Modelli test Rivarossi



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Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Tartaruga87+ST » 21 gen 2022, 8:33

Ciao a tutti!

Grazie per le risposte! Anche io avevo gli stessi dubbi anche a fronte del fatto che modelli di questo tipo è facile contraffarli. In ogni caso hanno acceso la mia curiosità quando li ho trovati in rete. In passato sempre nello stesso sito ma da altri venditori ho visto altri casi simili. Diciamo che gli inglesi ora ci giocano molto su questa cosa.

Per TricX e per chi è interessato ecco immagini di altri modelli venduti per lo stesso motivo:

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin 3034 AC DB BR 141 E-Lok NG 4.jpg

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin 3034 AC DB BR 141 E-Lok NG 2.jpg

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin 3021 AC DB BR V200 006 loco 4.jpg

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin 3021 AC DB BR V200 006 loco 3.jpg

Rivarossi LOCO MARKLIN MÄRKLIN di prova 3075 AC DB BR 212 loco 1819 4.jpg

Rivarossi LOCO MARKLIN MÄRKLIN di prova 3075 AC DB BR 212 loco 1819 2.jpg

Rivarossi LOCO MARKLIN MÄRKLIN di prova 3072 AC DB BR 212 215-8 loco compatibile 5.jpg

Rivarossi LOCO MARKLIN MÄRKLIN di prova 3072 AC DB BR 212 215-8 loco compatibile 2.jpg


Stefano
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Tartaruga87+ST » 21 gen 2022, 8:38

Ulteriori immagini:

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin AC 3065 DB BR V60 0-6-0 loco 2.jpg

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin AC 3065 DB BR V60 0-6-0 loco 4.jpg

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin AC 3078 opere 500 Werks loco 2.jpg

Rivarossi LOCO TEST compatibile con Marklin Märklin AC 3078 opere 500 Werks loco 4.jpg
Rivarossi test di Dept Locomotiva Tenshodo Pennsylvania PRR GP-20 Nuova Zelanda 2.jpg

Rivarossi test di Dept Locomotiva Tenshodo Pennsylvania PRR GP-20 Nuova Zelanda 7.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo Burlington Northern SD-24 NZ 2.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo Burlington Northern SD-24 NZ 8.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo Burlington Northern SD-24 NZ 12.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo New York Centrale SD-24 NZ 2.jpg


Continua...

Stefano
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Tartaruga87+ST » 21 gen 2022, 8:44

Rivarossi test di Dept Locomotiva Tenshodo Pennsylvania PRR GP-20 Nuova Zelanda 7.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo Burlington Northern SD-24 NZ 2.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo Burlington Northern SD-24 NZ 8.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo Burlington Northern SD-24 NZ 12.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo New York Centrale SD-24 NZ 2.jpg

Rivarossi Test Reasearch Dept Locomotiva Tenshodo New York Centrale SD-24 NZ 7.jpg


Diciamo che il tipo è ben fornito di modelli presunti ex-Rivarossi....

Di sicuro emergeranno ulteriori casi come questo peccato che sarà difficile verificarne l'autenticità anche a fronte del fatto che ci sono pochissimi documenti o altro che possano provarne l'esistenza.

Stefano
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Max 851 » 21 gen 2022, 9:38

Riccardo ha scritto:
Sempre a titolo di curiosità: la loco in alto a sinistra col "numerino 98398" e dall'altra parte quella che i numerini li copre col pattino, che tipo di aggancio hanno ? E' Marklin ?

Certo, quello in alto a sinistra è il modello della loco diesel da manovra V 60, e l'altra è la stessa locomotiva nella versione delle ferrovie belghe SNCB. I ganci in effetti erano particolari, credo fossero stati studiati proprio per le locomotive da manovra per facilitare l'aggancio anche in curva ed erano montati anche sulla Br 81 a vapore. Di quest'ultima, come pure della V 60, esisteva anche la versione con i ganci Telex.
Massimiliano
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Giorgio » 21 gen 2022, 10:56

