Illuminazione costante RR



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Illuminazione costante RR

Messaggioda Il fiamma » 22 gen 2018, 20:58

Come funzionava il Dispositivo ad Illuminazione Costante delle vetture Rivarossi (credo fosse quella la sigla DIC)?
Da qualche parte si trova che aveva all'interno di ogni vettura una pila ma non ho mai capito come fosse realmente costruito. Vi era anche un interruttore sotto la cassa o c'era dell'altro?
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Talgo49 » 22 gen 2018, 21:48

Credo che tu ti riferisca alla confezione art. 2526 presentata sul catalogo 1965/66. Come puoi vedere sul sito di RRM questa confezione comprendeva una carrozza di 1a Classe, una di 2a Classe, un bagagliaio ed una letti Tipo P. Il trucco di questa confezione consisteva nel fatto che nel bagagliaio, sempre privo di arredamento interno, erano alloggiate due pile da 1,5 V che alimentavano le luci delle altre tre carrozze. Ecco perché Rivarossi pubblicizzava che l'illuminazione non aveva conseguenze sull'alimentazione della locomotiva motrice del convoglio e che poteva essere accesa anche lasciando le carrozze nella scatola. L'illuminazione poteva essere accesa o spenta tramite una levetta posta sotto il bagagliaio, simile alla commutazione tra binario e linea aerea nelle vecchie locomotive elettriche.
La trasmissione dell'alimentazione dal bagagliaio alle altre carrozze credo avvenisse tramite i ganci (speciali) per una polarità e tramite una rotaia (contatto strisciante nel carrello) per l'altra polarità; in effetti Rivarossi produsse delle carrozze speciali (gancio e carrello) specifiche per il complemento della confezione.
Mi rimane il dubbio di come tale illuminazione potesse funzionare senza togliere le carrozze dalla scatola, cioè senza rotaie.

Questo argomento è già stato discusso nel passato qui viewtopic.php?f=53&t=2963&hilit=illuminazione

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 27 gen 2018, 1:31

Gli agganci tra le carrozze erano analoghi a quelli posti tra tender e locomotiva (nei modelli col motore nel tender)
Vedi anche questa foto tratta dall'articolo su RRM:
http://www.rivarossi-memory.it/Tecnica/ ... age024.jpg
La confezione in questione è questa:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_car ... age026.jpg
L'interruttore era analogo ai deviatori di alimentazione rotaia/pantografo dei locomotori anni '50/'70
Eccolo sul telaio del bagagliaio (in alto nella foto)
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_car ... age037.jpg
Per vedere l'intero articolo che descrive l'evoluzione delle carrozze in questione vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Riva_car ... nerale.htm


Saluti da Oliviero
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Talgo49 » 28 gen 2018, 20:14

Come preavvisato ho dovuto eliminare il messaggio precedente da parte di tale "Patsakornut" in quanto si trattava del solito "kornut" che si diverte a spargere messaggi senza senso in giro per il web.

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 29 gen 2018, 18:24

Ovviamente ho cancellato il mio messaggio di risposta a "Patsakornut"
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Il fiamma » 4 feb 2018, 14:20

Quel "coso" è rimasto in produzione fino al 1979? Ricordo di aver avuto per le mani un catalogo che mi ricordo di quell'anno in cui si parlava di poter equipaggiare col DIC anche altre carrozze. Richiedeva quindi un gran lavoro?
Adesso capisco perchè quando Nuova Elettronica presentò un circuito che assieme consentiva di tenere accese le luci delle vetture (ma non di spegnerle!) e regolare la marcia dei treni, l'articolista puntualizzò che era stata fatta questa richiesta per non montare dentro le vetture nessuna pila. L'articolo lo trovate qui (c'è tutta la rivista). Il circuito è riproducibile ma non acquistabile: NE è fallita. Una nota: il circuito era privo di una protezione, io ho usato il trucco che poi è stato messo anche su diversi booster DCC, si chiama fusibile autoripristinante o polyswitch. Ho usato uno da 1 A. Questo apparecchio me lo hanno chiesto diversi perchè la stessa NE lo aveva messo fuori produzione piuttosto rapidamente (si erano accorti del problema) ma ha la massa passante, che agevolava negli impianti analogici.
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda FNM600 » 5 feb 2018, 3:28

L'ultima risposta con menzione di NE Nuova Elettronica si riferisce a circuiti ed alimentatori elettronici per alimentare luci e locomotve contemporaneamente.
Qui c'è un'alimentore unico, ma si potrebbe separare gli alimentatori per comodità anche se c'è più equipaggiamento e costo!

In pratica si alimentano:
le locomotive con corrente continua o unidirezionale con varie forme d'onda come PWM Pulse Width Modulation o sinussoidale raddrizzata a bassa frequenza.
le luci (lampadine) con corrente alternata ad alta frequenza (ordine di 20,000-50kHz ) generate da un'apposito alimentatore (convertitore).

