Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra



Regole del forum
Rivarossi-Memory.it
"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff di ferramatori.it e di rivarossi-memory.it"

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Massimo » 26 mag 2018, 9:47

siamo nel 1955 e noto come il logo "galletto" sia stato leggermente modificato. Il lemma "rivarossi" è stato graficamente suddiviso in due componenti: "riva" e "rossi".
"riva" è stato fortemente ridotto a tutto vantaggio di "rossi" che appare predominante anche se in seconda lettura...
Si crea anche uno sgradevole buco proprio nel punto più importante del logo.
Chiedo a Oliviero: che sia già il segnale di un'indipendenza di Rossi, specie nel momento particolarmente delicato ed importante come l'entrata nel grande e ricco mercato americano?

Spero non sia un OT
Allegati
logoRR.jpg
non lo avevo mai visto così...
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1840
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Karolus » 26 mag 2018, 17:05

Bè, se Riva, uscito nel 1946, aveva ceduto tutti i diritti sul marchio, Rossi poteva farne ciò che voleva. O no?
Un'altra cosa: cosa intendi, Massimo, per "sgradevole buco"? Lo spazio lasciato vuoto sopra alla figura del galletto?
Karolus

 
Messaggi: 369
Iscritto il: 3 apr 2010, 13:42

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Massimo » 26 mag 2018, 17:24

intendo che le tre lettere "IVA", risultando abbassate, creano un buco nero proprio al centro del logo, sbilanciando anche il marchio nel suo insieme. Anche il galletto tende troppo verso il basso ma almeno non disturba la fluidità della visione d'insieme.

Non capisco, però il senso di quell'intervento... dopotutto l'azienda si era chiamata, si chiamava e si sarebbe sempre chiamata "RIVAROSSI"
sembra quasi che ci fosse stata la volontà di raggiungere gradualmente di chiamarsi solo "ROSSI".
Ma tutto ciò è solo fanta-marketing...
Massimo

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 1840
Iscritto il: 17 mar 2009, 9:39

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Karolus » 26 mag 2018, 17:32

Massimo ha scritto:Ma tutto ciò è solo fanta-marketing...


Mica poi tanto. In Italia il cognome "Rossi", se non sbaglio, è il più diffuso, e quindi al Nostro, interessando distinguersi, poteva giovare l'essere accompagnato da un altro cognome che creava la distinzione; forse, invece, verso il mercato USA gli esportatori con quel cognome non erano poi così numerosi ...
Karolus

 
Messaggi: 369
Iscritto il: 3 apr 2010, 13:42

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 27 mag 2018, 0:26

Massimo ha scritto:siamo nel 1955 e noto come il logo "galletto" sia stato leggermente modificato. Il lemma "rivarossi" è stato graficamente suddiviso in due componenti: "riva" e "rossi".
"riva" è stato fortemente ridotto a tutto vantaggio di "rossi" che appare predominante anche se in seconda lettura...
Chiedo a Oliviero: che sia già il segnale di un'indipendenza di Rossi, specie nel momento particolarmente delicato ed importante come l'entrata nel grande e ricco mercato americano?

Escluderei che sia stata un'idea di Rivarossi. Ricordatevi che la pubblicità la compilava Polk per i prodotti che importava e quindi non la decideva Rivarossi, la sovrapposizione degli "stemmi" AristoCraft e RivaROSSI sarà stata realizzata dai disegnatori di Polk. Una volta che un prodotto viene affidato ad un importatore è questo in prima persona che stabilisce le modalità di pubblicizzazione e distribuzione, come avverrà in Italia per i prodotti Revel importati dalla casa di Como (vedi pubblicità Rivarossi su Topolino).
esempio:
http://www.rivarossi-memory.it/Pubblici ... age005.jpg

