evoluzione DOCKSIDE RR



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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Talgo49 » 10 dic 2017, 22:48

Non è una questione di marchio. Il telaio di questa locomotiva è in zama mentre quello della precedente è in plastica.

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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 11 dic 2017, 1:57

Infatti è il modello col telaio in zama, come quello che abbiamo mostrato qui:
download/file.php?id=27532&mode=view
La logica (e la "storia") ci dice che il modello in zama dovrebbe essere precedente a quello col telaio di plastica (anzi di nylon...) ma come mai sul catalogo ricambi del 1954 l'unico modello è presentato col telaio di plastica e non è presente il ricambio in zama?
Vedi:
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... pag_23.jpg
Forse passati alla plastica hanno deciso di non fornire più ricambi in zama? (*) Ma il catalogo ricambi è dello stesso anno del modello....hanno cambiato tutto in sei mesi? :-o
In effetti nella scheda è presente il telaio di plastica ma non c'è il gruppo cilindri/zavorra in zama...... Perchè? Forse al catalogo parti di ricambio che abbiamo sul sito manca una pagina? Non ho guardato bene e il ricambio è in altra scheda? C'è qualche errore nelle date?
Comunque anche questa ipotesi (*) non funziona poichè per la versione successiva (1962) viene fornito il telaio completo di zavorra in zama.
Che ne dite?
Saluti da Oliviero
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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Max 851 » 11 dic 2017, 9:07

Non ho mai posseduto il modello in questione, quindi finora non sono intervenuto, ma il tema è affascinante. Posso provare a fare alcune considerazioni su quanto scritto da Oliviero: prima di tutto, è evidente che il catalogo ricambi 1954 riportato sul sito è incompleto dato che la Dockside è l'unica locomotiva illustrata, quindi non possiamo escludere che ci fosse una seconda tavola come del resto accade col successivo catalogo 1960. Però, sulla scheda 1954 pare che ci sia tutto, tranne i cilindri che tuttavia non compaiono come ricambio nemmeno nel 1960. Quanto al telaio in nylon, mi lascia veramente perplesso: escluderei che in pochi mesi siano passati dalla zama al nylon e nel primo catalogo ricambi utile compaia solo quest'ultima versione, ma non avrebbe in ogni caso senso, lo stampo per il telaio in zama avrà ben avuto un costo da ammortizzare! E poi nylon? Nel 1954? Non sono un esperto di...boh..."tecnologia dei materiali?" ma nel 1954 salvo clamorose smentite penso che col nylon si facessero giusto le calze da donna o poco più, credo che lo stesso Moplen fosse di là da venire; la dicitura del catalogo non sarà un "errore di sbaglio" come diceva uno dei miei professori all'università?
Parafrasando Berto: dubbiosi saluti
Massimiliano
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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Talgo49 » 12 dic 2017, 0:05

Certamente i cataloghi delle parti di ricambio di Rivarossi, pur essendo una utilissima sorgente di documentazione, presentano alcune lacune; sulla base delle ultime immagini qui proposte a proposito dei telai delle prime Dockside vorrei proporre alcune osservazioni che potrebbero essere utili nella valutazione tecnica e temporale dei modelli. In particolare vorrei far notare un facile metodo per individuare con immediatezza se il telaio della locomotiva è in plastica o in metallo; questo metodo non si applica alle sole Dockside ma a tutte le locomotive Rivarossi (es. le FM) che fruirono di telai nei due materiali.
Nell'immagine seguente vediamo in alto un telaio in metallo e sotto uno in plastica:
Telai.jpg

Nel telaio in metallo si vede (C 1) un solo contatto strisciante sulle due ruote destre che preleva una polarità di alimentazione , le ruote di sinistra sono invece dotate di lenticole metalliche (L) che riportano l'altra polarità sull'asse delle ruote, a sua volta in diretto contatto con il telaio (metallico). Parimenti nel modello il motore e l'eventuale luce ricevono alimentazione tramite un filo proveniente dallo strisciante e direttamente dal contatto con il telaio.
Si noti anche che il gancio posteriore (G 1) è elettricamente isolato dal telaio tramite una rondella in fibra, nel rispetto della norma NEM che vieta di portare l'alimentazione ai ganci.
Nel telaio in plastica abbiamo invece due contatti striscianti (C 2) e (C 3), uno per ciascun lato, dato che, ovviamente, il telaio in plastica non è atto a portare corrente. Parimenti il gancio posteriore (G 2) non è isolato dal telaio.
Max 851 ha scritto:E poi nylon? Nel 1954? Non sono un esperto di..

