TEE Rivarossi



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Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
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TEE Rivarossi

Messaggioda Borsani ernesto » 24 mag 2020, 18:10

ARGOMENTO SPOSTATO DAL MODERATORE

Signori buonasera a tutti,mi chiamo PIERO, in questi mesi di fermo casalingo, rovistando nella piu classica delle soffitte , ho riesumato delle vecchie valige contenenti diverso materiale d,epoca RIVAROSSI,guardando i Cataloghi e le riviste BRIANO E RIVAROSSI degli anni 50-70, sicuramente del nonno, a cui nessuno mai aveva badato. Premetto che nessuna di queste locomotive ha dato segni di vita, pero con un po di pazienza e un vecchio Trasformatore trovato ed un po di Svitol qualche problema e stato risolto. Ho lasciato per ultimo gli articoli piu rognosi ad esempio questo TEE con rimorchiata senza scatola.Il problema che da e QUESTO, quando lo metto sui binari va in corto, si accende la lucina del trasformatore . Il motore gira bene, i giunti di gomma sono da cambiare, l,impianto elettrico e un disastro. Vi confesso che non sono molto pratico, il mio hobby e il restauro moto d,epoca. Ho cercato in MEMORY qualche schema dell,impianto, ma purtroppo senza risultato. Se voleste per cortesia darmi una mano, vi saro infinitamente grato. Grazie Piero PS ALLEGO FOTO
Allegati
RR TEE 5.jpg
RIMORCHIO
RR TEE 2.jpg
CARRELLO POSTERIORE
RR TEE 1.jpg
RUOTE CARRELLO
RR TEE 3.jpg
CARRELLO MOTORE
RR TEE .jpg
IMPIANTO ELETTRICO
Borsani ernesto

 
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 25 mag 2020, 1:08

Prima di porre domande o partecipare a discussioni il regolamento del forum prevede di presentarsi nell'apposita sezione "Presentazione nuovi utenti"
Non abbiamo schemi elettrici pronti di questo modello del 1960 (forse altri amici del forum possono cercarli) visto che hai parlato di corto circuito, per ora ti consiglio di controllare la posizione dei quattro assi della motrice. Come hai notato in ogni asse c'è una ruota munita di una lenticola nera in acciaio che collega elettricamente il cerchione all'asse metallico. devi montare gli assi in modo che in un carrello le lenticole siano ambedue sul lato destro e nell'altro carrello sul lato sinistro.
Guardando la motrice dal basso col muso rivolto in alto (il carrello motore del TEE è nel "muso") le lenticole del carrello motore sono alla tua sinistra e nel carrello folle sono a destra.
Il ponticello che collega le ruote destre non dovrebbe essere presente quindi scollegalo o ignoralo
Per ora limitati a collegare un solo cavetto ad ogni carrello che va al motore e fallo funzionare: le luci le sistemiamo dopo.
Prova la motrice in questa configurazione e vedi se funziona. E presentati nella sezione prevista
Saluti da Oliviero
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda 3-nino » 25 mag 2020, 15:02

Credo che si sia tentato di invertire il senso di marcia del trenino rutando gli assi delle ruote quantomeno del carrello posteriore. Questo deve avere le ruote con presa di corrente a sinistra e quelle del carrello anteriore con presa di corrente a destra. Si è proceduto anche a realizzare un presa di contatto casereccio per le ruote motrici lato sinistro del carrello anteriore. Se è così e le prese di contatto delle ruote anteriori sono ancora al loro posto è evidente che siamo in pieno cortocircuito. Mi chiedo delle ruote prendicorrente perchè nelle foto non si vedono, e un corto circuito splendido come quello che si profila può averne fuso la plastica danneggiandole irreparabilmente. Se invece tutto è a posto è sufficiente eliminare il contatto casereccio e il filo grigio che non c'entra nulla, ricollegando il filo verde al capocorda del carrello posteriore dopo avere nuovamente portato le ruote con presa di contatto a sinistra del carrello. Tutti gli altri collegamenti mi sembrano a posto; ricapitolo: Filo nero proveniente dal carrello anteriore alla spazzola destra del motore, stessa saldatura per il filo rosso che va al capocorda in basso del diodo; dagli altri due capicorda del diodo escono due fili neri che vengono saldati ai culetti dei due portalampade. Dal carrello posteriore parte il filo verde che va alla spazzola sinistra del motore; dalla stessa saldatura parte un altro mozzicone di filo verde che va ad un ponticello che collega in parallelo le virole dei due portalampade. Dovrebbe funzionare. saluti 3-nino
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda 3-nino » 25 mag 2020, 15:19

