Confezione I B&O A/R



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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda 3-nino » 24 gen 2019, 23:01

evidentemente sto invecchiando e il mio è ormai un pensare saltellante. Giuro che poi mi taccio . Circa la scatola di Aristo craft sono propenso a prendere per buono il disegno dell'impiantino che appare sul coperchio. I vagoni sono riprodotti perfettamente dettagliati con un disegno che richiama quelli di Dalla costa ( forse lo sono) e sono tali e quali quelli contenuti nella scatola. La locomotiva no! Nel disegno è una B&O semplificata e già con telaio in plastica. Lo si capisce dalla piastrina prendicorrente che riproduce quella prevista per quel tipo di telaio. La locomotiva del disegno è coerente con i vagoni con telaio semplificato che sono presenti nella scatola (fine anni 50) ma non quella sicuramente più vecchia venduta assieme alla scatola. Se le cose stanno cosi, peccato per la scatola, ma tanto di guadagnato per chi l'ha acquistata. Quella B&O è abbastanza rara e sicuramente un bocconcino ghiotto. E comunque la scatola è bella. Poi magari si scopre in qualche catalogo Aristo craft (che io non ho) che l'impianto era composto proprio come è stato venduto. Non lo credo, ma per onestà intellettuale non posso escluderlo. 3-nino
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda renatomoruzzi » 25 gen 2019, 0:17

Grazie delle indicazioni. La persona che mi ha venduto la confezione spesso pratica piccole riparazioni a modelli danneggiati prima di rivenderli, usando materiale di recupero. E' verosimile che abbia fatto qualche piccolo intervento su questa confezione. Indagherò ed esaminerò i modelli secondo le sue indicazioni appena ho tempo e riferirò
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 25 gen 2019, 13:04

renatomoruzzi ha scritto:Se puo interessare per esaminare le immagini (che ho comunque scaricato), c'è un'altra confezione simile in vendita su ebay (a ben altro prezzo di quello pagato da me...), recante sulla scatola lo stesso codice della mia, ma effettivamente la loco ha alcuni particolari diversi .....

La loco di quella confezione ha il telaio di plastica (come anche quella che avevo mostrato io) Si capisce notando la linguella metallica prendi-corrente, indispensabile col telaio di plastica e inutile (e quindi assente) in quello di metallo.

Riguardo alla datazione della locomotiva (e quindi probabilmente anche della scatola) penso che questa pubblicità possa indicarla
1955-11.(Novembre 1955) RIVAROSSI!.jpg
Particolare estratto dalla rivista Model Railroader di Novembre 1955

La pubblicità Rivarossi in cui appare il modello completo di biellismi della Dockside (immagine sicuramente riprodotta da catalogo) e una foto del convoglio trainato dalla Doc. in versione economica. La freccia rossa indica il pancone grigio chiaro quindi c'è ancora il telaio in lega di zinco e la freccia blu evidenzia la mancanza del gancio posteriore del Caboose: quindi questo sembrerebbe esattamente il convoglio acquistato dall'amico Renato
Altra considerazione:
Il carter della primissima Dockside economica (che non prevedeva biellismi completi) era sorretto da una sola vite e col carterino copri-ingranaggio "più ingombrante" Mentre nel modello (posteriore) col biellismo completo, necessita un'altra vite per sostenere l'attacco al telaio del biellismo completo e per far posto a questa nuova vite, il carterino copri-ingranaggio viene ridotto.
Confronto carter B&O 1953-1955.jpg
Sotto il modello economico del 1953?/54 (col carter ad una sola vite). Sopra il modello completo col nuovo carter
Ambedue questi modelli hanno il telaio metallico che quindi ancora nel 1955 era venduto

Ora abbiamo notato che il modellino di Renato ha questo "inutile" carter (ovvero la seconda vite nel modello semplificato non era indispensabile) Evidentemente quando hanno prodotto il nuovo modello completo hanno montato il nuovo carter anche sulla locomotiva economica che a quanto pare per il mercato americano, ancora (almeno!) verso la fine del 1955, era equipaggiata col telaio metallico.
Vi tornano i conti? :lol:
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda Andrea F Ferrari » 26 gen 2019, 3:19

