non possono garantire. Quindi meriti di Marklin ma anche, e per me ancora più rilevanti, demeriti dei concorrenti a partire da RR che non seppe prevedere che l'ottima scelta della CC, più semplice e industrialmente meno impegnativa avrebbe attratto decine di produttori avviando una concorrenza sui prezzi insostenibile per chi voleva mantenere standard elevati anche per un prodotto industriale. La nemesi di RR , precorritrice del modellismo industriale per sottrarre il trenino al mondo del giocattolo infantile, si ritrova trenta anni dopo a rincorrere lima verso il ritorno al giocattolo pur di sopravvivere. Per questo la mia collezione si ferma al XX secolo. Ringrazio gli amici che hanno apprezzato le mie chiacchere, ma dico, onestamente di non prenderle troppo sul serio. Sono chiacchere tra amici. Il coccodrillo Marklin vecchio, oltre al peso ( 850 g) rispetto ai nuovi ( plastica 350 g, fusione 560g) aveva anche tutte le ruote dei carrelli motrici. Per questo aveva una forza incredibile. I nuovi sono belli, punto. E diverranno nel tempo oggetti da collezione, come le riproduzioni contemporanee dei vecchi modelli , che non sono sovrapponibili ai modelli datati ma rappresentano una " nuova" proposta Marklin di grande pregio. Cambio pagina per qualche vecchitto Marklin . 3.nino
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Max 851 » 15 mar 2022, 20:02

Posso dire la mia sulle riproduzioni attuali di vecchi modelli? Semplicemente non le capisco, va bene per le repliche purché siano tali al 100% come nel caso di recenti riedizioni di automodelli Mercury dove l'unica differenza rispetto agli originali è la scritta sul fondino, ma replicare una locomotiva degli anni 50 o 60 dotandola di un decoder al posto del vecchio relè non mi attira proprio. Sarebbe come se la Fiat se ne uscisse con una riedizione della Topolino con lo stesso telaio e carrozzeria ma con il motore della Panda. Poi, naturalmente, de gustibus...
In fondo la stessa Maerklin in anni recenti ha replicato diversi automodelli, sia in scala 1:43 sia i "modelloni" anteguerra con il motore a molla, riconoscibili dagli originali (anche per evitare malintesi) ma praticamente uguali a questi.
Non sarebbe stato proprio possibile dotare le repliche del buon vecchio relè? O a Goeppingen pensano che ormai tutti i plastici siano digitali?
Massimiliano
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Re: l'alternata RR

Messaggioda andrea_fs » 15 mar 2022, 23:05

Ciao Max, sono perfettamente d'accordo. Rimanendo (divagando) in ambito chitarristico, le repliche dei modelli anni '50 e '60 sono fedeli (per quanto possibile) al millimetro, nessuna concessione alla modernità, ed è giusto così. Un decoder sulla replica di un 3015 equivale a un pickup noisless (niente ronzii di fondo dovuti all'effetto antenna dei pickup a bobina singola), o peggio ancora attivo, sulla replica della stratocaster di hendrix a woodstock, per dire. E anche se apparentemente questo accostamento non c'entra nulla, mi scuso ancora della divagazione, in realtà viene fuori che in molti ambiti la genialità, il design, la qualità, hanno raggiunto l'apice tra i '50 e i'60, almeno io la vedo così. Saluti vintage, Andrea
andrea_fs