Un suggerimento nel tragico caso della fusione delle ruote prendi corrente del carrello motore, magari avendo perduto la lenticola metallica che serve da contatto; scambiare una ruota sana con lenticola da ognuno dei carrelli della rimorchiata e metterle al posto di quelle danneggiate, e viceversa. La motrice riprenderà vita e la rimorchiata, magari zoppicando , avra comunque le sue luccette balbuzienti per la riduzione delle ruote di contato. Comunque in attesa di tempi migliori si può fare. Spero sia un suggerimento inutile.
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 26 mag 2020, 16:40

3-nino ha scritto:Credo che si sia tentato di invertire il senso di marcia del trenino rutando gli assi delle ruote quantomeno del carrello posteriore. Questo deve avere le ruote con presa di corrente a sinistra e quelle del carrello anteriore con presa di corrente a destra. Si è proceduto anche a realizzare un presa di contatto casereccio per le ruote motrici lato sinistro del carrello anteriore. Se è così e le prese di contatto delle ruote anteriori sono ancora al loro posto è evidente che siamo in pieno cortocircuito....... saluti 3-nino

Carissimo Nino questa volta sono in parziale disaccordo con te. Osservando lo stato del modello ritengo che l'intenzione dell'inesperto operatore non fosse quella di cambiare il senso di marcia della motrice ma di migliorarne la captazione elettrica collegando, col famigerato ponticello, anche le ruote normalmente isolate. Il nonsenso è però quello di aver scelto le ruote meno adatte essendo quelle dotate (che sarebbero dovute essere dot...) di anello di aderenza plastico (e quindi isolante). Il ponticello non ha altro significato: se avesse voluto invertire il senso di marcia, senza bisogno di invertire le ruote e visto che si intendeva di saldature, avrebbe semplicemente invertito i cavetti saldati ai carrelli (cambiando così in contemporanea anche la polarita al complesso diodi- lampadine)
Dall'osservazione delle foto si vede che il pasticcio è stato fatto nel carrello motore:
CARRELLO MATTO.jpg
L'osservazione "RUOTA NEUTRA" fa scattare il campanello di allarme: perchè neutra se è collegata al ponticello?

L'asse a destra nella foto è montato erroneamente al contrario: nei particolari ritagliati, in alto, si vede che le ruote sono diverse (quindi una deve avere la lenticola e l'altra no). Nel particolare cerchiato in rosso si vede che la ruota (a destra nella foto) ha il solco predisposto per l'alloggiamento dell'anello di aderenza (che invece dovrebbe trovarsi sul lato opposto) mentre la ruota a sinistra è liscia.
Quindi il corto circuito è qui! (indipendentemente dal ponticello ed indipendentemente da come stanno messe le ruote del carrello folle)
Confermo comunque che tutte le indicazioni per i collegamenti, fornite da 3-nino sono corrette.
schema elettrico TEE.jpg
Tolto il fuorviante, inutile ponticello, lo schema elettrico da realizzare è semplice (per le polarità del motore e del diodo seguire le indicazioni di 3-nino