MI pare che l'ex museo RR l'avesse comprato Rail of Sheffield (non so se il nome è corretto) circa 5-6 anni fa. Credo se ne fosse parlato anche sul forum. Tramite l'amico Howard e Gianni Carrara ci eravamo informati per capire se fosse ineressato a rivendere l'intero blocco acquistato da Hornby (i soldi non so dove li avremmo presi, ma informarsi costa poco). Poi ovviamente la cosa morì lì.
Quindi se il venditore è Rail of Sheffield probabilmente la storia è vera. Anche se io non pagherei di più un modello per l'eventuale "passaggio" che ha fatto al musero RR
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Marco Fornaciari » 21 gen 2022, 11:24

Saluti
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda andrea_fs » 21 gen 2022, 16:07

Ciao, ricordo che anni fa presi sulla Baia, proprio da Rails of Sheffield, una 835... Andrea
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Tricx » 22 gen 2022, 18:25

Seguendo l'esortazione di Marco, mi sono preso la briga di andare alla ricerca sui siti da lui indicati:
Marco Fornaciari ha scritto:Le vicende Hornby sono quasi tutte di dominio pubblico..........
....A riguardo del fallimento, cercando in rete "fallimento Lima s.p.a. Brescia" o frasi simili, si trovano dei documenti.......
......Cercate in rete "prandi lima s.p.a. brescia"..........

Tralasciando le vicende Hornby, ormai appartenenti all'epoca "post-disastro" e l'ultimo suggerimento citato da Marco, che non ha fornito particolari spunti, .... tranne un istintivo (x) (x) :-( :-x ..., ho poi trovato solo un pressochè irrisorio elenco di documenti .... solo tre in totale ... !! che costituiscono la punta dello spillo collocato sulla punta del classico "iceberg" di documentazione necessariamente sottostante alle vicende societarie dell'ultimissimo periodo ed alle vicende conseguenti di insolvenza e fallimentari ad esse collegate.

Tali documenti ( tra l'altro caricati "in rete" a partire solo dal 2019 e non certo dai tempi dei fatti o "fattacci"...) sono rispettivamente:
1) il decreto del Tribunale ( di Brescia) di ammissione alla procedura di concordato preventivo della "società Lima spa in liquidazione" da questa richiesta e contestuale apertura della stessa, risalente al marzo 2004 ( del 18.3.2004 per la precisione );
2) la sentenza del tribunale stesso di omologa della suddetta proposta di concordato preventivo, presentata dalla società in liquidazione, del giugno 2004 (del 24.6.2004 per la precisione);
3) il decreto di chiusura... al settembre 2021... ( sarebbe d'uopo mettere un paio di bei punti esclamativi ...!! ... ma in fondo è "abbastanza normale"...) (del 14.9.2021 per la precisione) a margine della "comunicazione di avvenuta esecuzione del concordato preventivo" depositata il 30.7.2021.

Dal primo documento risulta la (normalissima) nomina del giudice delegato e di un commissario giudiziale ( senza che risultino tutti i precedenti e sottostanti atti, a cominciare dal ricorso - istanza introduttivo per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo ed il "parallelo" procedimento di "messa in liquidazione" della società stessa, che "logicamente" traspare dall'esame della situazione ).

