NonsoloRR



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
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Re: NonsoloRR

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 20 ott 2016, 14:51

Tricx ha scritto:Mi ha affascinato anche il contrasto cromatico tra il colore austero, verde molto scuro della livrea e il giallo molto intenso e vivace di alcuni particolari, scritte e mancorrenti.
...la "luce", non certo ottimale, della stessa.
Riccardo.

Ciao Riccardo scusa ma....ti tocca procurarti un programma di fotoritocco oppure delle lampade a luce "fredda" :-P
Tricx1.jpg

Tricx2.jpg

Tricx3.jpg

Cordiali saluti da Oliviero
:mrgreen:
PS. mi sono accordo tardi che il mio intervento ha iniziato una nuova pag.
Riporto le domande di Tricx che ho inopinatamente coperto:
Tricx ha scritto:...Rimarchevole ho trovato pure il fatto che questa loco presenta, sotto la griglia realmente forata
del ventilatore-presa d'aria posteriore, una ventola a tre pale realmente rotante, collegata alla trasmissione del motore.
Peccato che se ne possa apprezzare bene il movimento in pratica solo a carrozzeria aperta, mentre normalmente il tutto si intravveda appena .... [lupe.gif] ...comunque (13) applause1
Pregevole anche il mantice di intercomunicazione posteriore con altre unità.
A proposito io ho solo l'unità "A". Era prevista anche una unità "B" ("dummy") ?
E qualcuno sa dire se la casa modellistica in questione l'ha prodotta..... e anche folle o motorizzata ?

Scusate, ma alla fine finisco per fare, come al solito, un sacco di domande ! :?

Un saluto a tutti.
Riccardo.
Oliviero Lidonnici

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Re: NonsoloRR

Messaggioda Tricx » 20 ott 2016, 19:30

Grazie, Oliviero.... sei un vero portento nel fotoritocco ! applause1 applause1
Le foto e in particolare la prima sembrano cambiate, come dalla notte al giorno....nel vero senso ! :lol:

A me invece conviene la scelta delle lampade a luce fredda.... faccio prima !! :lol:

Purtroppo però temo che dovrai "lavorare" Tu ancora un pò, perchè le prossime foto che metterò sono quelle che già avevo fatto tempo fa nella stessa occasione e ( ahimè ) nelle stesse condizioni di luce.
-4-
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Re: NonsoloRR

Messaggioda Talgo49 » 20 ott 2016, 22:34

Tricx ha scritto:Tra le loco diesel americane, quelle caratterizzate da questo tipo di "forma", di carrozzeria, risalente, mi pare, al finire anni '40 e fino ad anni '50, è quello che più mi affascina.... forse perchè allo stesso archetipo si rifaceva anche la "rivarossianamente mitica" Fairbanks Morse...
Sono con te, per decenni questo stile di locomotiva ha effettivamente rappresentato l'immagine della locomotiva americana. Tutto cominciò nel 1939 con la FT della Electromotive Division (EMD) della General Motors, la locomotiva che segnò il tramonto del vapore e l'inizio del diesel-elettrico negli USA; la serie F (radiggio B0-B0) continuò legli anni fino alla FL-9 (B0-A1A) per la New Haven, parallelamente la EMD sviluppò la serie E per il servizio passeggeri con rodiggio A1A-A1A nelle versioni da EA a E9 (vedi Rivarossi).
Nel 1950 la concorrente American Locomotive Company (ALCO) propose la sua serie FA (da FA-1 a FPA-4)con rodiggio B0-B0 per il servizio merci e la serie PA (da PA-1 a PA-3) con rodiggio A1A-A1A per il servizio passeggeri.
La Fairbanks Morse arrivò da ultima dapprima con la serie per passeggeri denominata "Erie Built" con rodiggio A1A-A1A seguita poi dalle serie CF e CP con rodiggi B0-B0 e B0-A1A nei modelli riportati su Rivarossi Memory.
Lo stile di queste locomotive è chiamato in America "Covered Wagons" e la loro caratteristica strutturale era che la cassa era parte integrante, assieme al telaio, del corpo della locomotiva mentre nello stile successivo ed ancora attuale, detto "Road Switcher" la cassa è solo una sovrastruttura del telaio.
Ovviamente quanto sopra è una sintesi estrema della produzione di "Covered wagons", tanto per dare un'idea.
Tricx ha scritto:E qualcuno sa dire se la casa modellistica in questione l'ha prodotta..... e anche folle o motorizzata ?