Sono d'accordo con te, anche se sul catalogo il telaio è definito in Nylon sono piuttosto scettico, come dici tu il Nylon è normalmente usato per filati, non per oggetti in pressofusione. I modelli Rivarossi sono sempre stati dichiarati in polistirene (più corretto di polistirolo) e forse nel 1954 il termine Nylon era di più immediata comprensione come materiale plastico. Ma questa è solo una mia ipotesi.

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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 12 dic 2017, 2:23

Non so molto di materie plastiche: su Wikipedia trovo:
"Il nylon o nailon[1] è una famiglia particolare di poliammidi sintetiche. (nota: ce ne sono almeno sei diverse composizioni)
Con il termine di nylon si indicano in particolare le poliammidi alifatiche, ma talvolta lo stesso termine si usa (impropriamente) per indicare anche la classe delle poliaramidi (a cui appartengono il Kevlar e il Nomex), che sono invece delle poliammidi aromatiche.
I nylon sono usati soprattutto come fibra tessile e per produrre piccoli manufatti.
"

Quindi non possiamo escludere i "piccoli manufatti"
Non so se il telaio sia veramente in nylon ma non è certamente in polistirene/polistirolo.
Ho fatto un piccolo esperimento:
Per non rovinare troppo il mio modello ho trattato una parte interna del telaio: prima ho grattato con una lama per scoprire una piccola porzione da eventuali vernici protettive. Ho trovato il materiale molto duro. Per essere sicuro che non fosse metallico ho provato con un tester. Poi ho lasciato sulla zona trattata una goccia di colla per plastica: questa colla contiene solventi (tipo trielina e/o acetone) che sciolgono normalmente il polistirene/polistirolo.
Esperimento1.jpg
Prova con colla per la plastica

Dopo qualche minuto ho pulito con un panno e dato che la colla si era un poco solidificata ho passato altra colla fresca e pulito di nuovo con un panno.
Esperimento2.jpg
Dopo la prova

Se fosse stato di polistirolo/polistirene/stirene o simili, avrei trovato la plastica corrosa.
Quindi non è dello stesso materiale della carrozzeria. Del resto avevo già notato che anche i telai delle locomotive Lima degli anni '50/'60 sono di un materiale plastico che non si incolla con la colla da modellismo plastico.
Riguardo al "Moplen" (polipropilene isotattico) venne sintetizzato negli anni Cinquanta ma brevettato solo nei primi anni '60 ma forse c'erano anche altri tipi di materiali plastici. Ricordo che per interruttori e prese di corrente, dopo la bachelite, degli anni '40 vennero impiegate plastiche chiare e più morbide e altre usate anche come isolante dei fili elettrici.
Voglio poi aggiungere un'osservazione: le casse dei motori RR non sono metalliche e non sono di bachelite, certamente non possono essere di postirene (si scioglierebbe con il calore).... di che materiale sono?..... Forse dello stesso dei telai (!?)
Saluti da Oliviero
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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Max 851 » 12 dic 2017, 11:13

Credo che oggi nel modellismo il nylon si usi anche, ad esempio, per gli ingranaggi della trasmissione, ma certo questo non era l'uso che se ne faceva nel 1954. Però potrebbe essere che all'epoca il temine fosse "di moda" e magari lo abbiano usato per far comprendere che si trattava di una materia plastica innovativa rispetto alla vecchia bachelite...
Massimiliano
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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Talgo49 » 13 dic 2017, 15:50

Max 851 ha scritto:Credo che oggi nel modellismo il nylon si usi anche, ad esempio, per gli ingranaggi della trasmissione
Restando in campo modellistico dovrei citare le eliche degli aviomodelli, il che mi ricorda che il Nylon è molto flessibile. Per un telaio o gli ingranaggi vedrei meglio il Delrin. Ma forse è meglio se la chiudiamo qui, visto che questo è un forum sul fermodellismo Rivarossi e non sulle materie plastiche.