Saluti da Oliviero
Oliviero Lidonnici

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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda 3-nino » 26 mag 2020, 19:45

cioa oliviero, anch'io non sono del tutto persuaso che si sia voluto cambiare il senso di marcia, ma alcuni fatti e qualche congettura lo rende plausibile, poi sarebbe opportuno che l'nterrogante mi svelasse l'arcano: le ruote motrici che si vedono di lato dal loro lato esterno e mai al contrario hanno o meno i dischetti prendicorrente?. Da qui le mie congetture: Se le ruote prendicorrente sono quelle e integre sono già correttamente inserite nel carrello ( lato destro). Quindi basterebbe togliere il superfluo e rimettere le ruote del carrello posteriore a sinistra perche tutto torni a posto. Quindi presumo che l'inversione delle ruote posteriori faccia parte di un tentativo di risolvere un grave problema di CC con modello fermo, motore ronzante e surriscaldamente dei vari contatti. In particolare è evidente, con raggrinzimento, l'inizio di fusione della sede della vite che trattiene il carrello posteriore ed il capocorda che porta corrente (acqua) al CC che ringrazia. Non venendo a capo del problema il vecchio proprietario a tagliato il filo verde. Forse prima di tagliare il filo a provato ad invertire le ruote, ovviamente senza risultati perchè il problema sta nel carrello motore e sono perfettamente d'accordo con te Oliviero. Dopo di chè le mie sono solo congetture. La ruota a destra del carrello che tu hai cerchiato ha un slabbratura evidente della plastica nera in prossimita dekl cerchione. E' la ruota che sie è volutamente o casualmente girata nel carrello nel tentativo di fare... manutenzione, inversione del senso di marcia,miglioramento del contatto.... Difficile dirlo. Io non escludo nessuna ipotesi. Ma il risultato è comunque un bel cortocircuito. Solo dopo il vecchio propritario si è trovato costretto a inventarsi il nuovo contatto a sinistra, con l'intenzione di sostituire il contatto dovuto al carrello posteriore, ritenuto inutilizzabile. Non so come il contatto casereccio sia stato fissato malamente al carrello, ma il filo grigio viene saldato alla spazzola sinistra volendo con tutta evidenza sostituire il filo verde ormai tagliato. Occorre che ernesto offra qualche indizio in più per scoprire l'assassino. Ciao Oliviero come vedi alambiccare è sempre un piacere ed un divertimento, quando c'è chi offre argomenti. Un saluto carissimo gp
3-nino

 
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda 3-nino » 26 mag 2020, 19:58

Scusa Oliviero mi sono scordato forse la cose più importante per quello che posso vedere. E cieco lo sono!! e potresti avere ragione te. Io non credo che le ruote a vista ( destra e sinistra) abbiano la lenticola prendi corrente. Forse le hanno avute. Io ho più di un tee e ne ho riparati diversi. I dischetti di contatto si appoggiano sui cerchioni metallici lasciando pochissimo bordo. Dalla foto, quel segno segno a meta della corona circolare del cerchione potrebbe essere il punto di appoggio del bordo della lenticola. Se è così la lenticola se c'è è sulle ruote il cui interno non è visibile. Saperlo . Nuovamente saluti.
3-nino

 
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda 3-nino » 27 mag 2020, 12:40

Giuro che queste sono le ultime righe che scrivo sull'argomento, anche perchè ho finito tutte le idee possibili guardando le foto inoltrate. Sulla tesi del corto circuito milita un ulteriore possibilità, poco probabile ma realistica; i fili che portano corrente ai portalampade si toccano in prossimità delle saldature e fanno CC. questa eventualià potrebbe essere segnalata anche del diodo che sembra " sembra " un pò arrostito in prossimita dei capicorda. Altrimenti un cambio radicale di scenario che recita: La molla che trattiene la lamina prendicorrente del carrello posteriore si è indebolita, il contatto si è fatto più labile con riscaldamento della molla e la sua cottura con perdita di elasticità meccanica e di conucibilità elettrica. Inizia lo sfiaccolamento in prossimità della vite che trattiene carrello e capocorda del filo verde. La plastica comincia a fondersi per il calore e la corrente non arriva più al motore. Con questo si potrebbe riabilitare parzialmente il vecchio proprietario, che ha cercato di risolvere il problema con il contatto casereccio costruito per le ruote del carrello anteriore di sinistra. Se il contatto costruito non tocca la parte metallica del telaio interno del carrello non si sarebbe dovuto creare CC, ed il motore poteva essere nuovamente alimentato. Però , dato il precario contatto che le ruote con anello di aderenza offrivano (come giustamente osserva Oliviero), forse il signore ha pensato che il problema permanesse . Forse a quel punto ha provato a sferruzzare con le disposizione delle ruote. Poi si è arreso non riuscendo a venirne a capo, anzi,peggiorando le cose. Quello che non capisco , in questa ipotesi che evidenzierebbe un' indubbia competenza del signore, è perchè non si è proceduto e controllare il carrello posteriore, ripulire dall'ossido ( in questi casi evidente) lamella vite e capocorda, magari sostituedo la molla rovinata. Tutte cose alla portata di chi è in grado di mettere le mani sul modello. Per il resto tutto come sopra. In ogni caso sarei davvero curioso di avere qualche informazione in più da ernesto, per non imitare il mago thelma. cordiali saluti 3-nino aggiungo qualche hhhhh per quelle mancanti nelle chiacchere precedenti
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda Massimo Carloni » 27 mag 2020, 13:50