La Life Like ha prodotto, nel passato, modelli di elevata qualità sia come locomotive che come carri suddivisi in diverse serie secondo il pregio del modello, le serie di maggior qualità furono la serie Proto 1000 e Proto 2000; la tua FA-2 appartiene alle serie Proto 2000 e non credo ne sia mai stata prodotta la versione B o la versione A folle.
Dal 2005 la produzione fermodellistica di Life Like è stata ceduta al colosso Walthers (http://www.walthers.com) che ha mantenuto il marchio Proto 2000.

Da ultimo mi permetto di suggerire che è ormai ora di abbandonare un certo atteggiamento "snobistico" verso i modelli made in China, scegliendo il giusto marchio si hanno dei modelli di altissima qualità ad un prezzo impossibile in Europa, dopotutto i meravigliosi (e costosi) modelli in ottone sono da sempre prodotti in Estremo Oriente.

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Ultima modifica di Talgo49 il 22 ott 2016, 14:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: NonsoloRR

Messaggioda Talgo49 » 21 ott 2016, 21:18

Dario Romani ha scritto:Questo modello lo riproduceva la Fleischmann.
Mitico quello Santa Fe con le carrozze a due piani.
Eccolo qui
Fleischmann Santa Fe.jpg
Modello interamente in metallo ben dettagliato, con, ad esempio, le griglie passanti. Fu prodotto anche nei colori Union Pacific e New Haven. Queste due ultime versioni corrispondono al reale mentre la Santa Fe non ha mai avuto questo tipo di locomotiva; per ragioni che non conosco la versione New Haven ha valutazioni decisamente più alte sul mercato dei collezionisti.

Ecco invece i vagoni passeggeri:
Fleischmann Coach.jpg
Passeggeri
Fleischmann Lounge.jpg
Ristorante
Questi erano due dei vagoni a due piani che componevano il diretto Chicago-Los Angeles senza letti chiamato "El Capitan". I vagoni sono dotati di illuminazione interna anche se sono un po' troppo corti, come si usava allora.

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P.S. Lo so che le foto fanno pena ma sono fatte di fretta con il cellulare
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Re: NonsoloRR

Messaggioda berto75 » 21 ott 2016, 23:44

Complimenti Tricx per il tuo superbo [lupe.gif] modello della LIFE LIKE veramente dettagliatissimo pure con la ventola rotante :shock:!! NON CONOSCO QUESTI MODELLI LIFE LIKE in quanto io saltuariamente acquisto si loco americane o straniere (anche di altre marche ),ma sempre vintage cioè risalenti agli anni 60-70.
Ovviamente tali modelli sono certamente meno rifiniti degli attuali e spesso di fattura giocattolesca e tecnologicamente parlando distano anni luce da queste recenti E REALISTICHE produzioni , il fatto è che mio padre colleziona solo modelli vecchi o obsoleti ,ma questo è un suo gusto puramente soggettivo .
Ringrazio Talgo 49 per le sue utilissime spiegazioni/segnalazioni e per averci mostrato le foto dello splendido modello fleishmann applause1 e delle carrozze americane a 2 piani , le conoscevo avendole viste sui cataloghi fleischmann dell'epoca ,ma non le ho mai avute in mano , per curiosità tali bellissime carrozze sono in plastica o hanno la carrozzeria in metallo come la loco?
Grazie Buona serata a tutti -4-Berto75
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Re: NonsoloRR

Messaggioda Talgo49 » 22 ott 2016, 10:56

Ciao Berto,

Le carrozze hanno il telaio in lamierino verniciato in nero mentre la cassa è in plastica. I finestrini sono invece un unico foglio in plastica opaco interno alla cassa.

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Re: NonsoloRR

Messaggioda Tricx » 23 ott 2016, 1:03

Ringrazio sinceramente Talgo per la sua ulteriore "lectio magistralis" (3) (3) (3) (13) (13) applause1 applause1 applause1 sulle locomotive diesel americane.... e se ce ne vorrai parlare ancora, anche in maniera più estesa, la cosa sarà senz'altro ben accetta da parte di tutti.

