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ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 23 giu 2018, 9:54
da Massimo
nella recente pubblicazione del catalogo 1969/70, in retrocopertina sono pubblicati scambi e rotaie, come una texture, per supportare il testo introduttivo.
Ma non riesco a capire di che armamento si tratta...
Scommettiamo che il trenino deraglia?... (x)
Ma che senso aveva pubblicare un fotomontaggio del genere quando esistevano già scambi e rotaie RR doc su cui lavorare?
Come potrete vedere anche nel c.g. 1970/71 la seconda di coperta e la prima romana ripeteranno ancora la stessa fotolito

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 23 giu 2018, 15:13
da thedoctor
Mah,dalla traversine assomigliano a quelli della serie RR (che poi ricordavano i Fleischmann coevi),con l'innesto a unghia). [lupe.gif]

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 23 giu 2018, 16:08
da Massimo
...o è solo un bel disegno?...

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 23 giu 2018, 16:49
da Tricx
Chiaramente è solo un disegno senza riferimento a specifico prodotto.
Saluti. Riccardo.

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 23 giu 2018, 22:19
da Karolus
Sicuro che non siano futuribili (per l'epoca) scambi a cuore mobile?
E che ci fa quell'incisione ad angolo nel cuore?
E poi, certo che deraglia: il cuore mobile è disposto per il corretto tracciato e gli aghi per la deviata! (Questo si vede meglio nel catalogo 1970-71)

E va bè, abbiamo scherzato. Ma il disegno, l'ha fatto qualche tirocinante non ancora a conoscenza della struttura di uno scambio?

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 23 giu 2018, 23:47
da Talgo49
Sono sorpreso dalla vostra ignoranza in fatto di fermodellismo esoterico! Si tratta degli scambi nella stazione di Londra che si dipartono del binario 9 e 3/4 per il treno di Harry Potter verso Hogwarts.

Talgo49

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 24 giu 2018, 9:10
da Karolus
:-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 24 giu 2018, 10:39
da Massimo
concordo sulla versione Harry Potter.
Ma da pubblicitario mi stupisco come una casa di fermodellismo decori la seconda di coperta illustrando scambi assolutamente irreali. Si otteneva lo stesso effetto riproducendo scambi e binari Rivarossi, magari opportunamente reinventati dalla fantasia grafica del disegnatore del momento.
Rivarossi era particolarmente affezionata alle soluzioni grafiche interpretative e si poteva risolvere la pagina, anche con la stessa soluzione grafica adottata (disegno in mezzatinta fotomontato), rispettando almeno le tipologie di Como o comunque riproducendo scambi almeno funzionanti.
Dopotutto si parlava ad un popolo di fermodellisti e nel catalogo generale di un'Azienda tra le più importanti nel settore!

Il catalogo è firmato "studio Dalla Costa"; Amleto Dalla Costa, nella nostra intervista, affermava che non capiva niente di treni e di trenini. Gli era stata affidata semplicemente la redazione e l'impaginazione del catalogo. Probabilmente il disegno dello scambio+rotaie incriminati gli era stato suggerito (o imposto) da qualche autorità del commerciale (che in ogni caso doveva aver approvato le bozze). E Dalla Costa, quando disegnava, non perdeva di vista la realtà: ricordate la bellezza artistica piena di realismo dei disegni a china sulle scatole e sull'editoria?

Come potrete vedere anche nel c.g. 1970/71 sarà ripetuta la stessa fotolito, ma addirittura due volte: seconda di coperta e prima romana

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 26 giu 2018, 12:54
da merlotrento
Tutto vero e rispettabile quel che dite.....ma -1- -1- -1- -1- [ops.gif]
tp 1948001.jpg

[09.gif] [09.gif] [09.gif] [09.gif] -4-

Re: ma che scambi sono?

MessaggioInviato: 26 giu 2018, 14:16
da Talgo49
Una interessante curiosità, certo che nel mondo ferroviario è proprio stato inventato di tutto. Comunque l'origine inglese di questi scambi supporta l'idea che gli scambi di Massimo siano di origine Potteriana, cosa che però i Babbani non possono comprendere.

Talgo49