Anzi sono del tutto sicuro che Polk decideva autonomamente anche quando inserire la pubblicità dei "suoi" prodotti sulle riviste e proprio riguardo a questo argomento avevo già in programma di aprire una discussione riguardo alle date di presentazione dei prodotti RR.
Ho già accennato "tra le righe" al fatto che non mi suona chiaro il perchè la prima pubblicità presentata su Model Railroad del convoglio I B&O A/R sia del novembre 1955. Per una serie di ragioni che cercherò di spiegare in seguito, sono convinto che il suddetto convoglio (senza binari!) sia stato proposto a Polk almeno agli inizi del 1954 (ma mi spingerei a pensare addirittura alla fine del 1953!!!). Può anche darsi che mi sia sfuggito qualche inserto precedente (x) ma se la prima comparsa è davvero in quella data, occorre capirne la ragione. Effettivamente vi sono molti misteri [ph34r.gif] sulla produzione, evoluzione e commercializzazione di quel convoglio (specialmente sulla locomotiva! :evil: ). Ne riparleremo. :mrgreen:
Saluti da Oliviero
CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4287
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 28 mag 2018, 16:14

Ora giocherò a carte scoperte, esprimendo chiaramente cosa sto cercando di dimostrare. Può suonare teatrale e forse risibile, ma la storia della nascita, l’evoluzione e la commercializzazione della 0-4-0 Dockside Rivarossi è avvolta nel mistero: la documentazione è scarsa e contraddittoria, si trovano nelle collezioni e nei mercatini miriadi di diverse versioni e varianti del modello, mai citate nei cataloghi anzi direi “nascoste” per ragioni che non sono di evidente comprensione ma che devono certamente essere legate a problemi commerciali, o legali o chissà quali altre…. Mi direte che questo fatto accomuna un po’ tutta la produzione Rivarossi ma sono convinto che nel caso della B&O 98 si sia “esagerato”. Non nascondo che l’intero argomento “Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra” ha avuto lo scopo di inquadrare il periodo per basare l’indagine sulla Dockside Rivarossi.
Non avendo una documentazione storica completa e attendibile, possiamo operare solo un’indagine basata su indizi e supposizioni per cercare di scoprire una verità che sembrerebbe si sia voluta nascondere.
Non avremo la certezza di scoprire quello che veramente è successo ma evidenzieremo ove possibile, incongruenze e contraddizioni, cercando di definire la probabile collocazione storica delle varianti della Dockside RR.
Ripetendo cose già dette. Ricordiamo il notevole salto di qualità (e di quantità) riscontrabile nel catalogo Rivarossi del 1954 (confrontato a quello del ’52):
Facciamo la “lista della spesa”:
Nuovo completo sistema di binari a due rotaie (brevettato) con due diversi raggi di curvatura, deviatoi (elettrici e manuali), terminale e sganciatore magnetico e accessori.
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... 4%2026.jpg
Nuova rete aerea completa (compatibile con i binari)
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... 4%2027.jpg
Rifacimento delle carrozze centoporte: cinque nuove carrozze con carrozzeria in polistirolo (3 con carrelli metallici e due a 2 assi)
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... 4%2025.jpg
I primi due carri merci (veramente) americani in polistirolo (gondola e caboose)
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... 4%2022.jpg
Il nuovissimo motore “a pallini”
Due nuove locomotive (che impiegano il nuovo motore) con carrozzeria in polistirolo. (L 835/R e la L B&O/V “di nuovo tipo” che equipaggia il “Treno merci di tipo americano I B&O A/R”)