Grazie anche per le utilissime segnalazioni sulle case modellistiche che hanno realizzato questi modelli e per le risposte sui quesiti che avevo posto, circa la presenza o meno di riproduzioni di unità senza cabina e di unità folli.

Anzi, già che ci sono faccio ancora qualche domanda, facendo però un passo indietro e tornando agli agganci "Kadee" e/o "tipo Kadee": come è che funziona lo "sganciamento remoto" degli stessi ?
Quale marchingegno si usa ? Un binario speciale, come nel caso di RR e altre case fermodellistiche ?... il funzionamento è meccanico, credo, come nel caso di queste ultime, vero ?

A proposito poi di questi agganci e di "compatibilità filologica" coi carri americani Rivarossi:
Talgo49 ha scritto:la cosa, sempre secondo me, cambia se si tratta di modelli d'epoca o da collezione che andrebbero lasciati allo stato d'origine. Tra questi ultimi includo i carri americani di Rivarossi che, francamente, sono ormai obsoleti come qualità di riproduzione e che potrebbero circolare solo in un plastico "vintage"....

In particolare sono un pò perplesso sulle parole che ho sottolineato e sulla conclusione che ne consegue.
D'accordo sono modelli che sono rimasti "sulla breccia" per tantissimi anni, ma a parte il loro innato fascino e quello ulteriore derivante anche proprio dalla loro lunga storia, trovo che la loro qualità di riproduzione regga ancora il confronto con produzioni attuali.... almeno mi pare, per quanto a me è capitato di vedere, anche se sinceramente ad esse non ho prestato forse la necessaria attenzione o forse non avro posto l'occhio supra produzioni di elevato livello.
Mi rendo conto che il discorso può essere profondamente diverso per locomotive, dove le più moderne soluzioni tecnologiche hanno rivoluzionato tutto, ma pensavo che per quanto riguarda il materiale trainato tale "gap" fosse considerato meno stringente o sostanzialmente quasi non vi fosse.

Poi però per quanto riguarda le tipologie di carri che facevano parte dell'offerta Rivarossi, posso ammettere che esse fossero incentrate su un certo periodo storico e che fossero anche di varietà magari un pò limitata e non completata con tipologie di carri di concezione più moderna..... ma qui siamo su un piano diverso rispetto alla "qualità di riproduzione".
Poi, certamente nei carri di produzione recente ed attuale abbonderannno gli aggiuntivi ed i dettagli finissimi.... ma in fin dei conti nell'insieme di un plastico bisogna ancora vedere quale possa essere il loro concreto impatto visivo.
In pratica, se prendessi ad es. due carri box, uno RR e l'altro di una produzione attuale e li inserissi in un plastico "attuale", "non vintage", dopo averli adeguatamente invecchiati e sporcati in pari misura, siamo sicuri che non farebbero sostanzialmente la stessa figura ?

Spero di non aver fatto inorridire qualcuno per la mia cocciuta affezione al "mondo Rivarossi" o avergli suscitato troppi sentimenti di commiserazione.... :smile:
Un saluto a tutti.
Riccardo.
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Re: NonsoloRR

Messaggioda Tricx » 23 ott 2016, 1:11

Ho dimenticato di ringraziare Talgo per i bellissimi modelli di loco "Santa Fe" della Fleischmann e relative carrozze che ci ha mostrato e per i quali anch'io mi complimento... (13) [09.gif] .

Quanto a Berto, che ringrazio per i suoi gentili apprezzamenti [09.gif] e che saluto:
berto75 ha scritto:.....saltuariamente acquisto si loco americane o straniere (anche di altre marche ),ma sempre vintage cioè risalenti agli anni 60-70....

Correggetemi se sbaglio, ma mi sembra che anche la mia "Western Maryland" che ho mostrato, sia già entrata o stia per entrare nella schiera dei "vintage".

Saluti a tutti.
Riccardo.
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Re: NonsoloRR

Messaggioda Tricx » 23 ott 2016, 4:24

Infine volevo evidenziare:
Talgo49 ha scritto:Da ultimo mi permetto di suggerire che è ormai ora di abbandonare un certo atteggiamento "snobistico" verso i modelli made in China, scegliendo il giusto marchio si hanno dei modelli di altissima qualità ad un prezzo impossibile in Europa,.....