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Re: l'alternata RR

Messaggioda Coccobill 62 » 16 mar 2022, 13:37

Ciao Massimiliano, non ho capito bene il tuo intervento dove parli delle repliche di locomotive fatte oggi con l’inserimento di decoder digitale… Se ti riferisci al coccodrillo replica del 1996 che ho scritto di aver acquistato allora, serie limitata riservata ai soci del club Insider solo per l’anno 1996 ti preciso un paio di cose:
Il numero di articolo esatto è il 30159 , Il modello pesa come l’originale 866 g, gli assi motori sono sei collegati con due giunti cardanici al motore centrale ed il funzionamento è analogico puro come il modello che riproduce.
L’inversione del senso di marcia avviene con un relais di vecchio tipo esattamente come l’originale, sulle testate ci sono tre lampade vecchio stile commutate esattamente come l’originale, tre lampade accese e sulla parte anteriore mentre una lampada accesa nella parte posteriore. Naturalmente sono perfettamente cosciente che una replica non vale l’originale, ci mancherebbe altro… Mi sono riguardato i cataloghi della Koll Del 1993 e del 1999 che ho in libreria: i prezzi del modello originale prima serie degli anni 47 e 48 viaggiavano nel 93 attorno ai 4800 marchi e nel 99 attorno ai 9700 marchi, quindi grosso modo rispettivamente 5 milioni di lire nel 93 e poco meno di 10 milioni di lire nel 99. Io in quegli anni lavoravo come dipendente in fabbrica e guadagnavo attorno a 1.800.000 lire al mese e quindi le valutazioni degli originali mi sembravano, e ancora oggi mi sembrano, totalmente fuori di testa!
Così quando uscì questa riproduzione pensai che per me e per le mie possibilità economiche era l’unica occasione per permettermi un oggetto praticamente uguale nell’aspetto e nel funzionamento all’originale. In questi 25 anni ho poi fatto molta esperienza ed ho conosciuto meglio la produzione anteguerra della nota casa tedesca ma ancora oggi evito le pazzie, leggi investimenti esagerati in modelli di locomotive.
Forse in futuro mi permetterò qualche lusso in più che sinora non mi ero mai concesso visto anche che le mie tre figlie hanno concluso gli studi e sono sistemate e anche io tra due mesi finisco di pagare il mutuo per la casa. Comunque penso che le repliche dei vecchi modelli abbiano un po’ calmierato il mercato che nei prossimi 10 o 15 anni sono sicuro che calerà drasticamente perché in futuro gli amanti del genere disposti a spendere cifre così alte saranno inevitabilmente sempre di meno e quindi l’idea che i soldi spesi in locomotive Marklin siano sempre un investimento dal rendimento sicuro non sarà probabilmente più vero. Saluti Paolo
Coccobill 62

 
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Coccobill 62 » 16 mar 2022, 14:42

Forse Massimiliano pensavi all’articolo 36159 anche esso prodotto nel 1996 e questo si dotato di decoder digitale sistema Digital
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Re: l'alternata RR

Messaggioda Max 851 » 16 mar 2022, 16:49

Ciao Paolo, sicuramente non mi sono spiegato bene. Mi riferivo a certe repliche apparse negli ultimi anni come ad esempio la 3045, cioè la Br 44 danese, o anche il locomotore francese in confezione con le carrozze del "Capitole", che da quanto so avevano carrozzeria e meccanica come gli originali ma il decoder al posto del relè. Ben vengano le repliche quando gli originali sono impossibili da trovare in buone condizioni a prezzi "umani", ma che siano uguali agli originali anche se riconoscibili per le scritte o altri particolari. Io stesso ho acquistato un paio di automodelli 1:43 replicati da Maerklin, l'autoscala Magirus dei pompieri e l'autoarticolato cisterna Aral, perché gli originali degli anni 50-60 o sono rottami o hanno prezzi da gioielliere, ma una 3045 col decoder non la vorrei nemmeno se me la regalassero.
Quanto al mitico coccodrillo, credo che le quotazioni attuali siano un po' diminuite ma certo le prime versioni sono tuttora inavvicinabili, almeno per me, come pure diversi modelli della serie 800 che mi piacerebbero. Comunque ho un bel 3015 dell'ultima serie, inizio anni 70, acquistato usato ma in ottime condizioni verso la metà degli anni 90 per 1.400.000 lire, una discreta sommetta anche allora.
Massimiliano
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