Osserviamo le locomotive e notiamo che hanno molti elementi in comune e certamente devono essere basate su un nuovo metodo costruttivo comune: utilizzano lo stesso motore, ruote del medesimo disegno e diametro, trasmissioni similari con pignone “a vite senza fine”, ruota dentata, bielle funzionanti e carrozzeria in plastica.
Sarebbe logico a questo punto trovare anche i telai e il sistema di alimentazione concettualmente uguale in ambedue!
La L 835/R del 1954 sappiamo che era dotata di un telaio metallico in zama (ma forse in altra lega di zinco) con le ruote destre dotate di disco metallico, per alimentare, attraverso il metallo del telaio, la spazzola sinistra del motore (a massa col telaio): le ruote di sinistra (isolate dal telaio metallico) avevano il cerchione in contatto elettrico con mollette che conducevano corrente mediante cavetto alla spazzola destra.
Per ragioni che non stiamo qui ad indagare, tra il 1955 ed il 1956 il telaio in lega metallica dell’835 venne completamente rifatto e sostituito da altro comunque sempre metallico e sempre con le stesse ruote ed il medesimo sistema di alimentazione. Da questo se ne deduce che il sistema era stato ritenuto valido e quindi mantenuto anche nel nuovo modello
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... age004.jpg
Sarebbe logico che anche la prima Dockside progettata nel 1953 in parallelo con l’ 835 avesse telaio metallico e stesso schema di alimentazione, avendo le stesse ruote dell’835…….invece NO!
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... pag_23.jpg
Dal catalogo ricambi del 1954 (stesso anno del catalogo generale) la B&O /R [*] viene presentata con telaio di nylon che quindi obbliga a doppi contatti a molletta e due cavetti di alimentazione per il motore, non potendo sfruttare il telaio metallico per l’alimentazione.
[*] nota: il codice è però cambiato, era: L B&O /V
Eppure la B&O col telaio di metallo e l’alimentazione analoga a quella della 835 esiste e non è nemmeno rara da trovare:

TAVOLA X107 B&O1953.jpg
La Dockside di Rivarossi col telaio di zinco ed un solo cavetto di alimentazione

Allora, tanto per cominciare... :lol: , mi chiedo: per quale ragione di questo bellissimo modello non vi è traccia su nessun catalogo? :-x
Saluti da Oliviero
CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4287
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 29 mag 2018, 17:46

Se osserviamo con attenzione il catalogo ricambi Rivarossi del 1954, notiamo un'anomalia che appare, confrontando le schede delle due nuove locomotive, dotate di carrozzeria in polistirene e motore di ultima generazione:
Chi si intende un poco di grafica, noterà subito che mentre la scheda della 835 (a sinistra) è realizzata con la solita grafica schematica impiegata nel resto del catalogo (e allineata al catalogo degli anni precedenti) la scheda della Dockside (a destra) è realizzata con una grafica più moderna, a chiaroscuro e di aspetto meno schematico e più realistico.
TAVOLA99 catalogo 1954 (x2 loco).jpg
A sinistra la scheda della L 835/R a destra la L B&O/R. La grafica di quest'ultima è certamente L'opera di un diverso disegnatore

L'impressione che se ne ricava è che, a catalogo finito, si sia deciso all'ultimo momento di sostituire o almeno aggiungere la scheda della B&O. La supposizione che ne deriva è che la scheda originale doveva rappresentare, molto probabilmente, il modello col telaio di metallo e il diverso sistema di alimentazione che abbiamo descritto nell'intervento precedente. Poi hanno cambiato programma? Yellow_Flash_Colorz_PDT_02

CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4287
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 29 mag 2018, 23:21

Mettiamo in risalto le incongruenze delle tavole
N.1- Il gancio anteriore non è presente sul modello della confezione I B&O A/R del 1954 (neppure lo sarà sul catalogo 1955!) c'è scritto che questo gancio è comune anche alla L 835/R. Ma perchè non l'hanno messo sulla scheda dell'835 e invece lo mettono qui su una locomotiva che non lo monta?
Questa è una ulteriore conferma che questa scheda è stata aggiunta al catalogo quando questo era già finito.
N.2- Fanale trasparente e lampadina non sono presenti sulla locomotiva del suddetto impianto
N.3- I fori serviranno per montare la staffa dei biellismi completi che non erano però previsti nel progetto originale e non sono presenti sul modello col telaio di zinco mostrato in precedenza.
N.4 Questo è riferito alla 835: la staffa utilizzata per i biellismi di questa loco è un pezzo creato per altre locomotive e qui riciclato. Non potevano creare un pezzo nuovo della forma adatta al nuovo telaio? Quanto gli sarebbe costato una staffa nuova di forma più semplice? Evidentemente c'era l'urgenza di mettere in vendita il modello al più presto e hanno sfruttato un pezzo che già avevano in magazzino. Ma dato che quel pezzo si incastra esattamente nel telaio di zinco, vuol dire che nella progettazione hanno tenuto conto delle dimensioni del pezzo: che senso ha tutto ciò? Possibile che sia stato un fatto casuale la compatibilità di staffa e telaio? Mi pare tutto un po' strano!
Nota: per comprendere meglio il discorso sulla staffa riciclata guarda qui:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... ione_2.htm
TAVOLA X110.INCONGRUENZE 1954.jpg