Condivido pienamente tale opinione (13) [09.gif] ed infatti io ho un profondo rispetto di quelle produzioni e marche , che, per quanto ho visto mi sono parse di ottimo livello e che ho imparato ad apprezzare.
Saluti a tutti. Riccardo.
Tricx

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Re: NonsoloRR

Messaggioda Talgo49 » 23 ott 2016, 18:29

Tricx ha scritto: se ce ne vorrai parlare ancora, anche in maniera più estesa, la cosa sarà senz'altro ben accetta da parte di tutti.
Sei molto gentile, ma non mi piace fare il saputello; preferisco, nei limiti delle mie conoscenze, rispondere a domande dirette senza inondare il forum di cose che magari non interessano a nessuno. Comunque eccoti alcune informazioni sulla produzione della serie F (Freight = Merci) nelle versioni Con Cabina (A) o senza (B) di ALCO:

Modello HP Anno USA Canada Messico
FA-1 1500 1950 372 36 4
FA-1 1600 1950 20 - 1
FB-1 1500 1950 209 24 -
FB-1 1600 1950 16 - -
FA-2, FPA-2 1600 1956 291 58 46
FB-2, FPB-2 1600 1956 164 29 34
FPA-4 1800 1959 - 36 -
FPB-4 1800 1959 - 14 -

Molte FA-1 e FB-1 da 1500 HP furono nel tempo convertite a 1600 HP.
Le FA-2 e la FPA-2 (nonché le rispettive versioni B) differivano solo per la presenza nelle versioni P (Passenger) del generatore di vapore per il riscaldamento delle carrozze ma erano dimensionalmente identiche.
Le FPA-4 e FPB-4 nonostante sia apparse anche sul catalogo USA furono in realtà vendute solo alla Canadian National.

I ganci Kadee e compatibili sono a sganciamento magnetico. Come noterai ogni gancio è dotato di una levetta ricurva solidale con la ganascia mobile del gancio stesso; una molletta tiene normalmente la ganascia in posizione chiusa, quando due carri sono spinti l'uno contro l'altro le ganasce si aprono e poi si richiudono consentando l'aggancio dei carri. per lo sgancio un magnete permanente o un'elettrocalamita posta sotto i binari agisce sulle levette allontanandole l'una dall'altra, ciò provoca l'aperura delle ganasce ed i carri sono liberi. Considerando che la levetta potrebbe sembrare una condotta dell'aria compressa, il realismo del gancio è notevole.
E' importante ricordare che i carri americani di Rivarossi fin dall'inizio erano dotati ad ogni estremità di una tasca predisposta per l'installazione del gancio standard NMRA e, di conseguenza, del Kadee; ovviamente la soluzione standard di Rivarossi col gancio solidale col carrello (stile Talgo per dirla all'americana) è la più adatta per consentire la circolazione dei carri su curve strette.
Tricx ha scritto:Spero di non aver fatto inorridire qualcuno per la mia cocciuta affezione al "mondo Rivarossi" o avergli suscitato troppi sentimenti di commiserazione....
Siamo tutti dalla stessa parte, questo è certo, ma se tu prendessi in mano un carro Rivarossi ed un carro Red Caboose o Intermountain o Kadee o Walthers noteresti subito la differenza abissale tra i modelli; purtroppo al momento sono senza macchina fotografica (vedi le mie foto precedenti) ma appena posso inserirò alcune foto per comparazione. Non c'è nulla di male, semplicemente , come tutte le marche di un tempo, Rivarossi prendeva un modello, ad esempio un boxcar e lo verniciava in una infinità di colori, non sempre attinenti al reale. Ma non si tratta solo di colorazioni, un vero boxcar della Union Pacific non era strutturalmente uguale, ad esempio ad un boxcar Pennsylvania. I tempi sono cambiati, i carri odierni sono in scala, corrispondono a specifici prototipi, hanno il sottocassa dettagliatissimo, i carrelli sono corrispondenti all'originale , ecc.

Alla prossima
Talgo49
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