Mi permetto di inserire un'informazione secondo me abbastanza interessante riguardo a questo specifico argomento.
Recentemente ho avuto la fortuna di poter osservare penso la PRIMA confezione I B&O A/R prodotta in assoluto.
Perchè dico questo?
Semplice: sia la locomotiva che i due carri erano prodotti interamente in METALLO (niente plastica, ne per il telaio ne per tutte e tre le scocche). Nello specifico il materiale era ZAMA (ancora integra miracolosamente).
Quello che è ancor più interessante, se ciò non bastasse, è la genesi della confezione.
Il proprietario che gentilmente me l'ha fatta osservare e "toccare" con mano, mi ha riferito di aver acquistato tempo fa il set da un negoziante che lo aveva ricevuto nientepopodimeno che da A.Rossi in persona, in quanto rifornitore/amico del fondatore della nostra amata RR ! Si tratta di un prototipo indubbiamente, che sarebbe rimasto a Como se non fosse stato per un atto di generosità (caratteristica non inusuale peraltro in A.R.).
I tre elementi erano ancora incartati con filamenti alla confezione...ma le notizie non finiscono qui: il disegno del convoglio sul coperchio della confezione non è una semplice stampa. L'immagine è realizzata su un foglio di cartone sagomato, ritagliato e incollato sul cartone della confezione. Probabilmente la scatola è proprio quella usata come matrice per tutte le confezioni vendute al pubblico. Su un lato della confezione era riportata addirittura la firma a penna.
Aggiungo solo che persino la motorizzazione della B&O è differente da quella canonica.

Un'informazione questa che avvalora ancora una volta la tesi di come i prototipi - anche in RR, senza pronunciare eresie - potessero essere realizzati anche in metallo (con varie tipologie).....e ne abbiamo avuto le prove con alcune immagini trapelate anni fa di E 626 (1946), An1 (1946), Hiawatha (1947/48), E 656 (1975) e ora anche con la B&O (1953/54), cui mi permetto di aggiungere il più volte ribadito tema ancora irrisolto della E 424 (1950/51) "de fero" ...come un tempo soprannominata in altra sede...
Si tratta di tematiche talmente arcaiche e sottili che per forza di cose risultano complesse e contrastanti (ma non per questo mi sento di negare a spada tratta il "diverso" o lo "strano" - pensiero personale).

Un saluto,
Andrea F F
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda 3-nino » 26 gen 2019, 13:54

La notizia che Andrea Ferrari ha dato è sicuramente interessante. Se fosse possibile avere un' immagine della scatola sarebbe eccezionale. Non dubito della sua provenienza RR e addirittura A. Rossi, ma non so se il suo contenuto sia farina del sacco di RR. Personalmente non ho le condizioni per asserire che RR sviluppasse la sua produzione da prototipi metallici o meno. Non mi meraviglierebbe che ciò sia avvenuto. Nel caso specifico però riprendo l'insieme delle considerazioni ed ipotesi formulate da Oliviero circa le relazioni commerciali e produttive tra RR e mercato americano. Nel caso specifico la parte riguardante Polk e la B&O di cui parliamo che ha segnato la vera modernizzazione di RR e il suo grande sviluppo e diffusione a partire dal mercato americano. Questa scatola potrebbe essere la conferma delle ipotesi sostenute da oliviero e che io condivido. Il trenino I B&O del 54(53) in america nasce trasformando prodotti metallici americani esistenti, troppo costosi, introducendo la plastica di cui RR aveva buona ersperienza. RR poi combina il grande vantaggio da costi della plastica con le ottime soluzioni elettro- meccaniche che Varney, pioniere del fermodellismo moderno in H0, aveva adottato dagli anni trenta. La B&O varney, tutta metallica, diviene il prototipo della B&O RR subentrando alla vecchia, brutta e obsoleta B&O RR in bachelite. La gondola varney, in metallo, e il caboose Mantua ,sempre in metallo, scovato da Oliviero credo siano gli altri prototipi che RR prende a riferimento per la cura della plastica. Condivido la tesi che sia stato Polk a suggerire questa soluzione produttiva che alla fin dei conti lui distribuirà , compresi i binari, allo stesso prezzo della sola B&O della Varney. Il pedaggio pagato da RR, assolutamente conveniente per non pestare i piedi ai concorrenti americani, e probabilmente mediato da Polk, è l'aver messo a disposizione di Varney e Mantua la transizione dal metallo alla plastica dei loro prodotti. Chi sfoglia i cataloghi o dispone di questi esemplari si renderà conto che dal metallo, Varney e Mantua passando per RR , tornano identici in plastica. Non so se Andrea ha memoria dei particolari. Dice della diversa motorizzazione della B&O che ha visto nella confezione: se il motore agisce sull'asse anteriore invece che su quello posteriore è probabile che sia una varney. L'immagine del coperchio della scatola per come è descritta aggiunge un elemento di grande interesse alla questione. La locomotiva rappresentata dalla scatola RR del 54 è chiaramente una carrozzeria Varney con ruote più grandi RR e biella con rivetto forse presa a prestita dalla B&O in bachelite. Se così fosse Andrea avrebbe confermato che RR utilizzava prototipi metallici, anche se prodotti da altri e la scatola sarebbe davvero una chicca, probabilmente uscita dal museo RR grazie a Rossi.
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda Andrea F Ferrari » 26 gen 2019, 14:17