N.5 Questo numero non c'è sulla tavola perchè si riferisce a un qualcosa che manca: i cilindri/zavorra non sono presenti nella tavola.....Perchè?
Forse al catalogo riprodotto su RRM manca una pagina? ....forse si. Oppure manca la zavorra semplicemente perchè non era ancora stata realizzata.
Il problema è che la tavola NON rappresenta la locomotiva I B&O/V del convoglio economico I B&O A/R ma la I B&O/R dotata di biellismi completi e di luci e per inserire la lampadina, il blocco cilindri/zavorra deve essere dotato di un particolare incavo per contenerla. Evidentemente quando hanno stampato il catalogo non avevano ancora realizzato il pezzo.
Ma a questo punto mi direte "è normale che la tavola non rispetti le parti della locomotiva L B&O/V visto che è riferita al modello L B&O/R che è un modello diverso. Bene! Ma il problema e che questo modello non esiste sul catalogo 1954 e lo troveremo solo sul catalogo 1955. Per concludere nel Catalogo delle parti di ricambio 1955 ci sono i ricambi di una locomotiva che ancora NON ESISTE! (oppure esiste ma ancora non vogliono mostrarla? :-o :lol: )
Nella tavola in basso si nota chiaramente che i biellismi completi della Dockside sono gli stessi della 835 (naturalmento eccetto le bielle principali dato che gli interassi sono lievemente diversi)
TAVOLA X111-1955 biellismo come 835.jpg
Nel catalogo del 1955 viene mostrata finalmente la fantomatica L B&O /R che attraverso il testo "ruote isolate" potrebbe far supporre che il telaio sia quello di nylon del catalogo ricambi 1954. Nell'angolo in basso a destra la locomotiva è arrivata in America (novembre 1955)?

Dunque la primitiva locomotiva Dockside prodotta per il 1954 e inviata in America aveva il telaio di zinco e non il telaio di nylon
Saluti da Oliviero
CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4287
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 31 mag 2018, 0:03

Osserviamo quello che deve essere stata la primissima versione della Dockside Rivarossi con carrozzeria in polistirene e motore SFN 1079

TAVOLA X112- B6O 1953-zinco.jpg
Locomotiva Rivarossi L B&O /V

Il modello è stato pensato con lo scopo di avere un prodotto in tempi brevi e molto economico per poter essere venduto a prezzo concorrenziale. Per questo non era predisposto per una eventuale evoluzione, a cui si sarebbe pensato eventualmente in seguito. Non essendo prevista l'illuminazione, il vano del fanale non era forato, non era presente la lente trasparente e la zavorra interna non aveva l'incavo per ospitare una eventuale lampadina.
TAVOLA X113 zavorra contro.jpg
Confronto: a sinistra il telaio in zinco con la zavorra priva di incavo - a destra il telaio di nylon con la zavorra predisposta per l'eventuale illuminazione del fanale