Nel secondo documento oltre a confermarsi l'esistenza di un procedimento di messa "in liquidazione" della società, già avviato ben prima della domanda di ammissione al concordato fallimentare, traspaiono in particolare anche l'esistenza di procedure legali di carattere civilistico pendenti verso la società e forse anche tra i soci stessi o tra alcuno di essi e la società e quantomeno una causa di "impugnativa del bilancio al 31.12.2001".
Comunque, cercando di sintetizzare, la società, già in liquidazione e quindi giudata da un collegio di tre "liquidatori", con quella domanda prometteva ai creditori il pagamento dei debiti con la cessione di "tutti i beni esistenti nel suo patrimonio alla data della proposta di concordato" e a tal fine presentava una "proposta di acquisto di ramo di azienda...... per un corrispettivo che, unito alle disponibilità liquide esistenti ed al realizzo dei suoi crediti commerciali, risultava sufficiente all'adempimento proposto."
Da quanto sopra emerge che non vi fu propriamente alcuna "asta", pubblica almeno, e che la ricerca dei compratori avvenne addirittura in tempo precedente, per così dire "privatamente" ed in seno alla società, seppure già in regime di liquidazione e portò all'intesa di vendita del cosiddetto "ramo di azienda" (... altro che "ramo" !!! :-o :shock: .... era sostanzialmente tutta !!! ... insomma "la polpa")
per l'importo (credo ormai conosciuto da tutti) di 8 milioni di €uro.
Tale importo però non copriva tutto il "buco", ma come si dice in sentenza, contribuiva sostanzialmente almeno per i due terzi del pacchetto completo. Sempre in sentenza viene detto che c'erano ovviamente sul punto relazione e "parere positivo" del "commissario giudiziale" (... documenti ovviamente non "pubblicati" ). Tra i vari provvedimenti della suddetta sentenza si legge la "conferma" del collegio di liquidatori, già in quel momento insediato, "al fine di contenere i costi"... "rimettendo al giudice delegato le ulteriori modalità di esecuzione del concordato, per quanto non già espressamente previsto nella proposta omologata"....
Per quello che in questa sede può maggiormente interessare a livello informativo, si legge tra i motivi della decisione di accoglimento della proposta "concordataria": "Infine, quanto alla meritevolezza del concordato, come rilevato dal commissario giudiziale, il dissesto della società ( che rappresenta una storica casa produttrice di trenini giocattolo e da modellismo ) è da addebitarsi essenzialmente ad una inadeguata valutazione e programmazione dei nuovi prodotti da immettere sul mercato e da una inferiore capacità produttiva rispetto alle potenziali esigenze del mercato, che unite alla rilevante incidenza del costo degli stampi per la produzione di nuovi modelli che normalmente si esauriscono commercialmente nello spazio di un anno, ha determinato un "costo di produzione" eccessivo che ha costretto la compagine societaria a ripianare consistenti perdite tramite la rinuncia ai vari finanziamenti fatti nel corso degli anni 1998/2003, fintanto che la situazione conflittuale in essere fra i soci ha impedito ogni prospettiva diversa dalla liquidazione della società."

Adesso sospendo, per non tediarvi troppo.
Saluti. Riccardo.
Tricx

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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Marco Fornaciari » 22 gen 2022, 19:54

I documenti relativi al procedimento chiuso l'anno scorso fanno riferimento all'archivio storico e alla procedura di liquidazione della Lima Vicenza, quindi nulla a che vedere con il museo.
Insomma sempre di una Lima dei trenini si tratta, ma sono due procedure completamente diverse e indipendenti di due ditte diverse con P. IVA diversa.
Alla fine se non erro le Lima dei trenini foruno tre se non di più (per via delle successioni eriditarie), ma tutte con iscrizioni diverse in CCIAA, anche se poi ci fu successione diretta nelle attivita produttive. **
La Lima S.p.A. gestita da Prandi si prese i marchi e i modelli, ma non i capannoni e il resto.
La nostra Lima di Brescia aveva la proprietà solo il museo Rivarossi, e forse il Lima ovvero parte di esso entrano nel fallimento che chiuse la Hornby con il suo acquisto. Infatti la motrice tranviaria rimase ( forse è ancora lì) di fronte al capannone di Isola Vicentina con il suo contenuto.
Al tempo della Lima Brescia, a produrre i modelli era la Lima Vicenza. In pratica Lima Vicenza era un terzista di Lima Brescia: è una cosa abbastanza normale. Oggi una cosa del genere, per il pubblico non pratico, si può descrivre nei concetti di "new company" e di "bad company".
Se a seguito di un fallimento c'è una vendita per forza è un asta (a meno non sia pervenuta al tribunale una richiesta di acquisto, ma qui la procedua si diversifica, ma poi si arriva sempre ad una forma di asta per vedere se c'è chi offre di più, è la prassi).
Quando chi compa ha pagato e firmato contestulamente i ducumenti, la procedura di fallimento si chiude per sempre (come si dice, chi ha avuto ha avuto ...)
Quando furono portati i libri in tribunale dagli azionisti di maggioranza la motivazione fu fallimento, anche perchè quando le passività superano di troppo la attività non hai altra scelta. Poi siccome la richiesta di fallimento arrivò dalla proprietà e non dai creditori, la procedura è diversa e più veloce.
Se hai letto tutto quanto ti ho messo in evidenza, avrai notato che buco finaziario a parte, in quel fallimento c'erano anche altri motivi, tra l'altro sostenuti da gente che di società di capitali poteva vantare esperienza e storia ben più lunga dei chiamati a rispondere, quelle persone avevano tutto l'interesse a chiudere la questione rapidamente.
A dirla tutta, per la Lima si poteva procedere come per Maerklin e Fleishmann-Roco, ma gli azionisti di maggioranza sicuramente la pensavano diversamente.


