Curiosità sull'E 428



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Curiosità sull'E 428

Messaggioda Max 851 » 11 ott 2020, 18:49

Alcuni anni fa acquistai un E 428 I serie (E 428 013, articolo 1445 2). Notai subito che l'asse con entrambe le ruote munite di anelli di aderenza era quello più interno, mentre invece mi risultava che dovesse essere il contrario: infatti le istruzioni delle versioni Trenhobby, anche se riferite a modelli diversi dal mio, specificavano che l'asse in questione dovesse essere montato in posizione esterna. Al momento non diedi peso alla cosa, pensando che magari gli assi motori fossero stati scambiati tra di loro in occasione di una operazione di manutenzione effettuata dal precedente proprietario.
Solo in questi ultimi giorni, dopo aver visto le immagini di un locomotore uguale al mio in vendita su ebay, con gli assi in posizione "giusta", ho voluto approfondire la cosa e mi sono reso conto che in realtà, essendo presente l'ingranaggio di rinvio, gli assi - anelli a parte - non possono essere uguali. Infatti è diversa l'inclinazione dei denti dell'ingranaggio e da una rapida consultazione dei cataloghi delle parti di ricambio ho appreso che a suo tempo gli assi motori erano "destro" e "sinistro", con differenti numeri di riferimento.
Quindi il mio E 428 non è stato manipolato ed evidentemente è uscito proprio così dalla fabbrica. A questo punto mi chiedo, si tratta di un'anomalia oppure potevano trovarsi entrambe le disposizioni degli assi?
Se qualcuno ha un E 428 013 art. 1445 potrebbe verificare?
Grazie e buona serata a tutti
Massimiliano
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Re: Curiosità sull'E 428

Messaggioda Max 851 » 13 ott 2020, 8:26

Buongiorno,
allora, nessuno è in possesso di un E 428 prima serie? Non credevo fosse un pezzo così raro... [fischse7.gif]
In ogni caso il quesito resta valido per tutte le versioni dal momento che la meccanica è la stessa.
Oppure è un argomento che non interessa nessuno? Posso capire, del resto anch'io ho dormito tranquillo per anni ignorando l'esatta disposizione degli anelli d'aderenza sulle ruote del 428... :yahoo:
Oliviero, se ci sei batti un colpo o meglio, per rimanere in tema, fai un fischio! ;-)
Buona giornata a tutti e...fatevi sentire!
Massimiliano
Max 851

 
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Re: Curiosità sull'E 428

Messaggioda andrea_fs » 13 ott 2020, 11:55

Ciao, non posso controllare, sono al lavoro. Direi però che per logica dovrebbe essere l'asse più esterno, dove maggiormente si va a caricare il peso e lo sforzo di trazione, posto che il carrello motore sia fatto lavorare "in traino", ovvero agganciandovi i vagoni. Andrea
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Re: Curiosità sull'E 428

Messaggioda Max 851 » 13 ott 2020, 12:17

Ciao, ti ringrazio per la risposta, in effetti per il motivo che hai citato dovrebbe essere così. In realtà però la mia curiosità era un'altra: accertato che il mio 428 è nato sicuramente con i due anelli sulle ruote dell'asse più interno, contrariamente a quella che sembrerebbe essere stata la posizione normale, si tratta di un "difetto" di fabbricazione (per modo di dire, in realtà funziona benissimo anche così) oppure esistono altri esemplari che presentano la stessa caratteristica?
Massimiliano
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Re: Curiosità sull'E 428

Messaggioda andrea_fs » 13 ott 2020, 13:31

Ciao, ho guardato qualche foto in rete, presentano tutte l'asse esterno gommato. Io ho le tre serie, tutte più o meno anni '70, controllerò. Prima o poi riuscirò a prendermi anche il navetta, posto di trovarla ad un prezzo accettabile, sempre rigorosamente in 1/80 ( Le uniche RR in 1/87 che ho sono le macchine "nuove", non riprodotte prima). Peraltro, sempre sulla Baia, a volte mi è capitato di vedere inserzionati dei LE428/r, con caratteristiche coerenti (pantografi 32, assenza di scalette e lame paraneve sopra i panconi), con l'imperiale grigio. Un'altra piccola curiosità. quando acquistai il primo 428, prima serie, il numero di servizio era 166... dopo un po' di tempo riuscii ad acquistare un semiareodinamico numerato 013. A quel punto feci il cambio di carrelli. Non avendo gli strumenti giusti (la malefica molletta che tiene il carrello vincolato), non fu facilissimo. Ragionando col senno di poi, beh, forse era giusto lasciarli così. Andrea
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