3-nino, vai come un treno.
Perché dovresti smettere di scrivere? È una delizia leggere te ed Oliviero che cercate di risolvere l'arcano. State appassionando persino me che questo modello mi ha sempre interessato poco.
Grazie per l'appassionante lettura.
Massimo Carloni

 
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Re: TEE Rivarossi

Messaggioda Borsani ernesto » 27 mag 2020, 14:10

3-nino ha scritto:Giuro che queste sono le ultime righe che scrivo sull'argomento, anche perchè ho finito tutte le idee possibili guardando le foto inoltrate. Sulla tesi del corto circuito milita un ulteriore possibilità, poco probabile ma realistica; i fili che portano corrente ai portalampade si toccano in prossimità delle saldature e fanno CC. questa eventualià potrebbe essere segnalata anche del diodo che sembra " sembra " un pò arrostito in prossimita dei capicorda. Altrimenti un cambio radicale di scenario che recita: La molla che trattiene la lamina prendicorrente del carrello posteriore si è indebolita, il contatto si è fatto più labile con riscaldamento della molla e la sua cottura con perdita di elasticità meccanica e di conucibilità elettrica. Inizia lo sfiaccolamento in prossimità della vite che trattiene carrello e capocorda del filo verde. La plastica comincia a fondersi per il calore e la corrente non arriva più al motore. Con questo si potrebbe riabilitare parzialmente il vecchio proprietario, che ha cercato di risolvere il problema con il contatto casereccio costruito per le ruote del carrello anteriore di sinistra. Se il contatto costruito non tocca la parte metallica del telaio interno del carrello non si sarebbe dovuto creare CC, ed il motore poteva essere nuovamente alimentato. Però , dato il precario contatto che le ruote con anello di aderenza offrivano (come giustamente osserva Oliviero), forse il signore ha pensato che il problema permanesse . Forse a quel punto ha provato a sferruzzare con le disposizione delle ruote. Poi si è arreso non riuscendo a venirne a capo, anzi,peggiorando le cose. Quello che non capisco , in questa ipotesi che evidenzierebbe un' indubbia competenza del signore, è perchè non si è proceduto e controllare il carrello posteriore, ripulire dall'ossido ( in questi casi evidente) lamella vite e capocorda, magari sostituedo la molla rovinata. Tutte cose alla portata di chi è in grado di mettere le mani sul modello. Per il resto tutto come sopra. In ogni caso sarei davvero curioso di avere qualche informazione in più da ernesto, per non imitare il mago thelma. cordiali saluti 3-nino aggiungo qualche hhhhh per quelle mancanti nelle chiacchere precedenti

TEE gentilissimo signor NINO 3, Lei molto meglio del mago Thelma, sono in ritardo per fermo inatteso del WI-FI ,le faccio le mie scuse, ma a XXmiglia cara grazia che funzioni. La macchina e vecchia ma nuova si fa per dire. Oggi smonto tutto poi la ragguaglio sul forum. Grazie Ernesto
Borsani ernesto

 
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