**
Fino a 10/15 anni fa per cambiare senza cambiare occorrevano una seduta dal notaio e qualche giorno, ora sempre la seduta dal notaio ci vuole, ma tempo zero operando constestulamnete in via telematica o tefonica con operatore in CCIAA.


P.S.
Attenzione che in giro ci sono state, e ci sono, tante ditte chiamate Lima, e pure fallite.
Saluti
Marco Fornaciari
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Re: Modelli test Rivarossi

Messaggioda Tricx » 22 gen 2022, 20:58

Esaminato e sintetizzato sommariamente il secondo documento precedentemente citato, e lasciando a successivo messaggio eventuali commenti all'ultimo messaggio di Marco che appena precede, passo al terzo documento in precedenza elencato.
Sperando che a qualcuno interessi .... e di non aver tirato fuori materia "troppo noiosa" .... :oops:

E' il documento di chiusura della procedura che da atto che " a conclusione delle operazioni di liquidazione dei beni, nonchè delle varie problematiche che si sono succedute nel tempo, ivi inclusi i contenziosi di natura civilistico/fiscale, in data 6.7.2020 è stato depositato il rendiconto finale della gestione, che è stato approvato il 15.10.2020."
In merito alla lunga durata, si da atto, successivamente nel contesto del documento, che il procedimento "si è protratto, come è noto nel tempo solo ed eslusivamente a causa del contenzioso promosso da un creditore/socio di Lima stessa, come già evidenziato nel rendiconto..."

Si parla poi di un "riparto finale", con pagamenti ai creditori nei primi mesi del 2021, dandosi atto che "all'esito dei vari riparti parziali e di quello finale", i creditori in prededuzione, privilegiati ed ipotecari sono stati integralmente soddisfatti, mentre i chirografari ( gli "sfigati", in sostanza...) sono stati soddisfatti nella misura del 61,76%, a fronte di una previsione iniziale del 40% dell'ammontare dei loro crediti.

Per quel che qui a noi può interessare, nell'accenno a somme avanzate dai vari riparti e spettanti "ai creditori risultati irreperibili, nonchè a quelli che hanno cessato l'attività e/o hanno rinunciato alle proprie ragioni di credito ( €. 25.260,06 lasciati "con vincolo di destinazione in possesso del liquidatore volontario...), viene espressamente indicato l'importo "di €. 3.132,75 corrispondente all'introito dell'avvenuta cessione dell'archivio storico..." somma anch'essa lasciata al suddetto liquidatore.... :? :roll:

Questo è ciò che ho ricavato dalla suddetta lettura e dal che si desume che il suddetto "archivio storico" ( e non si sa bene ancora cosa contenesse, perchè essenzale a questo scopo sarebbe stata la possibilità di poter visionare un inventario...) sarebbe stato effettivamente venduto per la bellezza di poco più di tremila €uro.

Vorrei aggiungere anche, in relazione ad altre discussioni su questi stessi temi e su quelli "collegati" avvenute in precedenza qui sul Forum, oltre a quelle già citate da Marco e cioè:
- Visitor Center Hornby - imperdonabile errore! (orrore)
viewtopic.php?f=53&t=6704
- Museo Rivarossi in (s)vendita?
viewtopic.php?f=53&t=5739

anche le seguenti altre discussioni che avevano affrontato l'argomento direttamente o indirettamente:
-DOCUMENTI EX LIMA/RIVAROSSI
viewtopic.php?f=53&t=4688&p=32556&hilit=archivio+Rivarossi+hornby#p32556

- Liquidazione fallimentare archivio storico Lima e Rivarossi
viewtopic.php?f=53&t=5707&p=42082&hilit=archivio+Rivarossi+hornby#p42082

Conclusivamente potrei dire che tutta la problematica del "Museo Rivarossi" con relativa documentazione e completo inventario, che sicuramente dovevano esserci in una azienda meticolosa e precisa nelle proprie "catalogazioni" come la Rivarossi ( e stesso discorso potrebbe essere fatto anche per Lima ) e che dovevano essere alla base anche degli "inventari" di controllo che necessariamente dovevano essere fatti in sede di procedura fallimentare e/o liquidatoria, ebbene tutta questa "problematica" non venne neanche minimamente presa in considerazione come tale e col rilievo che avrebbe dovuto avere...