Per separare le due correnti in comune sui binari su usano condensatori che bloccano la corrente continua o a bassa frequenza ma lasciano passare la corrente ad alta frequenza mentre si usano Induttori per bloccare la corrente alta frequenza e lasciare passare la continua. Mentre i carichi sono resistenzecome le lampadine. Niente di straordinario, semplice teoria dei circuiti in cc e ca da ITIS Perito Elettrotecnica o anche fisica!

Questo sistema si usa con alimentazione analogica in cc e ca alta frequenza. Ci sono condensatori in serie alle lampadine ed induttori in serie ai motori benché in pratica i motori sono di già molto induttivi!

Anche condensatori per shuntare tutte le varie sezioni del plastico per alimentare ovunque le lampadine ad alta frequenza, mentre tutti gli alimentatori in cc per le locomotive hanno in serie induttori che sono avvolgimenti su nuclei di ferrite.

In pratica (appena posso forniro foto dello schema di principio) ci sono in normali alimentatori in cc per le loco più uno separato per la ca a alta frequenza per le lampadine. [09.gif] In pratica detto alimentatore può essere spento o acceso a piacere.

Tempo e foto permettendo allegherò lo schema elettrico di detto alimentatore che un mio compagno ed io costruimmo a scuola superiore.

La Fleischmann vendette a suo tempo detto sistema ad un prezzo che faceva la autocostruzione conveniente per hobbisti di elettronica.

Tornando alle carrozze RR menzionate in http://www.rivarossi-memory.it/Riva_car ... nerale.htm art. 2526 dove c'è una semplice pila nel bagagliaio, penso che anni più tardi c'era il sistema d.i.c usato per esempio nelle carrozze CIWL anni 70 e 80 . E a questo che ti stai riferendo? :?

Penso che D.I.C. voglia dire Dispositivo Illuminazione Costante. Qui non penso che RR ebbe a differenza dela Fleischmann un'alimentatore apposito. :?

Risponderò in un'altro intervento su cosa penso che d.i.c. potrebbe essere! :smile:

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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda FNM600 » 23 feb 2018, 1:25

Allego quivi lo schema elettrico di come si collega in un plastico l'alimentatore A.F. per l'illuminazione costante:
Illuminazione costante.JPG
Schema come collegare alimentatori per locomotive e luci


E' un sistema analogico con condensatori ed induttori .

Non penso che il sistema RR fosse così, ma la Fleischman vendeva negli anni 70 un sistema simile.
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Re: Illuminazione costante RR draw diagram HF conv.

Messaggioda FNM600 » 23 feb 2018, 1:26

Il sistema d.i.c. della RR penso che fosse semplicemente un circuito elettronico a bordo delle carrozza per convertire la tensione variabile da 0 a 12V. in cc richiesta dalle locomotive in una tensione costante diciamo a 3v. per alimentare le lampadine a bordo almeno per quando c'era tensione nei binari. Mi domando se ci fosse stata anche una piccola batteria ricaricabile per i momenti di pausa viaggio delle carrozze. Un po' come succede al vero!

Stò solo speculando e bisognerebbe ottenenere documentazione da RR oggi Hornby o più facilmente fare del [i]reverse engineering[i] su un'esemplare esistente!

A proposito i LED, all'epoca solo gialli, così dubito nel 1979 per LED. Ma i LED si alimentano a tensione costante (con limitazione di corrente) a circa 2v. e così d.i.c. sarebbe ideale.
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Re: Illuminazione costante RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 23 feb 2018, 14:35

FNM600 ha scritto:Allego quivi lo schema elettrico di come si collega in un plastico l'alimentatore A.F. per l'illuminazione costante:
Illuminazione costante.JPG

E' un sistema analogico con condensatori ed induttori .

Perchè non ci dici il valore dei condensatori e delle induttanze.. [lupe.gif] ..anzi come farsi da se le induttanze (comprare i condensatori è facile)
per le induttanze: Numero di spire? diametro del filo di rame in mm (0,xx) e dimensioni del nucleo di ferrite?
Poi come si fa un alimentatore ad alta frequenza? con oscillatori basati su IC tipo 555? Hai qualche schema elettrico. E se poi ci volessi alimentare dei LED al posto delle lampadine, come faccio?...basterebbe una resistenza (da quanti ohm?) in parallelo al LED come carico resistivo?
Saluti "pretenziosi" da Oliviero
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
FNM600 ha scritto:Il sistema d.i.c. della RR penso che fosse semplicemente un circuito elettronico a bordo delle carrozza per convertire la tensione variabile da 0 a 12V. in cc richiesta dalle locomotive in una tensione costante diciamo a 3v. per alimentare le lampadine a bordo almeno per quando c'era tensione nei binari. Mi domando se ci fosse stata anche una piccola batteria ricaricabile per i momenti di pausa viaggio delle carrozze. .

Non lo credo probabile: un circuito così è complicato, ingombrante e soprattutto costoso. All'epoca anche le batterie ricaricabili oltre che costose erano abbastanza ingombranti.
Saluti "dubbiosi" da Oliviero
:D :D :D
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