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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda berto75 » 13 dic 2017, 22:59

Ringrazio Talgo che ha evidenziato e spiegato molto chiaramente le differenze tra le 2 dockside con telaio in zama e quella con telaio in nylon (o qualunque materiale plastico sia) e Oliviero per i suoi interessanti esperimenti scientifici (13) (13) .
Sappiamo che nel corso degli anni 50 i carri e ovviamente anche le loco RR erano in continua evoluzione tecnico costruttiva. poiché la confezione I B&O /R è stata prodotta per 3 anni consecutivi dal 1954 al 1956 ( STANDO AI CATALOGHI UFFICIALI DI QUEGLI ANNI) in questo lasso di tempo è logico supporre che vi sia stato qualche inevitabile cambiamento nelle caratteristiche costruttive e nei materiali impiegati per la dockside contenuta in tali confezioni di avvio .
Secondo me la dockside con il telaio in zama è veramente una primissima versione del nuovo modello ( la versione vecchia era quella in bachelite cioè la L B&O /V ) realizzata per un breve periodo di tempo ,ipotizzo forse nei primi mesi del 1954 per poi essere presto sostituita dalla versione con il telaio in nylon che subentrò nel corso dello stesso anno (altrimenti non si spiegherebbe la disponibilità del telaio in nylon già nel catalogo di ricambi del 54) .
perché sia durata così poco la produzione della dockside con il telaio in zama non lo saprei proprio dire ... . [ph34r.gif]
Ciò che mi fa pensare che la dockside con il telaio in zama sia una primissima versione è la presenza sulla fiancata della sua confezione dello stemma Rivarossi con il logo galletto sotto il quale è riportato il codice I B&O A/R .
INVECE nell'impianto I B&0 R/A che mostro sotto (le foto sono tratte da e bay) l'immagine sulla confezione è sì sempre la stessa ,ma non la fiancata [lupe.gif] dove ora al posto del vecchio logo galletto compare anche qui la riproduzione visiva dell'intero convoglio.
dunque concludendo le 2 scatole sono di anni diversi e quella con il logo galletto riprodotto sulla fiancata contenente la dockside con telaio in zama dovrebbe essere ragionevolmente la più vecchia.
che ne pensate ?
buona serata a tutti -4- berto75
Allegati
galletto.jpg
QUESTA è LA FIANCATA DELLA CONFEZIONE I B&0 A/R CON IL LOGO GALLETTO CHE CONTENEVA LA DOCKSIDE CON TELAIO IN ZAMA .QUESTA CONFEZIONE SECONDO ME è Più VECCHIA DI QUELLA CHE RIPORTO SOTTO.
scriv.jpg
diversa fiancata della confezione I B&O A/R RIPRODUCENTE L'IMMAGINE DELL'INTERO CONVOGLIO COME SUL COPERCHIO. TALE CONFEZIONE DOVREBBE ESSERE Più RECENTE DI QUELLA CON IL LOGO GALLETTO SULLA FIANCATA
scriv2.jpg
scriv 5.jpg
scriv 3.jpg
questa dockside contenuta in questa confezione che ritengo essere più recente non capisco bene se ha telaio in zama o nylon purtroppo non c'è foto del suo fondino
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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Talgo49 » 13 dic 2017, 23:15

berto75 ha scritto:dunque concludendo le 2 scatole sono di anni diversi e quella con il logo galletto riprodotto sulla fiancata contenente la dockside con telaio in zama dovrebbe essere ragionevolmente la più vecchia. che ne pensate ?
Penso che tu abbia ragione.
berto75 ha scritto:questa dockside contenuta in questa confezione che ritengo essere più recente non capisco bene se ha telaio in zama o nylon purtroppo non c'è foto del suo fondino
Se il telaio fosse in plastica si dovrebbe vedere il cavetto che scende verso le ruote di sinistra per innestarsi nella presa dello strisciante delle stesse, (C 3) nel mio messaggio precedente. Però ho provato ad ingrandire l'immagine e mi sembra di intravedere due fili verso le ruote, anche se non riesco a distinguere se vanno verso le ruote di sinistra o di destra. Pertanto propenderei per il telaio in zama ma non sono affatto sicuro.

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Re: evoluzione DOCKSIDE RR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 15 dic 2017, 16:23

La loco della foto:
download/file.php?id=27698&mode=view
dovrebbe avere il telaio in materiale plastico: le loco col telaio in zama hanno le ruote con le lenticole, sul lato sinistro e i contatti a molletta sul destro (rivedi anche: download/file.php?id=27532&mode=view
La loco nella foto mostra il lato sinistro dotato di molletta quindi deve avere contatti a molla su tutte e quattro le ruote tipico dei telai in plastica.
Inoltre mi pare che anche la forma dell'attacco delle mollette sia diverso: la linguella inclinata (evidentemente poggiata sul telaio) è per i telai in plastica mentre quelli in metallo, per problemi di isolamento devono avere un blocchetto isolante distanziato dal telaio
Saluti da Oliviero
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