Fu trattato tutto "in maniera burocratica", senza evidentemente darvi nessun peso ed anzi considerando quegli "oggetti" semplicemente non per il loro peculiare e principale "valore storico - culturale" prima ancora che economico, ma essenzialmente come qualunque altro bene di quella azienda, con la conseguenza che la priorità fu solo il "realizzo" a breve di qualche spicciolo.... considerando che in frangenti di quella specie le valutazioni e liquidazioni di oggetti di quel tipo si fanno "con l'accetta" e all'ingrosso, "a peso"... (x) (x) :cry: e non certo con la pazienza, passione ed attenzione.... e buon senso di qualunque modellista.

A quel fine, oltre al "comitato dei creditori" che le norme prevedono.... sarebbe stato opportuno, data la particolarità dell'oggetto e della storia dell'Azienda,... insediare anche un "comitato degli aficionados" della marca.... laught16 laught16 ( ...si ride per non piangere, naturalmente... :cry: ), che purtroppo però non era previsto.... :-( :-x

Secondo me però gran parte del "danno" era già avvenuto fin dai tempi dello sgombero della sede di Rivarossi da Como e forse avrebbe dovuto intervenire fin da quel momento qualche Autorità di tutela culturale per impedire la deprivazione culturale di quel territorio ed il possibile "scempio" del Museo.... come poi è regolarmente avvenuto e come normalmente può accadere nei casi di traslochi e trasferimenti in genere....

Insomma, sarebbe bastato forse anche da parte pubblica una vigilanza ed un minimo di disponibilità di messa a disposizione di qualche locale, che non posso credere che una città come Como non avesse e non abbia ...!! e tutto questo avrebbe potuto essere già a suo tempo evitato e costituire un importante vantaggio e ritorno di immagine per la città e per la Casa.... anche se questa aveva trasferito la sede.
E poi magari avranno pure speso consistenti cifre in pubblicità !!!.... senza considerare che proprio quello avrebbe potuto essere uno dei migliori veicoli pubblicitari.... E magari si evitavano pure spese di trasloco e di reperimento locali... ammesso che li avessero effettivamente cercati ed attrezzati.... sulla qual cosa comincio a nutrire qualche dubbio....

Stesso discorso poi, ovviamente poteva essere fatto anche per Lima e per quelle altre realtà anche estere, nelle quali si articolava una multinazionale del calibro del Gruppo Rivarossi - Lima alla metà degli anni '90.

In ultima analisi, alla fine, tornando alle vicende fallimentari e liquidatorie, leggendo quelle pochissime carte, mi sono fatto la convinzione che, in fondo, se fosse stato posto un vincolo "pubblico" ben chiaro sul compendio museale e sugli annessi e connessi, nonche sulle "carte storiche", gli ingelsi di Hornby avrebbero offerto e dato comunque le somme che avevano proposto per l'acquisto della c.d. "best company", insomma delle parti economicamente e commercialmente interessanti per loro, costituendo in fondo quei reliquati museali, che per noi ( e per qualunque Paese che tenga alla propria cultura ed alla proopria "storia" anche del lavoro ed industriale ), hanno un'importanza enorme, viceversa per loro forse più un peso che un vantaggio.... tanto che ( visto che astutamente gliel'avevano praticamente regalati ), se ne sono subito disfatti alla prima occasione utile.... cercando, ovviamente, - cosa che non guasta mai - -1- Yellow_Flash_Colorz_PDT_02 [fischse7.gif] .... di raggranellare ancora anche qualche quattrino !!

Adesso mi fermo, per non tediarvi ulteriormente.
Un saluto a tutti. Riccardo.
Tricx

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