Premetto che questo messaggio lo avevo già scritto "in bozza" prima dell'ultimo intervento di Talgo e come tale lo propongo senza ulteriori modifiche, in relazione ai discorsi fatti antecedentemente.
Qunque ecco il messaggio.
Ok, grazie Talgo, adesso è tutto più chiaro.... o meglio quasi tutto .
In sostanza, dalla tua sintesi ho capito che in origine Pocher aveva realizzato i telai con predellini o pedane lunghe (come riteniamo di definirle), non integrate nei tiranti..... giusto ?
Esaminando i cataloghi (sul Sito) ho avuto conferma di ciò, cui in precedenza non avevo mai fatto caso.
Peraltro credo che anche per Pocher valesse la regola (comune a molte ditte, come sappiamo), per la quale sui cataloghi appaiono negli anni quasi sempre le "solite" immagini, nonostante le evoluzioni e le modifiche ai modelli.
Preciso che queste domande possono apparire un pò sciocche e stucchevoli, ma - come già ribadito altre volte - avendo purtroppo sempre avuto poco Pocher, anzi quasi nulla , non ho mai potuto constatare "de visu", maneggiando materialmente i modelli, le differenze e le particolarità sulle quali pongo oggi - e mi scuso - pedanti quesiti.
Quindi le perplessità sorgono per me dall'esame di quello che vedo (così come mi appare) sul Sito nella descrizione della produzione carri della Sezione Pocher nonchè dal raffronto con i relativi cataloghi, parimenti ivi pubblicati.
Tornando quindi alla domanda che stavo ponendo, aggiungo alcune note.
Anzitutto osservo che la produzione Pocher (originaria) di carri frigo prevedeva telai e lunghezze rispettivamente di cm 10,5 e cm 13.
Solo la seconda è stata poi "ripresa" da Rivarossi e direttamente inserita nella propria produzione (post '68).
A questo punto porto (ancora una volta !...) l'attenzione sul carro "Thermotransport", del quale in altra occasione si era tempo addietro già discettato.
Esso appare all'inizio della trattazione carri frigo della Sezione Pocher. Vi appaiono 4 immagini di altrettanti carri con tale livrea.
Lo so che il Thermotransport appartiene ad altra tipologia rispetto al "Findus" di Giampiero per il quale si è iniziato a ragionare.
Però, a parte la versione corta (credo della lunghezza di cm 10,5.... ma sui cataloghi Pocher non ho trovato riscontri specifici), quela "normale" era accomunata agli altri dalla misura di cm 13.
Orbene, lasciando da parte la prima foto (carro corto) e concentrandoci sulle altre tre si può constatare:
- la foto 2 raffigura carro (cod. 312 Anno 1958) con pedane lunghe "semplici", cioè senza tiranti;
- la foto 3 raffigura carro (stessi anno e codice) invece con pedane (che a me paiono... forse per l'angolazione della foto) " integrate " da tiranti, tanto che nella stessa didascalia della foto si dice "con pedane d'accesso differenti" ;
- la foto 4 raffigura carro (anno e codie omessi) con telaio dello stesso tipo del precedente, ma "con i colori della cassa invertiti".
Da tutto quanto precede mi ero quindi fatto la convinzione che già diverse tipologie di telaio fossero state realizzate da Pocher in origine per i carri frigo lunghi cm 13 e che tali diverse tipologie già esistenti fossero poi state "riprese" o se vogliamo "reinterpretate" da RR, allorchè le ha riproposte nella propria produzione.
Del resto, a prescindere da lunghezza e tipologia di telaio e cassa, la livrea "Thermotransport"
non è mai approdata nella produzione RR e quindi non ci sono dubbi sulla assoluta originalità di quel carro (parlo delle 4 foto di cui sopra, del Sito).
Conseguentemente mi era parso di capire che pedane integrate dai tiranti fossero già presenti in epoca assolutamente Pocher.
Se poi la loro forma/dimensione/aspetto o altre particolarità fossero diverse in misura più o meno accentuata e "visibile" quello è un aspetto che non posso sapere (per i motivi sopra detti) e che comprensibilmente ignoro.
Spero quindi che tali dubbi o fraintendimenti mi possano essere chiariti.
Mi scuso ancora per lo "scassamento" dei "cosiddetti" e porgo i miei saluti a tutti.
Riccardo.