Inoltre non era prevista la presenza di mancorrenti (sia laterali che frontali) e, come si nota nella prima foto, la carrozzeria non era forata.
La lunga vite in alluminio che blocca la carrozzeria al telaio era avvitata direttamente nella plastica della ciminiera e mancava la rondella filettata in ottone che fu aggiunta nelle versioni successive. Non era previsto il montaggio del biellismo completo e quindi mancano i fori nel telaio e nel carter per bloccare la staffa su cui agganciarli.
Abbiamo già trattato questo argomento QUI:
viewtopic.php?f=53&t=5821&start=60#p44740
[lupe.gif]
ed in particolare riguardo al carter diverso sulle due varianti QUI:
download/file.php?id=28574&mode=view
[lupe.gif]
Inoltre si può anche notare come la carrozzeria presenti qualche difetto di stampaggio (nota in particolare il tetto della cabina) il che dimostra che ci troviamo di fronte ad una primissima serie ancora non perfezionata.
[ph34r.gif]
Abbiamo la testimonianza di un amico del forum (ZGG46) che ha dichiarato di aver acquistato la confezione I B&O A/R con la locomotiva a telaio in nylon nel settembre del 1954. (Clicca sull'indirizzo sotto)
viewtopic.php?f=53&t=5821&start=50#p44623

Se avete cliccato ed osservato attentamente il post avrete notato che il modello di "ZGG46", col telaio in nylon è predisposto per il biellismo completo ma non per l'illuminazione, dato che monta ancora una zavorra senza l'apposito incavo.
download/file.php?id=28489&mode=view
[ph34r.gif]
A quanto pare, Rivarossi mise in commercio una miriade di varianti della locomotiva che rendono difficile l'inquadramento storico dei modelli.

A questo punto occorre porsi due interrogativi [lupe.gif] : se a settembre del 1954 era in commercio la versione con telaio di nylon (in accordo col catalogo ricambi) quanto tempo prima era stata realizzata la Dockside col telaio in zinco?.... [lupe.gif] Ed anche: quale delle due versioni è stata portata in America? :-o

Saluti da Oliviero

CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4287
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

Re: Fermodellismo HO nell'America del dopoguerra

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 7 giu 2018, 22:39

Osserviamo meglio la pubblicità di Polk's Model Craft Hobbyes dei prodotti Rivarossi (MRR, novembre 1955)
Z3#1-1955-Pubblicità MRR (particolare).jpg
Il convoglio (COMPLETE SET) è fotografato al vero.
Dal colore chiaro del pancone si capisce che la locomotiva ha il telaio metallico (non verniciato)

Il convoglio corrisponde alla confezione I B&O A/R presentata sul catalogo italiano del 1954 ma, come abbiamo notato prima, è corredato da un ovale di binari Atlas. Siamo sul finire del 1955 e Rivarossi aveva in produzione il suo nuovo sistema di binari da oltre un anno: perchè corredare la confezione con binari di una ditta USA quando poteva vendere i suoi? (per rivedere l'argomento clicca sul link sotto:)

viewtopic.php?f=53&t=5954&start=50#p45227

Inoltre vediamo che contemporaneamente viene presentato il modello completo, accessoriato con i biellismi (della L835). L'immagine non è fotografata ma riproduce l'immagine del catalogo italiano del 1955 (per rivederlo clicca sotto)

download/file.php?id=29105&mode=view

Quindi dall'inserzione non si puo definire il materiale del telaio ma sono propenso a credere che fosse anche questo metallico.
Infatti anche per il modello completo di biellismi e luci esiste la versione con telaio di zinco, eccola:
Z90# L B&O-R zinco e biellismo (1955).jpg
L B&O/R dotata di telaio (con pancone e predellini anteriori) in fusione di una lege di zinco

Quindi suppongo che le Dockside col telaio metallico (modello base e versione accessoriata) fossero previste per il mercato americano mentre per l'Italia venivano proposti i modelli col telaio di nylon.
Però i modelli Dockside col telaio metallico, non sono rari da trovare anche da noi: quelli che ho mostrato sono stati acquistati nei mercatini italiani. Questo significa che ne sono stati prodotti e distribuiti un buon numero e visto che vi sono testimonianze dell'acquisto di modelli col nuovo telaio in nylon a settembre del 1954 vuol dire che i modelli "metallici" erano già in circolazione da vari mesi.
CONTINUA
Oliviero Lidonnici

Avatar utente
Moderatore Globale
 
Messaggi: 4287
Iscritto il: 3 dic 2010, 20:24
Località: Roma

PrecedenteProssimo

Torna a Rivarossi - Memory

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 15 ospiti