Sì, è una confezione veramente interessante e appena mi sarà possibile tornare a visionarla chiederò il permesso di fare delle fotografie.
Al momento non ricordo il dettaglio degli assi motori, mi dispiace.
Il discorso in merito a Varney penso sia fondamentale per questa produzione, condivido in pieno. Non ho informazioni se il materiale usato fosse la zama per questi modelli americani...ma direi che la collaborazione RR-Usa sia un dato oggettivo senza se e senza ma.
L'unica cosa certa che so è che il set di cui parlo sia uscito dallo stabilimento di Como tra le mani di A.Rossi, direzione Bologna appunto. (Come più volte specificato, nel Museo erano conservati modelli non solo di produzione RR e quindi tutto può tornare). Tuttavia, avendo scorto qualche immagine di B&O Varney online, posso dire che la locomotiva che ho visto di persona era quasi senza dubbio un modello con le fattezze RR, e anche telaio e assi erano italiani (andando a memoria non posso garantire al 100% ma...).

Sperando di non andare off-topic, allego una vecchia immagine di due esemplari primordiali di An1, descritti come metallici (indubbiamente di produzione RR) per continuare il tema.
Si noti come il colore fosse un isabella/giallo e come il primo modello (a sx) abbia una scocca di forma differente rispetto alla seconda (quella standard che tutti conosciamo). Dai segni di scrostamento della verniciatura, azzarderei che il mantello non fosse prodotto in plastica/bachelite da quel che si vede.
Produzione databile 1946. Esemplari alquanto insoliti direi


Andrea
Allegati
An1 1946 (5).jpg
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 26 gen 2019, 17:21

Andrea F Ferrari ha scritto:Al momento non ricordo il dettaglio degli assi motori, mi dispiace.
Il discorso in merito a Varney penso sia fondamentale per questa produzione......
...... Tuttavia, avendo scorto qualche immagine di B&O Varney online, posso dire che la locomotiva che ho visto di persona era quasi senza dubbio un modello con le fattezze RR.......
Andrea

Ricordo che abbiamo confrontato la loco Varney con l'omologa RR... QUI:
viewtopic.php?f=53&t=5954&start=70#p45458
da cui si nota come alcune delle prime immagini proposte da RR nei cataloghi di quell'epoca fossero ispirate a Varney e che comunque le due loco fossero esteriormente molto simili e quindi è abbastanza difficile notarne le differenze (a memoria) in mancanza di un confronto diretto.
Comunque l'argomento si fa sempre più interessante. Siamo ansiosi di vedere le foto di quella confezione (sperando che sia possibile farle) Naturalmente, se puoi, fotografa TUTTI i particolari possibili, anche del telaio del Caboose e dei carrelli del Gondola
Saluti da Oliviero
PS riunisco qui sotto alcuni riferimenti cliccabili su cui cogitare:
Caboose Mantua:
download/file.php?id=28988&mode=view

Carrelli metallici (purtroppo Bettendorf) Varney, apparentemente molto simili ai RR ma in realtà diversi
download/file.php?id=29455&mode=view

