Rivarossi comandi automatici

[Scarpetta_54]

Salve a tutti vorrei recuperare il vecchio plastico che mio papa' aveva realizzato negli anni 60. Vorrei sapere se qualcuno mi puo' aiutare a ricordare come venivano usati i pezzi di binario dotati di binario di contatto, mi sembra con sigla 2105 oppure 3303.
Il quesito e' come puo' un treno lanciare un impulso in c.c. verso un relais che funziona solamente a c.a.? Ricordo che mio papa' aveva disseminato questi pezzi (addirittura 9) che comandavano scambi, passaggio a livello (aveva staccato/buttato il pezzo di comando 3109) e semaforo.
Io non ho trovato altro che un relais della Faller e numerosi interruttori elettromeccanici extra Rivarossi.
Inoltre ho provato a leggere il manuale dei segnali ma a non riesco a capire gli schemi elettrici oltre a non avere mai visto l'elemento 4603 che viene indicato schematicamente in c.a. dentro un circuito a c.c.
Grazie infinite e complimenti per lo splendido sito.

[Massimo]

sono un disastro per quanto riguarda la corretta spiegazione di comportamenti elettrici. Ma sul mio plastico vintage sulle due rotaie passava cc (e comandavo i treni) mentre su una sola rotaia (quella del pedalino di contatto) si faceva passare solo una polarità di ca. La ruota metallica del treno (carro o locomotiva) chiudeva il contatto ca azionando il relais
Spero di essere stato chiaro e di non averti fatto ancora più confusione, magari in attesa di chi spiega, e con competenza, meglio di me

[thedoctor]

Conviene consultare il manuale dei tracciati nelle varie edizioni e quello più "anziano"dei segnali,siglato da RR come "MS",li trovi sul sito fra le pubblicazioni;nel secondo però i binari ed il resto avranno ancora le vecchie sigle alfanumeriche(per esempio le curve a largo raggio:RC120)nell'altro,più recente,i codici articoli(3105,3331 etc etc).

[thedoctor]

Ecco,come esempio....

[Scarpetta_54]

Per Dirindina che velocita'! Grazie a tutti, ma forse non sono stato abbastanza chiaro nell'esposizione. Io sono in possesso di binari di contatto "controrotaia" 2105 o 3303 (se volete vecchia sigla RD 10/C e RC 120 1/2 CI), il punto e':
- non sono le rotaie a pedana (piu' vecchie di produzione)
- il binario presenta una controrotaia collegata ad un cavetto rosso o verde che non so a cosa collegare
- quando il bordino della ruota passa sul pezzo chiude un contatto e si puo' misurare ovviamente il passaggio di una corrente sul cavo pari per polarita' e corrente a quella della rotaia.
- nessun relais si eccita con corrente continua, di conseguenza come faceva il mio vecchio plastico Rivarossi a fare abbassare e alzare le sbarre del pl (ricordo bene che il mio lo faceva), passare al verde il semaforo e modificare i deviatoi?

Bel rebus? C'e' qualcuno in grado di aiutarmi? Secondo me ci doveva essere qualcosa tra cavetto della controrotaia e relais, ma non so cosa, non ho trovato nulla nella cassa dove nel 1967 e' stato smontato e riposto tutto.
Grazie a voi tutti i volonterosi!

[Karolus]

Ci provo!
Per cominciare, le vecchie rotaie a pedale e le (relativamente!) nuove a controrotaia sono pienamente intercambiabili: nelle prime il contatto viene chiuso dal pedale che si abbassa sotto l'azione di un qualsiasi bordino di ruota, nelle seconde il bordino chiude il contatto tra rotaia e controrotaia.
il principio di funzionamento è questo: sulle due rotaie è presente la corrente continua di trazione; se posso esprimermi così, una rotaia è l'"andata" e l'altra il "ritorno". In aggiunta a questa, con un trasformatore distinto da quello di trazione (con una eccezione che vedremo) su una delle rotaie si fornisce anche l'"andata" della corrente alternata.
Da questa rotaia, tramite gli elementi con pedale o con controrotaia, al transito di un rotabile vengono inviati gli impulsi di corrente, tramite il cavetto che esce dal pedale/controrotaia, al relais, al segnale SB1 (che il relais l'ha già incorporato) o all'elettromagnete di uno scambio.
Il circuito si chiude ("ritorno") collegando l'altro polo del relais o SB1 o elettromagnete dello scambio all'altro polo del trasformatore in c.a. SENZA PASSARE PIU' PER LE ROTAIE.
Come detto servono due trasformatori distinti, uno erogante c.c. a 12 V, l'altro c.a. a 15V; ma il trasformatore Rivarossi RT3, poi 4003, consente di alimentare contemporaneamente il circuito di trazione in c.c. e quello per i relais in c.a. poiché tali circuiti fanno capo, all'interno del trasformatore, a due avvolgimenti distinti.
Per il PL (PLA/5101) il principio è identico, salvo che la controrotaia è continua per 20 cm a cavallo del PL (e può essere prolungata con appositi elementi di binario) e il passaggio di c.a. agli elettromagneti delle sbarre del PL dura finché un qualsiasi bordino stabilisce il contatto; venuto meno questo, una molla rialza le sbarre.

[Scarpetta_54]

scusa per il ritardo, ma impegni di lavoro non mi hanno permesso di testare quanto consigliato.
Effettivamente la soluzione era lapalissiana e davanti ai miei occhi, ma non la volevo credere. Di fatto (ho gia' testato il tutto) su una rotaia coesistono sia una fase continua che una alternata. Geniale il buon Rivarossi! teoricamente non la pensavo possibile anche se da manuale era molto chiaro pur non avendo il pezzo indicato per alimentare in alternata.
Non potete sapere quanto mi sono arrovellato e pertanto vi ringrazio tutti di cuore, ora mi posso dedicare alla ripresa del plastico, se solo trovo un posto adeguato….
Alla prossima

p.s. il mio PL viene abbassato per effetto di una elettrocalamita e ritorna in verticale per effetto di un contrappeso della sbarra quasi come nella realta'. (nella realta' e' proprio al contrario, in emergenza si chiude)