Confronto del primo disegno da catalogo Rivarossi (a Sx) col modello Varney (a Dx)
download/file.php?id=29018&mode=view
Da questi disegni pre-produzione si interpreta che RR non sapeva ancora come fare la carrozzeria mentre su ruote e telaio aveva già le ideee chiare....Perchè? Semplice! andatevi a guardare la meccanica della Gr 835 che era già pronta.
Oliviero Lidonnici

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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda renatomoruzzi » 8 apr 2020, 19:32

Cari amici, dopo oltre un anno finalmente ho ripreso in mano questa piccola Dockside Rivarossi e mi sono reso conto che l'assale posteriore è fuori scartamento. Come spero si riesca a vedere dalla foto, la ruota di destra è allineata con il perno che fa da asse, mentre la ruota sinistra sporge rispetto all'estremità dell'asse di circa 1mm e verosimilmente anche il pignone al centro è spostato nella stessa direzione. Non vorrei cimentarmi a cercare di riallinearli, perchè temo di fare danni. Mi potreste consigliare qualcuno cui affidarla per questa piccola riparazione ?
Renato

P1000683LRannotato.jpg
disallineamento ruote (e pignone ?)
renatomoruzzi

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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda Max 851 » 9 apr 2020, 8:18

Non ho idea se nella tua zona ci sia qualcuno in grado di effettuare la riparazione, di questi tempi poi... Comunque nella "bacheca" del sito c'è l'annuncio (un po' datato forse) di un signore di Milano che si propone come riparatore di modelli Rivarossi.
Però non credo sia una cosa difficile, io l'ho fatto un paio di volte. Se la ruota si è spostata, vuol dire che non dovrebbe fare resistenza togliendola del tutto, quindi io procederei così: smonta le bielle, togli il carter e rimuovi l'asse, quindi togli completamente la ruota, pulisci bene il foro e l'estremità dell'asse, spalma una piccola quantità di colla epossidica a due componenti e riposiziona la ruota facendo bene attenzione al giusto sfalsamento dei contrappesi, fatto!
Quanto a quello che tu chiami "pignone", credo che ti riferisca alla ruota dentata che ingrana con la vite senza fine, non mi pare così a prima vista che sia scalettata, ma se eventualmente lo fosse procedi allo stesso modo, ovviamente prima di rimontare la ruota.
Massimiliano
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Re: Confezione I B&O A/R

Messaggioda andrea_fs » 9 apr 2020, 16:15

Ciao, il reinserimento di una ruota sull'asse l'ho fatto anch'io, diverse volte, l'ultima la settimana scorsa, sul LE646, i materiali con gli anni decadono, purtroppo. Magari se la loco come biellismi gira bene, se sono in fase, fai un minuscolo segnetto sulla ruota e l'asse, in modo tale che quando la rimonterai saprai esattamente dove inserirla. le foto con le posizioni dei contrappesi ce l'hai già. Se invece fossero già in posizione errata, prendi come riferimento foto di modelli identici, lato destro e sinistro, fortunatamente è un biellismo semplice, a me è capitato con una 940 :-( . Se non avessi l'attrezzo (chiave a tubo) per smontare il biellismo, potresti levare il carter, e agire soltanto sulla ruota incriminata, il resto come descritto prima da Massimiliano. Il fatto è, almeno nella mia esperienza, che il foro della ruota solitamente risulta un po' logoro, se non danneggiato, per cui quando si rimonta bisogna stare molto attenti a inserirla il più dritta possibile (pena vistosi ondeggiamenti). In mancanza di strumenti appositi che vincolino le ruote nella posizione corretta rispetto all'asse (non so se ne esistano, ma volendo si può autocostruire, anche se non l'ho mai fatto, due pezzi di legno o altro, all'esatta distanza che hanno le ruote di un asse in bolla, lunghi una ventina di cm. in modo da farlo girare dentro, per assicurarsi che in tutte le posizioni le ruote siano esattamente parallele e perpendicolari rispetto all'asse), e a seconda delle colle utilizzate (vedi attak e similari che eviterei), non si ha molto tempo per correggere eventuali errori. Buona serata a tutti.

Andrea
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